considerazioni semiserie di un conducente di bus ...


9 luglio 2013

aspetta ...


La mancanza di educazione (mica tanta ... un briciolo) è sempre più evidente.
Nel giro di qualche giorno, la stessa scena che si ripete quasi eguale ne è la conferma.
La vera differenza (par condicio ?) è che prima è protagonista l'uomo, poi una donna, quarantenni, in forma, magari di quelli che vanno in palestra per mantenersi "gggiovani e forti".

Succede che stai procedendo sulla via, mentre loro, di spalle, si trovano a camminare sul marciapiede, ad una trentina di metri dalla fermata.
Sentono il rumore del bus e alzano un dito (lui) e la mano aperta (lei) senza manco girarsi, come se dovessero attirare l'attenzione del cameriere per fare un ordine ...
Tu li sfili, arrivi in fermata, fai salire e scendere le persone e quando guardi nello specchio ...

Te li trovi a 20 metri dalla fermata che camminano tranquilli ancora con l'arto eretto ...
Non un sussulto, calma piatta e relax, se non quando inizi a chiudere le porte.
Ecco, a quel punto iniziano a correre a perdifiato.

Troppo tardi ...
se trattasi di anziani, poveri, si possono capire e aspettare, ma dei quarantenni ?
Ora, mica che uno voglia provocare degli infarti improvvisi, ma almeno una corsettina, il passo svelto, la dimostrazione di buona volontà ...
Visto che il bus non è un taxi, il ditino mica basta o forse si ....

Per confermare l'assoluta cafonaggine e la mancanza di rispetto
Sei troppo stanco ?
Beh, allora aspetta ...
Tanto più che, abbassata la manina, al solito, ti indirizzano il vaffa plateale e sentito.
Aspetta ...

Aspetta ...
visto che non avevi fretta e ti sei pure distinto per quel tuo essere così simpatico e raffinato verrebbe da augurarsi che l'attesa sia anche corposa ...

(piccole vendette di chi sta svolgendo il proprio lavoro e detesta chi non ha rispetto).

2 luglio 2013

te lo dico io



L'altro ieri, anziana signora si avvicina al posto guida.
Parte da lontano, ma è evidente voglia innescare la polemica ...
Mi chiede di verificare l'orario di timbratura del biglietto e quando gli comunico che risulterebbe scaduto da circa un'ora, si inalbera dicendo che no, non è possibile, lo ha appena timbrato per cui c'è un errore.

Cerco di spiegarle che è tutto ok, l'orario sul display è esatto, ma prima che possa farla riflettere parte al contrattacco:
"anche il mio orologio fa le 11 ... 
mica non le 10"
Lo dice con un tono molto sgradevole, ma lì per lì, visto che sono alla fine del turno, cerco di non alterarmi.
Il bus è però semivuoto e dopo poco, la sento innescare a voce alta la polemica con un'altra donna del come "questi ti fregano un'ora, lo fai presente all'autista e lui se ne frega ...

fregano tutti intanto tu, se sale il controllore, prendi la multa".
Inizio a frugare nelle tasche e trovo la salvezza:

.... Un biglietto di prova ...

Pregusto la figurina di guano che le farò fare da lì a poco, mentre è ancora là a polemizzare con l'altra, che tendenzialmente la ascolta, ma ogni tanto butta l'osservazione di come sia però strano che accadano fatti del genere.

Arrivo in centro, scendo dal posto guida, timbro il biglietto e lo guardo ....
Mentre la vecchia ha interrotto le polemiche e mi osserva:
"vede signora, orario perfetto"
e glielo metto sotto il naso.
D'improvviso, l'orgoglio e la sicurezza fanno spazio ai dubbi e ad un po' di vergogna:
"ah ...
mi sarò sbagliata ...
ma io non volevo mica dire niente contro di lei"
"sì certo, ma se mi lasciava parlare glielo dicevo io che era impossibile l'orario fosse sbagliato.
Si aggiorna via radio, una differenza di un'ora è impensabile"
Vedo la gente che sogghigna, inclusa la signora che l'ascoltava, mentre questa all'improvviso si alza e sfarfugliando qualcosa, scende dal bus.

Avrà dovuto scendere davvero lì ?
Chissà, di sicuro pochi istanti prima non pareva ...
Non credo fosse in malafede, però provare a riflettere sulle cose prima di aggredire il prossimo, mai ?
Non glielo avessi fatto notare, quel suo essere in torto, magari andava in giro per il resto della vita raccontando la storia dell'azienda trasporti che truffa le persone ...
(della serie:
capito poi come nascono le "leggende metropolitane" ?)