considerazioni semiserie di un conducente di bus ...


2 marzo 2009

il decalogo dell'autista (prima parte)





1) Non avrai altro servizio pubblico al di fuori di questo

Che già, verrebbe da dire, non è poco …
Per cui è inutile che ti lamenti per un ritardo di 2 minuti …
Che sbuffi, se arrivano 2 bus della stessa linea insieme …
Mi ripeto per l’ennesima volta;

la colpa non è quasi mai dell’autista ma del traffico

E siccome il traffico non è facile combatterlo ma anzi aumenta ogni giorno, mi sono ormai convinto che la soluzione è una sola:
Se l'impegno è di quelli importanti, prova ad arrivare 10-15 minuti prima in fermata
(vedrai che non lo mancherai)


2) Non nominare l’autista invano.

Poiché l’autista, ha i tuoi stessi diritti.
Se vuoi rispetto da lui devi portarglielo pure tu il rispetto …
E nei momenti di rabbia, smettila di rimuginare e magari diffondere quel solito e consunto luogo comune
(l’autista sa solo tenere il volante in mano …
poi a volte manco sa fare quello ndr)
Non fa ridere e soprattutto è una cavolata pazzesca.
L’autista ha forte responsabilità per quello che fa e ogni giorno deve trattare con svariati tipi di caratteri e modi di essere mediando e limando… Occorrerebbe rifletterci su …
magari pensando a quanto è difficile andare d’accordo al lavoro con i 4 colleghi che si hanno ...


3) Ricordati di manifestare l’intenzione di salire a bordo

che non significa buttarsi sotto il bus, ma alzare un sopracciglio …
allungare l’indice …
O almeno dare segni di vita.
Al contrario di quanto capita spesso, ovvero, immobili come statue di sale mentre il bus arriva, per poi scattare tarantolati quando il bus sta transitando …
… poi va a finire che il giorno in cui è in forte ritardo, l’autista seccato tira dritto …
tu ci resti male e vai a raccontare ai giornali che quello di proposito non si è fermato.
Quando con quel piccolo gesto si sarebbe evitato ogni possibile malinteso …


4) Onora il codice della strada

e non indignarti solo quando vedi autisti di bus che parlano al cellulare.
E’ grave e non li giustifico certo, ma sai quante ne vede l’autista ogni giorno …

- Quello che sorpassa con la linea continua
- Quello che ti sorpassa prima del semaforo per poi rientrare brusco accorciandoti tuo malgrado lo spazio di frenata
- Quello che ti sorpassa e poi ti taglia la strada …
Poiché deve svoltare alla prima a dx
- Quello che ti fa l’inversione a U davanti proprio mentre stai arrivando
- Quello che ti vede arrivare e si immette tranquillo “perché tanto il bus è lento” e ti costringe a frenare ogni volta
- Quello che parcheggia dove capita o per meglio dire …
davanti alla sua destinazione, sia questa un bar, una lavanderia, un negozio di dolciumi, una panetteria, destinazione che 8 volte su 10 si trova di fronte ad una fermata di bus
(e potrei continuare quasi all’infinito con gli esempi)

Domanda:
tutti questi casi, non ti fanno egualmente indignare ?


5) Non raccontare ogni volta la storia della tua vita partendo dai primi del 900.

L’autista ti ascolta certo, ma prova a condensare il racconto …
Che magari poi ti da anche il suo punto di vista.
Se parli sempre di guerre e di quando era bambino tuo padre …
Sarà sempre e solo un tuo monologo …
Che ho capito, a te interessa essere ascoltato …
Ma così facendo poi alla lunga perderai anche l’interesse dell’autista
che ti lascerà parlare e in quel mentre penserà agli affaracci propri

2 commenti:

citaro85 ha detto...

eh eh bello, bellissimo!!
Purtroppo hai una santa ragione : la gente si indigna sempre per i nostri comportamenti, ma mai per quello degli altri automobilisti.
Ah, al termine dell'elenco delle angherie che gli automobilisti quotidianamente ci fanno, hai dimenticato di scrivere che se noi proviamo in qualche modo ad attirare la loro attenzione suonando il clacson, questi si incazzano puntualmente come delle bestie con noi, nonostante siano in torto marcio! XD

autistaxcaso ha detto...

beh, ne ho messe 10, ma l'elenco sarebbe lunghissimo ...
Spesso le rimuovo mentalmente, tante ne capitano che per ricordarle tutte ...
Occorrerebbe scriversele.

ciao,
grazie per il commento