considerazioni semiserie di un conducente di bus ...


30 luglio 2010

climatizzazione bis


Saranno le imminenti ferie (ancora una settimana soltanto !!!) devo dire che ultimamente non reagisco neppure più all'eccentricità della gente ma anzi se posso resto al gioco.
Oggi per esempio, bus vissuto, finestrini aperti, sali, ti guardi intorno e già hai capito che la climatizzazione a bordo non può esserci.
Eppure al capolinea, sale un tale sui 45 anni ...
Si guarda sì attorno ma per constatare, oltre che il bus è deserto, che fa caldo.
Poi viene li da me e mi fa:
"quando partiamo, può abbassare l'aria condizionata, sa, fa un po' caldo"

Sul momento, penso sia il solito polemico che parte con una battuta per poi scagliarsi contro questi trasporti, questi bus, questo e quest'altro, ma la faccia è seria e non sembra nascondere alcuna polemica ...
Così sondo il terreno:
"cosa dice, 22 gradi possono andare bene ? Io quando guido la mia auto li tengo fissi estate/inverno"
"ottimo"
appena partiti, complice l'aria che entra abbondante dai finestrini aperti e una giornata tutto sommato non asfissiante le cose migliorano, così, non senza fatica per restare serio, lo incalzo:
"ha sentito ? mi pare vada meglio"
"ora si respira, grazie mille"

Visto ?
a cosa sarebbe servito puntualizzare magari con tono piccato che lì l'aria condizionata era evidente non ci fosse ...
l'importante alla fine è sempre il risultato ...
Direte, magari vi siete presi per i fondelli a vicenda e nessuno dei due ha voluto dare la soddisfazione all'altro di cedere ...
potrebbe anche essere, come detto la gente eccentrica abbonda ...
Alla fine è meglio quello strano ma sereno di quello polemico e avvelenato ...
(della serie, finisce il turno senza problema alcuno e ci ridiamo pure su ... va sempre benissimo)

28 luglio 2010

fumo



Dicono che i fumatori in Italia, siano il 22% della popolazione oltre i 15 anni, di cui il 18% donne ...
Boh, sarebbe curioso sapere la percentuale di fumatori tra i viaggiatori in bus, posso confermarvi che alle fermate la maggioranza di chi attende ha la sigaretta accesa (le donne quasi tutte) o se scende, la prima cosa che fa è cercare pacchetto e accendino ...
22% insomma mi pare percentuale alquanto risicata ma tant'è ...

La scena ormai quotidiana è quella dell'individuo che vedendo arrivare il bus in lontananza, comincia ad aspirare e ad espirare a più non posso, cercando di fumare l'impossibile ...
Non manca mai l'ultima boccata, piede sul bus, aspirata da guiness, via la cicca, sbuffo abbondante del fumo che inevitabilmente entra anche all'interno ...
e chi non fuma come me, immagino si chiede se sia davvero inevitabile, ogni volta, sta pantomima ...

Cioè, quanto dura un viaggio in bus mediamente ?
20 minuti, mezzora ?
Cosa temi di andare in crisi di astinenza ?
Che poi ... Sarà piacevole fumare così ?

Al capolinea poi, non manca mai la solita domanda:

"tra quanto parte ?"
stavolta però il quesito è finalizzato all'azione e al tuo tra X minuti, scatta il solito
"allora faccio in tempo a finirla"
Affermazione standard, tu potresti dire di ripartire l'indomani, tra un ora come tra 30 secondi, che quel "faccio a tempo a finirla" verrebbe comunque pronunciato.
Il bello è che il più delle volte ponendo la domanda sono senza sigaretta, (quindi fai in tempo a finire cosa ?) tu poi magari gli spari 2 minuti e questi se l'accendono in fretta e furia mentre tu sei a chiederti:

Ma per rinunciare al fumo cosa ti dovevo dire ?
forse solo se staccavo il piede dal freno e partivo avresti evitato ...

Va da se che in 2 minuti cosa vuoi mai fumare ...
20 secondi tra ricerche e accensione, farai 2 boccate, massimo 3 e qua torniamo agli interrogativi sulle crisi di astinenza a bordo ...
Ultimamente con fare un po' sadico dichiaro la partenza da lì a 2 minuti, poi trascorso a malapena il primo già accendo il motore ...
Qualcuno la spegne con cura e la ripone nel pacchetto (effetto crisi ?), ma poi più che sadico, secondo me è tutta salute (guadagnata), ma come spesso accade la specie che sente minacciato il rito/vizio irrinunciabile, finisce con l'evolversi ...

L'altro ieri, soliti 2 minuti per la partenza, sono in giornata buona ...
non baro e li concedo tutti ...
Chi ha fatto la fatidica domanda è una donna di mezza età un po' avvizzita con una curiosa maglietta verde; i brillantini formano la parola "lolita" (mah ...), anzichè restare dinnanzi alla porta anteriore, la vedo portarsi alla porta posteriore, poggiare un piede sul piano del bus restando con l'altro sul marciapiede, mentre nuvole di fumo vanno verso l'alto (e verso l'interno)
accendo il motore (nessuna reazione)
inserisco la marcia (idem)
provo a far sfiatare i freni (ancora niente)
i due minuti sono trascorsi (e già ovviamente sono pentito di averli concessi per intero) che fare ?
aspettare ? (la mossa di stare mezza dentro e mezza fuori, forse è stata fatta furbescamente proprio per questo)
avvisarla che partiamo ?

va che ti svegli (le tempistiche te le ho illustrate del resto ...)
ditone sul pulsante, mi godo dalla telecamera le porte che si chiudono silenziose e veloci ...
la lolita di una volta con uno scatto felino degno dei bei tempi andati, butta la cicca e contemporaneamente si ritrae all'interno del bus ...
ci scappa pure un "che modi" ma vabbè, sono davvero in buona, poi che senso avrebbe replicare ?

