considerazioni semiserie di un conducente di bus ...


29 febbraio 2012

non riesco a passare



Sti tornelli stanno diventando un incubo ...
aleggiano nell'aria anche quando di fatto sono assenti.
Ieri sale una donna e mi chiede:
"posso passare con l'abbonamento ?"
la guardo pensando di essermi perso qualcosa, lei coglie e aggiunge:
"è che non vorrei iniziassero a suonare gli allarmi"
Il fatto che la linea dove si sperimentano è una sola e non è quella dove stiamo viaggiando ...

Non ci sono i cancelli insomma ...
E non si capisce cosa cavolo potrebbe suonare
(magari avrà pensato esistessero i sensori di rilevamento automatico abusivi ...
magari dal portamento in salita).

Dopo averla tranquillizzata spiegandole il tutto, per associazione di idee mi è poi tornato alla mente un episodio vissuto direttamente sulla "linea tornellata".

Tempo fa, salì una studentessa intenta nella telefonata fiume e dopo aver rilevato le barriere ...
Continuò a parlare evitando accuratamente di varcarle.
Eravamo a 3-4 fermate dal capolinea e cominciai a malignare sulle intenzioni.
Ad una fermata dal capolinea, il bus si svuotò mentre la nostra stava ancora parlando al telefono.
Evitai (ovviamente di proposito) di aprire la porta di entrata, felice del fatto che nessuno fosse in attesa a terra.
D'un tratto e all'improvviso la nostra interruppe la chiamata ...
si girò e mi disse:
"mi fa scendere ?"
... non attendevo altro per poterle rispondere:
"guardi che si scende dalla porta centrale"
e lei:
"si ma ci sono queste barriere chiuse, non riesco a passare !"
(!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!)
non sapevo se ridere (per la fantasia) o mettermi a piangere (per la faccia tosta):
"guardi che se inserisce il biglietto o una moneta, magicamente si apriranno da sole"
non credo apprezzò troppo la sottile battuta ...
Sbofonchiò qualcosa di (immagino) poco carino e passando rabbiosa attraverso le porte gli allarmi  impazzirono ...
Ma comunque scese senza pagare ...

Per uno ligio, impeccabile e anche troppo attento ce n'è sempre un altro che fa lo gnorri furbo e strafottente ...
la storia di questo paese
(ma ce la faremo mai a cambiare davvero ?)

27 febbraio 2012

figli e mariti defunti




Il capolinea ...
luogo spesso isolato, dove non c'è nulla o quasi.
Eppure ogni volta che si deve ripartire a poter scegliere ci si resterebbe volentieri.
Vuoi perchè devi infilarti in mezzo al traffico o forse perchè sai che potenzialmente, potresti incontrare persone che restando lì avresti evitato.
Certo, non sono tante, ma ci sono alcune volte in cui non vedi l'ora di scappare ...

L'altro giorno arrivo appunto al capolinea e come spesso accade, due donne anziane restano a bordo.
Devono scendere alla fermata successiva ma quei 500 metri a piedi non si possono proprio affrontare.
Così e come spesso capita, mentre attendo di ripartire ascolto i loro dialoghi rimbombare nel bus vuoto che partono, manco a dirlo, dai figli ...
Se c'è una cosa che accomuna le madri di tutte le età è che nel discorso con un altra donna, prima o poi il discorso finirà ai figli ...
Ricordano spesso il parto, qualcuna scende in particolari fin troppo particolareggiati ma vabbè ...
E' anche bello sia così il ricordo di un momento indimenticabile.
Poi quando vanno in età, il ricordo del parto viene sostituito dai rapporti che si hanno coi figli cresciuti
(ma che restano pur sempre piccoli ndr).
Si inizia da lì, una è succube della figlia che la tratta, per come la racconta, un po' così; lei ci sta male ma non ha la forza di ribellarsi perchè
"se la piccola ha un grande pregio è proprio quello di essere caparbia e determinata".
L'altra donna invece dissente, lei avrebbe una figlia determinata ma la fa restare
"dentro le righe", perchè ha 40 anni ma deve ancora crescere (???)
difende l'indipendenza personale e di avvicinarsi, spostandosi ad abitare vicino come le chiederebbe, non ne vuole sapere.
Ad un tratto e in conseguenza della vita narrata, scoprono di essere entrambe vedove e lì si inizia a particolareggiare sulle scomparse dei mariti ...
tripudio di dialoghi trash:
"il mio è morto che dormiva ...
davvero ? anche il mio ! si sentì un colpo di tosse e poi il silenzio ...
ah pensa, il mio invece non si alzava al mattino ed essendo uno mattiniero, l'ho capito da lì ..."
impreziositi dal giudizio di chi è "esperto":
"ma guardi signora è la più bella morte che si possa fare ... si fidi !
... non hanno sentito mica nulla sa"

In quell'apoteosi di ricordi sul trapasso e sui trapassati, costantemente sul chi va là
(sai mai mi avessero invitato a prendere parte ai dialoghi), avvinghiato al sostegno di ferro laterale
(ma qualcosa di più allegro e positivo no ?)
ad un certo punto ho temuto quel "sono stati anche contenti" che per fortuna non è arrivato ...

