considerazioni semiserie di un conducente di bus ...


31 ottobre 2008

schermaglie



Giornate di ribellione
approssimandomi ad un istituto vedo dei ragazzi …
Non sono andati in aula e ora stazionano a gruppetti rigorosamente in mezzo alla carreggiata parlando amabilmente tra loro …

Il marciapiede è vuoto …
Il portico pure, però evidentemente la strada avrà un suo fascino oscuro e magnetico …
Non stanno manifestando, hanno solo deciso di parlare proprio lì nel mezzo …

In questi casi lo sbuffo dei freni è un vecchio espediente sempre efficace …
Mentre arrivi “pesti” sul pedale senza troppa forza più volte, gli sfiati d'aria incutono timore e di solito le persone si spostano all’istante.
Con i ciclisti sono davvero un toccasana, quando sfiati alle loro spalle, li vedi accelerare come dovessero effettuare la volata in vista del traguardo …

Eppure stavolta con un ragazzo non hanno effetto …
Questi, cammina da solo nel senso di marcia proprio in mezzo alla strada parlando al telefono e strafregandosene di tutto, di tutti nonché degli sfiati …

In una buona strategia però c’è sempre un piano B …

E allora ecco che si ricorre al caro vecchio clacson:
che non ha l’autorità del buon vecchio bitonale ma che comunque sa farsi rispettare

Un piccolo tocco (bip)
nulla …
due tocchi (bip - bip)
ancora niente …

Il ragazzo continua imperterrito a gesticolare parlando al cellulare nel mezzo della strada

tre tocchi in sequenza con tocco centrale un po’ più lungo
(bip – biiippp – bip)
macchè …

E allora, considerato che stiamo andando a passo d’uomo (la strada e stretta e si incrociano veicoli) scattano le maniere forti …

ditonecheaffondasulpulsantecherestapremutoperalcunisecondi …(biiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiippppppp!!!!!!!!!!!!!)

e quel dito medio del ragazzo rivolto verso l’alto che scatta come fosse un coltellino a serramanico
Finalmente riesco a mettere il muso del bus davanti a lui …
Lo guardo …
Mi guarda …
Vaffanculo” (letto nel labbiale)
E io in automatico di rimando:
Maestro unico ? …. per quelli come te ci vorrebbe il tutor !!!!

Quando ci vuole ci vuole ….
peccato non avrà apprezzato pienamente il senso compiuto della frase …
porte ovviamente chiuse, l’ho detto sfilandolo velocemente, certo che un elemento del genere credo non avrebbe colto la sottile sfumatura
(maestro unico per le elementari, tutor per lui che è alle superiori ndr)

Tanti passeggeri però sì …
hanno sorriso scuotendo il capo …
(E in certi casi un po’ di complicità è sempre gradita )

29 ottobre 2008

convinzioni

.com




Ieri mattina tutto tranquillo, è presto, c'è poca gente alle fermate a parte gli anziani che sono già, in giro ...
Spesso mi chiedo dove vadano a certe ore in cui i negozi manco sono aperti ma vabbè ...
Arrivato ad una di quelle fermate in cui solitamente scende più gente, noto che nessuno ha suonato.
Però la nonna è già appostata in pole position davanti all’uscita …
Ecco ci siamo … (penso)
Transito piano e non appena sono oltre alla fermata:

Ehi !!! non si ferma ?
Signora, se non suona

Mi fermo, del resto lo immaginavo che finiva così …

Signora, io la faccio scendere però prima suoni
Ho suonato !
sì ma provi a suonare ancora
DING

Sguardo di semi compatimento dell’autista, risolini degli altri passeggeri

Io però avevo suonato subito, appena partiti

Già …
sti pulsanti non sono mai affidabili …
Soprattutto con certe persone …
Non devi solo pensarlo di voler scendere …
Magari tra qualche anno funzionerà così (e sarà la manna dal cielo per tutti) per ora, devi premerlo quel pulsante (!!!)

La cosa che mi urta è al solito la cocciutaggine …
Hai fatto una figura di cioccolata
capita, non è irreparabile …
magari invece di continuare ad insistere ringraziami e scendi …
Macchè, ancora là a sostenere di aver suonato cercando di far passare l’autista per il pirla di turno …

In questi casi ci sono due possibilità
O punisci il tipo/tipa portandolo alla fermata successiva senza ammettere ragioni, oppure fai capire inequivocabilmente a lui/lei e agli altri passeggeri chi è il vero pirla rimbambito

Trovo di gran lunga più intrigante questa seconda ipotesi …

27 ottobre 2008

quella (doppia) dozzina




Da passeggero mi stavo recando in centro per iniziare il turno di lavoro …
Mi sono messo (l’ho fatto distrattamente senza malizia) di fianco all’obliteratrice e …
Manco il tempo di mettermi a pensare ai fattacci miei che notavo un insolito via vai di persone …
Mi guardavano da lontano, timbravano e si allontanavano.
Così, anziché estraniarmi sono rimasto connesso e ho contato …
In 18 minuti di percorso, 23 (ventitre) timbrature
Praticamente una ogni 40 secondi
Se non è record poco ci manca, non avevo mai sentito l’obliteratrice lavorare così incessantemente …
Questo mi fa pensare alcune cose:

A) Basta un’autista vicino all’obliteratrice con il tesserino di riconoscimento che fa capolino dalla giacca e tutti se la fanno sotto per la paura di beccare una multa …
(che poi mi chiedo, se avesse l'opportunità di farle le multe, ma cosa ci starebbe a fare di fianco all'ob ... forse il moralizzatore ? Mica siamo delle Iene ...)

