considerazioni semiserie di un conducente di bus ...


30 ottobre 2011

rinnovo patente



Giovedì scorso, mi presento in autoscuola per il rinnovo della patente.
Primo pomeriggio, ho scelto quell'orario pensando di liberarmi in fretta:
Il "numerello" attestante l'ordine di entrata che mi consegnano è però già in doppia cifra ...
La piccola sala del resto è stipata, c'è il giovanissimo che si iscrive per conseguire la patente per il ciclomotore, quello appena un po' meno giovane che si iscrive per la patente B e una marea di anziani ...
Uno, particolarmente agitato, non versa il dovuto, rincuorato da colui che riscuote:
"si vai tranquillo, me li dai quando esci"
Lì per lì non capisco, ma quando entra dal medico, complice la sottile parete di cartongesso che non isola perfettamente i rumori è tutto più chiaro.
Inizia la prova visiva:
"A-R .... C ... no è una E"
il medico lo mette a suo agio, tranquillizza e lo fa riprovare.
qualche titubanza ancora, ma passa la prova ...
Esce e in un misto tra lo spaventato e il gioioso dice, soldi alla mano, a quello che incassa:
"anche stavolta è andata, ora ci ripensiamo poi tra 3 anni"
le visite proseguono ...
2-3 minuti al prezzo di 70 euro, mica un brutto affare ...
L'impressione che si ha a sentire ciò che avviene oltre la parete è che se il medico fosse fiscale, sospenderebbe un bel po' di patenti in attesa di approfondimenti, invece nessuno si vede ritirare il prezioso documento rosa.
Escono tutti sorridenti dopo un ingresso in apnea ...
Quando vado io il medico, appurato che guido i bus, ha un atteggiamento positivo ...
Vien quasi da pensare, provi stima e apprezzi i conducenti di bus:
Sorride, mi dice che quando andiamo noi va sul sicuro, evidentemente è lui il primo ad essere consapevole del fatto che, volendolo, potrebbe far delle stragi ogni giorno ...
Gli dico che secondo me, oltre alle lettere, dovrebbero far leggere qualche segnale
"... anche facile, ma così, per vedere se la gente lì ricorda"
e lì sfondo una porta aperta ...
E' d'accordo e addirittura mi dice
"chissà quante ne vedrà lei ogni giorno".

I 3 minuti sono passati, esco riflettendo su quella frase che, secondo me, faceva risaltare la delicatezza della professione e questo pensiero mi gratifica.

ne vedo anche troppe, ogni giorno, ma qua funziona così  ...
passo i giorni a "combattere" con persone che sulla strada ne combinano di tutti i colori, ma poi spesso l'unica categoria a cui si muovono tante critiche è quella a cui appartengo.
l'obiettività invece, dovrebbe essere assoluta ...
come in tutte le categorie, qualcuno che non è integerrimo c'è, però a guardarla nel complesso ...

Appunto, ma quante ne vediamo noi ogni giorno ?

globalizzazione bis



Venerdì, pieno centro, ore 11:
Da un lato della strada, la (ancora) lunga coda di persone in attesa.
Non è un ufficio postale, ma lo store della mela morsicata.
Alla radio e sui giornali, hanno raccontato di qualcuno in attesa dalla sera prima che probabilmente è già entrato/uscito dal tempio
(verso le 9, a ridosso dell'apertura, la fila era molto più corposa).
Quando finalmente varcano la tanto agognata soglia, vengono accolti all'ingresso dagli adepti festanti appostati ai lati dell'ingresso:
Applausi, sorrisi, pacche sulle spalle, paiono quasi degli eroi e a loro modo, forse lo sono anche ...

Altro lato della strada:
precari in agitazione manifestano rumorosamente chiedendo un futuro.
Fischietti, striscioni, slogan, tamburi improvvisati ...