E' stata una di quelle poche volte in cui il momento di ripartire e il pensiero di essere in mezzo al traffico, sono giunti come una liberazione ...

26 febbraio 2012

ancora pubblicità


Facciamo un passo indietro ...
un po' di tempo fa in coda ad un post avevo commentato uno strano modo di fare pubblicità sulla finta facciata dell'importante chiesa in restauro ...
Poi erano arrivate le festività natalizie e i cartelloni pubblicitari erano stati occultati.

(e lo ammetto, avevo davvero creduto che chi di dovere, si fosse fatto delle domande ...)
Invece poco prima della scorsa nevicatà, oplà ...
Ecco riapparire la pubblicità, ancora ad un auto.

Non più tedesca, ma giapponese
prima, il tema dominante era il blu, poi è diventato il rosso
(e i colori della squadra di calcio cittadina sono serviti)

In questi giorni con lo sciogliersi dei cumuli di neve, la pubblicità è scomparsa di nuovo ...

Per sempre ?
o tornerà, stavolta magari dell'utilitaria italiana ?
Non ci resta che aspettare per sapere ...
(soprattutto che finiscano i lavori sperando nessuno si inventi poi più nulla)

25 febbraio 2012

controllo ed emissione biglietti




Viene da pensare:
se gli autisti di provincia iniziano ad essere malmenati quando e come da prassi, vanno a verificare un abbonamento, cosa potrebbe accadere nel cuore di una città medio grande ?
(e sia chiaro, definendo i colleghi "autisti di provincia" non voglio certo sminuirli quanto invece sottolineare il fatto che chi vive in provincia è solitamente ben più urbano e civile di chi abita in città).

Bisognerebbe far leggere questo fatto di cronaca a chi si chiede un po' sdegnato, come mai qui da noi i conducenti non emettano e controllino i titoli di viaggio come avviene altrove, magari domandando:
Pensate davvero che in quei paesi dove l'autista tuttofare controlla ed emette biglietti direttamente all'entrata, potrebbe accadere qualcosa di simile ?
Risposta ovvia NO poichè si passerebbero guai seri.
Qui l'aggressore, di fatto, cosa rischia ?
(ecco spiegato perchè ad oggi, non siamo ancora pronti per recepire certe normative).


24 febbraio 2012

colpo di scena



Oggi, sono in attesa di iniziare il turno ad una fermata.
Arriva la madre con figlio al seguito;
Avrà una quarantina d'anni, carrè corto, giacca elegante, un voluminoso sacchetto con un gioco dentro ...
Magari il brillantino al naso si poteva evitare ma vabbè, se fa sentire "in" giusto poi portarlo.
Il pargolo, 6-7 anni, anche lui vestito di tutto punto pare un po' vivace e fa 1000 domande.
La madre risponde con pazienza e gli dice che in pochi minuti saranno a casa
"che col 14 facciamo presto perchè ce ne sono tanti".
Pare esperta di trasporto pubblico, segno che è solita spostarsi con il bus e non è che la (stavolta piacevole) conferma che a volte le apparenza ingannano
(non fosse lì in fermata, penseresti a quella anche un po' snob che in bus, "mai e poi mai").
Il bambino chiede di guardare dentro al sacchetto, la madre, riferendosi ad un episodio passato, severa ammonisce:
"io te lo do ma tu prometti che capricci del genere non li fai più"
lui si stringe nelle spalle ma non proferisce parola allungando la mano:
"prima prometti"
"ok, va bene prometto".
(ancora chi i figli li educa per fortuna esiste ...)
Lo sto pensando tra me e me mentre sbuca il 14.
La donna è ora impegnata nella immancabile chiamata al cellulare mentre il bus si ferma.
Le porte si aprono lei, distratta dalla conversazione, prima temporeggia titubante poi fa per infilarsi da una uscita, quando il figlio la tira per la giacca:
"mamma non si sale da qui !"
... e la donna che sta scendendo:
"bravo !
sei più educato tu di tua madre !"

 Colpo di scena, la rivincita del bambino ...
(della serie chi deve/può insegnare a chi, qualcosa)
Beata innocenza e purezza ...
sperando mantenga i nobili intenti anche da grande.

22 febbraio 2012

buchi neri



In questi giorni di perenni lamentele, qualcuno si è pure preso la briga di scrivere ai giornali.
Questo "simpatico burlone" poi, ha trovato il modo di formulare la lamentela mettendoci dell'ironia e mi chiedo se abbia pensato, anche se solo per un attimo, di far sorridere qualcuno ...
Vabbè essere avvelenati, ma si starebbe pur sempre parlando di qualcuno che sta svolgendo (quasi sempre al meglio) il proprio lavoro in condizioni non propriamente ottimali ...