B) Ho letto che le percentuali di coloro che omettono il pagamento della corsa sul bus sono basse …
Sarà …
diciamo che ne saranno saliti una trentina e ventitre hanno diligentemente timbrato
In una giornata normale su 30 che salgono se timbrano in 10 è già un successone.
L’interrogativo quindi è semplice e scontato:
Se non ci fossi stato io lì a fianco, avrebbero comunque timbrato tutti e 23 ?

C) Alla fine, sono in tanti ad avere il multicorse nel portafogli o in borsa …
Bisogna solo vincere la riluttanza ad obliterarlo e quale miglior stimolo di una temutissima multa …

Bah che dire …
sarebbe da proporre all’azienda, un piccolo bonus in denaro semplicemente per presenziare vicino all’obliteratrice quando si è in trasferimento sul bus …
In tempi di crisi come questi parlare di aumenti, benché minimi, capisco come sia ardito …

… Però secondo me ci sarebbe un bel ritorno economico …

24 ottobre 2008

logiche illogiche




Cliccate la foto ed osservatela …
Premesso che i punti A-B-C-D sono fermate di bus …

L’altro giorno mi trovo esattamente al punto A, in attesa di iniziare il turno di lavoro.
Arriva una signora e mi chiede come fare per raggiungere il punto B.
Ora, la mappa forse non rende giustizia, ma diciamo che tra i 2 punti vi saranno 500 metri
(che poi forse, tagliando per le viuzze interne, anche meno).
L’ottimale sarebbero quindi 2 sostenibili e salutari passi a piedi (in 5 minuti arrivi da punto a punto) ma da un po’ di tempo mi guardo bene dal dare le cose per scontate.
Non si sa mai con chi si ha a che fare …
ci sono persone che giudicano 500 metri una passeggiata, altri che li credono un supplizio inaffrontabile forse equiparabile ad una maratona olimpica
Se ravvedo nell’interlocutore un barlume di “sense of humor”mi capita di chiederlo
(“a quanti metri corrisponde la Sua soglia massima di sopportazione ?”) sennò lascio perdere …
Anche perché non crediate che i giovani siano i camminatori e gli anziani quelli stanchi, un ragionamento del genere è pura logica ma poi si sa, la logica spesso e volentieri poco c’entra con la realtà.
Così ho preso l’abitudine di indicare a prescindere le linee che portano alla destinazione …
Fosse anche distante una sola fermata.

Mai come stavolta poi mi pare un’ideona visto che la donna premette di avere 90 anni suonati e qualche problemino di deambulazione
(“alla mia età mi fanno male le gambedetto con tono sofferente)

Signora, prende il bus qui, fa una fermata e arriva a destinazione
ma quanto devo aspettare ?
(ma che ti frega … l’importante mi pareva di aver capito fosse di non camminare)
"massimo 10 minuti"
ah

E quando un passeggero ti dice ah
il cervello è in azione e in quel vortice di neuroni impazziti si sta elaborando qualche improbabile alternativa

ma se io vado in via Rizzoli (il punto D ndr) non faccio prima ?
(ma non avevi questi atroci dolori alle gambe ?)
là passano sicuramente più bus ma da qui dovrà scendere alla prima fermata (il punto C) e poi attraversare la strada (di solito trafficatissima ndr)
ah (e due) allora resterò qui

Intanto arriva il mio bus, ricordo alla tipa la linea da prendere e la saluto.
Salgo, saluto il collega, metto a posto il sedile, firmo la presenza, poi guardo lo specchio centrale …
E chi ti vedo ?
La nonna cocciuta che evidentemente investita da una nuova, fortissima, quanto improvvisa tempesta neuronale ha cambiato idea ed è salita (!!!)
… E che scendendo due minuti dopo, nell’enfasi di attraversare la strada per raggiungere la fermata D a momenti si fa investire non 1 ma 2 volte …

Ma dico io …
90 anni, hai la fortuna di essere esattamente alla fermata che ti permetterà di raggiungere il punto dove vuoi andare, semplicemente prendendo 1 bus e tu per risparmiare (forse) 5 minuti cosa fai ?
ne prendi 2 ??
Ma se volevi arrivare in fretta bastava andare a piedi …
Non c'erano bus da attendere e nemmeno strade da attraversare …

Che gente …
E il bello è che se glielo proponevi tu di fare quello che poi ha scelto di fare mai avrebbe accettato (!!!)

