considerazioni semiserie di un conducente di bus ...


20 febbraio 2012

ansiosi e noncuranti



La neve pian piano si inizia a sciogliere ma basta un nulla per infilarsi in una situazione insidiosa.
Deve averlo pensato il nonno "forzato della bici" che l'altra mattina sentendo il bus alle spalle ha cominciato ad agitarsi.
Succede ...
I ciclisti si dividono in 2 categorie, i noncuranti e gli ansiosi.
I primi sono per definizione e per dirla fuori dai denti "in culo al mondo" ...
potresti pure passargli sopra che non si scomporrebbero di un millimetro impegnati come sono a mantenere la stessa pedalata, la stessa traiettoria, la stessa andatura blanda, qualunque cosa accada alle loro spalle.
Gli ansiosi invece sono all'opposto ...
Arrivi in lontananza e già sentendoti, li vedi che cominciano a girare ripetutamente il collo.
Il fatto è che sono pure impegnati a mantenere la traiettoria per cui non riescono a girarlo in modo tale da vederti.
Il nonno ha reagito proprio così, io tranquillo e conoscendo ormai i comportamenti,
(alle volte si bloccano all'improvviso davanti al bus ... ed è panico !!!)
ho fatto di tutto per non farlo agitare attendendo che la strada si allargasse da lì a poco per superarlo.
Ma l'ansia doveva essere alle stelle e così d'un tratto, l'ho visto abbandonare la strada ...
Si è buttato sulla destra attraversando un tratto parzialmente innevato (c'erano "le sagome" di auto probabilmente in sosta al passaggio degli spazzaneve ndr) e sono iniziati i guai ...
In un attimo ha perso l'avantreno andando (direbbero in una telecronaca di motociclismo) in derapage ...
Prima con la ruota davanti poi addirittura con quella dietro (!!!).
C'è stato un piccolo istante in cui, me lo ero già visto tuffarsi a pesce e ahilui, dentro al cumulo di neve a lato della strada, poi, inerzia, fisica, un colpo di reni (o forse meglio dire ... un bel po' di culo) ha raddrizzato la bici ed è riuscito a fermarsi.
Quando si è girato aveva la faccia spiritata di uno a cui era appena transitata dinnanzi agli occhi tutta una vita.
Mi ha fatto sentire un po' in colpa anche se effettivamente:
... aveva poi fatto tutto lui ...

Per quello ansioso che rischia l'osso del collo, c'è pure il noncurante che d'un tratto si fa aggressivo e non sai bene il perchè ...
Sono fermo ad un semaforo, arriva davanti al bus un tale in bici che si gira e inizia a fissarmi.
Lo guardo, occhiali scuri, berretto in testa, scruta in maniera poco amichevole ma non dice nulla, mentre io mi chiedo se ce l'abbia proprio con me.
Ricordo di averlo notato pedalare tranquillo e beato pochi istanti prima, uno di quegli individui con cui ingaggi duelli infiniti capaci di durare chilometri
(lo passi, lui mentre sei in fermata ti ripassa ... lo ripassi tu e quando pensi di averlo distanziato un po' ...
al semaforo lui ti sfila nuovamente fregandosene bellamente del fatto che sia rosso ...)
ma non capisco cosa abbia da guardarmi.
Riparto, faccio la fermata e arrivo ad un altro semaforo ...
Eccolo che sbuca ancora davanti al bus e inizia nuovamente a fissarmi ...
Stavolta per rafforzare la scena e rendere inequivocabile che ce l'ha proprio con me, si toglie gli occhiali da sole e pure il beretto che ha in testa ...
Trattengo a stento un sorriso per il buffo pensiero che mi balena in testa:

Ma chi è sto tale ?
Sta a vedere che ora si apre anche la giacca e mi fa intravvedere la grande S ...
magari è un Clark Kent de noi altri ...

E' evidente che aspetta la provocazione e sarebbe un attimo fornirgliela ...
mi trattengo dall'esternare quel che c.... vuoi ? che probabilmente attende con ansia per scatenarsi ...

Penso ...
l'unica cosa che potrei aver fatto è stringerlo in una curva ...
Magari "il genio distratto" mi ha affiancato e quando si è trovato il bus a pochi centimetri se l'è fatta sotto.
... Però lo avrei visto dagli specchietti, invece, non ricordo nulla del genere
(soprattutto l'insulto che generalmente mi parte in automatico).

In attesa del verde la scena è grottesca, questo con l'occhiale in una mano il berretto nell'altra che mi fissa in cagnesco e pare una sfinge ed io che lo guardo tranquillo facendo finta di nulla ...
Scatta il verde e complice il lungo rettilineo lo vedo per l'ultima volta ...
Ero tentato di fargli un ciao ciao ironico e alla vigliacca con la manina ma vabbè ...
Visto che aspettava una provocazione la vera sorpresa è stata quella di non fornigliela.

... Va che è strana la gente e molta di questa la incontriamo proprio noi ...
Al di là degli episodi, con un briciolo di buonsenso risulterebbe lampante che in giornate come queste le bici sarebbero da evitare ...
(ma se proprio non se ne può fare a meno ...
che almeno il modo di essere sia neutro;
ne troppa ansia ne cotanta strafottenza ...
sarà così difficile essere equilibrati ?)

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