considerazioni semiserie di un conducente di bus ...


29 novembre 2010

fiato sprecato


L'altro giorno, sono al capolinea della linea x (chiamiamola così).
Ho ben 4 minuti da ingannare (evento sempre più raro, la sosta al capolinea), cosa fare di meglio che dare un occhiata al giornale.

Mentre sto leggendo, naso congestionato al massimo, un interessante notizia (pare che abbiano trovato il modo per sconfiggere il raffreddore ... in futuro uno spray lo debellerà in pochi minuti) un tale mi fa perdere il filo;
mi chiede se la linea y abbia cambiato percorso e se sia stata sostituita con la linea x ...
Gli hanno detto insomma che le due linee sono state scambiate per cui quella che era la x ora è diventata la y e viceversa.

Ora, a parte che non si capisce come si possa credere ad una fesseria del genere (per quale motivo l'azienda trasporti dovrebbe aver scambiato 2 linee ? Forse perchè alla programmazione si annoiavano e volevano vedere se gli utenti erano attenti e ricettivi ?) mi colpisce la ricorrente storia del mi hanno detto.
Sarà che da quando andavo a scuola, sento sto plurale maiestatis e mi sono ormai convinto che sti individui, ogni qualvolta hanno il timore di dire una scemenza in prima persona, fanno riferimento alle presunte voci in circolazione ...
Che in realtà poi mica esistono.
Provo a chiederglielo, da chi abbia sentito queste voci e per tutta risposta ottengo un
"l'ho sentito in giro"

si ma da chi !!!
da uno che aspettava il bus ?
l'hai sentito per radio ?
l'hai letto su un giornale dal dentista ?
(l'unica possibilità concreta, visto che su quei giornali in effetti si legge di tutto ... per me infatti mica sono pubblicazioni regolarmente in edicola, sono edizioni appositamente stampate, per le sale di attesa dei dentisti ... uno legge queste
storie incredibili, il tempo vola e manco si accorge che l'appuntamento slitta corposamente ogni volta )
Chi cavolo te lo ha detto insomma !!!

Non è dato a sapersi ...
spiego lui che nulla del genere è stato attuato, ne verrà fatto in futuro ...
del resto la linea x sosta come sempre al suo capolinea storico e lì rimarrà.
Il tale mi guarda, mi saluta e se ne va dicendo:
"ok, però dicono che cambierà tutto"


Accidenti a me e quando ho abbandonato la lettura del mio giornale ...
I 4 minuti sono passati, tocca ripartire.
in tempi di crisi, perchè sprecare (anche solo) fiato per persone che, manco con un miracolo, si convinceranno ?
La prossima volta che salta fuori uno con la storia del "dicono" continuo a farmi gli affari miei ...
Che dirgli del resto ?
se lo dicono, queste astratte ma così stimate entità, così sarà ...

25 novembre 2010

non bastavano quelli fuori



l'altro ieri, siamo in attesa ad un semaforo, una passeggera attira la mia attenzione
"ha bisogno"
e indica un'altra donna fuori dal bus ...
Che vorrebbe salire e sta inscenando la pantomima della preghiera per impietosirmi ...
"no signora non la apro, la fermata qui non c'è"
e via a raccontare alla passeggera la solita storia (se si fa male salendo ? se cade ?) mentre penso a quanto sciocche siano certe persone.

Cioè, non bastava quello che ti mette in difficoltà da fuori, ora c'è pure quello che lo fa dall'interno del bus ...
a parte che non aprirei mai perchè si rischia di creare un precedente e dopo vorrebbero salire tutti ovunque ti trovi ...
Ma farsi gli affari propri come stavo facendo io, mai eh !
Secondo te non l'avevo vista ?
Ormai non funziona manco più la cara e vecchia
coperta di linus ...

Bah, sti passeggeri sono davvero strani e solitqmente si dividono in fazioni ...
per qualcuno a bordo, sarò pure passato per quello intollerante, ma qualcun'altro invece era lì che mi aspettava al varco;
Allo scriba avvelenato, sarebbe bastato un attimo per far ritrovare l'autista, l'indomani sul giornale ...
(Questo ha aperto ad un semaforo ... mentre io l'altro giorno sono rimasto a piedi ad una fermata ... correvo da lontano e quello è ripartito ... non si fa, non è giusto ecc ecc ...).