Viene spontaneo pensare che la contrapposizione è stata cercata, creata ad hoc, voluta dai manifestanti per dare un risalto all'iniziativa, ma quello che colpisce è altro.
Anni fa, l'ostentazione del lusso, del bene costoso, aveva connotati ben precisi;
quello che scendeva dalla Mercedes, non poteva che possedere quell'auto, lo vedevi da come vestiva, dal taglio dei capelli, dal portamento, oggi non è sempre così.
Oggi, guardando da un lato all'altro della strada, le facce, il look, sono straordinariamente simili, chi è da una parte potrebbe tranquillamente essere dall'altra e viceversa, il pensiero nasce quindi spontaneo:


Non è che tanti manifestanti avevano già fatto di buon mattino, quella fila, dall'altra parte della strada ?
Una forzatura, però sai mai ...
Detto che comunque ognuno è libero di spendere le proprie risorse (limitate o abbondanti) come meglio crede, personalmente vorrei giusto capire cosa spinga a farsi ore di attesa davanti ad un negozio:
La voglia di novità ?
Il gusto di avere subito l'oggetto tra le mani ?

... Perchè, a prenderlo con tutta calma la settimana prossima ...
Sarà già diventato vecchio ?

28 ottobre 2011

globalizzazione



Che roba !
neppure i Finlandesi sono più puri !
(gli autisti almeno, no di sicuro)

Quando si dice, la globalizzazione ...

Premesso che di gente al telefono e/o intenta a messaggiare nell'abitacolo della propria auto, ne vedo a iosa ogni giorno ...
Ecco, vorrei capire perchè se lo fa chi guida il bus è un pericolo, mentre se lo fa il privato utente, invece no è normale o forse pure giustificabile.
Un paio di giorni fa a momenti sperono un tipo che stava conversando al cellulare.
Sorrisetto da ebete, si è scusato con la manina,
ma mica l'ha interrotta la conversazione ...

Che se avessi potuto, avrei aperto la porta e sarei saltato sul cofano a piedi pari per infamarlo con tutta la rabbia che avevo.
... giustamente poi ...
 Ho perso alcuni anni di vita, per un demente che ammesso lo sappia fare se è concentrato, ha dimostrato di non essere in grado di guidare, quando distratto.
E qui, passatemi la provocazione perchè ci sta:
Se messaggia uno che guida di professione, sono mooolto più tranquillo ...
(E gli anni, anzichè bruciarmeli, me li godo)

Ma non fraintendetemi, quando si guida, si guida e basta ...
(per me è così almeno)

26 ottobre 2011

ma guarda ...



Letto l'articolo che mi era sfuggito e che ho recuperato, non ho potuto non pensare:
Ma guarda ... Non l'avrei mai detto !!
(e ovviamente l'affermazione ha un'amarissima ironia).
Una querela del resto, al giorno d'oggi e in questo paese, non la si nega a nessuno e poco importa aver ragione o no.
Intanto la si fa,
io è più di un anno che ne ho una pendente a mio carico
e chissà quando verrà ritirata.
(non ne so nulla e soprattutto non ho fatto nulla per meritarla ...
ma così van le cose ...)

Tornando a questa brutta storia occorsa ad un collega, ne parlavo giusto ieri con un passeggero che quel giorno era in centro ed ha assistito ai soccorsi.
Oltre a confermarmi quanto pensavo dal primo momento che ho letto i fatti 
(il collega era a pezzi e non si dava pace) 
anche lui come tanti, si chiedeva:

Ma cosa ci faceva quella donna lì ?

Ora, chi ha la facoltà di farlo indagherà, in questo articolo ci sono accuse forti, tutte da dimostrare ...

Pensando alle regole, se ipotizziamo che il bianco contraddistingua le cose che si possono fare e il nero quelle da evitare, mi chiedo perchè in Italia, si cerchi sempre di far passare le sfumature di grigio.
Negli altri paesi civili sarà così ?

Ancora tutta la mia solidarietà al collega.

