considerazioni semiserie di un conducente di bus ...


28 novembre 2008

bus award 5119




Ancora una corsa con una vecchia signora
Trattasi della matricola aziendale 5119, purtroppo mi hanno detto saranno presto rottamati tutti i Menarini 201 prima serie, presenti in azienda e la cosa, confesso, mi spiace davvero …
Quei pochi rimasti sono quasi perfetti, nonostante l’età …
I cambi marcia sono fluidi negli inserimenti e nelle scalate …
I freni modulabili e pronti …
E certe accelerazioni con i mezzi di oggi davvero te le sogni …

Mah, prendetemi per pazzo …
Sapessi dove metterlo chiederei all’azienda di regalarmene uno dismesso(magari lo pagherei anche … una cifra modica eh)
Parcheggiarlo per strada o negli spazi condominiali, non mi pare il caso per cui non se ne fa niente, però anche tra 20-30 anni …
Credo sarà sempre bello guidare questi mezzi …

26 novembre 2008

bus worst 1624


Non ce n’è …
"Sua maestà" a metano non riesce a convincermi …
Mi sto confrontando con tanti colleghi e devo dire che il parere è quasi unanime …
Scadente o almeno, non all’altezza del blasone e delle aspettative che un mezzo Mercedes dovrebbe garantire …

Dicevo quasi unanime perché ogni tanto salta fuori il “fenomeno” che bello come il sole sentenzia con il sorrisino sarcastico:

E' che non siete capaci di guidarlo …

Va bene prof …
Certo che un mezzo funzionale, non dovrebbe richiedere particolare abilità per condurlo …
Soprattutto se con tutti gli altri in dotazione all'azienda si fa presto ad adattarsi e a trovarsi più o meno bene …

Questi Citaro a metano strappano in accelerazione, hanno il sound di un aspiratore e nonostante pesti e pesti …
Sono fermi …
Piantati …
Lenti …

Mi sa che ci vorrebbe un motore nuovo per avere soddisfazione

(e il prossimo che mi dice “bisogna essere capaci” lo seguo con la videocamera … voglio proprio vedere … e documentare codeste imprese del “maestro)

questo 1624 è probabilmente uno dei peggiori della serie in azienda

24 novembre 2008

bus awards 1444


Finalmente l’ho guidato di nuovo …
Mercedes Citaro a 3 assi da 15 metri
Con motore dello snodato da 18 …
Quando si dice piacere di guida …
Va via liscio e veloce che è un piacere, eppure al primo impatto nel corso di addestramento era parso un incubo pensare di guidarlo …

Se per caso un giorno ci salite ...
Provate a sedervi sul fondo …
Pare di essere su un treno (in un unico pezzo) tanto è lungo (!!!)

Invece la maneggevolezza è incredibile …
poi certo, bisogna stare in occhio sulle curve strette (scoda un bel po’ e si rischia di portarsi via l’eventuale mezzo che si ha a fianco) ma per il resto è impeccabile …
Cito questo matricola 1444, ma come detto altre volte, sarebbe da elogiare l’intera flotta
(sono in tutto 5)

21 novembre 2008

bus award 5304


Bassotto (è davvero il nome del modello ndr), matricola aziendale 5304 prodotto da Autodromo, un azienda che è stata dimessa.

Mezzo che divide gli autisti …
O lo si adora o lo si odia, non vi sono vie di mezzo, diciamo che a mio modo di vedere i pregi sono il motore (Man, dall’accelerazione brillante) e il pianale ribassato che facilita discesa e salita (alla voce pianale questo modello è stato un precursore … poi copiato un po’ da tutti).
Difetti, il raggio di sterzata (scarso), il retarder (invasivo) e quella tendenza a “puntare” inclinandosi verso terra nelle frenate decise …

Questo 5304 è il migliore bassotto da me mai guidato …
fermo restando la tendenza a puntare e il raggio di sterzata scarso ...
il retarder è accettabile

... avrete capito che, pur senza odiarlo profondamente, ne faccio volentieri a meno di guidarlo sto Bassotto …
Poi magari è solo perché una volta mi si è staccato lo specchietto dx improvvisamente mentre ero in fermata …
E' letteralmente crollato restando attaccato per i fili che lo riscaldano/muovono elettricamente
Non ho mai capito se per un cedimento strutturale o se perché il collega aveva “toccato” danneggiando il braccio
(nel caso … si è ben guardato dal dirmelo)

Quello che ho capito è che probabilmente avrò fatto la figura del pirla
Visto che mancava un “occhio” inevitabilmente il bus è stato sostituito …
Dal canto mio ho spiegato i fatti (e capisco che si possa credere al cedimento ... ma anche che qualcuno possa diffidare ... il primo a restarci di sasso sono stato io) ma ho come la sensazione che la colpa del danno, sia ricaduta in qualche modo su chi guidava il mezzo ...

