29 giugno 2012
complicazione cose semplici
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autistaxcaso
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26 giugno 2012
italici vizi
Oggi, la solita nonnina bisognosa di dialogare si è intrattenuta a parlarmi della sua vita.
Io che venivo da qualche giorno di ferie, speravo di evitare questo immediato incontro con la quotidianità, sognavo un turno da solo isolato da tutto/i, ma pazienza ...
Siam partiti in assoluta allegria dal marito, ovviamente scomparso, "che ci teneva così tanto a conseguire la patente per guidare i bus" ma che era stato inesorabilmente bocciato agli esami ...
Tra l'altro, da quello stesso ingegnere che invece, aveva dato la patente alla donna, che tra le mura domestiche, era definita un'incapace
(sa, mio marito mi riteneva adatta a condurre solo i tegami in una cucina ... azz proprio simpatico e brillante il defunto ...)
Mentre puntualizzava orgogliosa il fatto che lei in 50 anni di patente non aveva mai preso una contravvenzione, (sa, io vado sempre piano ma non intralcio ... e vabbè, bisognerebbe poi vedere su strada se è vero ...) il solito pedone tentava il suicidio in mezzo alla strada tra le auto che sfrecciavano a destra e a sinistra, ben lontano dal sicuro attraversamento pedonale dotato di impianto semaforico ...
La "mossa" non sfuggiva alla donna che interrompeva la narrazione delle memorie e senza mezzi termini lo definiva un cretino
"che come si fa ad attraversare la strada così"
(si fa, si fa ... sapessi quanti ne vedo ogni giorno, ma i cattivi siamo sempre e solo noi).
Poi, tornata a bomba sulla completa illibatezza alla voce multe su strada, mi confidava che, ahilei, a dire il vero sul bus un verbale le era toccato pagarlo:
"Un suo collega ...
ero appena salita ha iniziato a dire che non avevo fatto il biglietto ...
Ma le pare ?
Mi lasci il tempo !
Gliel'ho detto ma non c'è stato verso ...
Irremovibile ...
Anzi sa cosa mi ha detto ?
Voi vecchiette cercate sempre di fare le furbe ...
Ha capito ?
Vecchietta a me !
E sarà capitato 10 anni fa per cui avevo poi 77 ... no forse sett ... ma vabbè, lasciamo perdere"
Ormai faticavo a restare serio, un po' per il concetto delle vecchiette furbastre, un po' perchè si era risentita per l'annessione alla categoria e per fortuna è arrivata la fermata di discesa.
La donna che scende dalla porta anteriore (quella della salita) ma vabbè ...
Il fatto è che con uno scatto proporzionale all'età, si è fiondata davanti al bus e poi ha attraversato alla cieca ...
In una scena equiparabile a quella del "cretino" di qualche minuto prima ...
Così a caldo non me l'aspettavo, ma poi a mente fredda, nient'altro che la solita, ricorrente, storia all'italiana ...
Sempre pronti a criticare gli altri poi alla prova dei fatti, straordinariamente simili ...
Per non dire peggiori ...
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9:42 PM
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22 giugno 2012
togliere o mettere ?
18 giugno 2012
devo pagare ?
Come già detto altre volte ...
Alle volte appaiono dei personaggi che è davvero difficile pensare possano esistere
(ma dal momento che sono lì in carne ed ossa e ti parlano ...
... tuo magrado ti convinci)
Ieri, vedo distrattamente una donna salire.
La noto solo perchè con uno scatto degno di un da centometrista, in un attimo percorre tutto il bus e arriva al posto guida.
Donna di mezza età, ben vestita, mi guarda e chiede:
"scusi, io devo fare solo una fermata ...
devo comunque fare il biglietto ?"
"Beh, Signora che domanda è ...
sta usufruendo di un servizio, certo che deve pagare"
"ah, io credevo che per una si potesse chiudere un occhio"
"senta, facciamo così, fermo restando che se lo chiede a me io mica posso dirle che sì, può viaggiare a gratis, io non l'ho vista ...
Lei poi faccia quello che crede"
"ah, se lo devo fare lo farò" dice in un misto tra il rassegnato e lo stizzito, poi si allontana effettivamente obliterando il biglietto.
Le fermate in cui si trattiene a bordo sono due, in Italia viene quasi da gridare al miracolo per la correttezza certo, però ...
Ma che razza di domande sono ?