(dai che il fumo fa invecchiare ... poi ti tocca buttare la maglietta ! non sarebbe un peccato ? Un giorno apprezzerai: Non ci fossero certi autisti, bisognerebbe inventarli ...)

26 luglio 2010

intesa perfetta


Da qualche giorno stanno bucando una strada ...
E la via che solitamente permette a 3 file di veicoli di affiancarsi viene strozzata in una fila sola.
Ora, stendiamo il velo pietoso sul come è stata ristretta, perchè in pratica il tutto avviene in 20 metri scarsi ...

Stringere la sede stradale gradualmente posizionando i birilli su almeno 50 metri era troppo faticoso ?
Evidentemente ...

Così ecco le solite scene all'italiana.
Fila di veicoli religiosamente incolonnati (probabilmente composta da allocchi banali e sprovveduti)
Ed ecco che parallelamente si forma quella dei furbastri ...
Le solite "menti semplici" che lucrano lo spiraglio per infilarsi, ora facendo finta (al solito) di essersi sbagliati, oppure agendo addirittura di prepotenza.
Ora immaginate di rivedere la stessa scena, giro dopo giro, giorno dopo giorno ...
E anzichè diminuire, la fila parallela dei furbastri si ingrossa sempre più.

Uno arriva a chiedersi quanto siano ignoranti tanti esseri umani ...
Già proprio così, ignoranti ...
Perchè se invece di ignorare totalmente il prossimo, azionassero per un attimo il cervello, realizzerebbero all'istante che una fila unica, per lunga che sia, scorrerebbe senza intoppi, al contrario di una doppia che dovrà divenire, per forza di cose, singola.

Oggi finalmente la rivincita ...
Lunga fila di bus incolonnati l'uno dietro l'altro e allora chissà ...
sarà un disonore restare dietro al mezzo pubblico (se non ci si trova in una corsia preferenziale) ?
Una lunga fila di auto si incolonna a fianco dei bus in attesa di infilarsi in prossimità della strettoia ...
Peccato che quegli autisti frustrati e vendicativi, ne sappiano sempre una più del diavolo o forse siano ormai giocoforza un po' telepatici ...
Ecco infilarsi il primo bus che subito frena ...
e agevola il secondo mezzo a tallonarlo a pochi centimetri impedendo alle auto di insinuarsi ...
così fa pure il secondo, poi il terzo, il quarto ...

Scena gustosa:
Gli autisti con il braccio fuori dal finestrino, pollice verso l'alto all'indirizzo dei colleghi che seguivano, gli occupanti delle auto a suonare il clacson e a mimare con la mano
"ma che c.... fate !"

Sic ... Loro a noi !!!
(... che veniva da replicare, ci siamo giusto un po' rotti gli zebedei !!!)

Piccole ed estemporanee rivincite che durano lo spazio di un attimo ma che sono sempre molto gratificanti ...
I brutti vizi son duri (se non impossibili) a morire, che almeno ogni tanto ci si tolga qualche soddisfazione ...

23 luglio 2010

psicosi



Sarò il caldo ma devo dire che la gente ha ultimamente delle strane paturnie ...
Nel giro di 3 giorni sono venuti in 3 a dirmi che una borsa era stata dimenticata sul bus.
La borsa in questione non è in realtà una dimenticanza, trattasi delle catene da neve che sono alloggiate in certi modelli, tra i sedili appunto, dentro a quella che potrebbe sembrare una borsa sportiva.
E' una vita che stanno lì ma il curioso è che tutti lo notano in questi giorni ...
Alla prima segnalazione, arrivato al capolinea, sono andato a vedere di persona poichè manco ricordavo più la storia delle catene a bordo, la seconda volta mi sono limitato a chiedere se la borsa fosse in mezzo ai sedili e al si affermativo ho spiegato quale fosse il contenuto.
La signora facendo sottilmente dello spirito mi ha chiesto che senso avesse tenere a bordo d'estate le catene da neve, al che le ho risposto che probabilmente anzichè stivarle tutte insieme da qualche parte occupando parecchio posto, logisticamente parlando meglio lasciarle tra 2 sedili dove di fatto non danno fastidio a nessuno ...
La cosa buffa è che tutti segnalando la borsa fanno in qualche modo riferimento ad un ipotetico attentato e la terza persona in questo senso è stata davvero unica ...