22 ottobre 2008

bambini un po' cresciuti




Sta cosa della fiera comincia ad incuriosirmi;
quando non vi sono esposizioni in programma, non mi capita quasi mai di prestare servizio su linee che transitino per la fiera …
Ma è quasi matematico che quando vi sono delle manifestazioni, il mio turno ospiterà linee che toccano la fiera …

... diciamo ogni volta trovo spunti per raccontare …
E questo non mi spiace di sicuro.

Sabato, bus pieno, età media (per difetto) 45 anni …
Ad ogni fermata il DING della prenotazione riecheggia in vettura …
Ed io, ogni volta, mi fermo, apro tutte le porte …
Ma nessuno scende.
Quando ero novello sta cosa dello suonare senza scendere, mi faceva imbestialire …
Poi passano gli anni, entri nel meccanismo e la vedi in un'altra ottica …

Suonate pure …
Io sono comunque pagato e non mi costa fatica premere o meno 3 pulsanti …
Alla fine quelli che ci rimettono (leggi arriveranno in ritardo) sarete voi …
Se vi sta bene …

Ovviamente inutile rimarcare che quelle 5-6 fermate che separano il centro dalla fiera le effettuo tutte …
Il buontempone dal dito inarrestabile preme ogni volta il pulsante ...

Alla penultima, chiuse le porte e data un’occhiata allo specchio, non posso non fare una frecciatina riflessiva a voce alta (la vendetta dell’autista ?)

l’età media è importante, non vedo ragazzini, però è evidente che qualcuno pur passando gli anni è rimasto bambino
perché ?” (abbocca l’immancabile curioso di turno)
beh, la fermata è stata sempre prenotata dal centro … ma non è mai sceso nessuno

Per contro, nel giro inverso verso il centro, 5 tipi si mettono davanti alle porte centrali …
Anche questi sulla cinquantina, si vede benissimo che devono scendere ma come spesso accade, non prenotano la discesa.
Così arrivo in fermata, apro davanti e dietro ma non al centro e aspetto ...

non apre ? perché non apreeee ?
(sguardo interrogativo e inequivocabile dell’autista sullo specchio)
DING
(ecco, vedi che hai capito …)

A volte bisogna educarli proprio come dei bambini
Dicono che ad invecchiare si ritorni bambini, ma secondo me, succede a tanti, un po’ bambini lo si resta sempre …

Suoni quando non devi …
Non suoni quando dovresti …
... Dico, più bambini di così …

20 ottobre 2008

il supereroe (sempre molto creativo)





Di sto tizio ho già scritto …
Era il protagonista del post “
il creativo” del 4 luglio scorso.
Ciclicamente lo incontro, deve essere un assiduo frequentatore di bus a cui piace parlare con gli autisti …
Probabilmente poi perché sono gli unici che lo ascoltano …
Ogni volta aggiunge particolari nuovi al quadro generale, che fosse pensionato me lo aveva già detto …
Non invece che quando lavorava era uno statale
Gira in bus perché gli hanno ritirato la patente
Ingiustamente, tiene a precisare ogni volta …
E sarà, ma dai fumi di alcool che escono dalla sua bocca quando parla, un sospettino sulle motivazioni mi è venuto da tempo.
Non è molesto, ha un sacco di fantasia e forse salta giusto un po’ di palo in frasca nei discorsi ma si tratta solo di assecondarlo nel quarto d’ora di percorso che effettua …

Ogni volta intavola argomenti vari …
Oggi i borseggi sui bus …
Mi ha spiegato che nonostante i suoi 73 anni, lui, anche grazie ai particolari “molleggi” sotto le scarpe che ha recentemente comprato (ha detto proprio così) sarebbe in grado di raggiungere e fermare il potenziale borseggiatore che fugge con il maltolto alla vecchietta

se lo raggiungo gli do un pugno sul naso e lo stendo, lei cosa dice che succede ?

Ho detto lui che pur considerando il nobile intento di difendere chi è più debole, passerebbe del torto per cui e in ogni caso, meglio lasciar perdere l’uso delle mani, ma non so se l’ho convinto …
pareva un po’ deluso dalla risposta …

Non potevo certo dirgli
“ma se poi te lo becchi un pugno ? … fai attenzione che è un mondo strano questo”
oppure
“meglio se vai a berti un bicchiere di vino in un bar”:
Quelli sono certo non se li faccia comunque mancare …

Partendo dal presupposto che scarpa ammortizzata, ciabatta o piede nudo, mai raggiungerebbe chicchessia, non vi sono dubbi che l’impresa sia irrealizzabile …

Però sai mai che l’indole da supereroe gli faccia combinare uno di questi giorni qualche sciocchezza …

17 ottobre 2008

abitudini & incertezza




I giorni di sciopero sono sempre lo spunto per episodi curiosi, forse perché nell’incertezza di poter usufruire o meno di un’abitudine certa (e di questi tempi hai detto poco) & quotidiana qual è il mezzo pubblico, le persone vanno nel pallone..