(che l'alternativa, assolutamente gratuita, era lì a portata "di piede" ...
la classica e salutare passeggiata)
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autistaxcaso
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17 giugno 2012
la ciclabile
La ciclabile è lì, sulla sinistra, lunga, larga, sicura ed invitante, ma la signora preferisce invadere la carreggiata destinata ai veicoli a motore.
per comodità ?
per pigrizia ?
per partito preso ?
la domanda comunque (ri)nasce, per l'ennesima volta, spontanea:
Cosa le fanno a fare queste ciclabili se poi in pochi le utilizzano ?
Poco prima, percorrendo la stessa strada ma in senso inverso, mi ero imbattuto in altri 2 ciclisti affiancati (!!!) che avevano in pratica fermato la corsa del bus:
Colpi di clacson ripetuti, la mano ad indicare che avrebbero dovuto stare sulla ciclabile e non sulla strada, mi sono pure beccato lo sguardo in cagnesco del lui
(l'altra era ovviamente una lei).
Scene classiche che si ripetono, con minime variazioni sul tema, giorno dopo giorno
(che scatole però !
e hai voglia poi lamentarti sempre e solo degli altri)
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autistaxcaso
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15 giugno 2012
alta pressione in arrivo
Stamattina transito dalla stazione ...
Solita fermata prolungata per permettere ai distratti di scendere e agli indecisi di salire.
Finalmente riesco a ripartire e quando sono in vista della fermata successiva:
"scusi, io dovevo scendere alla stazione"
"era la fermata che abbiamo fatto poco fa"
"lo so ma lei non mi ha dato il tempo di scendere"
"???"
"nel senso, io so che i bus fanno capolinea alla stazione e me la sono presa con comoda"
"guardi che mica tutti i bus fanno capolinea in stazione"
"ah no ?"
"certo che no !"
e se ne è andato, quarantenne dall'aria intellettuale con la montatura vistosa rimarcare il viso, la faccia poco convinta.
Per la serie:
strane convinzioni crescono ...
Poco dopo, temperatura interna effettivamente alta, il clima è in funzione ma tra aperture di porte continue e prolungate fa quello che può.
La donna da centro bus sbotta senza uno scusi-senta-buongiorno-oh-uh-salve-ecc ecc:
"e accendere l'aria condizionata ?"
"veramente è accesa ..."
(e per fortuna ...
glielo fanno notare anche altri passeggeri)
"ah ..."
e alla prima fermata, scende.
Seccata ?
Delusa ?
Perchè arrivata a destinazione ?
Non è dato a sapersi ...
Certo questo caldo africano annunciato, comincia a disturbare la psiche degli individui ...
(ci sarà di che preoccuparsi ?)
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13 giugno 2012
docenti
Ieri fermata alla stazione ...
sale una marea di gente, tutti diretti allo stesso luogo:
l'istituto tecnico pinco pallo.
Trattasi insomma di docenti, probabilmente impegnati nella preparazione dei vari esami di fine anno.
In fila indiana sfilano, chiedendo, ognuno a modo suo, la solita info:
passa per ?
vado bene per ?
devo andare a
ma lei va a ?
... Basterebbe ascoltare chi precede insomma e si eviterebbero le decine di variazioni al tema, ma i docenti sono pur sempre (italici) umani e come tali tendenzialmente si comportano.
Il bus era già affollato e fatta quella fermata è pieno all'inverosimile:
.... in prossimità dei varchi perchè al centro, il veicolo, come accade quasi sempre, sarebbe vivibile ...
basterebbe solo scorrere ottimizzando la "logistica di carico"
Ci sono 3 docenti che chiacchierano di programmi scolastici vicino ad uno dei varchi, arrivo alla prima fermata, apro la porta e c'è quello che si incastra:
"Momento !
chiuda !
mi si è incastrata la gamba !"
(tu pensa ! già è snervante quando si incastrano gli studenti, ma lì almeno dici "sono ragazzi" e un po' li assolvi ...
Ma qui, se si incastra l'adulto che dovrebbe formarli quei ragazzi, cosa dici ?
... meglio star zitti o sarebbero insulti ...)
"ok ora richiudo ...
ma per cortesia ...
spostatevi da quella porta, le persone devono poter salire"
Il genio acculturato si libera con una smorfia di dolore e finalmente si sposta con i colleghi al seguito, ma lì dove erano loro ...
Si tuffa la prof, intenta a manipolare il cellulare con cura e attenzione, manco fosse un tamagotchi bisognoso di affetto.