Solita segnalazione (hanno dimenticato una borsa)
Solita domanda (è tra 2 sedili ?)
Solita affermazione (sì)
Solita precisazione (non si preoccupi sono le catene da neve)
E qua la signora dopo avermi guardato un po' mi fa:
"siamo sicuri non sia un attentato"
"???"
"si qualcuno che ha lasciato la borsa e voglia fare saltare in aria il bus"
Con la convinzione che ci ha messo, ho fatto fatica a restare serio ...
ma ho provato a tranquillizzarla:
"ma no signora cosa dice ... poi ... lei la prende spesso questa linea ?"
""
"ecco, avrà visto non è mai tanto affollata"
"ci sono sempre quattro gatti"
"appunto ... si figuri se si sprecano a fare un attentato qua allora ..."

Era, voleva essere una battuta per sdrammatizzare, ma da come mi ha guardato, ho il timore di averle messo qualche strana pulce all'orecchio ...
Accidenti a me insomma e magari andrà a finire che nei prossimi giorni eviterà accuratamente le linee affollate, però dico io ...

Saranno mica le repliche dei film d'azione che passano in questi giorni estivi a radicare certe paturnie?

21 luglio 2010

rissa verbale




Passeggini ...
ieri, sono in transito verso il deposito insieme a qualche collega.
Bus abbastanza "vissuto" per non dire brutalmente proprio attempato ...
Gradini per salire e aria condizionata mancante per intenderci ...
Ad una fermata ecco la madre di colore che vuole infiltrarsi sul bus con il passeggino aperto ...
E qui il passeggino merita una descrizione:
Avete presente quei 3 ruote (2 dietro 1 davanti) allungati stretti davanti e larghi dietro che fanno un po' dragster?
sarà lungo più di un metro e qui allora immaginate come sia pratico caricarlo ...
nonostante la buona anima che prontamente accorre in aiuto, prima si impunta con la ruota anteriore ...
poi si incastra con quelle posteriori ...
oltre che un lavoraccio brigoso, issarlo a bordo comporta un sacco di tempo di attesa in fermata e così, dopo un po' interviene un collega in transito come me ...
Invita la signora a chiudere il passeggino che paragona ad un "astronave" e qui vabbè ...
Magari la definizione poteva risparmiarsela (anche se come detto, il passeggino era quantomeno particolare), però "in soldoni" dice il giusto, visto che il bus non è certo attrezzato per accogliere passeggini aperti ...
La donna però fa orecchie da mercante, stiva faticosamente la carrozzina a bordo, ovviamente in mezzo al corridoio e da inizio al parapiglia ...
Non lei direttamente, la miccia l'accende l'immancabile persona che deve prendere le difese di qualcuno, una donna giovane con bambino che difende chiaramente la madre col passeggino ...
Sostiene che comunque si può salire con il passeggino aperto poichè non è specificato da nessuna parte che va chiuso ...
il collega che ha innescato la discussione, si domanda ironicamente se non basti scriverlo sulle regole di viaggio generali ... che andrebbero anche lette, ma la donna dice che no, bisogna scriverlo chiaro (e dove ?) e salta di palo in frasca criticando le persone che non fanno sedere le donne in gravidanza ...
Comportamento censurabile e ripetuto (in effetti coloro che cedono il posto sono rarissimi ... in tutti i casi) ma che c'entra ben poco con il passeggino aperto ...
I passeggeri intanto iniziano a schierarsi dall'una o dall'altra parte e il caldo rende sempre più flebili le logiche mentali ...
Arriva il pensionato e chiede alla giovane donna di cedere il posto a lui, la giovane donna rifiuta perchè il pensionato era già seduto in coda al bus e non capisce quindi perchè voglia sedersi proprio lì ...
Il pensionato replica che quello è un posto riservato alle persone anziane e lì lui vuole quindi sedersi ...

Intanto una donna deve scendere e sbuffa verso la madre con la carrozzina ...
La quale perde il lume della ragione ed inizia ad urlare come una pazza che lei ha il biglietto e che quell'autobus è pieno di razzisti ...
L'occhiataccia verso il collega fomentatore è inevitabile (cioè ma cosa sei andato a tirare fuori ??? detto all'unisono) ma ormai la frittata è fatta ...
E lui anzichè contenersi inizia a cercare la regola sui passeggini ...
la giovane donna lo sfida (se la trovi ti do un euro) mentre il pensionato non vuole più sedersi nel posto a lui riservato ma sta comunque ancora questionando su regole e quant'altro ...
La madre minaccia di chiamare i carabinieri ma non si capisce bene per cosa ...
Provo a calmare le acque facendo riflettere le 2 donne:

"Scusi, provi a pensare una cosa, se ora il mio collega qui che guida frena bruscamente e il passeggino si rovescia, poi che sccede ?"
"il bambino si fa male ..."
"ecco ha capito ora perchè andrebbe chiuso ..."
"se la mettevate su questo piano, sulla sicurezza intendo, l'avrebbe chiuso subito il passeggino"
(è la giovane donna a parlare perchè l'altra non dice nulla)
"si ma signora, forse che è la madre dovrebbe pensarle in autonomia certe cose preoccupandosi prima di tutto della salute di suo figlio ?"

Guardo la madre in cerca di un segno ...

La calma piatta mi fa pensare che questa manco ci aveva mai pensato che il passeggino potesse rovesciarsi ...
Intanto il collega ha trovato la regoletta e invita le donne a leggersela:

Sugli autobus opportunamente attrezzati e riconoscibili da apposita segnaletica è possibile salire con bambini su carrozzine e passeggini rispettando le indicazioni esposte.
Sugli autobus non attrezzati, carrozzine e passeggini devono essere ripiegati.