19 novembre 2008

ancora manifestazioni





Oggi caos …
I contadini replicavano e dopo la manifestazione di un anno fa, rieccoli in città a protestare …
Curiosamente stavolta se la sono presa comoda …
attraverso una prima volta il centro alle 10 ed è tutto tranquillo
Ci ripasso alle 12 e 30 circa convinto che tutto sia ormai passato …
e mi viene indicata la deviazione
Probabilmente non troppo accurata con l’evolversi della protesta …
Morale, aspetto circa un quarto d’ora il transito del corteo imbottigliato in una via laterale …
E quando rientro in percorso, lo faccio là dove sarà minimo mezzora che non transita un bus …

E’ il delirio
Gente in mezzo alla strada …
Insulti
E una donna che brandisce minacciosamente un tutore urlando a squarciagola offese …
Raggiungo a fatica la fermata preposta pensando che razza di logiche attraversino la mente di una persona in collera …

C’è una manifestazione …
Disagi a non finire, hai ragione …
Ma come puoi pretendere che un bus ti si fermi dinnanzi quando la fermata di competenza di quella linea è avanti 50 metri …
Non è che il disagio fa diventare il bus un taxi che si ferma a richiesta …
Ma evidentemente qualcuno (parecchi) sono portati a pensarlo …

Alla fermata giusta comunque aspetto tutti quelli che con una corsetta (o con una camminata svelta) manifestano l’intenzione di salire a bordo …
La donna con il tutore non si vede …
Riparto e alla fermata dopo ho finito il mio turno …
Resto a bordo …
Non è che noi autisti siamo dei geni (o forse sì ?) però, quando in centro c’è una manifestazione, il modo migliore per bypassare i disagi è allontanarsi da quel caos …
Va detto che le linee sono deviate per lo stretto necessario poi tornano nel percorso, a volte manco occorre aspettare un bus, per spostarsi basta camminare 5 minuti per trovare un servizio, non dico regolare, però di sicuro più accettabile …
Io del resto se non fossi stato già su un bus avrei fatto proprio così (l’ho già fatto un sacco di volte)

A bordo del bus che guidavo fino a pochi istanti prima, raggiungo la prima fermata fuori porta e lì attendo il bus che mi riporterà a casa …
10 minuti e arriva (linea 36) …
E, sorpresa, a bordo c’è la donna con il tutore che si lamenta
di un autista che non si è fermato
Probabilmente quell’autista sarò io …
Ma non mi riconosce …
La tentazione di farmi riconoscere dura giusto lo spazio di un attimo, riflettendoci sarebbe difficile far ragionare una così …
Al che, lascio perdere …
Scenderà ad una fermata che poco ci azzeccava con il percorso del bus che guidavo prima (linea 86) e a quel punto si accende la lampadina …

Ha scambiato 86 con 36 …

E’ “cecata” e va in giro lamentandosi e insultando gratuitamente …
Un controllino alle lenti quando ?

Il bello è che infervorati per i disagi del presente (la manifestazione odierna ndr) in tanti facevano riferimento al futuro
(lo sciopero dei trasporti di venerdì prossimo)

oggi sto casino … E venerdì fate un altro sciopero voi !!!
(urlavano in tanti)

Ma che c’entra venerdì adesso ?
Che fai premediti ?
Sono 2 cose distinte e comunque ...
lo sciopero non era un diritto ?

Bah, per fortuna venerdì sarò lontano dai mugugni e dall’insofferenza …
Avute le ferie, domani parto …
Per 10 gg non voglio sentir parlare di bus e di trasporto pubblico …
Mica mi sono stancato del lavoro ...
noooo, è solo che di tanto in tanto bisogna (doverosamente) staccare la spina …

Si lavora per vivere, non è mai il contrario però …
(io almeno la penso così)

P.S. vi lascio con qualche “bus award” scritto a suo tempo, che apparirà nei prossimi giorni nonostante la mia assenza …
ci ritroviamo presto, buona lettura

17 novembre 2008

dove scende ?