Alla fermata seguente, siamo daccapo:
apro la porta a fatica e la prof, distolta dal suo prezioso aggeggio con tono infastidito dice:
"sì ma è pieno sto bus !
cosa le apre a fare le porte !
troppa gente, uff io voglio pagare metà prezzo"
i colleghi abbozzano sorridenti mentre io incredulo mi allungo a guardarla:
"ehm sarebbe un servizio pubblico ...
io DEVO aprire le porte ad ogni fermata"
"capito, ma non ci stiamo"
"capito, ma la selezione in base a cosa la facciamo ? hanno tutti gli stessi diritti di poter salire sul bus eh"
Ve la faccio breve ...
siamo arrivati a destinazione che la mitica prof era ancora piantata lì, in prossimità della porta, poi quando in massa, il corpo dei docenti è sceso ...
Il panico !
nessuno sapeva dove fosse la scuola, tutti a guardarsi spaesati e a domandare lumi.
ah, la rotonda c'è, mi avevano data quella come riferimento ...
sì la fermata è quella giusta ...
ma dove sarà l'istituto ?
Per un attimo avevo anche pensato di indicarglielo io, poi visto come si erano comportati, ho chiuso le porte e me ne sono andato.
borse da pc ...
buste da tablet ...
ostentazione di smartphone ipertecnologici, ipercoccolati ...
C...O !!!
lancia google maps e ci arrivi in un attimo !!!
da docente quale sei l'idea brillante non dovrebbe mancarti mai, ma in questo caso, senza voler fare di tutta l'erba un fascio, la domanda è quasi inquietante:
Ma questi, erano davvero indicati a valutare altre persone ?
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autistaxcaso
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11 giugno 2012
responsabilità
Eravamo effettivamente in prossimità di un incrocio ...
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autistaxcaso
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10 giugno 2012
vita urbana
Della serie, parcheggiare dove capita e quando capita ...
Doveva trattarsi del restauro di qualcosa di molto instabile se non si poteva neppure accostare alla bell'è meglio.
Ma tanto funziona così, lo fanno in tanti, vigili (spiace farlo notare sempre) in giro ce ne sono pochi, se non quando in città c'è la visita di una personalità di spicco (e a proposito, domani devo scrivere qualcosa al riguardo).
Scene di quotidiana vita urbana ...
(che bisogna subire impotenti)
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autistaxcaso
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8 giugno 2012
in biglietteria
Ieri, relax in attesa di riprendere il turno.
Sono nel retro di una biglietteria aziendale e mi sto divertendo un mondo ad origliare le richieste di chi entra.
Biglietti certo, ma anche itinerari ... e altro.
Esordisce una signora con il solito biglietto sdrucito che avrà attraversato diverse ere geologiche tramandato di mano in mano, da familiare a familiare.
Lo presenta allo sportello chiedendo di poter averne uno nuovo ...
La ragazza non lo accetta perchè troppo vecchio (disposizioni aziendali) allora la donna attacca con la storia dell'emettitrice che ha preso 2 euro e non le ha dato i 50 cent di resto.
La ragazza fa notare che sono mesi che sulle emettitrici c'è scritto chiaramente che la macchina non da il resto ...
Giusto o sbagliato che sia, non sono dovuti resti e lì la donna inizia a mugugnare:
"e io come faccio a tornare a casa ?"
la ragazza allo sportello è imbarazzata io attiro l'attenzione del collega che sta sentendo il dialogo:
"Dai che adesso parte ..."
e a bassa voce ipotizzo il complotto che pian piano la donna crederà sia stato ordito nei suoi confronti
Partendo dall'antichità, passando per quelli che il biglietto non lo fanno mai e con un occhio alle scie chimiche in cielo, la donna chiaramente si sentirà vittima del sistema ...
prima il vecchio biglietto tramandato dagli avi antichi che lo avevano regolarmente acquistato pagandolo monete e sudore "e lei come poteva saperlo non fosse più regolarmente valido", poi quegli sporchi 50 centesimi che nessuno vuole renderle ma che vengono trattenuti con l'inganno "perchè vuoi mai che uno in Italia si metta a leggere cosa sta facendo e come lo fa" ...
Invece incredibilmente desiste quasi subito ...
l'ennesimo tentatico di riavere i 50 centesimi, l'ennesima affermazione "come faccio a tornare a casa ?" poi se ne va.
Guardo il collega:
Non ho capito, ma coi 50 centesimi cosa ci faceva poi ?
I biglietti costano comunque un euro e 20 centesimi, se anche venivano restituiti ?
ne comprava un 40 % ?
bah misteri ...
a meno che non avesse con se solo altri 70 centesimi
(magari il resto di quel famoso biglietto acquistato dagli avi ... monete preziose, sudate, anch'esse tramandate di mano in mano, ecc, ecc)
Il meglio però viene da un tale che dopo aver acquistato un biglietto e ricevuto il resto dice all'operatrice:
"sa dove posso trovare una pizzeria ?"