Per rendere l'idea, ho pensato quindi di immortalare una situazione ricorrente di questi gg da cui tutto può verosimilmente iniziare.
La lunga fila di veicoli sulla corsia preferenziale ...
(della serie c'è traffico, tutti hanno fretta e allora, al solito, chissenefrega delle regole).
Quel tratto di viale fino a quel puntino verde sulla dx della foto (il semaforo all'incrocio, ndr) che normalmente si percorre in un minuto, può richiederne in questi giorni, 10-15 ...
... ed è tutto ritardo.
Poi, l'auto parcheggiata male che costringe al transito a sensi alternati ...
... ancora ritardo.
Con due soli esempi, siamo già a oltre 15 minuti potenziali di ritardo e se il bus non riesce a transitare con la solita frequenza ma raddoppia i tempi di percorrenza, logicamente alle fermata troverà molta più gente in attesa ...
Che ovviamente vorrà tutta salire sul primo mezzo, anche quando i limiti di capienza saranno ampiamente oltrepassati.
Le porte faticheranno a chiudersi, le fermate saranno da 2-3 minuti (e non da 30 secondi) e ancora ritardo si aggiungerà al ritardo.

... altro che buchi neri capaci di inghiottire bus
(semmai buchi neri che inibiscono la capacità di fare un banale ragionamento cercando di capire ... prima di giudicare).
Inviterei l'autore di questa lettera e tutti coloro i quali hanno convinzioni similari, a farsi un bel giro completo di bus per comprendere quali siano le reali dinamiche che vanno a generare i ritardi.
Se poi tutti hanno sempre fretta o non hanno tempo per effettuare certe (istruttive) gite, che si astengano dal commentare (giudicando) quanto di fatto non conoscono.
(che si fa presto a dar dei maleducati agli altri ... ma lo avranno notato certi "soloni" in che termini si rivolgono tante persone agli incolpevoli conducenti ?)
Il servizio è pubblico ...
ma il rispetto (dovrebbe essere) assoluto.

20 febbraio 2012

ansiosi e noncuranti



La neve pian piano si inizia a sciogliere ma basta un nulla per infilarsi in una situazione insidiosa.
Deve averlo pensato il nonno "forzato della bici" che l'altra mattina sentendo il bus alle spalle ha cominciato ad agitarsi.
Succede ...
I ciclisti si dividono in 2 categorie, i noncuranti e gli ansiosi.
I primi sono per definizione e per dirla fuori dai denti "in culo al mondo" ...
potresti pure passargli sopra che non si scomporrebbero di un millimetro impegnati come sono a mantenere la stessa pedalata, la stessa traiettoria, la stessa andatura blanda, qualunque cosa accada alle loro spalle.
Gli ansiosi invece sono all'opposto ...
Arrivi in lontananza e già sentendoti, li vedi che cominciano a girare ripetutamente il collo.
Il fatto è che sono pure impegnati a mantenere la traiettoria per cui non riescono a girarlo in modo tale da vederti.
Il nonno ha reagito proprio così, io tranquillo e conoscendo ormai i comportamenti,
(alle volte si bloccano all'improvviso davanti al bus ... ed è panico !!!)
ho fatto di tutto per non farlo agitare attendendo che la strada si allargasse da lì a poco per superarlo.
Ma l'ansia doveva essere alle stelle e così d'un tratto, l'ho visto abbandonare la strada ...
Si è buttato sulla destra attraversando un tratto parzialmente innevato (c'erano "le sagome" di auto probabilmente in sosta al passaggio degli spazzaneve ndr) e sono iniziati i guai ...
In un attimo ha perso l'avantreno andando (direbbero in una telecronaca di motociclismo) in derapage ...
Prima con la ruota davanti poi addirittura con quella dietro (!!!).
C'è stato un piccolo istante in cui, me lo ero già visto tuffarsi a pesce e ahilui, dentro al cumulo di neve a lato della strada, poi, inerzia, fisica, un colpo di reni (o forse meglio dire ... un bel po' di culo) ha raddrizzato la bici ed è riuscito a fermarsi.
Quando si è girato aveva la faccia spiritata di uno a cui era appena transitata dinnanzi agli occhi tutta una vita.
Mi ha fatto sentire un po' in colpa anche se effettivamente:
... aveva poi fatto tutto lui ...

Per quello ansioso che rischia l'osso del collo, c'è pure il noncurante che d'un tratto si fa aggressivo e non sai bene il perchè ...
Sono fermo ad un semaforo, arriva davanti al bus un tale in bici che si gira e inizia a fissarmi.
Lo guardo, occhiali scuri, berretto in testa, scruta in maniera poco amichevole ma non dice nulla, mentre io mi chiedo se ce l'abbia proprio con me.
Ricordo di averlo notato pedalare tranquillo e beato pochi istanti prima, uno di quegli individui con cui ingaggi duelli infiniti capaci di durare chilometri
(lo passi, lui mentre sei in fermata ti ripassa ... lo ripassi tu e quando pensi di averlo distanziato un po' ...
al semaforo lui ti sfila nuovamente fregandosene bellamente del fatto che sia rosso ...)
ma non capisco cosa abbia da guardarmi.
Riparto, faccio la fermata e arrivo ad un altro semaforo ...
Eccolo che sbuca ancora davanti al bus e inizia nuovamente a fissarmi ...
Stavolta per rafforzare la scena e rendere inequivocabile che ce l'ha proprio con me, si toglie gli occhiali da sole e pure il beretto che ha in testa ...
Trattengo a stento un sorriso per il buffo pensiero che mi balena in testa:

Ma chi è sto tale ?
Sta a vedere che ora si apre anche la giacca e mi fa intravvedere la grande S ...
magari è un Clark Kent de noi altri ...