24 ottobre 2011

l'esperimento



L'italiano è folkloristico ...
c'è niente da fare, pur di non pagare la corsa ne inventerebbe di tutti i colori, ma del resto,
se anche i politici, ci provano ...
Si potrebbe forse aspettarsi comportamenti diversi dalla moltitudine degli individui ?
I modi sono sottili, ora che sono aumentati i controlli, pare anzi di sentire l'ob lavorare intensamente
(sarà un impressione ?), ma appena si crea una piccola possibilità ...

L'altro ieri, obliteratrice fuori servizio.
E processione continua al posto guida.

"non marca"
"non funziona"
"non va"
"non lo timbra"

Seguiva, il solito sguardo complice della serie:
"io vorrei ma non posso ...
indi per cui ?"
Peccato che sui bus vi siano da tempo 2 dispositivi per marcare i biglietti ...
Uno è davanti, l'altro sta dietro ...

... Difficile credere le persone non lo sappiano, ti guardi attorno e le vedi, stanno lì a 8-10 metri l'una dall'altra, mica a 1 chilometro di distanza.

Però se non glielo dici espressamente
"vada in quella dietro", mica cadono da quelle nuvole ...
Macchè, ci restano sopra, ben aggrappati (sperando ?) di viaggiare a gratis.
La disillusione vien spesso emessa sotto forma di
"ahhhhh ..." in tono sorpreso e qui, anche stanco di ripetere la stessa cosa all'infinito, ho provato un piccolo esperimento.
Carta adesiva e penna, ho messa la info nero su bianco sopra all'apparecchio guasto con tanto di frecciona
(come da foto qui sotto ...
anche se la freccia per via del riflesso si intravede solamente)





Volevo anche appurare se qualcuno, letto il messaggio, sarebbe poi venuto dicendo:
"ahhhhh ... ma si marca anche dietro ?"
(che sai mai ... non bisogna stupirsi di nulla)

Esperimento riuscito ...
(e da ripetere se l'anomalia si dovessere ripresentare)
Neppure un'anima (in pena) è più venuta da quel momento a farmi visita.
(che era poi il fine ultimo ...
parlare o scrivere una info, ha la stessa valenza ...
Con la differenza che se lo scrivi, lo fai solo una volta ...)

23 ottobre 2011

ciao Marco



Avrei voluto fare un altro post stamattina poi quella corsa, seguita distrattamente mentre pensavo a qualcosa da scrivere, ha catturato la mia attenzione.
Non ho la moto e non seguo neppure la MotoGp con attenzione maniacale, sono però senza parole, raggelato e con un groppo allo stomaco.

CIAO MARCO

20 ottobre 2011

la deviazione




Da qualche giorno improvvisa deviazione in città.
Su una strada del centro è stato aperto uno scavo per il solito tubo che all'improvviso ha ceduto e diverse linee sono state per forza di cose deviate fino al ripristino della pavimentazione.
Curioso notare come si possa spiegare per filo e per segno, minuziosamente, particolareggiando, il nuovo percorso provvisorio, eppure ...

Il primo giorno arrivo all'ultima fermata prima della deviazione e spiego i fatti:

Ascoltate, via pincopallo è stata chiusa, per questo ora devieremo a sx sui viali, poi dentro a via vattelallapesca in fondo alla quale riprenderemo il percorso da piazzatraguardo ...
non entreremo insomma su via adiacente poichè essendo chiusa via pincopallo poi non riusciremmo a raggiungere piazza traguardo.
Se suonate, faccio le fermate lungo la deviazione è tutto chiaro ?

Timidamente tante teste basculano avanti e indietro ma poi ...
partono i dubbi ed inizia la processione verso il posto guida.

Esempi di domande ascoltate:
quindi via adiacente non la fa ?
(l'ho appena detto che NO non la faccio ...)
ma di preciso cosa è successo su via pincopallo ?
(ma che ne so io e poi, soprattutto ...
ma che ti frega in questo preciso istante !
compra un giornale e lo leggerai nei particolari)
ma per quanto durerà ?
(fino al termine dei lavori, mica sono nostradamus, io)
ci arriva al capolinea ?
(macchè a piazza traguardo torno indietro ...
ma secondo te ?)

e la più bella, secondo me, inarrivabile:
ma anche i bus che la seguono faranno la stessa deviazione ?
Ecco, qui non ci sono parole per commentare, un vero e proprio genio tra l'altro rimasto unico.
Ho quasi la tentazione, dovessi risentire una domanda del genere, di stare al gioco ...