Capitano giornate in cui si accumulano un sacco di eventi concomitanti …
L’altro ieri ad esempio, pioggia a catinelle, bus che va in avaria …
Morale, il collega mi porta il mezzo nel punto di cambio con una ventina di minuti di ritardo …

A bordo intanto è in corso un’indagine
Succede che ciclicamente l’azienda le commissioni per ottimizzare il servizio.
Sono rilevate le fermate di salita e di discesa e vengono effettuate domande riguardanti la qualità del servizio …
Le persone sono guardinghe e diffidenti …
rispondono, magari sorprese dalla richiesta a bruciapelo (dove scende ?) e subito si informano sui motivi della domanda …
Basta guardarle in viso per capire che potrebbero esplodere da un momento all’altro …
Un nonnulla potrebbe incendiare la miccia …
Infatti non appena viene rivelata la motivazione della domanda (indagine statistica) ecco la deflagrazione …

deve dire che il servizio fa schifo … mezze ore di ritardo ogni giorno
sentenzia severa una signora maniaca dell’ombretto, ormai fuori “tempo massimo” (da rosso diretto) per quella palpebra così blu …
Basterebbe indirizzare il naso verso il vetro per intuirne la causa principale (sta diluviando e il traffico è in tilt) ma la fatalona incartapecorita che non vuole arrendersi al tempo che passa, rincara ad effetto:
servizio da terzo mondo … per me è da 4
E peccato se poi nessuno aveva chiesto lei una pagella …
Ma tutt’al più un parere sulle locandine a bordo del bus e sui pannelli luminosi alle fermate.
(La nonna del resto è una di quelle da credenze radicate, difficile farla ragionare)

Nella mezzora di massimo ritardo (che poi per fortuna si ridurrà fino ad essere totalmente assorbito) i passeggeri più frustrati coglieranno l’occasione presentatasi (l’essere stati interpellati ndr) per sciolinare a completamento della risposta, tutto il campionario della lamentela:
troppi bus con gradini altibus sporchi e frequentati da brutte persone
troppi evasori che viaggiano impuniti
fino alla “perla speciale giornaliera” (tributo speciale all’abnegazione), una cinquantenne che aveva atteso stoica e inossidabile il bus per 20 minuti sotto l’acqua ……
Pur di non fare i 50 metri che separavano le 2 fermate (!!!)

L’indagine, va detto, ha comunque immediati aspetti positivi:
L’impennata nella vendita dei ticket a bordo è impressionante, mai viste così tante persone fare il biglietto per poche fermate di percorso:
probabilmente qualcuno pensa che dietro quell’innocente domanda si celi un piano per smascherare l’evasione …
E allora forse meglio investirci un euro fosse anche solo per 1 fermata …

Poi ad un certo punto …
posso dirle una cosa
Dice la signora alla ragazza che effettua l’indagine
io sono contenta del servizio, se può riportarlo all’azienda lo faccia pure … Si lamentano dei ritardi ma io dico, piove …
E anche quando non piove non lo vede la gente il traffico per le strade ? …
I bus passano per quelle stesse strade e anche dove hanno le corsie (preferenziali ndr) da percorrere trovano spesso e volentieri auto in doppia fila che le rendono inutilizzabili …
la gente vuole le comodità, non rinuncia a niente e si lamenta dei ritardi degli autobus …
Ma non lo capiscono che per recuperare un ritardo ci vogliono ore
?"

E lì interviene l’autista …
Signora, io la sequestro e la tengo qui con me come "mascotte" per sempre
no no che si sappia voi autisti siete brave persone e fate una vita particolare
grazie Signora, ma questo nel contesto è roba da ridere …
E’ che Lei ha capito esattamente come gira e funziona tutto
"non ci vedo tanto da capire

eppure …

Chissà, magari era una mia lettrice affezionata ...
Pareva li avessi scritti io quei concetti ...

Scherzi a parte, meno male che chi si ferma a riflettere, per andare oltre la superficialità del luogo comune, ancora esiste.