Anche il pensionato si placa soddisfatto, mentre chi era pro passeggino aperto resta deluso in silenzio ...
La giovane donna deve scendere e udite udite ...

dopo aver lasciato sdegnata l'euro sull'obliteratrice (che nessuno ovviamente aveva reclamato e ci mancherebbe) ci invita ad andare tutti in chiesa a pregare ...
Partendo dal presupposto che nessuno di noi ha offeso lei o chicchessia, un'affermazione davvero curiosa se in definitiva ci si è limitati discutere su quelle che sarebbero le regole ...

Ma come detto ...

questioni spinose quelle riguardanti i passeggini ...
girala come vuoi ma una motivazione per agire come meglio si crede chissà perchè salta sempre fuori.

19 luglio 2010

incubi



Fondamentalmente potrei quantificare in due, i miei peggiori incubi da autista di bus:

- L'auto che non parte al mattino
(non arrivare in deposito per tempo non è certo un bel "biglietto da visita" per chi i bus li conduce)
- Restare in panne con un bus in una stretta e lunga via del centro
(della serie, andare a bloccare completamente la viabilità)

L'auto fidata, non mi ha mai tradito, passando indenne per il freddo dell'inverno scorso ...
Neppure in panne per la stretta via con il bus sono ancora rimasto, però ...
Qualche sabato fa, sono appunto per la stretta via del centro a 5 fermate dalla fine del turno.
Sto già pregustando il meritato riposo, quando noto lo snodato davanti che inserisce le 4 frecce ...
No ...
I clacson ovviamente iniziano a suonare all'impazzata e in pochi minuti un lungo serpentone di veicoli intasa completamente la via a senso unico ...
Alla collega "è morto" il bus, stava ripartendo dal semaforo ...
uno strappo improvviso alla trazione e poi il silenzio ...
Occorreranno 40 minuti per risolvere la situazione e fortuna ha voluto che il bus si sia poi riavviato.
Il problema ? chissà ...
Il meccanico giunto in supporto stava chiedendo il traino via radio, quando in uno degli ultimi tentativi il motore è ripartito e quantomeno il mezzo è stato spostato in un luogo più consono alle verifiche del caso ...

In un'ipotetica classifica del malumore, gli automobilisti si sono dimostrati i più pazienti ...
Capito che sarebbe stata cosa lunga e indipendente dalla volontà dell'autista, hanno spento le auto attendendo in silenzio, chi in mezzo alla strada, chi ascoltando la radio ...
Noi intanto, abbiamo fatto scendere le persone (eravamo 3 bus incolonnati) e un fiume di gente si è riversata sotto al portico ...
In tanti passando si informavano su cosa fosse successo, poi, capito che non si era fatto male nessuno, proseguivano tranquilli la camminata verso il centro, che era comunque lì a 5 minuti.
Poi certo, l'insofferente non manca mai e stavolta la palma va ad una irrequieta quanto anziana signora che urlando indignata, mi faceva presente di aver timbrato il biglietto senza ricevere "in cambio" la corsa.
"Ho capito signora, ma l'inconveniente è sempre possibile e mica si può prevedere ... Poi se va in una delle nostre biglietterie spiegando l'accaduto, sono sicuro le rifonderanno la corsa"
"si ma io non ho mica tempo" la ormai logora risposta (nel senso che la si sente più e più volte al giorno) e li mi sono chiesto che razza di risposta fosse ...

Se non hai tempo ora, vacci più tardi o anche domani in biglietteria ....
non è che se non sei da loro entro 5 minuti poi non te la risarciscono più la corsa, eh ...
(poi certo e della serie usiamo il buonsenso non andarci tra un mese ...)
Se invece non ti interessa il rimborso ...
Ma allora che senso hanno certe lamentele ?

Certo la fretta ...
oh, ma ci sarà qualcuno che saprà prendersela con calma ?
forse e a giudicare dalle disavventure del Ragionier Ugo non c'è mai stato ...
(almeno a quei tempi però, pur se con poco margine, si preparavano per tempo ...)

16 luglio 2010

stagioni


Ogni frutto ha la sua stagione ...
Le discussioni sul se sia meglio l'estate o l'inverno si sprecano nelle superficiali e veloci conversazioni a bordo ...
Ieri l'ennesima, con la signora letteralmente rapita dal dilemma ...

"meglio sti caldi assassini o il freddo di certi recenti inverni che mica sono più quelli di una volta ?"
(beh parliamone ... quello appena trascorso era davvero degno di nota)

Con il tempo, inutile sottolineare come si diventi esperti di codeste discussioni e complici le varie esperienze, si arriva a snocciolare considerazioni a raffica ...

Magari in inverno uno si copre per bene e il freddo pesa meno, d'estate invece mica ci si può togliere la pelle ...
oppure ..
pensando a certi raffreddori e/o mal di gola, meglio l'afa tutta la vita ...
al massimo si suda copiosamente ma una bella doccia e torni nuovo ...