Stamattina parto dal capolinea, la mia è una delle ultime corse certe verso il centro della città prima dell’inizio dello sciopero, per cui viene presa d’assalto.
Di fermata in fermata le persone aumentano fino a stipare il mezzo così inizio ad agevolare salite e discese aprendo ad ogni fermata tutte le porte.
Qui faccio una premessa:
Alle voci accessi/discese del bus siamo ormai all’anarchia totale, pochi rispettano gli accessi (anteriore e posteriore) e la discesa (centrale) ci sono persone che ormai aspettano di salire direttamente davanti alla porta centrale, altre che scendono dalla porta posteriore anche se il bus è vuoto (arrabbiandosi pure se non apri) e come forse ricorderete mi era parsa una buona idea quella di creare varchi indistinti di accesso/discesa (con il solo obbligo di far prima scendere le persone e poi di salire a bordo) adottata a Torino.
Eppure stamattina, nonostante tutte le porte aperte erano tutti ligi alle regole; salivano tutti davanti o dietro nessuno dal centro ….
Lunghe file, minuti per completare l’imbarco, ma nessuno accedeva dalla porta centrale…

Non pareva neppure di essere in Italia e qui magari qualcuno penserà:
per una volta che la gente rispetta le regole, che fai ti lamenti te autista ?

Beh, diciamo che in questi casi bisognerebbe avere l’occhio avanti …
l’autista viste le circostanze chiude lui un occhio e ti agevola, tu vedi che il bus nella parte centrale è mezzo vuoto (un classico) e ne approfitti …
Invece stamani tutti rispettosi, addirittura una signora è venuta a chiedermelo prima di salire (!!!)

posso salire dalla porta centrale
certo signora
(e me lo chiede anche …)

Arrivato alla penultima fermata tolgo il numero della linea e la destinazione, sostituendoli con la barra e con il nome del deposito.
All’ultima fermata apro tutte le porte, le persone scendono lente ovviamente solo da quella centrale, qualcuno al solito fa lo gnorri ed è pure un po’ sordo, bisogna invitarlo ad alta voce a scendere (“questa corsa finisce qui”) …
2 persone a terra si avvicinano alla porta anteriore:

che linea è ?
non è nessuna linea, il bus termina qui
si ma prima che linea era ?
un 20
ah
e se ne vanno rasserenate

Mi sto ancora domandando il senso della domanda ma vabbè …
Da domani ritorna tutto normale, ci saranno tutte le linee e ci saranno le solite persone con il pallino del salire dal centro o dello scendere da dietro …
Radicate certezze insomma …

15 ottobre 2008

l'accendiamo ?





Ieri ingorgo epico
mezza città bloccata non ho poi bene capito per cosa …
Per un’oretta abbondante si marciava a passo d’uomo, poi per fortuna le cose si sono normalizzate;
però quell’oretta era compresa manco a dirlo tra le 9 e le 10 del mattino per cui è stato il delirio.

I passeggeri in trasferimento verso il lavoro erano irrequieti, qualcuno sbuffava, altri guardavano continuamente l’orologio, una donna si è avvicinata:

c’è un incidente ?
non lo so signora è possibile
(ma che razza di approccio è ? cosa vuoi che ne sappia io di cosa sia successo, sono qui in viaggio con te, mica ho gli informatori segreti da contattare)

Quando si verificano questi ingorghi, ci sono sempre i furbi che pensano di avere una marcia in più;
un classico di queste situazioni è il “mi può far scendere qui ?” esclamato mentre sei fermo al centro di un incrocio.
Tu declini gentile, ormai ci hai fatto l’abitudine alle richieste bizzarre, non stai manco più a riflettere sul come siano perennemente connessi (e in ogni dove) solo i cellulari oggi (ma quasi mai i cervelli) e riesci a portarli alla fermata successiva …
Dove, come leoni improvvisamente liberi da una gabbia, si fiondano a terra in massa e cominciano a camminare in fila indiana …

Ogni volta guardandoli me la rido, perché non so se sia una conseguenza del comportamento o uno scherzo di natura superiore …
Ma è sicuro che quando saranno esattamente tra una fermata e l’altra il traffico di colpo si sbloccherà …
Il bus divorerà metri in un attimo, questi lo sentiranno arrivare alle spalle e si butteranno in mezzo alla strada …
l’atteggiamento sarà sempre lo stesso:
Prima ti imploreranno di fermarti, alcuni ovviamente con le mani giunte e lo sguardo adoratorio (le donne, specie se carine, sono maestre in questo) ma quando capiranno che tirerai dritto, partiranno indistinti gli insulti …

Ieri al solito vaffa come se piovesse ….
e pure un “porta la gonna” letto nel labbiale (urlato) di un tipo elegantissimo in giacca e cravatta che all'apparenza, non pareva aver arricchito il curriculum vitae con esperienze in ambito portuale.
Stavolta, mi pare di non aver scorto nessuno esclamare “ma l’orto è mio”(è capitato) e già potrebbe definirsi un successone …

Chissà perché imprecano poi, nessuno li ha obbligati a scendere è stata una libera scelta …
Sbagliata, con il senno di poi …
L’autobus però mica è un taxi che si ferma a chiamata …
ci sono le fermate per cui bisogna adeguarsi …
L’autista che colpa ne ha se ora la strada è sgombra ?