(Mah, non saprei ...
forse qualcuno è attrezzato per valicare lo scavo ...
ora che ci penso, sentivo stamani in deposito di un mezzi cingolati appositamente approntati ...
sì, scenda e provi ad aspettarlo, vedrà che prima o poi arriva)

... il guaio è che uno che ti fa una domanda del genere, magari ci crede davvero e aspetta ...
(poi certo, cingoli o non cingoli prima o poi i bus ripasseranno per quella via ...
Della serie, se ha pazienza ...)

19 ottobre 2011

spostamento di fermata


 

Leggendo una lettera come questa, potevo forse restare con le mani in mano ?

Impossibile, difatti complice il transito del mio bus proprio da quella fermata, mi sono divertito a scattare 2 foto per documentarla.



Che dire, con la sua isola prolungata, confinante con un semaforo ...
Trovo sia una delle fermate più funzionali (avete letto bene) che abbiamo in città
(fossero tutte così, mi verrebbe da dire !!!)
Poi i gusti son gusti e capisco bene che chi ha scritto nella vita non guida bus.



Il mondo infatti è bello perchè vario, soprattutto e mediamente la gente non è mai contenta e allora ecco la protesta ...
Che mi ha ricordato quello che accade vicino a casa mia:
Parco pubblico, alcune persone hanno raccolto le firme per togliere i giochi (altalene, scivoli) con cui i bambini, soprattutto d'estate si divertono.
Pare che per i firmatari, il vociare degli infanti sia oltremodo fastidioso e allora ben venga una celere rimozione.
Poi magari col parco svuotato parleranno di degrado e di brutte frequentazioni ma per ora l'importante è che ritorni a regnare il silenzio assoluto ...

Di questa lettera, mi fa sorridere l'indice puntato sulla sporcizia e sulla maleducazione:
Che sia frequentata da animali che lì vivono liberi ?
(eppure non mi è ancora capitato di vederne nei paraggi) 
Boh ...
i bambini rumorosi disturbano ...
la fermata lontana da casa genera lamentale ...
la fermata sotto casa, idem ...
staremo mica diventando (più che altro) degli arroganti insofferenti cui non va mai bene nulla ?

Fossi in azienda (che oggi tra l'altro da risposta sullo stesso giornale) e avessi potere decisionale, di fatto eliminerei le 2 fermate (sia in un senso che nell'altro) a tutto vantaggio della velocità commerciale dei bus.

... Che poi lo vorrei vedere, l'autore della lettera, andare a spiegare a tutti gli abitanti dei condomini in zona, le nobili motivazioni che hanno favorito il gesto ...
Tra l'altro, circoscrivendo il tutto al civico 27 di via Dagnini, bene specificare che parliamo di un condominio di 8 piani (!!!) e la domanda è:  
Saranno poi tutti d'accordo nel voler spostarla la fermata ?
(lui parla al plurale, ma io vedo che nel mio di condominio che di piani ne ha la metà, andar d'accordo all'unanimità è praticamente impossibile ...)

17 ottobre 2011

guerra tra poveri



Nel bus semideserto di un sabato mattina, la suoneria è iniziata a trillare.
Una di quelle melodie (se così si può definire) claustrofobiche e assillanti.
Lui, un tizio di mezza età con l'occhiale da sole, non trovava il cellulare e la nenia spaziale riecheggiava insistente frapponendosi ai rumori della marcia (buche, avallamenti) e del motore.
Finalmente, dai e dai, l'aggeggio infernale è sbucato dal giubbotto "multitasc" (almeno una decina, grandi, medie, piccole) e si è ammutolito riportando serenità, poi è iniziata la conversazione.