La signora ascolta e all'improvviso mi spiega la sua verità:
"fino a qualche anno fa tra pro e contro era dura scegliere tra estate e inverno, ma devo dire che da quando ho comprato la lava asciugatrice, preferisco di gran lunga l'inverno ... ma vuole mettere ? per asciugare la biancheria le assicuro, adesso ci metto lo stesso tempo in qualunque periodo dell'anno"

Oh certo, non ho dubbi in merito ...
oddio ... ad essere sincero uno ce l'avrei:
tra tanti pro e contro da analizzare, proprio la lava asciugatrice era l'elemento cardine per prendere la decisione ?
(... sta a vedere che il prossimo anno mi monti un efficiente impianto di climatizzazione e l'estate riguadagna velocemente il terreno perduto ...)

14 luglio 2010

non pagano ... e si lamentano pure !



Giornate difficili ...
tanti cantieri aperti, lavori di asfaltatura onnipresenti, vie centrali intasate ...
Ritardi insomma inevitabili ...

Ieri in effetti sono in ritardo di circa 10 minuti e una tipa salendo, con tono arrogante mi chiede perchè saltino delle corse ...

"non è che saltano ... è che in questi giorni sono frequenti i ritardi"
(retropensiero: cioè, ma ti sei guardata un po' attorno ? evidentemente no, altrimenti certi interrogativi manco te li porresti ...).

scocciata, borsa della spesa in mano, si accomoda in vettura ...

una fermata ...
due fermate ...

salgono i verificatori e stavolta, complice il bus semivuoto, non attendono ma anzi, effettuano all'istante il controllo ...
la nostra ovviamente è già posizionata in discesa e ...
scenderà scortata dai verificatori
(che non è mai un buon segno)

Guardavo ieri sera un servizio del tg1.
ogni anno si stimano 450 milioni di euro di evasione in biglietti del bus ...
Italiani e Francesi la fanno da padroni in questa non certo ammirevole abitudine
(altro che portoghesi) ...
l'evasore medio ha 30 anni ed è disoccupato ...

A guidarli i bus, si ha una sensazione ...
più breve è il percorso, maggiore, la percentuale di evasori ...
e in ogni fascia di età ...
(però, se non paghi ... almeno non lamentarti dei ritardi ...)

12 luglio 2010

climatizzazione


La temperatura ideale probabilmente non esiste ...
c'è chi ha sempre caldo, chi sempre freddo ...
In un bus, in estate, è spesso un calvario ...

Qualche giorno fa, sto percorrendo la linea ...
si preannuncia una giornata rovente, ma per fortuna il bus è dotato di climatizzazione ...
prima di partire, mentre ero in deposito, mi ero anche accertato che la climatizzazione non fosse ad effetto freezer (io per primo ne sono "allergico") e tutto sommato la temperatura mi era sembrata gradevole.
Si avvicina un tale, mi guarda ma non dice nulla ...
ma si capisce benissimo che è venuto per dire qualcosa ...
dopo un po' infatti si lancia:

"dico, bella l'aria condizionata"
"prego ?"
"no dico è bella l'aria, rinfresca, però ... beh è un po' freddo ... sa mi sono fatto portavoce dell'umore dei passeggeri ... non sarebbe possibile abbassarla"
"guardi, trattasi di condizionatore non di climatizzatore ... non si può regolarla insomma, ma se volete la spengo ..."
"beh, proprio spegnerla magari no ..."
"vabbè facciamo così ... la utilizziamo con moderazione ...
spengo fino al capolinea e poi la riaccendo"
"sì, mi sembra una buona idea, grazie"

e
sparisce così come è venuto ...
lo vedo solo che riporta ad alcune persone quanto gli ho detto e mentre lo guardo, penso a quanto sia stato demenziale il dialogo intercorso.

dici ...
no spegnerla magari no e poi mi dici che va bene se la riaccendo al capolinea ...
quando tu e i tuoi compari ovviamente a bordo non ci sarete più da un pezzo ...
io l'ho capito subito che non ce l'avevi il coraggio di essere risoluto e ti ho messo la soluzione sul piatto d'argento, però se davvero sta climatizzazione dava così fastidio, che male c'era nel chiedermi di spegnerla ?
Certo siete forti ...
c'è l'aria fresca avete freddo ...
non c'è, cominciate a parlare di terzo mondo ...
(nel 2010 non è possibile un bus senza aria condizionata ecc ecc)

oggi infatti, come volevasi dimostrare ...
stessa linea ad un certo punto si riavvicina lo stesso tipo ...
solo che oggi l'aria condizionata sul bus non c'è ...
mi guarda e non mi riconosce, ovviamente premette anche stavolta di parlare a nome del "popolo viaggiante" ...
e mi riferisce che sul bus fa un po' caldo ...

"mi spiace, l'aria condizionata purtroppo non c'è su questo mezzo ... le botole però sono aperte ... provate a spalancare i finestrini"

Se non altro mi risparmia ogni tipo di polemica e se ne va silenzioso ...

Bizzarra la vita ...
magari oggi rimpiangi quell'aria condizionata che l'altro ieri malsopportavi ...
però, una controllatina al "termostato interiore" dovresti darla perchè, detto tra noi, sei un tantinello strano eh ...
tendenzialmente nella vita o si è freddolosi o accaldati ...
non è che cambia totalmente la percezione della temperatura in base alle giornata ...

... O forse ... si ?

Me la rido tra me e me ...
pensare che un po' di caldo creerà disagio al tale, mi fa percepire molto meno la temperatura ...
non fosse stato per lui con sto mezzo, sai che sudate fin dal mattino oggi ...
almeno per un po', l'effetto placebo è assicurato insomma ...