Sì, forse una …
Per assurdo dovrebbe sensibilizzare le persone alla giusta scelta …
Almeno provarci …
Già mi vedo al prossimo ingorgo:

Dove va ?
scendo
guardi che fa prima se resta qui
ho troppa fretta
resti, si fidi di me
no vado
è sicuro ?
sicurissimo, sì

L’ACCENDIAMO ?

se la risposta sarà affermativa nessuno potrà più recriminare nulla, la scelta sarà definitiva e l’insulto inammissibile …
(da Gerry Scotti del resto, hai visto mai qualcuno lamentarsi dopo la scelta sbagliata ?)

Va a finire che sperimento davvero …
lasciatemi individuare una persona che oltre all’ansia faccia trasparire anche la giusta ironia …
(magari poi vi racconto)

P.S.
porta la gonna” e “ma l’orto è mio” ovviamente sono assonanze soft di quanto effettivamente esclamato …
Ma sono sicuro che avrete capito comunque le frasi originali.

13 ottobre 2008

bufala (???)



Lettera spinosa apparsa Venerdì scorso sul solito giornale cittadino …
Dico spinosa perché il protagonista come potrete leggere è un disabile, 2 considerazioni però le voglio fare assumendomi il rischio di passare per quello insensibile.

Riguardo all’autista che dire …
Anche se non si capisce bene se non sia stato capace di azionare la pedana (grave) o se si sia rifiutato di azionarla (gravissimo) non saprei come giustificarlo.
Va detto comunque che l’azienda sta sostituendo le pedane elettriche rimpiazzandole con pedane che funzionano “a braccia”, della serie l'autista si alza, va alla porta centrale, mette in posizione la pedana sollevandola dalla sede e quando il disabile è salito rimette tutto a posto …
La stessa manovra andrà fatta alla discesa, non è comodissimo, ma nessuno potrà più asserire di non essere in grado di farle funzionare.

Il punto che mi crea perplessità è la telefonata al call center
Sto Giovanni S. (che, non capisco perché ometta il cognome) chiama dalla fermata per sapere quando passerà un bus dotato di pedana.
Immagino che l’operatore senta il rumore del traffico in sottofondo …
Francamente, la risposta, “ci mandi un fax” mi pare una forzatura

Maddai …
Manco a Zelig e a Colorado Cafè fanno certe battute
Rischierebbero di non essere credibili ...
Provate a pensare in prima persona:
Chi si piglierebbe la responsabilità di dire una cosa del genere ad un disabile in attesa ad una fermata del bus ?
Io credo nessuno ...

Boh, secondo me certe lettere vengono esagerate, non so se dai giornali che le pubblicano o se da qualcuno che ha qualche "precedente" con l'azienda trasporti …
(leggi disavventure ... o contravvenzioni inaspettate ndr)
Non è la prima che leggo (e d'ora in avanti le commenterò quando le vedo) non mi paiono tanto credibili per come si sviluppano, mi sembrano “collages” di esperienze diverse, una delle quali estremamente (forse troppo) negativa, assemblati con lo scopo di fare/innescare polemiche

Poi magari mi sbaglio e sono troppo malizioso;
ma al solito (Giulio Andreotti docet)

"a pensar male si fa peccato però spesso ci si azzecca"

10 ottobre 2008

amante del cinema ... o dei cani ?





Uno degli aspetti positivi dell’essere autista è l’assenza di rapporti stretti con i colleghi.

Nessuno che viene a sparlarti di tizio …
Nessuno che si lamenta di caio …
L’assenza del solito sospetto, ovvero .... quando non ci sei tu, tizio, caio e l’altro parlano dietro alle tue spalle …

Ok, non tutti gli uffici sono così, però i colleghi sono onnipresenti:
Se ti dice bene sono simpatici e ci stai pure bene, ma se ti dice male …
Tra autisti è diverso, fondamentalmente il tuo lavoro lo svolgi da solo …
un rapporto chiamiamolo così, stretto, lo crei solo con pochi, generalmente con chi è stato assunto insieme a te …
Con quelli “del gruppo” ti trovi anche fuori dall’orario di lavoro, organizzi cene ecc. ecc.
Con gli altri si parla del più e del meno, quando uno guida e l’altro è in trasferimento (per andare a casa o ad iniziare un turno), spesso (per non dire quasi sempre) non ci si conosce per nome ma solo di viso.
Del resto i turni sono i turni, per trovarti con la determinata persona significa che la prestazione lavorativa di entrambi, deve ruotare su orari simili e in questo senso, solitamente, è la casualità a farla da padrona …
con certi colleghi per 2-3 mesi di seguito ci siamo incontrati ogni giorno, poi magari ora sono 6 mesi (se non di più) che non ci si vede …
Devo dire che in questi anni ho fatto discussioni piacevolissime con colleghi pressoché sconosciuti, incontrati solo in quell’unica occasione, come dire che se li rincontrassi (visto che sono anche poco fisionomista) probabilmente manco li riconoscerei …
Poi certo, accennando all’argomento trattato di sicuro inizierei a ricordare …

Come l’altro giorno …
Faccia non del tutto sconosciuta …
si parte dai soliti convenevoli (tempo, traffico) poi ad un certo punto, lui che è più fisionomista di me si lancia:

Beh allora, un CINOFILO come te, che film ha visto di recente ?"

