considerazioni semiserie di un conducente di bus ...


27 gennaio 2012

non me lo aspettavo



Ieri, partenza del servizio scolastico dal solito punto prestabilito.
In rigoroso ritardo ...
E' sì, perchè le persone sono a dir poco curiose:
Quando sono calati nella parte dei genitori, non sono mai
(e quando dico mai, intendo dire che davvero qualcuno non lo è mai) in orario e vorrebbero si tollerassero i loro ritardi ...
Poi attraversando la strada, diventano utenti e a quel punto pretendono la puntualità quasi assoluta.
Detto che l'unico punto di contatto nella trasformazione genitore/utente è la lamentela
(che in entrambi i casi non manca quasi mai), arriviamo al semaforo ed appare il primo genitore ...
Il padre trafelato che arriva letteralmente trascinando il figlio per il braccio e pretende lo si faccia salire.

Che fare ?
essere inflessibili e lasciarlo lì ?
(che poi magari scrivono un reclamo con la clamorosa ma classica bugia "sono partiti in anticipo")

Siamo italiani, non cambiamo mai, tocca allora tollerare ...
e complice il semaforo rosso si apre la porta ammonendo severi che sarà l'unica eccezione concessa.
(e ottenendo come per magia che per qualche giorno quel bambino sarà accompagnato dal genitore con anticipo in fermata ...).
Di solito tutto si esaurisce lì, in attesa del ritardatario random del giorno seguente ...
Invece ieri, nello stesso attimo in cui si è richiusa la porta, ecco sbucare dall'angolo la madre in bici con bambina al seguito, che con gesti eloquenti e decisi, pretendeva l'apertura immediata della porta.
Azione eseguita per non applicare il classico

"2 pesi due misure".
Stavolta però, particolare imprevisto, non si trattava del solito italico in ritardo, ma nientemeno che di uno straniero (!!!)
(e prima di pensare al marocchino e/o all'indiano ... aspettate un attimo)
Si narra, tra i sedili del bus, che il padre, per lavoro sia dovuto venire in Italia e siccome si prospettava un soggiorno prolungato, ha portato con se la famiglia intera (moglie e figlia) ...


dagli States (!!!).


Lo "spetteguless" fornisce anche particolari non verificabili dove si narra di fatica ad abituarsi all'Italia con conseguente rimpianto per la terra americana.

Beh ...

viene da dire che la brutta abitudine del ritardo, la madre non ha faticato troppo per assimilarla ...
Onestamente non me l'aspettavo la scarsa puntualità da un Americano, attenti come sono alle regole.
(O forse, altro non è che la conferma di un fatto:
Quando il rigore è blando ...
Tutti i popoli poi si assomigliano ...)

2 commenti:

Cassandra ha detto...

Ah, ah. Dirà sicuramente che per sopravvivere si è adeguata ai costumi italiani. Tanto gli autobus sono sempre in ritardo.

Shunrei ha detto...

Ho idea che abbia ragione Cassandra... del resto, visto l'andazzo qua da noi, riesco anche un po' a comprendere se anche gli stranieri più "ligi" a casa loro quando arrivano da noi si "rilassano"... chi glielo fa fare di essere praticamente gli unici a rispettar le regole?