Il mondo è bello perchè vario, e comunque si faccia, qualcuno scontento ci sarà sempre ...
(ah, quanto sarebbero belle, regole chiare ma soprattutto assolutamente inappuntabili)

23 novembre 2010

giustizia pareva fatta, ma poi ...



Ieri, mi approssimo ad una fermata e rallento

rallento ...
rallento ...

nessuno è in attesa e soprattutto nessuno prenota la discesa o meglio ...
circa 20 metri dopo averla passata, in piena fase di accelerazione ecco il "ding" seguito da un:
"ooohhh ajò sunèèè me !"
(traduzione oh, io ho suonato)
Ora, passi che la vecchia carampana si risvegli coi riflessi di un bradipo dal torpore, però questa di suonare quando la fermata è palesemente passata, lamentandosi pure, non mi era ancora capitata.
(sulla fermata è frequente, ma 20 metri dopo ...)

Almeno abbi la decenza di non dire certe vergognose bugie alla tua età ...
Poi ohhh a chi ?
A tua sorella forse ...
E per di più in dialetto (!!!)

Così, dopo avergli contestato invano quel villano ohhh (ovviamente era pure mezza sorda e manco mi ha sentito), via che vado spedito verso la fermata seguente.
Mentre io penso che se lo meriti pienamente, la nonna continua a lamentarsi da lontano facendomi pensare che razza di passeggeri alle volte si carichino.

Tutti gli altri, mica capaci di dir Lei che aveva suonato palesemente in ritardo, dando man forte all'autista ...
Macchè assolutamente zitti e muti a far rimbombare quegli ingiustificati
"mica si è fermato, ma io avevo suonato" ecc ecc ...

Poi finalmente arriviamo alla fermata successiva, la nonna scende e lo scambio di battute con l'amica che l'aspettava, è da film:
(nonna) "ah, ma sei qui ?"
""
"ah, io credevo dovessimo trovarci alla fermata precedente"
"no, no, ci dovevamo trovare qui"

Tanto rumore per nulla insomma ...
(e vien quasi da rimpiangere che nn abbia suonato per tempo ...
una così, se la "meritava" davvero quella fermata)

19 novembre 2010

vederti arrivare



L'annedoto di oggi inizia circa una settimana fa, quando approssimandomi ad una fermata vedo un tale sbucare dal nulla.
Un anima lunga e magra sulla sessantina abbondante dall'aria sofferta, che per come si comporta, nonostante l'aspetto, secondo me è bello che in salute più di tanti altri.
Attraversa la strada di corsa, si agita, probabilmente perchè teme possa tirare dritto senza fermarmi.
In effetti, la fermata è su di un lungo rettilineo appena incurvato che poi continua oltre, se si arriva e non si nota nessuno in attesa, si viaggia veloci ...
Mi fermo e lì per lì non penso nulla ...
L'indomani la solita scena, che poi si ripresenta 2 giorni dopo e altre volte ancora ...
Sto tale, pare davvero divertirsi ad attraversare all'ultimo, a quella fermata e sta cosa mi fa riflettere.

Non fosse che domandare in tal senso è indelicato
(magari potrebbe rispondermi, ma che ti frega a te ? oppure anche negare il gesto .. da uno così ci si deve aspettare di tutto), glielo chiederei davvero, il senso dell'attraversamento all'ultimo secondo ...
All'inizio si poteva pensare arrivasse da lì, ma un tempismo del genere ogni volta che deve prendere il bus è impossibile ...
Questo si diverte proprio ad aspettare alla fermata di fronte ...

Arriviamo ad oggi, solita fermata in lontananza deserta, solito attraversamento repentino e pericoloso ...
la frenata è più decisa del solito e l'occhiata mentre sale, abbastanza eloquente ...
forse si sente in colpa, fatto sta che mi dice un imbarazzato:
"ehm, sa, di solito aspetto il bus dall'altra parte ... così lo vedo arrivare"

Lo vedi arrivare ?
se consideri che poi devi attraversare, non sarebbe più comodo avere il contatto visivo un secondo dopo ma essere già in fermata ?
Boh, qualcosa mi sfugge, ma al di là della bizzarra motivazione, tutto chiarito ?