(Ah già, era quello con cui abbiamo piacevolmente parlato di cinema …
passione comune ...
ora però vagli a spiegare che io, nella mia vita, alla voce animali domestici, ho avuto a che fare solo con dei gatti
)

8 ottobre 2008

gioco di squadra




Lunedì scorso:
Una ragazza cerca di scendere dalla porta anteriore, ma si trova di fronte casualmente il verificatore che sta salendo sul bus:

opps, scusi
signorina, si scende dalle porte centrali

la donna, fiutato il pericolo, con molta nonchalances si avvia verso la porta centrale e quando è ormai ad 1 metro dall’uscita (salvezza) …
L’autista, che ha fiutato un po' di ansia chiude le porte …

devo scendere
protesta nemmeno troppo convinta la ragazza
mi fa vedere il biglietto ?
dice il verificatore, il cui pensiero è entrato in simbiosi con quello dell'autista
..........

e scatta la sanzione ...

Stamattina:
L’autobus si approssima alla fermata, nessuno ha suonato, in attesa non c’è nessuno, o meglio, all’improvviso da dietro la pensilina sbucano i 3 verificatori ...
l’autobus allora si ferma …

DING !!

guardo dallo specchio, un uomo trafelato si è ricordato all’ultimo che doveva scendere;
si aprono la porta anteriore e quella posteriore, non quella centrale;
i verificatori salgono e puntano dritti verso l’uomo che biascica un

ho un appuntamento urgente, devo scendere !!
ci faccia vedere il biglietto e la lasciamo andare via subito
eccolo
questo è di un mese fa
..........
ok apri che scendiamo con lui

e scatta un’altra sanzione …

Quando si dice un ottimo lavoro di squadra
Pensare che in tante aziende pare sia una moda lavorare per comparti stagni tra reparto e reparto …

Poi magari è solo l’evoluzione della specie
della serie, diventi autista, con tutte le più buone intenzioni a non essere troppo severo e a non favorire certe situazioni …
Poi in carriera incontri tanti personaggi sempre pronti alla critica e alla polemica e scopri, con sorpresa, di iniziare a provare un certo gusto a favorirle …
Le sanzioni …

P.S.
nel post precedente mi ero scordato di specificare un piccolo particolare;
il tizio, tra un botta e risposta e l’altro mi ha anche detto:
dovrei timbrare il biglietto ma non riesco ad arrivare all’obliteratrice "
(autorispondendosi con un)
facciamo che va bene lo stesso (!!!)
Polemico …
e pure evasore …

6 ottobre 2008

il cliente ha sempre ragione (???)


Giornate di fiera
Bus da o per il centro pieni a seconda del momento nella giornata …
Ennesimo giro, mentre attendo che tutti siano saliti per ripartire, mi cade l’occhio su un tizio …
Giovane, tra i 35 e i 40 anni.
Sta esattamente in mezzo alla porta, il bus è pieno, non strapieno, e quei 30 cm all'interno, volendo, ci sarebbero ma lui non fa nulla per evitare la linea gialla (quella dove non bisogna sostare poiché vi operano le porte ndr).
Ci guardiamo per un po’, faccio di tutto per far capire lui che stiamo per ripartire ma non si sposta di un millimetro verso l’interno del bus …
Potrei dirglielo “attenzione, chiudo la porta”, ma ha una di quelle espressioni “di sfida” che un po’ mi irrita …
Poi, sono passati un paio di minuti abbondanti, va da sé che a momenti si ripartirà …

Così chiudo la porta guardandolo …
Lo vedo schiacciarsi veloce verso l’interno mentre mi guarda fisso:

cosa fa, mi schiaccia ?
dovrei ripartire, siamo fermi da un sacco di tempo
e non mi dice nulla prima di chiudere ?
cosa devo dirle è più di un minuto che la stò guardando …
una ragione ci sarà

non ci si sta …
poi guardi che il cliente ha sempre ragione


l’autista pensa:
"non ci si sta …
però appena hai sentito l’aria sbuffare dalle porte ti sei fatto svelto per starci …
e vedo che ci stai eccome !"
ma non si può dire …

beh, sempre … questo è un suo pensiero, andiamoci piano …
ora sono l'autista, ma capita anche a me di essere il cliente e mi creda …
Mica sempre mi hanno dato ragione perché lo ero


Rimane un po’ spiazzato, per alcuni secondi resta in silenzio …
E quel “rilevatore di attaccabrighe”, proprio dell’autista inizia a segnare rosso …

