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Bellissima questa, che mi è capitata in deposito.
Qualche giorno fa, vado a consegnare un documento alla guardia in servizio nel deposito.
Consegno una busta e chiedo cortesemente che "venga fatta girare con posta interna all'ufficio competente".
Vecchie reminiscenze della precedente vita lavorativa, se non che la persona mi guarda stranita e gelida mi dice:
"Faccio girare ?
semmai la faccio avere all'ufficio competente !"
Beh certo, era solo un modo di dire ...
scusami se ho esagerato con le parole ...
(ma che le paghi un tot cadauna ?)
la prossima volta ti dirò
"mandala a x"
(e tu beneficerai del fatto che le cose sintetiche, tra i tanti difetti, hanno pure il pregio di costare sicuramente meno)
Scherzi a parte, ieri devo consegnare un'altra busta alla guardia ...
E' un'altra persona rispetto alla volta passata, io mi avvicino un po' intimorito e sinteticamente dico:
"la mandi all'ufficio x, grazie"
Questo mi guarda e mi fa:
"Cioè ...
La devo far girare con posta interna ?"
Eh ...
vedi che poi alla fine non ero io quello strano ...
(che poi, lui avrà pensato:
sti autisti ...
che strani ...
manco capaci di articolare una frase)
Ieri, sale un tale dall'aria strana.
Non è in giacca e cravatta, ma neppure pare soffrire, in termini economici, questo periodo storico, si tratta uno dei tanti che si incontrano ogni giorno e che normalmente non lasciano traccia nel ricordo.
Lui però mi guarda, fa per andare a sedersi poi torna sui suoi passi.
"senti ...
io non pago perché i soldi non ce li ho ...
sai, il periodo, la crisi ...
se salgono i controllori glielo dici tu ?"
Ma cosa ?
Che non hai i soldi ?
Guarda che non sono mica un finanziere ....
e manco un revisore dei bilanci ...
E' stata dura cercare di spiegargli che ognuno fa il proprio mestiere e che io non ho alcun potere (e ci mancherebbe) su chi fa la verifica dei titoli di viaggio.
Anche perché mi sa che non ha mica apprezzato tanto, lui era partito con la storia "del passaparola a garanzia" e non dava l'impressione di essere aperto a diverse interpretazioni.
Chissà, magari si tratta di un "must" che ripete ad ogni ingresso sul mezzo.
Mi chiedo se certe scuse siano estemporanee o se siano la norma per non pagare il biglietto.
Che poi, eventualmente, qualche collega pronto a giustificarlo sulla fiducia l'avrà trovato ?
Difficile ...
... Sarà la speranza che è dura a morire ....
Ps. nella foto una vecchia immagine che mi ero perso e avevo sempre dimenticato di postare:
le 12 e 12 del 12 dicembre 2012 ...
Bellissima coincidenza ...
E peccato che la linea 12 qui da noi non esista ...
Chiariamo subito ...
Il tale che ti chiede se il bus va alla stazione, quando a caratteri cubitali la destinazione è specificata sul display, (e magari la fonia la annuncia) è evento quotidiano irrinunciabile.
Uno dopo un po' non ci fa manco più caso e pensa che la gente fondamentalmente e perennemente abbia la testa tra le nuvole ...
Ieri però, mentre sono in fermata, un tale si avvicina al bus.
Giacca e cravatta, potrebbe essere un manager, oppure un viaggiatore elegante, lo vedo che guarda il display con attenzione ...
Legge, quasi sillaba le parole e passato qualche secondo attira la mia attenzione:
"ho letto che va all'ospedale maggiore"
"sì certo"
(e per l'appunto ... se l'hai appena letto)
"... chiedo, ma ci va davvero ?
sono tranquillo insomma ?"
Più che tranquillo sei sicuramente strano ...
Halloween con i suoi scherzetti è passato da un po', per il 1 aprile c'è ancora da aspettare, perché questi dubbi ?
Bah, ma sti personaggi saranno veri o come nei videogiochi vengono messi lì di proposito per creare difficoltà in chi li incontra ?
Mi interrogo ....