Caro, guardati un po' attorno e ne scoprirai praticamente ad ogni angolo, visto che siamo in pieno centro !
Ma la ragazza è più diplomatica dei miei pensieri e azzarda:
"che pizza vuole mangiare, intera o a quadretti ?"
e lui:
"va bene tutto, basta che sia fatta al forno ...
io solo al forno le voglio le pizze, poi a gas o a legna non ha importanza"
Sorride sornione alla ragazza e io penso:
No perchè scusa, le pizze, di qualunque natura e forma esse siano, forse le friggono ?
Vengono cotte nell'acqua bollente ?
Forse servite crude, magari ancora surgelate e appena tolte dalla pellicola protettiva ?
Capirai che indizio hai dato ...
(e se volevi fare "il piacione" ...
mah ...
certo ti potevi impegnare un po' di più eh)
Ho concluso che anche la vendita di biglietti deve offrire spunti meritevoli di un blog
(e che spunti ! se è vero che le due persone sono entrate in sequenza che poi, a malincuore, sono uscito anche io ...
il turno di guida mi aspettava)
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6 giugno 2012
confrontiamoci
I ciclisti (se rispettano le regole) hanno gli stessi diritti di tutti gli altri utenti della strada.
La domanda da porsi però è:
Appunto ... ma quando poi le rispettano ?
Tra semafori rossi costantemente "stracciati", marciapiedi presi per piste ciclabili sempre e solo quando ciclabili non sono (che di regola, quando la ciclabile è sul marciapiede è quasi sempre vuota), buche schivate all'ultimo perchè il contraccolpo fa male (anche se io credo che essere investiti lo faccia ben di più ... male) a me pare ben poche volte, ma al solito ...
Ogni categoria vede le cose con occhio diverso e normalmente accusa sempre gli altri (e mai se stessa).
Stamattina per dire, il demente su due ruote proprio non riusciva a smettere di pedalare (o forse non conosceva la funzione dei freni ?) e quando ho fatto la fermata ...
Lui, bello come il sole, ha proseguito facendo lo slalom tra coloro che scendevano dalle porte (!!!) e quando suonando il clacson gli volevo far notare che il bus in fermata, a destra, non si sorpassa.
Mi ha mandato a quel paese ...
Una Signora ha visto la scena e ha ricambiato insultandolo, io vedendo il semaforo rosso in lontananza, già pregustavo di chiedere lumi in attesa del verde, ma con un colpo di magia oltre che di pedali, il demente si è trasformato in coniglio ...
Frullando con le gambe come un forsennato, ha tagliato la strada all'auto che sopraggiungeva in senso contrario (!!!) e si è buttato sulla viuzza a sinistra.
L'ho visto che si girava gesticolando poco amichevolmente al mio indirizzo, ma vabbè ...
Bravo !
vieni a gesticolare di fianco al bus che avevo già fatto scorrere il finestrino ...
(invece di scappare a perdifiato)
Tra l'altro, mica si trattava del ragazzotto strafottente che si credeva invincibile ...
Era invece il 40 enne in completo e cravatta che si recava al lavoro (!!!).
Magari un bancario, forse un assicuratore, chissà ...
All'autore della lettera chiederei davvero una bella lezione di convivenza da svolgersi insieme, confrontandosi.
Per una volta, senza la solita storia del "la bici è piccola, indifesa e viene sempre bistrattata".
(mica sempre ... a volte capita che anche le bici non siano corrette sulla strada, ma finchè ce la raccontiamo che a non rispettare le regole solo solo gli altri ...)
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autistaxcaso
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4 giugno 2012
sottomettere
Le solite procedure così diffuse negli ultimi anni:
Quello che lavorava nell'azienda in crisi sarà stato invitato a firmare un contratto proposto dalla "nuova" società subentrante che si impegnerà a riassumerlo.
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autistaxcaso
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1 giugno 2012
comunque giustificare
Sarò cinico ?
Francamente non capisco perchè l'anziano debba essere ritenuto debole ...
L'obliteratrice segnala con un messaggio sonoro e con luce rossa quando la vidimazione del biglietto non avviene in modo regolare.
Considerato che la persona aveva un citypass intonso nella borsa, nel dubbio:
Perchè non usare intanto quello e poi, dopo averlo controllato con calma, finire l'altro in un'altra occasione ?
(i biglietti parzialmente utilizzati ... mica scadono)
Boh ...
pare la solita storia all'italiana.
C'è sempre una buona ragione per considerarsi vittime.
Certo che se non si esce da questo modo di ragionare, difficile progredire ....