E' evidente che aspetta la provocazione e sarebbe un attimo fornirgliela ...
mi trattengo dall'esternare quel che c.... vuoi ? che probabilmente attende con ansia per scatenarsi ...

Penso ...
l'unica cosa che potrei aver fatto è stringerlo in una curva ...
Magari "il genio distratto" mi ha affiancato e quando si è trovato il bus a pochi centimetri se l'è fatta sotto.
... Però lo avrei visto dagli specchietti, invece, non ricordo nulla del genere
(soprattutto l'insulto che generalmente mi parte in automatico).

In attesa del verde la scena è grottesca, questo con l'occhiale in una mano il berretto nell'altra che mi fissa in cagnesco e pare una sfinge ed io che lo guardo tranquillo facendo finta di nulla ...
Scatta il verde e complice il lungo rettilineo lo vedo per l'ultima volta ...
Ero tentato di fargli un ciao ciao ironico e alla vigliacca con la manina ma vabbè ...
Visto che aspettava una provocazione la vera sorpresa è stata quella di non fornigliela.

... Va che è strana la gente e molta di questa la incontriamo proprio noi ...
Al di là degli episodi, con un briciolo di buonsenso risulterebbe lampante che in giornate come queste le bici sarebbero da evitare ...
(ma se proprio non se ne può fare a meno ...
che almeno il modo di essere sia neutro;
ne troppa ansia ne cotanta strafottenza ...
sarà così difficile essere equilibrati ?)

19 febbraio 2012

bus award ( the longs in the snow)



Ecco le mie personalissime impressioni di guida in condizioni particolari che faranno felici o avviliranno i produttori di bus
(sto scherzando ovviamente, si parla di bus prodotti in epoche differenti che non è neppure giusto equiparare ... però è bello darsi un contegno).

Seriamente, il primo mezzo snodato che ho guidato in mezzo alla neve è stato un Mercedes Citaro alimentato a gasolio. 
La neve a terra si accumulava in fretta ma devo dire che l'andatura e la sicurezza sono sempre state assolute.
Un paio di sbavature: All'avantreno in frenata (causa ghiaccio il bus è scivolato verso il marciapiede) e in accelerazione  (sempre a causa del ghiaccio la coda è letteralmente partita verso l'esterno ... per riprendere il controllo è bastato semplicemente sollevare il piede dall'acceleratore) ma per il resto non ho incontrato problemi.

Promosso a pieni voti.



L'esperienza col Breda Menarini 321 invece è stata abbastanza inquietante.
Anche qui, neve a terra che scendeva abbondante e si accumulava velocemente, ho dovuto usare il "piedino fatato della festa" per evitare situazioni pericolose.
Nonostante questo, in una curva molto stretta ho perso l'avantreno che ha allargato per un metro abbondante la traiettoria e pareva non fermarsi mai (!!!) come all'improvviso ho visto dallo specchietto che la coda era scivolata repentinamente ai bordi della strada (e sono ancora qui che mi domando come sia potuto accadere, visto che procedevo a velocità ridottissima).


Tanto sicuro ed affidabile sull'asciutto ma da evitare accuratamente su fondi sdrucciolevoli.






Per il Man LionCity a metano, discorso e comportamenti similari al Mercedes Citaro.
Utilizzato nelle condizioni peggiori (molta neve a terra e una mezza bufera in atto) ho apprezzato la marcia sicura priva di sbavature vistose che mi ha permesso una marcia anche spedita.
Frenata sicurissima e totalmente modulabile in tutte le condizioni.

Il migliore del lotto.



Infine l'Iveco turbocity 490U, utilizzato con un po' di neve a terra (ma caduta nella notte).
Nonostante le condizioni favorevoli delle strade (di gran lunga le migliori rispetto agli altri) in curva sono riuscito a perdere la coda che ha tendenza a chiudersi velocemente se perde di aderenza.
All'avantreno invece nessun problema.

Da guidare prestando particolare attenzione.

17 febbraio 2012

orizzontarsi

 


Ieri, grande classico:
arriva una nonna a chiedere quanto già sa ...
Deve andare nel noto negozio, io le indico le coordinate
(deve prendere il bus ma nella direzione opposta, poi scende ecc ecc) e la nonna mi guarda stranita:
"ma come non è più avanti vicino ai magazzini pincopallo ?"
In quel momento in effetti ricordo che distrattamente, avevo letto da qualche parte si era trasferito, ma il solito pensiero che mi ronza in testa è:
Ma se già lo sai, cosa mi chiedi a fare ?
Correggo il tiro e le chiedo se sappia la zona dove si trova, ma questa ribatte fornendomi come riferimento il nome di altri negozi
(che per la cronaca, passi se mi chiedi di andare nella tal via ...

ti concedo a grandi linee la zona ...
ma se i riferimenti sono solo altri negozi potrebbe pure essere io non li conosca).
Per fortuna troviamo un'altra signora che sa la via e risaliamo alla zona.
"dovrà scendere tra 2 fermate"
"beh, spero che poi riuscirò ad orizzontarmi"

Voce del verbo orizzontare ...
sono tante le persone che si orizzontano sui bus
(ci feci pure un altro post) forse perchè uno guarda l'orizzonte, con la mano tesa a ripararsi dal sole e capisce dove si trova;
magari guardando verso oriente ...