14 novembre 2008

modi di esprimersi




Per la serie “la nostra. lingua italiana”riporto conversazione nel tragitto verso la scuola tra due ragazze di un istituto tecnico:

non ho studiato un caxxo oggi, speriamo che non mi chiami
a me mi ha chiamato 2 giorni fa ma cosa c’era poi da studiare di preciso per oggi ?
boh … ma che caxxo ne so
ma davvero non hai studiato niente ?
sì, non mi serve un caxxo studiare … se mi va bene massimo prendo un 7 ed ho studiato per ore chiusa in casa … se mi va male prendo un 2 … però se non mi chiama mi è andata bene comunque e nei pomeriggi anzichè studiare mi sono fatta i caxxi miei
(ridono)
però se ti chiama
"sono caxxi … dai non farmici pensare … ma che fai ? porti sfiga ?
(arrivando nel piazzale dell’istituto …)
ma che caxxo fa quel cretino ?
(riferito ad un compagno)
ma c’è anche lui oggi ?
evidentemente … parla parla ma poi non fa mai un caxxo di quello che dice
"che caxxone
sì non capisce un caxxo … però è simpatico
(si aprono le porte)
dai su ... che si muovano ad entrare … che io non ne voglio un caxxo di bagnarmi i capelli

apperò …raffinate … (soprattutto una)
Dante sarebbe "ammaliato" da cotanta grazia femminile ...
quando incontro certi ragazzi, mi viene da pensare a quando dovranno prendere delle decisioni, a quando dovranno agire nell’ambito della mansione che svolgeranno:

Saranno caxxi ?
(verrebbe quasi da dire … 2 di più … 2 di meno … vista la quantità generosa elargita ...però ragazzi che futuro … speriamo non ve ne siano troppi così)

12 novembre 2008

musica




Periodo tranquillo …
Complici linee e orari prettamente “da anziani” non è che capiti tanto a bordo;
meglio così visti anche i recenti chiari di luna (leggi lettere ai giornali)...
Quindi come non approfittarne:
Quando è tutto sotto controllo indosso l’auricolare e ascolto della musica …
Capita di chiedermi che rapporto abbiano le persone con la musica, per me semplicemente è fondamentale e come diceva un noto slogan:

Se non esistesse bisognerebbe inventarla
.

A seconda dell’occasione e del brano è rilassante e/o può darti la carica, aiuta a mantenersi di buon umore, fattore questo secondo me basilare quando vai a porti con chi non conosci:
Leggi, sarà più facile evitare contrasti quando ti si parerà a fianco l’immancabile polemico.
E non bisogna mai dimenticarsi del traffico e degli utenti della strada che, linea tranquilla o no, sono sempre imprevedibili.

Come oggi …
Partito dal semaforo devo spostarmi a sx, un collega è in fermata e occupa metà corsia …
Così aziono l’indicatore di direzione per sorpassarlo e guardo lo specchietto;
ci sono 2 auto nelle vicinanze e un taxi a circa 50 metri dal bus …
A forza di guidare e di immetterti migliaia di volte in questo modo, con un colpo d’occhio, mentre procedi, capisci chi puoi fare passare e chi non danneggerai con la tua manovra, eppure, stai sicuro che spesso e volentieri trovi quello che pensa di essere più furbo di te:

Nel caso di oggi, il taxista …

Che quando vede il bus che si sposta accelera bruscamente e manda a quel paese i tuoi calcoli …
Qui però fa male i suoi …
Perché l’autista, forse anche aiutato dal benessere infuso dalla musica che sta ascoltando (o se non può ascoltare, da quel motivetto che mentalmente ripercorrerà inspiegabilmente per tutta la giornata) tollera di tutto ...
mancate precedenze (come piovesse), soste improvvise (selvagge e da cartellino rosso) pedoni che attraversano improvvisamente ovunque (quasi mai dove dovrebbero farlo) e chi più ne ha più ne metta …
Però a tutto c’è sempre un limite e quando dopo aver valutato la situazione, ti vede arrivare arrogante con tutte le luci sfavillanti e accese (anche quelle di cortesia interne) te lo devi aspettare che ti lascerà sacramentare a metà autobus …
Palesemente oltre quella doppia linea continua che delimita la carreggiata …