Vero che l’ho provocato, ma da quando ho intrapreso questa nuova vita lavorativa da autista, ho deciso di non lasciare correre …
Perché piegarsi e subire in silenzio chi ti guarda e agisce con superiorità ?
Ci sono stati tanti anni in cui l’ho fatto, di lasciar perdere, ma ho imparato che non serve a nulla …Se non a farti rodere il fegato alla sera quando pensi e rimugini
“potevo dirgli … dovevo rispondere”
Questi individui sono strafottenti …
Poi una volta che (per così dire) li richiami all’ordine, non ci stanno ….
Intanto partono piano, replicano quasi con timore, ma se ti vedono in difficoltà e/o remissivo in un attimo montano inesorabili e sempre più aggressivi …
sembrano animali che accerchiano la preda in attesa di attaccarla …
Forse perché la tattica è la stessa, solo che al posto della fisicità e della forza si ostentano linguaggio e comunicazione.
Perché allora non coglierli alla sprovvista replicando e argomentando educatamente in modo fermo e deciso …. (???)

Tra l’altro nell’ambito di un bus i comportamenti sono scontati, per cui:
Dove andrà mai a parare un cliente scontento e arrabbiato ?

comunque devo dirglielo, il servizio bus fa schifo, sempre ritardi, sempre imprevisti. lo dica alla sua azienda, che lo sappia
scusi, mi faccia capire, io devo dirglielo ?
perché non scrive lei le sue rimostranze, ci sono numeri e contatti …
Io tra l’altro, mica le condivido le sue critiche

l’ho fatto e ho pure telefonato ma nessuno mi ha mai risposto …
tanto per ribadire il concetto di inefficienza totale


e qui l’autista pensa
“nessuno ti ha risposto …
ma non è che leggendo quanto avrai scritto, hanno capito l’individuo?
A me sono bastate 2 battute del resto per inquadrarti …”
ma neppure questo si può dire …

ma perché dice che il servizio non è all’altezza ?
Lei viaggia ? nel senso, ha visto altre città
?
no
il metro di paragone allora qual è ?
i vostri ritardi biblici
beh, guardi … il bus, qui come altrove, non vola (segue gesto con la mano ad indicare oltre il parabrezza il viale bloccato) ma percorre le stesse strade intasate dalle auto ….
il traffico è un problema globale, non solo della nostra città …
Poi ritornando alle porte (frecciatina) le persone come lei che non si decidono mai a salire fanno perdere tempo …
Immagini 10-15 fermate così, quanto sarà il ritardo finale
?

Il tipo frigge in silenzio, prende tempo, valuta, medita …
Le persone attorno invece manifestano con le espressioni come il tizio sia fuori luogo …

E vogliamo parlare dello scandalo dei 5 euro per andare dall’aeroporto al centro ? una vergogna ! un furto bello e buono !” sibila all’improvviso
se non viaggia, come faccio a portarle l’esempio … che so di Parigi dove ti prendono 20 euro per andare dall’aeroporto in centro
io abito qui !!!! non me ne frega nulla delle altre città !!!

urla esasperato …
io sono tranquillissimo invece e la storia del paragone con un'altra città l’ho cavalcata di proposito ...
sapevo di farlo infuriare;
difatti subito dopo dico lui:

poi scusi, davanti all’aeroporto passano anche 2 linee “normali” … se vuole spendere 1 euro può prendere quelle
ma sono scomode ” risponde titubante
non lo lascio finire “si ma allora …
l’alternativa da 1 euro è scomoda …
5 euro sono troppi …
che poi troppi, provi a pensare con 1 taxi quanto spenderebbe …
mi sa che lei oggi è in vena di polemiche più che altro


Intanto la gente attorno sorride …
Parteggiano per l’autista, il tipo ne soffre e rilancia:

l’unica soluzione è la metropolitana
ne è sicuro ?
sicurissimo
peccato che non ci incontreremo più, magari si poteva valutare quando e se la faranno
come no …
certo che ci incontreremo ancora

lei dice ? …
beh, spero non su questa linea, la faccio raramente e ammetto che, come mi raccontavano, è davvero impegnativa …
lo dico dopo la prima ora, pensi che devo stare qui altre 5 ore …
spero non saranno tutte così intense


2 uomini e una donna colgono il senso dell’affermazione …
e se la ridono …

Per il tipo probabilmente l’affronto è troppo forte, complice un sedile che si libera tronca la discussione e si allontana …

Io mi fermo a parlare con uno degli uomini che ridevano …
Di Milano, mi conferma che secondo lui il servizio è buono …
Migliore di quello offerto nella sua città a copertura di tante zone …
Gli spiego che una delle cose che più detesto è subire le critiche superficiali di chi, di fatto, il servizio offerto manco lo conosce così bene …
Mentre scende alla fermata della stazione mi butta là un
ma certe persone
molto appagante …