Animata ...
dall'altro capo una persona che criticava qualcuno, con "lo spaceman su bus" a cercare di mediare.
invano ...
quell'altro non ne voleva sapere di capire e continuava a sputare sentenze, finchè spaceman, ha trovato la metafora che cito testuale ...
(udendola, me la sono immediatamente annotata ad un semaforo perchè meritava e perchè sennò, l'avrei sicuramente dimenticata)

Non potete continuare in questa guerra tra poveri.
voi siete poveri, cosa ci guadagnate a farvi la guerra ? 
dovreste prendere spunto dai ricchi, che la guerra non la fanno mai ...
(interrotto, sul nascere, un tentativo di discussione)
Massì dai ...
loro stanno troppo bene e le guerre le lasciano fare a voi ! 

Ma cosa avrà poi voluto dire ?
Un saggio ?
Un filosofo ?
Uno che non sapendo più come uscirne ha buttato là un ragionamento manco troppo ragionato che ad un tratto è cresciuto a dismisura ...
e a quel punto, l'unica speranza era evitare dubbi e/o considerazioni
(sennò ... poi sì che non se ne usciva davvero più ...)

propendo per quest'ultima ...
poi la conversazione in effetti è terminata e quello dall'altra parte, che pareva battagliero e determinatissimo, si è arreso di botto ...
Io invece, uno così lo avrei mandato a quel paese
ma mica a farci una guerra ...
Nooooo, con vero piacere e solo per il gusto di mandarcelo ...
se chiamo e cerco conforto ...
Non lo faccio mica per farmi dar velatamente del pezzente eh ...

13 ottobre 2011

fortuna che ci rispetta


Lo confesso, è stato molto bello leggere i vostri commenti riguardo al fattaccio capitato la scorsa settimana.
"sono contento" mi dicevo, perchè nonostante i giornali puntassero più o meno velatamente l'indice contro l'autista del bus (mezzo grande, manovra forse sbagliata, ecc. ecc.) avevo scoperto che in tanti avevano il mio stesso interrogativo:

A parte tutto ...
Perchè un pedone era in quella posizione ?
Però si sa, il mondo è bello perchè vario e io ero sicuro che qualcuno avrebbe scritto ad un giornale avallando lo stesso sospetto dei giornali
(talmente sicuro che se avessi potuto, avrei aperto all'istante un "BetandDrive" o "DriverBetter" che dir si voglia e avrei bancato le scommesse ...)
Eccolo quindi puntuale colui che, dopo aver ricordato il fattaccio, premette di rispettarci ma poi parte con la solita storia dei telefonini utilizzati mentre si guida.

Detto che, in senso generale, mentre si guida non si dovrebbero utilizzare i cellulari,
(Le vedrò solo io centinaia di persone che mentre guidano parlano al telefono ? 
E non facciamo il solito distinguo sui mezzi condotti, che come detto 1000 volte ...
Se una macchina mi inchioda davanti perchè quello che la guida è distratto dalla conversazione in corso, non è che la sicurezza per i passeggeri del mio bus sia maggiore ...
Questo evento frequentissimo lo tolleriamo ? nooooooo eh !!!!!)
non capisco il richiamo al fattaccio e la seguente polemica sull'uso dei cellulari.
Si starà mica sottilmente insinuando che il collega alla guida magari poteva essere al cellulare mentre effettuava quella svolta maledetta ?
(il sospetto a leggere sta lettera viene ...)

Che tristezza ...
e per fortuna dichiara che ci rispetta !
Se non avesse fiducia di chi guida i bus cosa potrebbe arrivare ad insinuare ? 
Se vuoi scrivere una lettera contro l'uso dei cellulari mentre si guida, fai pure ...
Ma lascia perdere quell'episodio che nel contesto della lettera non c'entra davvero nulla ....

12 ottobre 2011

allarme



"posso chiederle una cosa ?"