Inutile che ti arrabbi …
Ti bastava procedere ad una velocità costante e ti saresti accodato senza manco sfiorare il freno …
Invece volevi fare il furbacchione …
Ma evidentemente non sapevi che i bus, pur nella loro massa, sono capaci di spunti in accelerazione interessanti a saperli guidare
(non proprio tutti, ma oggi ti è andata male … ne hai beccato uno brillantissimo) …
Ora lo sai e oltre all’onta di non essere riuscito a sorpassare il mezzo pesante (anche tu sei un professionista della strada ndr), ti becchi pure gli improperi di chi ha visto tutta la scena e ora incrociandoti “scossa la testa” e ti compatisce …

Magari vi chiederete:
Quale canzone ha permesso all’autista di restare calmo e tranquillo e di ridersela pure alle spalle del malcapitato ?
Forse non ci crederete …
”I feel good” di James Brown
(e mai brano poteva capitare in una situazione migliore)

10 novembre 2008

emissione biglietti a bordo




Ora fate bene attenzione alla foto
Il biglietto “originale” è quello predisposto dall’azienda che esce dall’emettitrice di bordo.

Perché lo mostro ?

Perché 8 volte su 10, chi lo ha ritirato non riesce a strapparlo correttamente …
E quasi sempre poi me lo vedo arrivare di fianco:

mi ha dato mezzo biglietto, non si legge l’ora, va bene lo stesso ?

Le prime volte “malignavo” tra me e me che qualcuno potesse arrivare ad occultare l’ora ad hoc strappandola da un biglietto già utilizzato …
Sono davvero tanti ad arrivare con il ticket strappato, così dallo specchio un giorno li ho osservati;
è che hanno l’ansia, non aspettano la completa emissione del ticket per cui, ecco spiegata la difettosità …

Così senza stare ad interpellare capitan ventosa ho pensato a 2 possibili soluzioni all’inconveniente.
Che non è da poco, visto che a volte manco si legge il giorno (e leggere che il biglietto è costato 1 euro e che è valido nell’area urbana di Bologna per 60 minuti non è che aggiunga tanto)

La prima, un po’ provocatoria, sarebbe di predisporre gli strappi …
Come sulla carta igienica
Devo ammettere però che non so se servirebbe ad ovviare all’inconveniente;
Comunque se non attendi la completa emissione il biglietto lo strapperesti …

Così, ecco la seconda soluzione (definitiva) made in autistaxcaso riportata sulla foto alla voce “modificato”:
In pratica un layout diverso del ticket, prima la data e l’ora e poi il resto …
In caso di ansia improvvisa da prelievo, comunque quello che è importante sapere uscirebbe stampato …

Di fatto una piccola modifica che vi assicuro non è affatto banale.

7 novembre 2008

una triste storia



Avrei voluto scrivere il solito episodio leggero, semiserio, ironico, non fosse che ieri ho visto il collega verificatore sospeso.
La vicenda ormai è di dominio pubblico e anche quelli come me che non lo conoscono di persona, sanno esattamente chi è il protagonista di questa triste storia.
Era stato il protagonista involontario di un mio post, l’ho visto nel solito bar dove il personale si rifugia nei momenti di pausa dal lavoro, chi lo conosceva faceva le solite domande di circostanza (come stai ? tutto bene ?) lui cercava di mostrarsi tranquillo, ma si vedeva benissimo che non lo era.
Quando si è allontanato per gustarsi un caffè, la compagna ha confessato preoccupata ad alcuni conoscenti la gravità del momento (non fa che piangere a casa) e vi debbo confessare che sentire questo mi ha fatto venire i brividi …

Con il passare dei giorni è stato chiaro che la Sig.ra Serra ha scritto nelle sue lettere una parte dei fatti, omettendone altri importanti, la cosa non le fa onore ma del resto sul blog il post dedicato all’accaduto è variato nel titolo (e nell’immagine … prima c’era una vignetta su Hitler, sic) da “Kapo in fuga dal 3° reich si rifugia in ATC” in “Alice in Wonderland” e anche questo trovo non sia molto qualificante.
Il Collega ha sbagliato nella reazione certo, nessuno lo giustifica per quello che ha detto, penso che nel valutare i fatti sarebbe stato utile fermarsi un attimo per cercare di capire come mai aveva reagito così, non era certo la prima volta che incontrava dei rom, ci dovevano quindi essere quelle ragioni che pian piano stanno emergendo.

