considerazioni semiserie di un conducente di bus ...


25 novembre 2011

dove dormono i bus



"Col Buio" è una serie di reportage notturni, scritti dagli allievi della bottega di narrazione di Carlo Lucarelli, Michele Cogo, Giampiero Rigosi, Beatrice Renzi e pubblicati sul Corriere di Bologna

Qui, un piccolo racconto della serie dal titolo "dove dormono i bus".
Diciamo che più che i bus, il protagonista è la guardia del deposito, ma un passaggio mi ha colpito:

L'impressione che danno quei bus incolonnati nei depositi.

Forse sono strano, a me danno un'impressione di quiete e di sicurezza.
Al mattino presto, ti trovi nel buio ad attraversare questi enormi parcheggi pieni di bus.
La luce fioca in certe zone di fatto inesistente, non un rumore a parte l'eco dei tuoi passi, al massimo qualche motore che gira in lontananza.
In un qualunque altro parcheggio esterno, l'inquietudine sarebbe nell'aria per la paura di un brutto incontro ma lì, anche grazie al lavoro del Luca di turno, non vi sono rischi di alcun genere.
Anzi, tra tutti quei mezzi silenziosi e inermi, pare che il tempo si sia proprio fermato;
In certe giornate si sente il rumore delle folate di vento, prima lieve, poi in crescendo o la pioggia che cade a terra, l'acqua che gocciola su una tettoia, tanti momenti di vita a cui non si presta più attenzione.
Da lì a poco infatti, varcati i cancelli, tutto ricomincerà a muoversi vorticosamente, il caos prenderà il sopravvento e saremo di fatto nella nostra epoca.

Definirei il piazzale di un deposito pieno di mezzi, uno dei pochi posti dove tutto resta sempre più o meno inalterato.
Passano gli anni, l'unica cosa che varia sono i mezzi, ma complice il colore sempre eguale, quando è buio non è che si noti troppa differenza.
(e a pensarci ... sono davvero pochi i luoghi con queste caratteristiche che ancora sopravvivono)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

suona come una poesia?

autistaxcaso ha detto...

dimmelo tu ... ;-)))
secondo me, un che di poetico, pensando al piazzale, c'è ...
Io ci ho provato a metterlo nero su bianco ...
ma non sono un poeta :-)))

mg_cartman ha detto...

chapeau collega!!!

davvero notevole... credo tu sia riuscito perfettamente a far capire le sensazioni che un autista può provare trovandosi lì. bravo!
e mi hai quasi fatto tornare la voglia di guidare!! ;-)
cioé solo un po' di nostalgia per quei momenti...

mg