Sembra una normalissima affermazione, eppure ...
quando la sento si accende sempre l'allarme.
Spiego:
Se uno non sa quale linea prendere per andare nella tal destinazione lo chiede senza misteri
(che linea devo prendere per andare in piazza vattelallapesca ?)
Se ha un dubbio, espone
(ci arriva in via taldeitali ?)
Se si tratta di biglietti va subito al problema
(non lo timbra / non mi prende la moneta / ha da cambiare ?)
Ma quando il quesito è vago ...
beh, quasi sempre si tratta di uno che parte piano ma che vuole arrivare a lamentarsi di qualcosa.

Stamattina, nonno attempato arriva al posto guida
"posso chiederle una cosa ?"
(ALLARME !!!)
"anche due, dica pure"
parla alternando 2 parole in italiano a 4 in dialetto, tra l'altro manco "doc" e partendo appunto piano, mi chiede se quando il bus si ferma, dobbiamo aprire tutte le porte.
"dipende, se non c'è nessuno, quella di salita cosa la apriamo a fare ?"
Il nonno è spiazzato perchè in un probabile (suo) viaggio mentale, deve aver pensato che sì, le porte dovevano essere sempre aperte tutte, ed era pronto alla mazzata polemica.

In effetti, se il bus è pieno e ci sono persone in attesa alla fermata, si apre tutto per facilitare (velocizzare) salita e discesa, ma se il bus è vuoto e in fermata c'è una persona ...
Beh, meglio avere meno varchi da controllare ...
Che sennò va a finire, arriva quello lanciato di corsa sbucando all'improvviso dal nulla e si stampa sulla porta che si sta chiudendo.
(e magari poi insiste nel dirti che l'hai chiuso in mezzo non dandogli il tempo di salire perchè lui era lì in fermata da ore ...)

Tornando al nonno, passato il momento difficile, organizzate le idee, eccolo partire in quarta con le accuse.
Che lui e la nonna erano lì in fermata e il bus che è passato prima di me non li ha aperti.
Una vergogna che deve finire ...
"anzi, ora andiamo a lamentarci subito che non se ne può più"
E' rosso paonazzo e urla sempre più forte, a conferma che quando si accende l'allarme c'è poco da fare ...
ti trovi sempre di fronte a quello che, pian piano, arriva ad avercela con il mondo intero.
(... ma se la fa soprattutto con te ...)
Lo lascio dire un po' poi replico:
"senta, se ritiene di dover fare un reclamo, lo faccia pure, l'importante è che non se la faccia con me ...
fino a prova contraria, io, l'ho pur fatta salire"
(pausa riflessiva)
"beh ma io non ce l'ho mica con lei"

Ah no ?
guarda che un ragionevole dubbio mi stava venendo ...
(Sperando non faccia casino con gli orari e i bus ...
che sai mai, ci mancherebbe solo di passare proprio per colui che lo ha lasciato a piedi)

10 ottobre 2011

lo sfogo


Lo sfogo di alcuni colleghi apparso sull'edizione locale di un quotidiano.

Come sono lontani i tempi in cui l'autista del bus era un'istituzione rispettata, temuta e stimata.
Quando ero piccolo ed andavo a scuola era esattamente così, ricordo nitidamente un giorno in cui un ragazzotto si mise ad arrampicarsi sui sostegni tubolari.
L'autista lo lasciò fare tenendolo d'occhio, poi ad un certo punto, esaurita la pazienza ad una fermata
si alzò e con fare minaccioso gli andò incontro;
lo prese per un braccio e sacramentando lo mise a sedere con forza ...
Nessuno osò dir nulla e vien naturale pensare che a casa la bravata non venne, dal ragazzo, raccontata.

Ci son stati tempi (quelli) in cui se ti facevi notare in senso negativo, i genitori, a casa, poi ti davano il resto ...

Ora, immaginate la stessa scena riportata ai giorni nostri.
Oltre alle immancabili segnalazioni, sui giornali e all'azienda, partirebbero le querele e chissà cosa altro ...
I genitori, potrebbero pure organizzarsi per una "spedizione punitiva"

( ... che tra l'altro, sic, è già capitato ... )

Come potrebbe permettersi, un autista, di alzarsi dal posto guida ?
povero bambino !
Traumatizzato e annichilito per il resto dei suoi giorni, lui che magari sognava solamente un futuro da ginnasta alle parallele e dava sfogo alla sua creatività ...

