considerazioni semiserie di un conducente di bus ...


4 aprile 2012

resto in piedi


Ieri, sale una nonna instabile e un po' svanita ...
Chiede se il bus va all'ospedale tal dei tali e alla mia risposta affermativa si ritrae pochi passi dietro al posto guida avvinghiata ad un sostegno. Salvo materializzarsi traballante dopo poche fermate:

"Ma è sicuro che ci andiamo ?"
(mio sguardo interrogativo)
"Io mi ricordo che faceva un altra strada per arrivarci"
"Ma è sicura signora che la linea fosse questa ?"
"Sì ... forse ultimamente ha cambiato percorso"
"Non negli ultimi sei anni e questo glielo assicuro"

Ritorna sui suoi passi mentre rifletto sul fatto che se si mettesse a sedere, forse saremmo tutti più tranquilli.
Un tale pare leggermi nel pensiero:
"Signora venga, si metta a sedere"
"Grazie ma no, resto in piedi"
il tipo ci resta un po' male e la donna prosegue anche un po' piccata
"Nel senso ...
non ho ancora bisogno di stare a sedere su un bus, mi posso reggere benissimo e restare in piedi"

Forti queste persone:
Se non possono sedersi, si lamentano ...
Quando qualcuno cede il posto, alcuni pensano che accettarlo sia un atto di debolezza ...
E rifiutano ...
(alle solite, non ci si piglia mai ...)

3 commenti:

stella erratica ha detto...

infatti.
se poi quando salgono, non ti sei messo ancora sull'attenti, ti sventolano davanti al naso il loro certificato di invalidità.

una volta un mio amico ha difeso due ragazzini da un'arpia. bus non totalmente pieno, due ragazzini seduti, qualche altro posto vuoto. la tizia si è messa davanti a loro. non ha detto niente. quando i due hanno fatto per scendere, si è profusa in un commento sull'educazione giovanile. il mio amico le ha risposto a tono zittendola: i posti liberi c'erano e lei voleva solo rompere le scatole ai due.
robe da pazzi.

(ma si può sapere perché se provo ad usare il mio nome wp il captcha mi dice sempre che sbaglio a scriverlo? capisco ogni tanto ma sempre!!!)

Andreas.B.Grogan ha detto...

Ma appunto, spesso lo fanno solo per il gusto di rompere le scatole con "la maleducazione dei gggiovani".

Andando OT, posso portare come esempio una gentil vecchietta che faceva capolino con la testa nel supermarket rionale piú volte al giorno: individuato il momento piú opportuno (quello di maggior affluenza) balzava all'interno, afferrava la prima cosa che gli capitava a tiro, si fiondava alla cassa con la fila piú lunga e, dal fondo della fila, cominciava a lamentarsi ad alta voce che non c'era piú rispetto e che nessuno la faceva passare, ecc... (Visto che questo giochino lo faceva 6 giorni su 7, tutti la conoscevano e nessuno se la filava piú...)

Cassandra ha detto...

Hi, hi, hi, è un brutto momento quando i ragazzini si alzano e ti cedono il posto.

La prima volta che mi è successo ho pensato. "Sarò mica ingrassata che pensano che io sia incinta?", poi tranquillizzata dal "Si accomodi signora" ho accettato. Almeno invecchiare ha qualche vantaggio.