Già, certe persone
pagano un euro e magari vorrebbero essere accolti dall’ambrogio di turno che gli srotoli il tappetino rosso attendendoli poi a bordo con i cioccolatini ripieni …
E se qualcosa non va come credevano attaccano con la storia del cliente che ha sempre ragione …

Mica vero, mica sempre:
Vai a raccontarle in questi giorni al tuo bancario le tue ragioni di cliente , per esempio …
(e non me ne voglia chi lavora in banca … non è un’accusa ai singoli e ci mancherebbe ... quanto invece uno spunto di riflessione sull’argomento)

3 ottobre 2008

normodotati




Fin dai primi giorni della mia carriera da autista, sono rimasto incuriosito dalla spia che vedete nella foto …
Che poi, più che dalla spia dalla descrizione:

Fermata normodotato

Ora, tralasciando la facile ironia a sfondo sessuale, la dicitura, normodotato è quantomeno singolare.
Mi sono pure preso la briga di consultare un dizionario online, che come risultato sentenzia:

individuo che possiede un coefficiente di intelligenza intorno a valori normali …

Forse ciò che mancava, insieme al buonsenso, in colui che ha pensato di abbinare la frase alla spia che si illumina sul cruscotto, quando si preme il pulsante di prenotazione della fermata.

fermata prenotata era forse troppo banale ?
troppo retrò o borghese ?
vabbè voler essere originali, ma qui si scade quasi nel ridicolo.

Si coglie quindi l’occasione per ricordare a tutti i normodotati di prenotare sempre per tempo la fermata di discesa al fine di consentire all’autista (che non ha i superpoteri manco lui) una fermata in sicurezza.

Bah …
all’Iveco son davvero degli estrosi …

1 ottobre 2008

storie improbabili





Oggi arriva una ragazza e si appoggia sui tubolari a protezione del posto guida …
L’occhio dell’autista è allenato, con il tempo diventa quasi infallibile …
capisce subito quando una persona vuole dialogare e questa ragazza non aspetta altro che l’occasione per intavolare la discussione …
Sembra irrequieta, turbata, forse scocciata, ad un certo punto, complice un semaforo rosso, rompe gli indugi e si lancia:

come devo fare a pagare una multa che ho preso ?
può andare in una biglietteria, guardi sul retro della ricevuta
E per fare ricorso ?

segue racconto per convincermi della sua buona volontà di timbrare quel citypass che l’obliteratrice non ha voluto accettare …

il ricorso lo può inviare all’azienda, ma ha segnalato all’autista che l’obliteratrice non funzionava?
non ne ho avuto il tempo

E mentre racconta di come quei cattivoni dei verificatori si siano materializzati dal nulla sul bus, comincio a delineare mentalmente come le cose siano effettivamente andate:

4-5 fermate ogni giorno ...
chi vuoi che controlli alle 8 del mattino ?
Il citypass resta in tasca, quasi intonso ...
è stata obliterata 1 corsa su 10 ...
chissà quanto tempo fa ...
poi arriva la mattina che ti beccano e te la prendi con il mondo intero …
Quando prima di tutto dovresti prendertela con te stessa …

Mi riconnetto che sta contestando lo spessore dei biglietti:

sono troppo sottili, si ha difficoltà a timbrarli, si piegano

E che diamine !!
andrò a proporre all’azienda di farli di acciaio inox ...
una lastra sottile che sia validata con l’ausilio di un raggio laser magari …
Sennò puntiamo agli antipodi ...
e torniamo all’era dei Flynnstone …
Una bella tavola di pietra e magari, al posto del "dino" estinto, due punte diamantate per vidimarla …
Laborioso certo, però saremmo sicuri che non si piegano …
Magari l'unico dubbio è perché gli altri riescono a obliterare senza problemi e (solo) certe persone no ?
Ma vabbè …

perché non ha chiesto all’autista se le dava il biglietto di prova da mettere sotto … funziona che si aumenta lo spessore e
sì lo so(mi interrompe)
l’ho già fatto varie volte, stavolta però non ci ho pensato

Non ci hai pensato ?
Ma a cosa pensavi stamattina ?
Sai che sto racconto fa ormai acqua da tutte le parti ?
Sono straconvinto della versione dei fatti che ho immaginato …

vabbè che farci, ormai è andata, la paghi poi faccia ricorso … Se le motivazioni sono valide vedrà che l’azienda riconoscerà le sue ragioni e le rimborserà la sanzione
lo farò senz’altro e prima certo … la pagherò, ci mancherebbe solo che mi applicassero il sovrapprezzo per il ritardo nel pagamento

Già …
e fai bene …
scommetto che lo sai pure tu che mai te la rimborseranno quella multa sacrosanta ...
fossi in te io manco lo farei il ricorso ...

magari stai pensando di lasciar perdere ...
un consiglio ...
La prossima volta anziché tenerlo in tasca, marcalo quel multicorse …
1 euro e sei a posto per un ora ...
Senza mugugni postumi, senza strampalati racconti da rabberciare, senza improbabili scuse da accampare ...

Vuoi mettere quanto è meglio ...