(ci ricamo un po' su ma quando sento quello con problemi ad orizzontarsi, mi vien sempre da ridere ...)

15 febbraio 2012

volendo capire



Acc peccato ...
La foto non rende giustizia, volevo immortalare il braccio della Gru con l'operatore intento a rimuovere pericolose formazioni di ghiaccio pendente, ma il controluce ha rovinato tutto.
Si nota comunque il caos generato dall'intervento ...
Alla fine, saranno oltre 20 minuti per fare 200 metri (!!!) con la complicità di quei vigili che regolamentavano in modo non troppo illuminato, i passaggi a senso alternato.


L'intervento della gru ...
Il furgone parcheggiato in mezzo alla strada perchè "oh, io devo lavorare !!!"
l'auto in doppia fila davanti al bar perchè "oh, dovrò pur fare colazione !!!"
quello che ti taglia la strada uscendo dal cumulo di neve perchè "oh io devo uscire !!!"

Se a questi esempi sommiamo il fatto che, causa cumuli di neve ai lati delle strade, le carreggiate sono assai ridotte nelle dimensioni, si capisce che sono giornate difficilissime nonostante non nevichi più.
Ogni 3x2 si è fermi, transitare con dei bus diventa azione quantomeno complessa, logico vi siano dei ritardi ...
Ma pare davvero che le persone camminino con il naso all'insù impermeabilizzati a ciò che avviene attorno a loro.

Oggi uno mi ha pure rivolto una singolare domanda.
uomo anziano, anche distinto, buona dialettica (l'avevo sentito chiacchierare con un conoscente del più e del meno mentre attendeva il bus),
a prima vista l'avevo catalogato nella lista
"si può affrontare una discussione".
Mi si avvicina e dice:
"mi indica un ufficio informazioni ?"
"percorra il portico, poi a 100 metri sulla sinistra vicino alla piazza lo trova"

(si lascia andare)
"sa, volevo domandare i motivi di questi ritardi"
"nulla di più banale ... il traffico"

"la sua è una parziale risposta io volevo capire come mai non arriva il bus"
(de che ? e vorresti andare all'ufficio informazioni in pieno centro, dove in questi giorni saranno invasi da gente come te, a chiederglielo ? Ah, vai pure, secondo me ci sono buone possibilità che ti becchi una rispostaccia ...)
"... non so cosa potranno aggiungere ... 
ma consideri che se mentre si incammina arriva il bus ovviamente lo perde"
La frase, pur banale, deve averlo fatto riflettere ...
E' rimasto e difatti dopo qualche minuto è arrivato il bus che doveva prendere ...
... e pure il declassamento diretto (stile moody's) alla lista
"con questo ... soprattutto tanto fiato sprecato"

Per capire ...
basta poi giusto osservare, magari iniziando ad indignarsi quando si osservano certi comportamenti incivili.
Che ora, passi per quello che sta lavorando e non può lasciare il furgone a 2 km

(ma magari parcheggiarlo con un po' di garbo ... 
quello comunque si potrebbe sempre fare)
Però, il tale, con l'auto privata che deve fare colazione e/o deve andare fino di fronte al negozio e ti lascia la macchina in mezzo alla strada ...
Quello no eh !!!
In questi giorni sono davvero tanti questi ultimi ...
E se i vigili dopo aver finito di regolamentare i passaggi alternati, iniziassero a sanzionarli certi comportamenti ...
farebbero qualcosa di importante e prezioso a favore della collettività
(... Manco a dirlo, noi, li attendiamo con ansia ...)

13 febbraio 2012

non va mai bene


In questi giorni di freddo e neve ...
Potevano forse mancare le lettere dei nostri stimati utenti ai giornali ?

Giammai (e figurarsi ...)
Ne ho trovato una davvero curiosa che, secondo me, fa capire bene come, il motivo per lamentarsi non manchi davvero mai.

La signora che scrive, deve essere una di quelle persone che il bus non lo utilizza praticamente mai.
Complici, una serie di eventi eccezionali (la neve e il ghiaccio) decide di spostarsi con un mezzo pubblico ...
Ma non per comodità o per sicurezza, soprattutto
"per capire se le polemiche lette sul giornale, siano verosimili o meno".  
Leggiamo che il bus è arrivato con soli 2 minuti di ritardo e l'ha portata a destinazione in tempi accettabili:

Tutti promossi e un mea culpa per non aver creduto fino ad oggi in qualcosa che invece funziona ?

Macchè ...
la tipa durante il viaggio si è messa a contare le timbrature effettive e ha riscontrato che solo il 33% (circa) degli avventori era in regola;
da lì la conclusione:
 "Penso che le polemiche innescate dai cittadini siano ampliamente giustificate".