Ci ho ricamato sopra, però la realtà è ormai questa.
Ogni giorno, evitiamo incidenti, schiviamo e sopportiamo auto costantemente in doppia fila, sfioriamo pedoni distratti e ciclisti intenti ad evitare buche ma guai a reagire ...
La gente ci nota spesso (e scrive, più che altro) per criticarci e per chiedere punizioni "esemplari".

Per la cronaca, la notizia della donna, ormai fuori pericolo è stata ripresa da tutti i giornali locali:
Ma quel collega che se l'è vista lì dove non avrebbe mai dovuto essere, come starà ?

9 ottobre 2011

brutta storia


Pare una svolta come un'altra, ma chissà, fin dal primo giorno in servizio l'ho sempre pensata come la più pericolosa in assoluto, soprattutto quando affrontata con un mezzo snodato.



Da via Rizzoli, entri dentro a via Indipendenza, ci sono le macchine, gli scooter che vengono in senso opposto che spesso "tagliano" invadendo la tua corsia.
C'è l'attraversamento pedonale dove la gente si butta di corsa in mezzo alla strada, perchè
"oh, c.... !!!
ce l'ho io il verde, ti devi fermare !!!".
E poi c'è quella ringhiera a delimitare la curva, che è il vero incubo ...
Già, perchè, molto spesso, tra l'autobus e la ringhiera, ti ritrovi di tutto:
Scooter, Biciclette, Pedoni, addirittura una volta
(incredibile), una mamma con tanto di passeggino (!!!!) 
(che io dico, a una così, faccio togliere, seduta stante, l'affido ...).

Basta un attimo ...
Quello che ti viene di fronte, il pedone che si butta ...
l'evento imprevedibile che ti fa stringere all'improvviso senza guardare l'interno della curva ... 
Nessuno solitamente ci pensa, poi accade il fattaccio e le pagine dei giornali si sprecano.


Volevo dedicare un pensiero al collega, anche se non so esattamente chi sia.
Fisicamente, lui non ha perso, ne perderà nulla, ma ...
Che peso dovrà sopportare per tutta la vita ?
Con quanti fantasmi farà i conti ?
Brutta storia ...
A ben guardare ci sono due vittime, ma i giornali ne citano solo una ...

7 ottobre 2011

ergastolo ?


Vi propongo una lettera fresca fresca di giornata.
Fossi stato io colui che le sceglie per pubblicarle, mi sarei pure trovato in imbarazzo nel leggerla, ma evidentemente non siamo tutti uguali, o forse, in ambito giornalistico, alimentare una polemica è un fine che va spesso perseguito in ogni modo ...
Anche a costo di pubblicare uno scritto chilometrico ...
e questo è tutto dire.
(non so se avete mai scritto ad un giornale ...
solitamente, ti tagliano pure le virgole pur di accorciarle ...)

Toni allucinanti ...
Per 5 minuti a piedi, tempistica peraltro confermata nella stessa lettera, si vorrebbe chiedere una
"pena esemplare"
Forse l'ergastolo ?
(... e solo perchè la pena capitale non è in vigore nel nostro paese).

Per la cronaca, giusto specificare che la fermata ERA soppressa, per lavori al manto stradale.
Alle 10, quando sono passato io, era stata spostata di qualche metro, ma alle 09:35 con i lavori appena iniziati, magari si era pensato che 5 (cinque) minuti a piedi (temporanei e per qualche ora) non erano poi così terribili ...
Il punto comunque, prima che qualcuno mi commenti che voglio difendere a spada tratta la figura dell'autista, non è aver ragione o torto, si può scrivere (e ci mancherebbe) se si ha avuto l'impressione di vivere un disservizio, ma c'è modo e modo.
Qui, l'unica cosa che balza all'occhio è la sete avida di vendetta e per sdrammatizzare, vien da augurarsi che questa signora, abbia per sempre di questi inconvenienti nella vita.

