considerazioni semiserie di un conducente di bus ...


9 novembre 2011

lontani dal traguardo


Premessa:
la lettera sopra è stata scritta in risposta ad un'altra di qualche giorno prima.
Un tale, aveva criticato i ciclisti chiedendosi se fossero esenti dalla regolamentazione del codice della strada.
Leggendola, oltre a condividerne molti pensieri, avevo avuto un flash di quello in bici senza fanale, incontrato qualche settimana addietro sotto un viadotto ...
Visto per caso (e con tanta fortuna !) il luccichio del pedale, che se gli passavo sopra ...
Poi vai a dimostrarlo che andavo piano, che i miei fanali erano accesi e i suoi spenti.
... avrei comunque dovuto vederlo, si sarebbero aperte mille discussioni, poi immancabile una causa e tutti gli strascichi del caso.

Questa lettera di risposta, vorrebbe essere propositiva, ma poi vai leggerla e scopri che è un po' di parte.
Si parla di ciclisti non esentati dal rispetto del codice della strada, poi si forniscono numeri a conferma della "persecuzione":
In circa 240 giorni (gli 8 mesi) sono state comminate 36 multe ai ciclisti sorpresi a scorazzare sotto i portici:
in pratica, circa una multa a settimana ...
Onestamente, vedo ogni giorno tante bici in movimento sotto ai portici, se questi sono i numeri, significa che l'occhio con cui si guardano certi fenomeni non è troppo attento.
(per cui, verrebbe da dire, di cosa ci si lamenta ? testa bassa e pedalare ...
magari provando a metterci davvero più coscienza).

Mi piace il concetto di rispetto reciproco sulla strada, non capisco invece perchè ci debbano essere gerarchie prestabilite:
Se ci si rispetta davvero, perchè prevederle ?
A quel punto sulla strada non esisterebbe uno più forte, semplicemente si diverrebbe tutti eguali dinnanzi alle regole.


La strada da percorrere per arrivarci però è ancora lunga, di automobilisti scorretti (o per meglio dire, di conducenti irrispettosi su quattro ruote ...

così si prendono dentro tutti) son piene le vie;
ma pure quel ciclista maturo e capace di dispensare lo stesso rispetto che chiede per sè, appare ancora lontano dal materializzarsi.
Basta guardarsi attorno per appurarlo ...
(e non mi pare affatto, una argomentazione di parte).

2 commenti:

S ha detto...

essendo una ex ciclista anche io, confermo che... o, noi biciclettari ce ne freghiamo del codice della strada!... ehm...

del resto secondo me è sbagliato che si applichi il codice della strada nella stessa misura per le bici e per le vetture. certo una regolamentazione deve esserci ma secondo me differenziata, caspita, è assurdo metterli su pari livello!

poi tu mi dirai: "ok ma sta di fatto che la legge è così quindi bisogna seguirla", e qui hai ragione. però io penso che la cosa sia un po' ingiusta.

anche perché non ci sono spazi adeguati alla circolazione delle bici, in strada si è continuamente a rischio di venire travolti, e poi le svolte, gli incroci ecc, tutta la viabilità a pensarci bene, non è affatto ben concepita per la cicolazione delle bici.

in ogni caso, senz'altro è un folle chi va in bici di notte senza fanalino e giubbetto catarifrangente (io lo facevo sempre, per dire, alla pellaccia ci tengo), e certo un autista che travolge un ciclista "invisibile" ha sempre le sue belle grane però dai, sicuramente un concorso in colpa al ciclista, se non la maggior parte della colpa, la daranno al ciclista... no?

autistaxcaso ha detto...

auspicabile ...
anche se spero di non capitarci mai in mezzo ad una situazione del genere.