… ma il pubblico ufficiale non può dire certe cose …

Vero, però qui vorrei capire una cosa:
Il verificatore è un pubblico ufficiale solo nei doveri ?
E quando viene insultato lui, offeso, odiato, peggio PICCHIATO ?
Lì cos’è uno stronzo (e passatemi il termine) qualsiasi che deve solo subire perchè ha scelto consapevolmente quel lavoro ?
Non ce l’ha il diritto di essere anche trattato da pubblico ufficiale ?

Quando si scrivono certe lettere (la stessa a 2 giornali diversi ndr) bisognerebbe prima pensare alle conseguenze che potrebbero provocare:

Voleva giustizia la Sig.ra Serra ?


Sarebbe bastata la lettera all’azienda, scrivendo ai giornali era ovvio che si sarebbe innescata una reazione estrema;
l’azienda al centro delle critiche, era ovvio che avrebbe allontanato il dipendente prendendone le distanze, ma evidentemente alla Sig.ra Serra non bastava quella sospensione di qualche giorno, forse settimana, che sarebbe stata comminata al Verificatore se tutto fosse rimasto tra le mura aziendali.
No, lo scandalo doveva essere grande, fare rumore e la pena doveva essere esemplare …
Era ovvio anche questo …
ed ovviamente così è stato …

Ed ora cosa abbiamo ?
Un Italiano senza lavoro e un gruppo di Rom che scorazza felice per la citta.
Che problemi abbiamo risolto ?
Abbiamo vinto la lotta alla discriminazione ?

Illusa,
vai a chiedere cosa ne pensa il 95% dei cittadini, dei Rom …
Vieni sul bus e prova ad ascoltare cosa dice la gente ogni volta che ti approssimi alla fermata isolata dove sono in attesa dei Rom (nooo non fermarti … tira dritto !!!)
Vai a dire alla Sig.ra borseggiata sul bus che per aver discriminato dei Rom una persona ha perso il proprio lavoro e immagina la reazione …

I Rom non stanno simpatici a nessuno ...
… Questi aldilà del perbenismo di facciata sono i fatti …


Il collega starà maledicendo le sue stesse parole, ma pare che in un paese come il nostro dove nessuno è quasi mai colpevole, sia troppo difficile perdonarlo …
Auguro a lui di poter uscire da questa brutta situazione al più presto …

Mi consola il fatto che a leggere il blog della Sig.ra Serra, siano davvero pochi quanti ne condividono l’azione …
E poi che (va detto) la nostra modera gli interventi perché sennò sarebbero ben di più
Ne ho scritto uno anch'io, in forma anonima senza scrivere offese ma solo argomentando il mio pensiero contrario …
è stato censurato …
davvero curioso che a farlo sia proprio lei, nostra paladina anti discriminazioni ...

Il giorno che qualcuno mi dimostrerà che esistono dei Rom che vivono onestamente e senza delinquere ricalibrerò il pensiero;
ad oggi perdere il lavoro perché una signora ha scritto a due giornali riportando delle offese nei minimi particolari (omettendo completamente un'approfondimento sulle cause) rivolte a dei Rom, palesemente senza biglietto su di un bus …

Beh, mi sembra davvero un po’ troppo …
(mi si dirà "è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso" ... è che quella goccia non sarebbe mai dovuta cadere ... non in quel modo)

Importante ...
finalmente anche la versione del collega
(così che il quadro sia completo)

5 novembre 2008

in prossimità del capolinea


2 eventi curiosi da raccontare;

Ieri in prossimità del capolinea vedo una tipa che dal fondo del bus arriva fino a me …
Passo veloce, penso che mi debba chiedere dove si trova la tal via invece:

Ehm, scusi, volevo dirle che sul fondo del bus c’è un’ape
un’ape ?
"Sì ed è anche bella grossa

E quindi ?
devo andare a farmi pungere per scacciarla ?
guarda che io lo guido il bus, per la disinfestazione ci sono altri addetti …
Se l’ape viene qui, magari diventa un mio problema ma se resta là …

Ovviamente rispondo che sì, al capolinea darò un occhiata compatibilmente con l’orario …
Non posso mica interrompere un servizio pubblico per un’ape …

… E difatti, visto che al capolinea ero da solo e in ritardo …
(nessun altro comunque si è lamentato per l’ape al ritorno …
e visto che il bus era pieno direi che se ne sarà andata da sola
)

Oggi invece ad una fermata mi avvicinano due tizi;
vogliono sapere se la mia linea porta al comando dei vigili urbani.
Brancolo nel buio, la zona mi è oscura, uno dei due però aggiunge che si trova vicino ad una zona industriale …
E lì si accende la luce:

dovete prendere l’85
ce l’aveva detto anche un suo collega ma bisogna aspettare più di un ora

già …
e quindi ?
prendete l’86 perché essendo il numero seguente all’85 immaginate che possa percorrere le stesse strade ?