Mica tanto ...
qualche giornata non l'ho raccolto a quella fermata ma ad una più avanti sul percorso ...
Sbucava all'improvviso, stavolta dal lato giusto della strada, però da dietro alla pensilina dove era nascosto (???) per cui il dubbio è leggittimo:

Ma vuole vedere il bus arrivare o non vuole che l'autista arrivando veda lui ?

Mistero ...
Faccia bene i suoi conti comunque:
La strada è trafficata e a volte attraversarla non è semplice e immediato ...
Come lo sbucare da dietro alla pensilina
(qualche giorno fa è uscito davvero in extremis con il mio passaggio)

Va a finire che poi tiro dritto ...
... Se non ti vedo in fermata del resto, potrebbe sfuggirmi che sei dall'altro lato della strada o che sei dietro alla pensilina ...
Alla voce divertirsi con poco, chissà che quella mezzoretta di attesa del bus seguente, non lo sia poi, così divertente ...

17 novembre 2010

sincronizziamo gli orologi


Sti genitori ...
non ce la possono proprio fare ad essere puntuali.
Ieri, linea scolastica, il carico dei bambini è previsto per le 8 in punto su una strada, a quell'ora, ovviamente, trafficata.
La puntualità sarebbe d'obbligo così da evitare fermate prolungate ed invasive per gli altri mezzi, ma ogni giorno c'è qualcuno che non ce la può proprio fare ...
E questo, nonostante neppure io sia puntuale.
Mi spiego:
Dal momento che alle 8 arriverei trovando il deserto assoluto, mi fermo (mio malgrado) sui viali di circonvalazione beccandomi (pure) la solita dose quotidiana di strombazzate (e annessi insulti), restandovi fin circa alle 8.
Poi parto e raggiungo il punto stabilito per le 8:03 / 8:04 ma nonostante questo, nulla da fare ...
Non è più il deserto assoluto, ma qualcuno manca sempre.
Ora, inutile specificare che se avessi quel turno fisso per tutto l'anno, sono sicuro che riuscirei a "convincere" tutti ad una rigida puntualità.

Che problema c'è ?
Alle 8 e 1 minuto, cascasse il mondo, via che si andrebbe come da orari arci noti ...
volete scommettere che dopo un paio di giorni non mancherebbe più nessuno ?

Ma si sa i turni ruotano e il concetto puntualità rigida non è da tutti interpretato allo stesso modo ...
così, onde evitare al collega del mese successivo improperi vari (l'altro che c'era il mese scorso alle 8 partiva ... lei è in ritardo !!! ci prendete in giro ...) tocca tollerare fin verso le 8 e 05.
Alla seconda fermata insomma, non vi si arriva mai prima delle 8 e 10.

Ieri, arriviamo alla scuola e troviamo la madre con il bambino.
Già perchè ovviamente, se mancano i tempi giusti alla fermata, poi sono costretti a portare i figli con i mezzi propri.
La faccia ha un sorriso tirato modello "potessi vi romperei la testa", però ammetto che la donna ce la mette tutta per non darlo a notare troppo.
Inizia la solita pantomima.
Siete partiti in anticipo ...
no guardi, ci mancherebbe ...
a che ora siete passati alla seconda fermata ?
alle 8 e 10 , ci dovremmo essere per le 8 e 06 ...
eppure noi c'eravamo ...
Insomma le solite cose ormai trite e ritrite.
Curiosamente sta gente, quando deve portare il pargolo in fermata rispettando un orario è sempre in ritardo e contesta l'anticipo ...
Mentre quando si è in una linea urbana, sono tutti in anticipo e contestano il ritardo quantificandolo in ore ...
(come dire ... sempre e comunque è l'autista quello in torto)
Stavolta però la donna non vuole davvero prenderla persa e propone di sincronizzare gli orologi onde essere tutti sintonizzati (parole sue) ed evitare futuri ritardi:

"Che ora fate ?"
accompagnatrice "8 e 23"
io "sì, 8 e 23 abbondanti quasi 24"
la donna "io invece faccio le 8 e 27 ... ecco il motivo !
ora lo metto a posto con il vostro"

Ecco il motivo ?
Bah ...
a parte che l'orario non lo facciamo noi personalizzato e di testa nostra, ma lo dovrebbe rilevare (facilmente e autonomamente) in quei 1000 modi
(tv, internet, radio ecc ecc ... come del resto abbiamo fatto noi, regolando i nostri)
eri (sic) addirittura avanti di 4 minuti ...
passi la solita e classica balla del "io c'ero"
(che si sa, non è mai vero ... se ci fossi stata, tuo figlio ora sarebbe sul bus ... mica nel sedile posteriore del tuo scooter)
Però manco con 4 minuti di margine sei arrivata puntuale ..
Qui altro che sincronizzazione allora ...
Bisognerebbe anticipare ancora di più !!!
dovesse ricapitare, proverò a proporre l'avanzamento delle lancette di un quarto d'ora ...
Chissà che poi le riesca il miracolo di esserlo, "sincronizzata", con l'orario reale.

15 novembre 2010

assurdi & impacciati


Oggi stavo pensando a quelle tante persone che ogni giorno, in svariati punti della città, fanno manovre assurde, solo per risparmiarsi un po' di strada in più.
Per fare un esempio (ma sarebbero milioni quelli che potrei fare) è da qualche mese che ad un incrocio a T, causa lavori, non sono più permesse alcune svolte;
i "rami" interessati, sono stati chiusi e con l'ausilio di protezioni di plastica sono state delimitate le direzioni consentite.
Bene, ci fosse un giorno (ma che dico un giorno ... passassero un paio di minuti) senza che qualcuno facesse la cosidetta manovra "da furbo", ovvero, l'inversione a U, con buona pace della segnaletica che imporrebbe di tirare dritto.
Questi arrivano, impostano beati la loro sciocchezza, strafregandosene della pericolosità della stessa.
Già perchè, impacciati come sono, ci mettono un sacco di tempo a realizzarla, così succede che arrivando, te li trovi davanti che ti sbarrano la strada.
Domanda:
Ma perchè la furbizia è sempre inversamente proporzionale alla padronanza del mezzo ?
Uno dice, fai la cavolata, però falla agilmente e con nonchallances assoluta ...
Invece no ... riescono ad incartarsi ogni volta !
Il senso della misura in questi casi è sempre latitante e quello che sarebbe problematico da realizzare con una Punto, lo vedi tentato da quello con il furgone dal passo allungato.
L'altro giorno 466 manovre fatte dall'artigiano arguto per completare l'inversione;
E tu li che aspetti ...
Umano, attorno alla 423 manovra perdere un filino di pazienza ...
"ma guarda te ! complimenti eh !" ho esclamato mentre il passeggero mi guardava dal vetro, senza reazione;
poteva essere d'accordo con me, come no, magari era un collaboratore del titolare al volante e allora, fregava bene a lui del tempo perduto a vanvera ...
il conducente invece, intuendo la mia insofferenza dal labbiale, non mi ha fatto mancare il ricorrente gesto dell'ombrello ...
Sì perchè, fanno una scemenza ...
tu glielo fai notare e si incazzano loro ...
pure la coda di paglia oltre che la mancanza assoluta di razionalità !!!

Mentre si esibiva con il medio irto, la ruota anteriore andava a cozzare contro il marciapiede, innescando un meritato
"ma va là, lascia perdere i gesti e usa tutte e due le mani senza distrarti ...
sennò facciamo notte qua !!!"
seguito da qualche colpo di clacson ad hoc per far salire quella pressione già di per se, notevole ...
Mi è parso di cogliere l'abbozzo di un sorriso del passeggero prima che il mezzo salisse rabbiosamente sul marciapiede e la manovra si completasse con la pesante ricaduta sulla sede stradale, mentre il veicolo ondeggiava paurosamente.
I semiassi avranno bestemmiato in coro, ma l'importante, anche stavolta, era davvero risparmiarsele, quelle poche centinaia di metri in più ...

12 novembre 2010

se leggere e ascoltare non basta ...