Se un giorno dovesse accorgersi che l'omissione del versamento dei contributi, le costerà qualche anno supplementare di lavoro, cosa potrebbe accadere ?
Idem, causa consigli maldestri del consulente bancario, si trovasse con il capitale risparmi significativamente eroso cosa potrebbe succedere ?
C'è da augurarsi non abbia il porto d'armi ...

In questa lettera ci vedo lo specchio dei nostri tempi:
Indignati, offesi e puntigliosi per banali vicende di tutti i giorni, mentre tutto il resto scivola via e in tanti manco reagiscono ...
Or capisco che i bus vengano vissuti in modo possessivo quasi fossero una cosa personale e lì si tende a difendere con i denti e con le unghie i propri diritti
(magari ai doveri si guarda molto meno ...),
ma quando è troppo è troppo ...

5 ottobre 2011

il ciclista appiedato



Ripensandoci ...
era già capitato anche a me, credevo che certe richieste fossero estemporanee, frutto di ragionamenti che sotto sotto tendessero a metterti alla prova
(o a prenderti sottilmente per i fondelli, osservando la tua reazione ...
dipende in che modo la si guarda)
eppure ...
è capitato di nuovo !

Un collega ha raccontato di essersi imbattuto in un ciclo amatore.
Di quelli, per intenderci che son così bardati ed equipaggiati, che manco il miglior Moser
(o Contador, per restare ai giorni nostri)
pur praticando lo sport a livello agonistico, arrivano a tanto.
Un banalissimo corpo appuntito aveva azzerato cotanto "arsenale" tecnologico, forando non una, ma entrambe le gomme e l'appiedato Gimondi non aveva saputo far altro che raggiungere una fermata attendendo l'arrivo del bus.
Nelle sue intenzioni c'era l'idea di salire, bici al seguito, per arrivare comodamente fino a casa ...
Cosa negatagli, come da regolamento dal collega che prima di ripartire, ha comunque dovuto subire l'ira del tale, che faceva notare come il bus fosse semivuoto.

E quindi ?
Le regole sono regole ...
E se poi salgono diverse persone e (per dire, causa frenata) con la leva del freno qualcuno si fa male ?
La responsabilità di chi è ?
del ciclo amatore ?
(figurarsi ...)
o di colui che ha acconsentito salisse ?

Boh, la gente è ben strana, pare che salire con una bici su un bus sia la cosa più normale del mondo ...
.... Allora se uno resta in panne, perchè non anche con uno scooter o una minicar ?
se ci passa dalle porte, del resto ...
(in tanti bus c'è pure lo scivolo/pedana che potrebbe agevolare l'entrata).

Bah ...
se tanto mi da tanto, va a finire che prima o poi una lettera di lamentela di un ciclista lasciato a piedi da un bus, la leggeremo ...

3 ottobre 2011

ordini in movimento



L'altro giorno, nel silenzio del bus insolitamente mezzo vuoto (sono quasi le 8 di un feriale), la strana telefonata di una donna:

Sì, pronto, sono la Giuseppina ...
guardi, sarò da lei tra 10 minuti, massimo un quarto d'ora ...
Me le mette via le zucchine ?
Mi raccomando, chiare e piccole, che poi a casa le controllo eh
Ah, poi anche il pane ...
Mi raccomando, ben cotto in superficie ...
D'accordo ?
Allora ci vediamo tra poco.

... Ma che vendita ha sto droghiere ?
Alle 8 del mattino bisogna chiamarlo prima che esaurisca la merce ?
Alla faccia ...
Almeno uno che dalla crisi potrà dire di essere stato neppure sfiorato ...

Più facile pensare che la Pina sia quell'attimo ansiosa ...
Speriamo non le capiti mai qualche imprevisto nell'obliterazione del biglietto.
... Chissà che cosa potrebbe accadere ...