considerazioni semiserie di un conducente di bus ...


23 aprile 2010

il puro


Oggi, obliteratrice temporaneamente fuori servizio ...
Viene da immaginarsi una processione infinita di persone che segnalano la cosa all'autista chiedendo lumi su come comportarsi ...
Niente di più sbagliato ...
Nel periodo di mancato funzionamento sono venuti in 6 (li ho contati)
5 di questi mi hanno detto più o meno sbrigativamente (il che significa senza saluti, senza cortesia, ma in modo diretto) "la macchina che marca i biglietti non funziona" e al mio "purtroppo lo so e sto aspettando l'intervento del tecnico" si sono auto risposti che "ok, allora oggi si viaggia a gratis ... e del resto ... se non marca ... io cosa posso farci".
Chissà, magari il lato positivo è che comunque hanno segnalato, quando invece tanti altri, notata la cosa, non si sono minimamente preoccupati di nulla (e stento a credere fossero tutti abbonati), ma uno si chiede:

All'estero cosa sarebbe successo ?
Sarebbero scesi ?
Avrebbero fatto egualmente lo gnorri ?
Avrebbero acquistato il biglietto all'emettitrice (quella funzionava) ?

Chissà ...
certo che uno dei 6 (l'unico) si è preso la briga di notarlo come l'azienda ci stesse perdendo un sacco di soldi ...
Giungendo alla fulminea conclusione che per tanti extracomunitari, loro, che (lui dice) non fanno mai il biglietto, era una giornata fortunata ...

Un momento ...
E tu ?
come la chiamiamo ...
l'occasione fa l'uomo ladro ?
Se sei così puro, perchè non acquisti un biglietto all'emettitrice ?

Gliel'ho pure detto in maniera soft che, volendo, nonostante l'inconveniente. si poteva essere comunque in regola anche su quel bus ....
Bastava acquistare un biglietto in vettura.
Per tutta risposta mi ha detto che l'euro in moneta non l'aveva, sennò lui il biglietto lo avrebbe fatto ...

Sarà ...
ma intanto stai viaggiando a gratis, proprio tu che fai il processo alle intenzioni agli altri ...
Dov'è allora la differenza con quelli che accusi ?
almeno evitali certi commenti ...
(proprio il solito italiano ... verrebbe da dire)

6 commenti:

S ha detto...

dopo essere stata su autobus in giappone, germania, austria, clifornia, ti dico... che all'estero non succede (intendo il guasto all'obliteratrice)
credo che la controllino prima di ogni corsa, soprattutto in america e in giappone dove il soldo la fa da padrone

Unknown ha detto...

Beh le cose si rompono anche all'estero, ovviamente.
Nel caso si viaggia a gratis, assumendo la buona fede del viaggiatore.

informapazzoidi ha detto...

io quando l'obliteratrice è rotta prendo una penna e ci scrivo sopra la data e l'ora... sono matta io mi sa... o cretina?

Marcella Materazzi ha detto...

E' vero che verrebbe da dire " proprio il solito italiano " .. ma perchè siamo sempre pronti a guardare quello che fanno gli altri e magari rosichiamo perchè non siamo nelle condizioni di poterlo fare anche noi... o non abbiamo il coraggio di non timbrare il biglietto come il bullo che non lo timbra mai e ci incavoliamo perchè al bullo non lo beccano mai e magari a noi ci beccherebero subito...Io non viaggio mai in autobus perchè vivo in un piccolo paese e mi sposto in macchina anche perchè non mi devo spostare tanto ( casa lavoro sono due km se non fosse per il pericolo di quel tratto di strada potrei farli anche a piedi e li l'autobus passa tipo ogni ora e non come in città ogni 15 min massimo ) ma quando andavo a scuola lo prendevo, avevo il mio abbonamentino ma c'erano una marea di ragazzetti che non facevano l'abbonamento e nemmeno il biglietto e non li beccavano mai..una volta mi successe di dimenticarmi il portafogli a casa e il controllore mi fece la multa perchè non avevo ne' biglietto ne' abbonamento e mi ricordo che mi incavolai perchè " a quello la non lo beccano mai che il biglietto non lo fa e io per una volta... " Siamo italiani, puntare il dito è la nostra specialità...è triste ma è così...

valeria ha detto...

Quando c'era il bigliettaio, nessuno pensava di viaggiare gratis sul TPL. Oggi, dopo 25 anni che SI SA che è possibile viaggiare gratis, la cultura è cambiata. Un'intera generazione di giovani è cresciuta con la mentalità "pago solo se lo decido io". Adesso tornare indietro è difficile, una volta radicata una cattiva abitudine, estirparla è un problema che richiederà un'altra generazione. Era più saggio lasciare il bigliettaio al suo posto, oggi ne paghiamo le conseguenze. Chi non paga è arrabbiato perché si sente messo alle strette, chi paga è frustrato perché vede i furbi che non lo fanno; la fiducia, la serenità, la qualità della vita (limitatamente a questo ambito, ma si potrebbe parlare di molte altre cose), è peggiorata per tutti.

Chi è stato il fenomeno che ha deciso di eliminare il personale di bordo, a quel tempo, non per fargli pagare il conto, ma almeno per additarlo come esempio da non seguire?

autistaxcaso ha detto...

Non so se vi siano dei responsabili, forse si è solo trattato di evoluzione mondiale.
In questa società, che è solo interessata a tagliare delle teste per risparmiare, i bus senza bigliettaio saranno sembrati il bengodi ...
E così i camion della nettezza urbana, un tempo assistiti da almeno 3 persone, oggi, con il conducente che fa anche il lavoro degli altri 2.
(e senza contare quelli che in bici, armati di scopa e paletta nettavano quotidianamente le strade, sostituiti oggi da quelli con il soffione d'aria che saltuariamente dovrebbero assicurare lo stesso risultato ... secondo me non altrettanto brillantemente).
Sono solo alcuni esempi per dire che tanto personale in meno equivale sicuramente ad un risparmio di costi a fine mese, ma anche, ad una qualità del servizio peggiore ...
Altrove hanno preso delle contromisure chiamate sanzioni (pesanti) per scoraggiare "i furbetti".
Se ti beccano senza biglietto ti fanno dei 500 euro/dollari/sterline di multa che, solo a pensare di pagarli, ti fanno immediatamente passare ogni voglia di viaggiare a gratis:
Perchè non lo facciamo anche qui in attesa di ripensare ad una figura come il bigliettaio ?
(... che se ci vogliono al lavoro fino a 70 anni, dovranno pure trovare un modo per creare nuovi posti di lavoro ...)