Il Bus si approssima in fermata;
sul grande display luminoso frontale, campeggiano linea e destinazione.
Si aprono le porte e la fonia annuncia le stesse scandendole nell'aria.

E' quindi improbabile che qualcuno sbagli a salire sul bus ?
Macchè ... per giunta anzi è frequente !

Oggi sale un gruppetto di persone, siamo su una linea suburbana, indi per cui le fermate sul percorso in città differiranno dai bus urbani e saranno minori.
Passano un paio di fermate, saltate come la linea impone e mentre attendo al semaforo rosso, arriva un tale che faceva parte di quel gruppetto:
"non è il 27 ?"
"no questo è il 98"
"ma c'era scritto 27 quando sono salito ..."
"guardi, lo vede il vetro di quella macchina"
e indico il numero sul lunotto posteriore.
Vero che per effetto del riflesso il numero si legge rovesciato, però è molto chiaro.

g8

"ah, si vero ... prima però c'era il 27"

Grrrrr, ma dico ...
ste persone ci crederanno davvero o pur di non ammettere di aver toppato parlano a vanvera ?
ci saranno 50 persone a bordo ...
Ma come si fa anche solo a pensarlo, che l'autista possa variare il numero della linea mentre guida ?
Ci sarebbe una sommossa generale !
osservare gli altri tutti tranquilli, che non sobbalzano per quelle fermate che non vengono effettuate ... non ti dice nulla ?

Proprio nulla ...
lo vedo che, tornato verso la porta centrale, parla con una tipa ...
La solita attempata da bus, anche lei credeva di essere sul 27 ed è là che conclude piccata:
"certo, l'avrà cambiato lui mentre viaggiavamo il numero ... anche io l'ho visto che era un 27"
e lì, ormai esasperato, domando a voce alta ad una persona seduta vicino a loro
"signora, abbia pietà ... glielo dica lei che è al di sopra delle parti, il numero di questa linea"

i due finalmente scendono e mentre sfilano a fianco al bus colgo parte del dialogo
"eppure, quando siamo saliti era un 27 ..."

Manco all'evidenza si arrendono ...
servirebbe una correzione urgente alle diottrie o un bell'apparecchio acustico (o perchè no ... entrambi), in queste giornate però, l'impresa è non perdere la pazienza ...
(mica è cosa di poco conto).
Mi raccontava giorni fa una collega, della delusione di un passeggero;
c'è anche chi ascolta e legge (14C) ma poi chiede:
"ah, quindi non è un 14A ?"
e a uno così cosa gli dovresti poi rispondere ?
Cosa ci posso fare ? lo cambio ?
meglio di no ...
Metti che il tipo e l'attempata siano nei paraggi poi sai che casino ...

Mah ... ultimamente devo dire che il dubbio si insinua spesso:
Santi subito ?
(vabbè, possiamo anche aspettare ... intanto, si richiede giusto un po' di attenzione)

10 novembre 2010

cedere i posti & bus gratis


due lettere, apparse oggi sul giornale, mi forniscono lo spunto per il post.
Per una volta, si parla di bus e di comportamenti a bordo, ma non vi sono critiche all'azienda trasporti e ai suoi conducenti e già questo, le rende degne di nota.

