considerazioni semiserie di un conducente di bus ...


5 settembre 2011

capolinea: il mattiniero



il mattino ad agosto ha sempre un che di speciale.
Silenzio assoluto, pochissimo traffico e quelle folate di aria tiepida a lenirti la pelle dopo la nottata largamente insonne.
I commercianti aprono le serrande, alcuni stanno già riordinando le esposizioni ...

Le 6 del mattino, fermo al capolinea sto dando una rapida occhiata al giornale prima di iniziare il turno, quando a turbare quella calma assoluta è apparso lui:

l'anziano mattiniero, già arzillo e iper loquace ...
"un milierd, tarsentquarantaquatarmela ..."
(un miliardo trecentoquarantaquattromila)
In un attimo, appena entrato nella gastronomia - alimentari, ha iniziato a parlare al titolare, che stava sistemando gli affettati al banco ...
Il dialetto lo conosce e lo pronuncia "a regola d'arte" però non si capisce se stia parlando di lire o di euro, si riferisce al fantomatico stipendio del presidente della repubblica, Napolitano.
Lui che "conosce" esattamente le cifre, oltre all'indignazione, sta dando vita ad un curioso balletto.
Mano di taglio davanti alla bocca ad amplificare un vocione già possente, snocciola le cifre, poi fa per allontanarsi e all'improvviso ritorna sui suoi passi
"et capè ? lu là al ciapa 1 milierd 344 mela ...
pò con nuetar i disan ca ye la crisi"
(hai capito ? quello là prende 1 miliardo, ecc ecc ...
e poi a noi dicono che c'è la crisi).

Il balletto viene ripetuto più e più volte, si allontana e ritorna, torna e si allontana, poi ritorna ...
Quello al banco mi guarda, in un misto tra rassegnazione e compatimento forse captando il mio pensiero:

Ma sta pantomima poi ?
Tutte le mattine sarà così ?
vabbè essere educati ma a tutto c'è un limite ...
fossi io non ci durerei più di un paio di giorni.

L'indomani, stesso luogo, stessa ora, rieccomi curioso di vedere l'evolversi dei fatti.
Riappare l'anziano con una nuova questione.
Stavolta ce l'ha con gli immigrati, solito vocione, stesso balletto, stessa faccia di circostanza del salumiere, se non che stavolta, dopo 2 minuti entra in scena quella che sarà sua moglie.
Il giorno prima non l'avevo manco notata, era rimasta in disparte affaccendata in altre questioni, stavolta le scende letteralmente la catena.

"ascoulta, ma te put brisa ster a let a la mateina ?"
(ascolta, ma tu non puoi stare a letto al mattino ?)
"al si ti bela que a rompar i maron ...
el mai pusebil ?"
(a quest'ora, sei già qui a rompere gli "zebedei" ...
è mai possibile ?)
"adesa ad dag agl'ov ...
pò va mo vi va là, ien 5 minud che ti que, a yo bela mel la testa ...
socmel che rompamaron che ti ...
e ed mateina brisa gnir, che se no me a tal deg ades ...
a ciam i vegil"
(adesso ti do le uova poi vedi di andare a casa che ho già mal di testa
... e ribadendo che davvero è un "tritura zebedei" minaccia, se lo rivedrà l'indomani alla stessa ora, di chiamare i vigili urbani).

Spettacolo ...
ho guardato il marito al banco incapace di non ridermela a crepapelle (e lui con me, seppur doverosamente contenendosi) nella semioscurità del posto guida.
Trovo che il dialetto sia qualcosa di meraviglioso per la spontaneità con cui si possono dire cose, che in italiano creerebbero ben più di un imbarazzo.
Poi, una donna che lo parla e non si contiene è il classico spettacolo nello spettacolo.

Per la cronaca, l'anziano è uscito silenzioso e nei 2 giorni seguenti in cui ho avuto lo stesso turno, di lui manco l'ombra, solo il silenzio del mattino ...
Poi di certo sono sicuro ritornerà, uno così mica lo inibisci, impossibile cambiarle certe persone ...
La sensazione è che non fosse la prima volta che battibeccavano ...

(che se uno  soffre di insonnia, è logorroico per natura e per di più è pure anziano ...

dove vuoi poi che vada al mattino ?)

4 commenti:

Cassandra ha detto...

Accidenti! Agosto regala spettacoli imperdibili. Avrei dato qualsiasi cosa per essere lì. Hai ragione. In dialetto puoi dichiarare pensieri comprensibili solo a chi lo capisce.

Tuttavia permettimi un commento: il vecchio sarà pure un po' molesto, ma puoi dargli torto?

Ne riparliamo a manovra approvata.

S ha detto...

muhahuahuahah XD

ma è fantastico!!

"socmel che rompamaron che ti"

questa m'ha fatto scassare come poche!! X°D

Shunrei ha detto...

Anche a me il dialetto piace tantissimo... uno dei miei rimpianti è di riuscire a capirlo (sia quello della mia città, sia quello "alto-modenese" del paese di mia madre... al punto che mi capita di far da interprete qui per mia zia, e da mia zia per gli amici che a volte ci accompagnano), ma di parlarlo... una chiavica!
Odio gli imbecilli da cui tempo fa venne la proposta, ma la proposta in sè invece era molto carina: insegnarlo nelle scuole ai bambini.

Anonimo ha detto...

è da 20 minuti che sto ridendo come una scema immaginando la scena (ovviamente immaginando tutti i dialoghi in dialetto..visto che un pochino lo conosco) :)

spettacolo!!!!!