9 luglio 2010

bagni


Ebbene sì ...
credo ormai di essere un esperto conoscitore di cessi ...
La professione mi porta mio malgrado a frequentarne a bizzeffe, aziendali o annessi a locali pubblici ...
La prima considerazione allora è che un confronto con i bagni stranieri è quantomeno umiliante, altrove, oltre che assolutamente gratuiti, li ho sempre trovati mediamente puliti e profumati, qui da noi già se non emanano alcun tipo di odore è un successone ...
All'aeroporto di Singapore, quelli migliori di sempre:
I marmi scuri erano talmente lindi che, dopo essermi lavato le mani, mi sono soffermato ad asciugare le gocce d'acqua che erano schizzate ai lati e sulla rubinetteria lucida ...
a lasciarle, davvero mi sarebbe parso di "profanarli" quei luoghi.
Qui da noi invece, spesso quel problema non si pone, nel senso che oltre ad essere pur se puliti, tristemente opachi, la rubinetteria è incompleta e ogni volta che lo noto, mi chiedo cosa ci faccia colui che la si prende la briga di sottrarla:
La monterà in cantina, in garage o magari in casa ?

Poi chissà, credo che lo stare in bagno, stimoli molto la voglia di scrivere.
Ci fosse un bagno in giro per l'Italia con le pareti intonse ...
Macchè, qualcosa è sempre stato lasciato segnato, vuoi che sia un numero di telefono, un pensiero, una considerazione ...
idiozie allo stato puro, ma vabbè ...
Capita di chiedermi come si sia diversi nei modi di essere e di agire ...
Io se potessi in un bagno pubblico, manco ci entrerei, per cui pensate quanto mi ci posso trattenere all'interno ...
A leggere certi "poemi" invece, pare che certe persone, in certi luoghi ci sguazzino ...
Devo confessare comunque che in gioventù pure io mi cimentai in cotante scemenze ...
Ero giovane, un po' immaturo, ma soprattutto all'aria aperta.
Naja, turno di guardia su altana, per stare sveglio mi misi a leggere le varie frasi finchè non mi imbattei in quella indisponente:

Il c...o del caprone sfuggito dal gregge, si infila nel c..o del piciu che legge

il tempo per cazzeggiare divagando e riflettendo non mancava di certo e nel turno di guardia successivo apposi la poetica rima baciata in risposta.

ma il caprone, si sa, ce l'ha bello dritto e lo mette nel c..o (pure) dello scemo che ha scritto

morale: indisposi a mia volta lo scriba che mi lasciò di seguito qualche offesa ma vabbè ... all'epoca fu una bella vendetta.

I bagni aziendali in questo senso non sfuggono alla regola ...
Parte il primo a scrivere, poi c'è quello che replica con la freccina e via così ...
dopo pochi giorni, non intervenissero a pulire, si sarebbe formato una specie di complesso labirinto di scritture insulse e infantili ...
(w bossi -->seiunoscemo -->scemocisaraitu --->notuasorella -->eviacosì)
Addirittura qualche tempo fa (come da foto), apparve un articolo su un collega che, intervistato dal giornale sulla faccenda dello stress alla guida, rispondeva che lo stress alla guida del bus non esisteva e che lui anzi, faceva pure gli straordinari ...
Ecco, in quel caso, le freccine comparvero addirittura sul foglio del giornale appeso alla bacheca, a dissentire in modo colorito sui singoli passaggi dell'intervista ...
Il foglio si riempi in fretta di improperi, le offese coprirono parte dell'articolo finchè qualcuno, non ebbe la buona creanza di staccare tutto.
Il collega comunque è a tutt'oggi ricordato spesso e volentieri con pensieri non troppo carini nei bagni ai capolinea e qua viene da chiedersi:

Giusto o sbagliato che sia il suo modo di pensare, ma che senso ha avuto insozzare con le offese prima il foglio di giornale e continuare ora sulle pareti dei bagni ?
Più bello che incontrarlo e dirgliele sottilmente (o direttamente in modo esplicito) certe cose ...

6 luglio 2010

siamo in Italia



Chissà perchè in questo paese la miglior difesa è sempre l'attacco ...
a volerla mettere in chiave ironica, verrebbe da dire che dopo aver visto Cannavaro ai recenti mondiali, anche un attacco mediocre, al cospetto, farebbe comunque la sua discreta figura ma vabbè (non è giusto sparare sulla croce rossa).

Il fatto è che ti pizzicano in fallo e subito scatta la teoria del complotto o, del malfunzionamento ...
La responsabilità personale ovviamente non esiste mai ed è sempre colpa degli altri, anche quando non verifichi in prima persona un gesto (importante) che vai a compiere in prima persona.
Ogni volta salta fuori il discorso fedeltà (sono utente da 15 anni) come se l'affezione giustificasse tra le righe e in qualche modo lo strappo alla regola.

Pure io ho la patente (e guido) da quasi 25 anni ...
eppure i semafori (e più in generale il codice della strada) cerco ancora di rispettarli.
Visto che non sono un santo, a volte capita di "stracciarli" i rossi ...
ma se mi beccano e mi fanno una contravvenzione me la tengo stretta e non protesto.