Nella prima lettera, si parla della riluttanza a cedere il posto agli anziani e la risposta del giornalista mi trova d'accordo al 100%.
Quando andavo a scuola io, tanti anziani, se non ti alzavi prontamente cedendo loro il posto, indicavano la targhetta "cedere il posto alle persone anziane ... ecc ecc" tamburellandovi sopra con le dita o peggio, sbattendovi rumorosamente il bastone, con fare polemico e a volte un po' sgarbato e in quel momento ...
Ti sentivi addirittura in colpa per non esserti alzato spontaneamente.
Il più delle volte non lo si faceva per cattiveria, ma per distrazione, ed episodi del genere contribuivano notevolmente a mantenere viva l'attenzione.
(della serie, l'indomani alla vista dell'anziano in fermata, saresti saltato in piedi come un grillo, ancora prima che salisse).
Oggi non si usa più, vedi anziani instabili e malfermi in piedi, mentre ragazzotti giovanissimi ridono spaparanzati scompostamente sul sedile ascoltando l'i pod ...
e sono scene tristi ...
Ricordo che addirittura un giorno ritornando dopo la giornata lavorativa, dovemmo pure sollecitare i soliti ragazzini ad alzarsi, per fare posto ad una donna incinta che soffriva, visibilmente, in piedi.
Eravamo 4 autisti e ci beccammo pure qualche sguardo di compatimento dagli sbarbi, segno che probabilmente, l'educazione dei genitori era al minimo sindacale.
Poi certo, c'è pure il divertente rovescio della medaglia ...
Qualche tempo fa, ricordo si sfiorò l'incidente diplomatico a bordo:
Un uomo di mezza età, voleva cedere il posto ad una settantenne e passa, ma lei si indignò di brutto ...
Non era così vecchia e non ne aveva certo bisogno.
L'uomo fu addirittura costretto a risedersi, mentre la donna continuava a guardarlo in malo modo, borbottando ...

Nella seconda lettera invece, secondo me l'idea è interessante, ma il giornalista non l'ha colta per quella che era.
Vero che i bus sono stati "a gratis" tanti anni fa e che la gente continuò ad usare l'auto, però non erano previste tassazioni (il bus era gratis e basta).
Qui il lettore, ipotizzava una tassa a carico di ognuno di noi ...
Metti che ogni cittadino dovesse pagare 200 - 300 euro fissi ogni anno: Proprio sicuri che si continuerebbe sempre e comunque ad utilizzare l'auto personale ?
Io non ne sono così sicuro, dal momento che il bus sarebbe "pagato", forse qualcuno si convertirebbe al mezzo pubblico ...
Poi magari, una tassa del genere è fantascienza, perchè figurarsi se in questo paese, un qualche giudice, non stabilirebbe che è inicua.
Però, magari dei bei varchi per far pagare salati gli ingressi al centro e al semi centro, non sarebbero male ...
Anche questi verrebbero giudicati inicui ?
Probabile, ma con tutti sti tagli che stanno venendo avanti, con la penuria di fondi che hanno i comuni, secondo me presto ci arriveremo ...

8 novembre 2010

faccia tosta



Qualche giorno fa, si avvicina un tale ...
fosse stato un film, il titolo di sicuro sarebbe stato:
"sembrava una persona normale ... all'inizio".
Difatti è arrivato chiedendo se il bus andava bene, per raggiungere via vattelallapesca.
Ho risposto che no, quello percorreva via pincopallo e alla fermata successiva avrebbe quindi dovuto cambiare linea, tutto sembrava finito lì, ma era solo l'inizio.

all'improvviso infatti, mentre stavo controllando le porte sulla telecamera, una considerazione:
"mi dica lei se deve piovere così oggi"
che è un must da viaggiatore di bus ...
il meteo va per la maggiore nei dialoghi in viaggio e io capisco sia un argomanto facile per avviare un discorso ...
ma in certi periodi dell'anno è una di quelle cose che ti spiazzano letteralmente e che quindi, eviti di commentare ...

Uno dice, fossimo ad agosto, ti darei corda, alimentando con un po' di ruffiana cordialità, il tuo essere incredulo, ma a novembre, che cosa posso risponderti ?
Che sì, forse è un tantino normale ci siano giornate ugggiose per cui, pur impegnandomi, davvero non capisco il senso di questa tua affermazione ?

Cerco di estraniarmi, concentrandomi sulla guida:
Avete presente quando l'autista è preso e pare rapito totalmente dal percorso o da qualcuno di quei 1000 pulsantini che lo attorniano ?
Ecco, sappiate che sta bluffando clamorosamente e vorrebbe essere (solo) lasciato in pace ...
Peccato che quasi sempre si ottiene l'effetto contrario.
il tale infatti, pone una nuova domanda, stavolta diretta:
"Un ombrello che ti avanza, ce l'hai ?"
"???"
"si un ombrello che qualcuno magari ha perso ... piove così forte"
"no"
Che son di quelle domande che imbarazzano te che le ascolti (!!!) ma non evidentemente coloro che, tranquillamente te le pongono

Cioè, certo che no, per fortuna di tanto in tanto la gente non dimentica nulla sul bus ...
poi anche fosse, mica lo darei al primo che me lo chiede ...
A parte che piove quasi ininterrottamente da due giorni
(della serie: attrezzarsi prima di uscire, no eh ?) ...
Ma, dico, se lo smarrissi tu il tuo ombrello saresti contento fosse dato al primo che ne fa richiesta perchè piove forte ?