Ora, non si capisce quali fossero queste polemiche, era parso di capire ci si riferisse all'efficienza del servizio, ma poi alla fine si è scoperto che la cosa importante non era tanto arrivare/partire più o meno in orario quanto verificare chi obliterava il biglietto.
Detto alla donna che oltre ai 4 studenti "presumibilmente dotati di abbonamento" potevano essere tanti altri gli abbonati a bordo (tutti si possono abbonare e non solo gli studenti, sembra banale ma evidentemente chi non utilizza il bus ogni giorno lo ignora) noto che anche stavolta si è trovata la motivazione per innescare la critica.

E noi stolti che in questi giorni credevamo fosse prioritario portare le persone a destinazione ...
(che poi, metti caso il bus fosse arrivato puntuale e le persone avessero tutte diligentemente timbrato il biglietto, di sicuro si sarebbe notato con orrore un autista che guidava con una barba lunghissima ...
(uomo o donna che fosse ... Perchè ormai logorato/a da queste annose e interminabili polemiche ...)

Per uno che si lamenta però, giusto citare, anche chi ci elogia.
Sabato, esami del sangue, parlando del più e del meno mentre il medico mi sforacchia, viene fuori che guido i mezzi pubblici.
"bisognerebbe darvi una medaglia io mi sposto tutti i giorni con il bus, il servizio funziona ed è impeccabile, ma in questa settimana siete stati semplicemente perfetti" il commento ...

(peccato queste persone non scrivano mai ai giornali ...
le cose positive evidentemente si danno per scontate e non spronano a mettere nero su bianco la propria esperienza ...
come invece accade quando si tratta di fare polemica)

11 febbraio 2012

parcheggi creativi



Ma quanto è creativo l'italiano se ci si mette ?

In questi giorni poi, le menti fervide, si sprecano.
Guardate questa foto di qualche giorno fa ...
A prima vista parrebbe un parcheggio di due auto ai bordi della strada, ma se notate bene, scoprirete che le due linee a destra (quelle che per intenderci finiscono sotto la ruota posteriore sinistra dell'auto esterna), non delimitano il bordo della strada ...
Quanto piuttosto la mezzeria (!!!).
2 auto lasciate insomma in mezzo alla strada, con i mezzi circolanti che erano costretti ad invadere la corsia di marcia opposta per evitarle (!!!).
Io capisco l'emergenza di questi giorni
(dove però, occorrerebbe anche essere realisti ...
non puoi certo pensare di parcheggiare sempre e comunque dinnanzi alla meta ...
Che se ci scappano 2 passi a piedi è tutta salute poi) 
ma un parcheggio del genere non oserei neppure immaginarlo ...
... certi individui invece, se ne fregano totalmente di tutto e di tutti ...
Lasciassi la mia auto in quella posizione, sarei assalito da mille dubbi e scrupoli:

E se causo un incidente ?
E se si fa male qualcuno ?
E se uno distratto ci finisce contro ?

Invece questi l'hanno appoggiata lì sicuramente con la mente liberissima e serena ...
L'unica fatica, sarà stata quella di pensarlo un parcheggio del genere
(che mica era da tutti farselo venire in mente)

9 febbraio 2012

il mendicante


Oggi attesa in fermata ...
l'onda lunga delle nevicate sta ancora generando ritardi ecco che quindi diverse persone sono in attesa dei bus.
Un tale, suona arie simili al tango dello spot della vecchia romagna con una fisarmonica ...
E' seduto vicino alla vetrina di una banca e pare combattere a suon di note il freddo pungente;
sulla tastiera ingiallita fa scorrere la mano nuda, mentre i pulsanti posti nell'altro lato dello strumento li pigia con la mano guantata ...
Le melodie sono piacevoli o meglio ...
Ascoltabili per qualche minuto, ma il mio bus e quello che attendono tanti viaggiatori è in ritardo di 13 minuti ...
E più passa il tempo e più la musica diventa fastidiosa ...
Il tale però ci sa fare, esegue veloce e a tempo poi forse, per attirare l'attenzione (leggi farsi porgere qualche moneta nell' involucro protettivo dello strumento che utilizza per la raccolta) va sempre più in crescendo di tono e di volume.
Le volte dei portici amplificano le note, l'uomo suona una interminabile canzone mentre attorno (conseguenza ?) alcune persone iniziano a litigare mentre salgono sul bus.

Il mezzo è stracolmo, in questi casi si sale/scende dove capita e soprattutto dove c'è posto, ma un anziano che sta per salire, inizia ad urlare a quella che scendeva dall'entrata che ci sono le porte di salita e quelle di discesa generando di fatto il battibecco.
La colonna sonora del litigio ha un che di surreale ed inizia a divenire "urticante" quando all'improvviso:

Il silenzio ...

Le orecchie "respirano" mi giro pensando che il tale abbia realizzato non si potesse andare avanti con l'assolo infinito ad oltranza e con grande stupore scopro il motivo dell'interruzione:

Una chiamata ricevuta al cellulare (!!!)

Un mendicante che passa le giornate a suonare una fisarmonica per racimolare qualche moneta, può possedere un cellulare ?
In teoria sì visto che ormai ce l'hanno anche i cani, questa realtà però stride un attimo col suo status sociale ...

