considerazioni semiserie di un conducente di bus ...


18 giugno 2010

mercato itinerante


Oggi tratta tranquilla ...
Poche persone a bordo (una quindicina) sulla linea suburbana che porta in provincia.
Quasi una pacchia ...
dico quasi, perchè una decina di questi passeggeri sono rumorosi ai massimi ...

C'è la straniera che urla al telefono ...
La sessantenne della serie "non sento l'età" che racconta, con fierezza, all'amica del figlio ...
Quella che parla ad un'altra del burrascoso rapporto con i colleghi di lavoro ...
La giovane madre alle prese con il bambino indisciplinato e sfuggente ...

Un mix di discorsi così chiassoso e letale che al confronto le famigerate vuvuzelas, potrebbero quasi passare per accettabili.
Così l'autista, rintronato e infastidito, prova a giocarsi la carta velocità.

Direte, cosa c'entra la velocità ?

C'entra che ogni qualvolta affondi il piede sull'acceleratore per qualche fermata (metti esempio che sei in ritardo) in un attimo il silenzio a bordo prende il sopravvento:
Si aggrappano tutti ai sostegni e nessuno fiata più ...
Stavolta sono tutti seduti, ma complice l'ampia strada extraurbana e un mezzo prestante dal limitatore di velocità "allegro" il fine dovrebbe essere raggiunto comunque.

Accelero ...
70 ... 80 ...
nessuna variazione di rilievo
85 ... 90 ... 95 ...
(capito ora perchè il limitatore l'ho definito allegro ?
di solito i bus sono limitati agli 80)
macchè, se possibile anzi, i fruscii aereodinamici e gli scricchiolii vari delle plastiche, fanno alzare ulteriormente il tono delle voci.
Pensare che 95 km orari su un bus di oltre 10 anni, che ha già percorso oltre 600.000 chilometri, saranno come i 180 con un'auto media su un'autostrada tedesca ...
Non che si rischi però la velocità si sente tutta ...

Un'altra sessantenne inizia a parlare ...
Si rivolge a me ma non la sento:
"come dice signora ?"
si alza e viene vicino al posto guida, sto pensando che voglia un'informazione:
"che roba, che maleducazione !
c'è una caciara su sto autobus ...
poveri voi che chissà quante volte dovete sopportare certe persone mentre guidate
"

Già ...
ma per fortuna siamo ormai arrivati nel centro del paese.
Ultime curve mentre le voci e le risate continuano ad accavallarsi ...
mentre scendono, la signora riattacca:
"ma dico, come si fa ad essere così maleducati ?
indelicati mi verrebbe da dire"
e mentre parla, vedo la sessantenne "non sento l'età" che passa fiera sul marciapiede sfoggiando un paio di pantaloni tipo jeans, color panna e una maglietta dalla scollatura profonda ad evidenziare quello che fu un probabile vanto di gioventù ...
le smagliature oggi sono impietose, ma alla nostra il coraggio non pare davvero mancare ...
E allora parlare di indelicatezza con una persona del genere diventa arduo (per non dire superlfluo)

Magari starete pensando:
Chissà poi dove erano diretti, codesti, chiassosi individui.
Semplice e forse un po' scontato ...
Andavano tutti al mercato del paese che si svolgeva proprio oggi.

2 commenti:

jigendaisuke ha detto...

miiiiiiiiiii ti capisco benissimo!!! se c'è una cosa che odio è fare determinate linee nei giorni di mercato! solo che la clientela è un pò diversa... diciamo che è gente che era giovane ai tempi del re!
e ora ha la robustezza di un bicchiere di cristallo.
In certi casi, però aiutano i breda (230 e 321), rumorosi come un trattore smarmittato!

autistaxcaso ha detto...

la gioventù ai tempi del re rende davvero l'idea ...
ahahaha, bellissima