A fatica si è poi allontanato, richiedendomi per 2 volte se doveva scendere alla fermata successiva ...
la prima volta sembrava aver capito che doveva scendere, ma è rimasto sul bus, la seconda gli ho detto che era l'ultima possibilità per cambiare (bugia colossale ... ma mica volevo arrivare al capolinea con quello restìo alla discesa, ancora sul bus ... che è già capitato eh) e finalmente è sceso ...

Bah, più passa il tempo, più queste persone, che apparentemente definiresti, comuni, si rivelano in quelle stranezze che mai avresti pensato di rilevare nei loro comportamenti.
La faccia tosta poi è in aumento vertiginoso.
Oggi parlando con una collega, ci si chiedeva, se la gestione delle persone sia sempre più difficile ...
O se siamo noi che con il tempo perdiamo la voglia di stare dietro ai soliti, contorti, ragionamenti.
La verità, dicono stia spesso nel mezzo ...
(però certe volte, è una bella fatica ...)

4 novembre 2010

velocità & luoghi comuni



Ieri mattina, fuori linea causa servizio scolastico.
Piove, un lungo serpentone di auto procede a rilento verso il centro ...
Per percorrere i 3 chilometri che mi separano dalla fermata dove inizierò tale servizio, impiegherò 13 minuti.
Una media di 14 chilometri all'ora scarsi al cui confronto i 18,2 dei bus (media nazionale) ci fanno quasi un figurone ...
Boh, capisco che uno viaggi comodo nella sua auto, però:


Se vi fosse meno traffico altro che 18,2 km/h ...
i bus sarebbero sempre in orario ...
E che per muovere un auto, altro che quel "salatissimo" e contestato euro che costa un biglietto del bus ...

Poi forse, la scelta dell'auto, viene determinata soprattutto dai soliti luoghi comuni, che pochi hanno il coraggio di confessare.
L'altro giorno una signora, dopo essersi definita una Bellagustaia (e questa è davvero bella come definizione ... o buona ? sai mai ... visto il personalissimo modo di vedere le cose ...) mi ha fatto tutta una tirata sul disagio di dover viaggiare insiame a quelli là, che oltre a non pagare non si lavano.
Quelli là, vi lascio immaginare chi fossero e alla signora, avrei voluto replicare:

Lascia stare ...
sai quanti italianissimi hanno litigato con quel liquido pregiato e prezioso che è l'acqua ...
Una marea !!!
(e per dirla tutta ... tanti sono pure gli italiani che non pagano ...)

Invece, per una volta ho lasciato correre ...
Quante volte ho già sentito sta storia e ho provato a controbattere.
Ma tanto non serve a nulla, sono convinti così e quando gli fai notare che l'igiene non ha ne razza, ne nazionalità, ti guardano come se avessero visto un alieno.

Se vuoi utilizzare l'auto invece del bus, fai pure ...
Però prenditi la responsabilità della scelta senza mettere di mezzo gli altri
Prendo l'auto perchè mi va così (e punto)
Sarebbe buona (oltre che bella) cosa ...

2 novembre 2010

ancora polemiche

Ancora polemiche sui giornali, sarà partita una nuova campagna contro l'azienda trasporti ...
Ciclicamente capita e se le osservazioni fossero sensate, ci si potrebbe anche migliorare, assimilandole (nessuno è perfetto).
Ho però l'impressione che anche in queste 2 lettere, vi siano i soliti spunti di polemica ormai triti e ritriti.

Prima lettera:
L'uomo che scrive, racconta una situazione che ormai, credevo fosse chiara.
L'autista non "manca la fermata" è solo che vedendo la situazione dalle telecamere (fatemi immaginare ... il bus strapieno davanti e vuoto dietro) cerca di indirizzare il flusso dei passeggeri ...
Ma al solito, trova i soliti fessi che non capiscono ...