I biglietti vanno correttamente vidimati, le macchine sono macchine e capita che facciano cilecca ...
Siamo noi che dobbiamo assicurarci che tutto si svolga regolarmente e se non lo facciamo, dobbiamo assumerci la responsabilità delle conseguenze.
Anche se vi sono i testimoni ...
(ma di cosa poi ? della buona volontà di aver effettuato il gesto ? alla fine comunque il biglietto non era stato vidimato)
Che poi, mi chiedo come faccia ad essere testimone l'autista ...
Io di solito guido, al massimo posso vedere qualcuno che armeggia attorno all'emettitrice/obliteratrice, ma come faccio ad essere certo di quello che accade ?
Sapete quanti arrivano e dicono di aver inserito l'euro senza che il biglietto sia stato emesso ...
Poi magari nei 5 minuti successivi, arrivano altre 10 persone (perchè inevitabilmente, se qualcuno ti fa notare una cosa ... dopo ci stai attento) e il biglietto viene emesso regolarmente ...

Malafede ?
Malfunzionamento ?
non lo saprò mai con certezza ...
Una timbratura invece è semplicissima da verificare e sarebbe compito tuo un controllo in questo senso ...
se non lo hai fatto e te lo contestano con chi te la fai ?
(... che vorrei vedere se ti cambiassero una banconota da 500 euro ... chissà perchè sono sicuro che appureresti all'istante che le banconote da 50 ricevute in cambio siano 10)

Mi piace perchè ogni qualvolta c'è un contrattempo, scatta la minaccia di rappresaglia
(Episodi di questo genere, demotivano l'uso del mezzo pubblico) e in un istante ci si dimentica che il trasporto pubblico, oltre che una sana scelta è soprattutto un servizio.
E come tutti i servizi, va pagato ...
(pensa se all'Enel dovessero far credito a tutti coloro che credevano di aver pagato la bolletta ma per un non ben precisato motivo questo non è avvenuto ... impensabile, mentre invece su un bus ...)

Se andassimo sulla buona fede e credessimo a tutti ?
sicuri che poi sarebbero tutti soddisfatti ?
se non fai i controlli non va bene ...
se li fai e non sei tollerante non va bene comunque ...
Sta gente non è mai contenta insomma ...

Tranquilli comunque ...
siamo in Italia e sono quasi sicuro che la persona alla fine non pagherà nulla ...
la tattica della lamentela via lettera ai giornali troppo spesso paga ...
La persona sarà anche in buonafede, ma la timbratura non c'era ...
io insomma la multa gliela farei ...
Oltre alla verifica del funzionamento dei dispositivi, occorrerebbe anche la verifica visiva di quello che si fa.
(sennò troppo comoda accampare all'occorrenza le solite scuse ...)

5 luglio 2010

mutevoli giudizi


C'è poco da fare ...
si crea l'occasione et voilà ...
Tante persone tendono ad essere false e/o ad improvvisare all'occorrenza.
Il grande classico è il ritardo da giustificare,
sapeste quante volte, bus in pieno centro, senti il tale al cellulare giurare e spergiurare a colui/colei che sta connesso dall'altra parte, di essere ormai prossimo alla meta ...
Peccato che spesso e volentieri nella conversazione viene distrattamente citato il punto esatto dove si sta recando e a quel punto, tu che ascolti, ti rendi conto che in realtà, altro che i 5 minuti prospettati ...
zona di (profonda) periferia, passerà una mezzora abbondante (e se tutto va bene) prima di giungere a destinazione (!!!).
La curiosità dell'autista a quel punto, sarebbe conoscere la scusante di riserva:
Cosa avrà fatto slittare così abbondantemente l'arrivo nel racconto giustificativo del ritardatario ?
Il traffico (che è la scusante più semplice a cui appigliarsi) o magari il bus e chi lo guidava ?

Oggi comunque, alla voce versioni da fornire (persone da imbonire all'occorenza) al cellulare, una donna da primato.
Il bus è semideserto e la nostra è una di quelle persone "discrete" ...
quei 100 e rotti decibel di voce che ti fanno ascoltare tuo malgrado e senza fatica ogni parola, nonostante il rollio del mezzo e l'aria condizionata in funzione ...
inizia la prima chiamata ...
"allora B cosa mi racconti ? si, ok, quindi facciamo per la prossima ? ah ... va bene ... lasciatelo dire, per me tu sei una sorella B, grazie ... lasciamelo dire ti voglio bene e sai che sono sincera ... ok, grazie ciao"
alla seconda chiamata si inizia a capire qualcosa di più riguardo alla faccenda ...
La tipa è probabilmente un'interinale e B, sarebbe colei che ha fatto la richiesta di averla a disposizione per un periodo ...
Pare non sia la prima volta che sostituisce qualcuno in quell'ufficio, il fatto è che anche a causa della crisi stavolta l'azienda di B tentenna ...
si certo la prenderanno ma non subito come avevano detto, magari più facile la prossima settimana ...
Il nuovo interlocutore, tale C, chiede se sia sicuro, questo ...
"eccerto, me lo ha appena confermato ... come si chiama ... dai quellà là ... si appunto quella B di cui ti ho anche parlato" poi, rasserenato quello che potrebbe essere un familiare stretto, la conversazione si interrompe e subito ne inizia una nuova, la terza ...
"si guarda, mi hanno detto che per questa settimana non si fa nulla ... quella B là, promette, promette, speriamo che la prossima sia quella buona, ma mica nulla è sicuro ... Che palle sta gente, cominciano a starmi un po' qua ... tu comunque fammi sapere per quell'altra cosa ... che se mi prendono, io poi la mando a quel paese sta B e la sua azienda, eccheccavolo !".