(e a me, una cosa del genere, pare incredibile)
Chissà quanto ci parla con 50 centesimi e/o se ci mette più tempo a farseli donare ...
(Interrogativi curiosi su un personaggio che, non fosse per la musica, sarebbe invisibile.
... L'ho fotografato sperando di non essere visto ...
Chissà in quanti lo avranno notato al cellulare ...)

7 febbraio 2012

troppo veloce


Ha ripreso a nevicare ...
Se c'è una cosa che mi è sempre piaciuta delle giornate nevose è quell'atmosfera ovattata che riduce i rumori ...
Poi oggi, t
ra i mille volti incrociati nel bus sempre pieno, una giovane logorroica si è fermata a parlare.
A ruota libera, di tutto, neve, freddo, tasse, caldo, montagna, mare, stufe, isole, climatizzatori ...
Il tutto in 10/15 minuti di percorso ...
Un mitragliatore di parole impazzito cui non ho saputo opporre resistenza.
Ci ho provato a dire la mia, esempio alla voce neve, ma la donna aveva già cambiato argomento.
Troppo veloce per stargli dietro, mi sono limitato ad annuire allo scorrere di quel fiume di parole impetuoso senza capirci tra l'altro troppo, finchè d'un tratto è arrivata una chiamata.
Per 1 minuto l'ho sentita mitragliare con la stessa veemenza alla persona in contatto poi, chiusa in fretta e furia la comunicazione è tornata sul pezzo cambiando ancora (e che strano) argomento.
Mi ha spiegato che il compagno, a Roma per lavoro, aveva incontrato problemi al momento di saldare un conto.
Aveva presentato la carta di credito, ma si trattava di quella di lei, della logorroica, ergo dunque, il proprietario dell'esercizio aveva chiaramente bloccato tutto.
Ho visto in lontananza la fermata mentre si stava infervorando sui metodi elettronici di pagamento:
"cavolo, presenta una carta di credito e gli fanno delle storie ...
ma che razza di robe, dovrò fare un fax per dire che autorizzo l'addeibito, ma mi dica lei"
In quel momento ho pensato di provare a spiegarle che una carta di credito è personale e che il proprietario, vedendo che era intestata ad una donna, aveva solamente applicato le regole
(regole che tra l'altro sono sacrosante ai fini della sicurezza)
ma la donna era già partita per la tangente e stava ormai spaziando nell'economia passando per le borse.
Mi sono allora limitato a farle notare che l'ultima fermata utile, prima che la linea si diramasse
(e lei doveva andare proprio nell'altra diramazione) era arrivata.
"ah, ok, (silenzio) la ringrazio, (imbarazzata) buona giornata, arrivederci, (sorridente) ciao"
L'ultima tempesta di parole prima che calasse un po' di quel silenzio tipico delle giornate nevose.

5 febbraio 2012

quella col cane e quelli del bar


Anche ieri neve ...
attorno a mezzogiorno una vera e propria tormenta è scesa sulla città.
Nonostante fosse sabato tante le persone in giro e a tal proposito, grazie alla segnalazione di una collega, ho recuperato Un simpatico articolo sulle situazioni che viviamo in questi giorni.
E sulla falsa riga, ho pure io il simpatico aneddoto da integrare ...

Ieri, mezzogiorno circa, nevica abbondantemente ma ci sono numerose persone che camminano sul bordo della strada. Sono appena ripartito dal capolinea e a bordo c'è un'unica persona (un uomo di mezza età) che si è seduto nel primo sedile disponibile sul fianco del posto guida.
Ad un certo punto, troviamo una donna col cane che cammina al centro esatto della strada.
Sessantenne rampante dal capello biondo fresco di parrucchiere, che fa capolino sotto la cuffia bianca con il pon pon (sic), guantini rosa e abbigliamento invernale di colore chiaro (probabilmente, a giudicare dal taglio, griffato) cammina noncurante di tutto quanto le avviene attorno.
Mi avvicino sbuffando ripetutamente col freno, ma la donna impeccabile nell'aspetto, ha qualche problema uditivo e non fa una piega.
Attacco la tromba scocciato (che per fortuna è presente) e la faccio sobbalzare;
il passeggero a bordo ride, mentre la donna si gira con l'aria scocciata, per nulla intimorita dalla presenza del bus per poi, molto lentamente, spostarsi.
"cosa ride !!!" dico al tipo seduto a fianco
"guardi che quella signora lì è uscita proprio perchè oggi c'era la tormenta ...
Lei crede forse che ci fosse stato il sole l'avremmo trovata a passeggio con il cane ?"
il siparietto fa sbellicare il tale che ride di gusto mentre io rincaro:
"ah non mi crede ?
beh, provi a rifare sabato prossimo questa strada a quest'ora poi vedrà se non avevo ragione,
magari ci troverà il marito, non di sicuro quella signora
".
Ci ha messo un po' per ricomporsi, mi ha pure dato ragione mentre rideva a conferma del fatto che le cose più simpatiche spesso vengono dette di getto e a ruota libera.  

 


E provando a capire cosa vadano a fare le persone in giro quando nevica, nonostante i ripetuti inviti delle autorità di restarsene in casa ...
Guardate la foto sopra:
Il bus invade la corsia di marcia opposta per una serie di auto posteggiate in doppia fila.