Uso la parola fesso sì, che non è propriamente un complimento, lo so bene, ma come etichettare uno che, pieno di pacchi, nonostante la porta posteriore davanti al naso, si avvia ad utilizzare quella anteriore, percorrendo tutto il mezzo in lunghezza ?
C'è poco da fare, sti personaggi hanno una missione e guai a provare a proporre un'alternativa ...

Una volta pensavi, davanti si sale meglio, non ci sono i gradini ripidi e la salita è più dolce, ma oggi con i pianali ribassati, di altezza eguale dietro come davanti, che senso avrà ?

Poi ci si stupisce dei comportamenti del conducente ...

Personalmente, in questi casi, cerco di tollerare e di lasciare correre magari con occhiate di compatimento, però, non siamo poi tutti uguali ...

Se il mezzo parte e l'autista ti lascia a piedi, in un caso come questo un po' te la sei andata a cercare ...
E lasciamo stare il paragone con l'ente pubblico perchè, in ogni luogo c'è l'operatore tollerante e quello più impulsivo ...
Qua, abbiamo un caso di probabile ritardo, dove il conducente fa di tutto per recuperare un po' di tempo perduto, mentre i viaggiatori sembrano lì apposta per farglielo perdere ...
Bisognerebbe fregarsene, verrebbe da dire, non fosse che poi, il giorno dopo, sullo stesso giornale, leggi di quello che contesta un ritardo e pretende le scuse ...
(ma da chi ? forse spesso le dovrebbero gli stessi utenti a se stessi)


Provare di capire un comportamento prima di scrivere, non sarebbe male, qua vale la stessa regola, citata nella lettera:
Spesso ci vorrebbe un'utenza più rispettosa di chi sta svolgendo un servizio.
Poi per la cronaca, c'è un 27 ogni 4-5 minuti, come dire:
Parliamo di attesa davvero risibile
(e per evitare ogni controversia ... sarebbe giusto bastato salire su quella porta che avevi di fronte)


Seconda lettera:
Qui a scrivere è invece una donna.
Francamente, ho letto diverse volte il testo e ancora non capisco il parallelo caro biglietti / ubriaco a bordo.

Se l'autista fermava la corsa e magari arrestava lui il molesto, avrebbe giustificato un costo di 2 euro a corsa ?

Bah, anche qua, magari l'autista è stato rude ma ha detto il giusto, dovessimo interrompere la corsa ad ogni vicissitudine a bordo, saremmo sempre fermi ...
L'interruzione di servizio pubblico è un reato, si informasse la signora, a cui vorrei chiedere:

Cosa impediva ai passeggeri di avvisare, loro stessi, il 113 ?
il cellulare ce l'hanno ormai anche i cani al guizaglio ...
sarà mica che devono essere sempre gli altri ad agire e a prendersi le responsabilità ?
(perchè sai mai ... se l'ubriaco andava in escandescenze, sempre meglio abbia chiamato un altro, vero ...)

Ricordo un episodio accadutomi anni fa ...
una donna si era addormentata sul sedile (a volte capita) ma vennero in 2 a segnalarmi che
"c'era una persona che forse non stava bene"
E dovevo essere io a fermarmi per andare a vedere ?
Loro facevano tanta fatica a dare 2 buffetti ?
Evidentemente ...
Mi toccò proprio di fare questo, fermarmi per appurare che la signora stesse beatamente dormendo e qua, quanti discorsi si potrebbero fare sul modo di essere/fare delle persone ...

Tornando a noi, bastava chiamare la polizia senza interrompere la corsa ...
le pattuglie sono movibili e spesso intervengono alle fermate, cosa che tra l'altro, coglie il molesto di turno alla sprovvista ed evita pericoli inutili.
Ma qua erano tutti spettatori, doveva per forza agire l'autista ...

A me viene da pensare che tante persone siano "scarse" nel loro modo di essere e di vivere ma si fa sempre prima ad accusare gli altri ...
(soprattutto quando si paga ... quella cifra mirabolante ed eccesiva quale è 1 euro)