Ora direte, il lavoro provoca ansia, soprattutto quando non ce l'hai ...
Certo, comprensibilissimo, però nell'arco di 5 minuti, la povera B è passata dall'essere la "sorella acquisita" a cui volere un mondo di bene, al "come si chiama quellà là" per arrivare infine ad essere una che sta pure "un po' sulle palle".
Non c'è male eh ...
a questa dagli un paio di giorni e chissà come ne usciresti alle orecchie degli altri ...
Mi sono ritrovato a chiedermi, alla luce di questi mutevoli giudizi se io l'assumerei una così anche se solo per un periodo a termine ...

(mettiamola così, per fortuna non sono io B ... o forse, la vera fortuna è che B non sa quello che, casualmente, ho saputo io)

2 luglio 2010

parallelo


Frequentandole entrambe, in questi giorni, mi è capitato di fare il parallelo tra l'utenza del bus e quella ospedaliera in visita (o a supporto) alle neo mamme.
Confronto interessante ...
Se un momento d'ansia vissuto su su un bus genera non di rado aggressività verso il conducente, in ospedale per contro, annichilisce, facendo rasentare di riflesso lo stato demenziale.
Visto un tale qualche giorno fa fuori dalla sala parto ...

Era arrivato di corsa dal piano inferiore e si era piazzato davanti alla porta.
esce un'infermiera, il tale la blocca:
"senta, io sono un parente di taldeitali, volevo sapere se mia sorella ha già partorito ... no sa perchè, ho sentito da giù (la sala d'attesa) un bambino piangere e qualcosa mi dice che era proprio il piccolo che è nato"

l'infermiera lo squadra e forse in quel momento il suo pensiero è comune al mio
(cioè, che sei un veggente ? già riconosci ad orecchio il pianto di tuo nipote ? e in base a cosa poi ? i bambini non è che piangano troppo diversamente, gli uni dagli altri quando nascono ...)
però molto professionalmente dice di non sapere, la sala parto è particolarmente affollata in quel momento, qualche neo mamma va, altre in procinto di esserlo vengono, sottintendendo un
"non è che ci prendiamo nota minuziosamente di tutte le donne che entrano ed escono da qua eh ..."...
In ogni caso, non appena le pazienti raggiungono la stanza di degenza i parenti in attesa in sala d'attesa vengono avvisati, come dire
"ora fai un bel respiro, non stressare, lasciaci lavorare e torna di sotto che qua è tutto sotto controllo".

Ma il tipo non è soddisfatto e rilancia:
"ma è uscito qualcuno qualche minuto fa ?"
"beh certo, può essere"
(ti ha appena detto che c'è un bel viavai del resto ...)
"ed erano un uomo ed una donna ?"
La faccia dell'infermiera non lasciava dubbi ...
e molto velocemente, si è limitata a sbiascicare qualcosa di mediamente incomprensibile ed è ritornata scocciata all'interno della sala ...
Del resto come biasimarla ...
da una sala parto di solito escono i genitori ...
uomo - donna appunto o padre - madre che dir si voglia e se il padre non ha partecipato all'evento, di solito è fuori dalla sala e a forza di andare e venire nervoso davanti alla porta, ha scavato un solco ...
(ma che razza di domanda insomma ...)

Per contro oggi sul bus, la solita richiesta di informazioni con frammentari elementi ...

un tale deve andare in farmacia, mi pone la domanda in questi termini:
"devo andare alla farmacia "pluto" dove devo scendere ?"
"scusi, ma la via non la sa ?"
"no, ma è la farmacia pluto eh" come a sottintendere quanto sia famosa ...

siamo in centro certo, e magari la farmacia "pluto" sarà anche celeberrima ma per l'appunto ...
quante ce ne saranno ?
secondo te mi appunto il nome di tutte ?
ci abitassi, in centro, ma io sto in periferia eh ...

"guardi, se non mi da l'indirizzo, non posso aiutarla o forse ...
all'angolo della prossima fermata ora che ci penso, c'è una farmacia, poi se sia quella di pluto non lo so"
"ma pensa che sia quella ?"

(ancora ! ti ho appena spiegato che non ne ho idea ...)
"ma fa differenza ? è comunque una farmacia"
"è che io vado sempre in quella pluto"
e se ne è andato scocciato, biascicando lui stavolta, qualcosa di mediamente incomprensibile.

Bah, non ho ben capito se era cliente abituale, come mai non ricordasse dove fosse ubicata la farmacia del cuore, ma vabbè ...

sono piccole sottigliezze a cui dopo qualche anno manco si da più peso ...
l'utenza è strana e nel parallelo con quella ospedaliera non so chi ne esca vincitore ...
(non so se esista già ... ma il blog di un infermiere credo sarebbe una vera e propria chicca)

Ognuno ha le proprie croci, verrebbe da dire, o forse più realisticamente ...
sono sempre le stesse che cambiano ruolo spostandosi ...