Ci avviciniamo e scopriamo la causa di quelle fermate:
Il noto bar pasticceria (!!!!!)
Si esce di casa, si costringe un bus di 18 metri e comunque chiunque transiti sulla strada ad effettuare pericolose gimkane contromano, perchè non si riesce a rinunciare alla colazione al bar manco quando nevica copiosamente e la viabilità è fortemente compromessa ???
(perchè in quel punto ogni mattina è sempre la stessa storia ...

e già in un giorno normale, per una persona dotata di un minimo di senso civico la cosa è  fastidiosa).

Ci sarebbe da scriverci una "fotolettera" ai giornali, con l'augurio che chi ne ha le competenze, inizi a vigilare ...
Perchè il cambiamento di un paese, sperando che prima o poi ci sia davvero, dovrebbe partire da questi piccoli ma ormai insopportabili, comportamenti.

3 febbraio 2012

vigile per caso


Se non nevica più, potremo dire che il peggio è passato ...
L'asfalto riappare dopo un paio di giorni di bianco candido ovunque.




Poi certo, in qualche strada la situazione resta critica e qualche "geniaccio" trova ancora il modo di piantarsi ai bordi della strada.



La cosa più bella (o tragica ... punti di vista) mi è accaduta su questa stretta via.
Premesso che già d'estate percorrerla è quantomeno impegnativo tanto è stretta, oggi mi ci butto dentro e avanzo tutto sommato abbastanza tranquillamente.
Arrivo a 3/4 e quando ormai intravvedo l'uscita ...
Ecco l'auto parcheggiata (avete immaginato come e la si nota sulla sx del bus) che impedisce il passaggio.

Mi fermo attacco il bitonale, niente ...
riprovo ancora e ancora con lunghe pressioni prolungate ma nulla.
Sono tutti affacciati alle finestre meno che il proprietario, così la gente inferocita inizia a scendere dal bus e io avviso la centrale.
C'è chi vorrebbe spostare l'auto di peso, chi calciarla, chi smoccola insulti è bello vedere la gente così unita e attenta alle regole, peccato capiti sempre e solo quando si è danneggiati.
Salutato l'ultimo che mi dice
"sa, potrebbe pure essere all'ospedale a fare una visita quello che l'ha messa"
(... andiamo bene ... io ad una cert'ora vorrei poi rincasare) vado all'incrocio e inizio a deviare il traffico in attesa dei soccorsi.

Bello fare il vigile ...
Credo che pure loro potrebbero raccontarne delle belle.
Arriva la prima auto con un baffo ingrigito a bordo;
sono in mezzo alla strada, il bus con le 4 freccie sullo sfondo e questo mi guarda e poi accelera.
Palmo della mano aperto (molto professionale) lo invito ad abbassare il finestrino:
"dove va scusi ?"
"ah .. ehm a Lugo, devo prendere l'autostrada"
(a Lugo proprio da una stradina dove ci si passa appena ...
mah, va che la gente è ben strana !)

"non vede che c'è un bus fermo, faccia la retro e ci vada dalla parallela qui a dx"
"sì, mi scusi"
secondo me ormai temeva il "patente e libretto" in un attimo è scomparso ...
Al verde del semaforo ecco il bis, stavolta donna giovane ...
Anche lei mi ignora bellamente,

(cioè ma sta gente dove guarda mentre guida ?
sul cruscotto ?)
la fermo invitandola ad abbassare il finestrino.
Bloccato dal gelo ...
mi guarda e riprova ...
sorrisino ebete ...
(si ma c.... apri la portiera no !!!)
finalmente esegue
"c'è il bus che blocca la strada non si passa"
"devo andare allo studio"
"ha il parcheggio lo studio ?"
"no"
"ah vada pure, ma se poi non lo trova a lato della strada, si fa nuovamente tutto il tratto in retro"
"allora lei dice che è meglio se la lascio qui sulla strada ?"
(ma va ?)
doppia coppia di donne:
"dovremmo prendere l'autostrada, da dove andiamo ?"
(ancora l'autostrada ! ah guardate ...
solo e unicamente da questo senso unico si andava a pigliarla ... è un nodo cruciale italiano ...
il paese in ginocchio per un auto in sosta vietata)
Arriva pure la mamma con la carrozzina, l'unica a lanciare l'occhio oltre al naso e a porsi il problema.
"i marciapiedi sono impraticabili, in mezzo alla strada c'è il bus e non si passa, forse meglio che vada dalla strada qui a fianco"

Mentre mi sto pure divertendo arrivano i vigili veri e prendono il controllo della strada ...
5 minuti dopo arriva pure il proprietario dell'auto e la chiamata per il carro attrezzi viene annullata.
La vigilessa mi raccomanda di fare rapporto in modo da far pervenire al simpatico posteggiatore occasionale, una sanzione esemplare.

mezzora di fermo ...
una corsa e mezza saltata, in effetti la meriterebbe bella corposa e spero davvero gliela recapiteranno.
Ho redatto l'apposito rapporto con tanto di targa, ora, tempi e avvenimenti accaduti
(annotato davvero tutto e or che ci penso ...
manca giusto solo quello di Lugo ...
chissà se è poi arrivato)