considerazioni semiserie di un conducente di bus ...


6 giugno 2012

confrontiamoci

Sono d'accordissimo ...
I ciclisti (se rispettano le regole) hanno gli stessi diritti di tutti gli altri utenti della strada.
La domanda da porsi però è:
Appunto ... ma quando poi le rispettano ?
Tra semafori rossi costantemente "stracciati", marciapiedi presi per piste ciclabili sempre e solo quando ciclabili non sono (che di regola, quando la ciclabile è  sul marciapiede è quasi sempre vuota), buche schivate all'ultimo perchè il contraccolpo fa male (anche se io credo che essere investiti lo faccia ben di più ... male) a me pare ben poche volte, ma al solito ...
Ogni categoria vede le cose con occhio diverso e normalmente accusa sempre gli altri (e mai se stessa).

Stamattina per dire, il demente su due ruote proprio non riusciva a smettere di pedalare (o forse non conosceva la funzione dei freni ?) e quando ho fatto la fermata ...
Lui, bello come il sole, ha proseguito facendo lo slalom tra coloro che scendevano dalle porte (!!!) e quando suonando il clacson gli volevo far notare che il bus in fermata, a destra, non si sorpassa.
Mi ha mandato a quel paese ...
Una Signora ha visto la scena e ha ricambiato insultandolo, io vedendo il semaforo rosso in lontananza, già pregustavo di chiedere lumi in attesa del verde, ma con un colpo di magia oltre che di pedali, il demente si è trasformato in coniglio ...
Frullando con le gambe come un forsennato, ha tagliato la strada all'auto che sopraggiungeva in senso contrario (!!!) e si è buttato sulla viuzza a sinistra.
L'ho visto che si girava gesticolando poco amichevolmente al mio indirizzo, ma vabbè ...

Bravo !
vieni a gesticolare di fianco al bus che avevo già fatto scorrere il finestrino ...
(invece di scappare a perdifiato)

Tra l'altro, mica si trattava del ragazzotto strafottente che si credeva invincibile ...
Era invece il 40 enne in completo e cravatta che si recava al lavoro (!!!).
Magari un bancario, forse un assicuratore, chissà ...

All'autore della lettera chiederei davvero una bella lezione di convivenza da svolgersi insieme, confrontandosi.
Per una volta, senza la solita storia del "la bici è piccola, indifesa e viene sempre bistrattata".
(mica sempre ... a volte capita che anche le bici non siano corrette sulla strada, ma finchè ce la raccontiamo che a non rispettare le regole solo solo gli altri ...)

2 commenti:

Cassandra ha detto...

Vero, siamo dei selvaggetti indisciplinati. Ubriachi di onnipotenza percorriamo strade e maciapiedi guadagnandoci le maledizioni di autisti e pedoni.
E come se non bastasse ci sentiamo salvatori del pianeta perchè non inquiniamo.
Ma qualche volta rispettiamo anche il codice della strada. Ma solo qualche volta. Sì. Hai ragione, i ciclisti sono un pericolo. E dopo questa autodenuncia, perdonaci tutti, perchè andare in bici è proprio bello.

autistaxcaso ha detto...

Vedi ...
Con te il confronto sarebbe possibile ...
E secondo me sarebbe pure costruttivo
(averne dei ciclisti così)
;-)))