Non afferro il senso della risposta …
spiego loro che convieme aspettare appunto l’85 ma non mi ascoltano e si fiondano sul bus …
Capendo meno che meno la decisione presa che dirgli allora, se non e parafrasando il motto aziendale un “benvenuti a bordo” …
Resteranno 5 minuti, il tempo di arrivare al capolinea …
Dove non vi sono zone industriali ma solo case …

scediamo qui, chiederemo ...

chiedi chiedi …
ora ti toccherà raggiungere una fermata dove passi quel famoso 85 …
5 minuti in bus, sono un bel pezzetto a piedi, ma del resto, c’era un ora da attendere …
Magari così accorciate il tempo di attesa ….
(azz …. stai a vedere che sono venuti per questo a farsi un giro)

Domanda:
Sarà mica stata la vicinanza al capolinea che li ha portati ad essere così ?

3 novembre 2008

calmo & sereno





I giorni in cui vi sono delle deviazioni alle linee sono sempre i peggiori.
Non so per quale ragione, ma quasi sempre le persone associano il disagio che stanno subendo a te che stai guidando il bus.
Chissà, magari pensano che complice la tal manifestazione l’autista in base alle sensazioni momentanee (leggi tiramenti personali) inventi un percorso estemporaneo e lo imponga con totale nonchallances

L’altro giorno, mentre era in atto una deviazione, ho incontrato uno dei personaggi più curiosi di sempre a cominciare dall’approccio …
Calmo, sereno …
Mi chiede come può fare per arrivare nel determinato ospedale …
Domanda da 1.000.000 di dollari visto che il centro è chiuso e tutte le linee che vi passano sono appunto deviate …
Così, riflettendo un attimo, dico lui che il luogo più consono per prendere la linea che porta al tal ospedale è la stazione …
Dove in quel momento transitano quasi tutte le linee (deviate e non)

Mi aspetto qualche borbottìo …
almeno un sospiro di insofferenza …
Invece nulla, il tipo è tranquillo, dice anzi che in certe giornate deve essere pesante guidare e stare in mezzo al traffico che ci vuole pazienza da parte di tutti, dell’utenza soprattutto …
Mostra comprensione anche quando dico lui che non so bene quale sarà la fermata (provvisoria) giusta dove prendere quel bus …

E’ certo, lei sa della sua linea ed è già tanto …
mica si può pretendere che conosca anche i percorsi deviati delle altre


E lì, verrebbe la tentazione di organizzare una manifestazione per dare a lui in dono le chiavi del bus, dichiarandolo autista onorario in segno di riconoscenza per le parole spese …

Però …
qualcosa non mi torna …
per esperienza, tanta cortesia fa davvero a pugni con l’arroganza e con la frenesia schizzofrenia di certi giorni …

Così arriviamo alla stazione e mentre sto pensando di essere stato inopportunamente prevenuto, il tipo mi saluta e mentre sta scendendo si gira e mi fa:

Ah, io il biglietto non l’ho convalidato …
in una giornata come quella odierna del resto, mica dovevo farlo


Detto con una faccia …
Che assomiglia più ad un culo che ad un viso (e passatemi la metafora esplicita)
E prima che io possa minimamente reagire è già scomparso …

Mentre riparto penso alla psicologia delle persone a quelle nozioni che ti insegnano nei corsi per indicarti come porti senza creare contrasto …
Ecco, questo sarebbe davvero un caso interessante su cui riflettere, un comportamento che esce dai soliti canoni …

Per quale ragione avrà sentito il dovere di confessarmi che il biglietto non l’aveva fatto ?
Non poteva prendere e scendere senza aggiungere nulla oltre all’augurio di buona giornata di rito, ricambiato ?
Forse si sentiva in colpa e avrebbe voluto quell’approvazione che un autista non avrebbe mai potuto dar lui ?
(del resto deviazione o no era un giorno come tutti gli altri … non vedo perché il bus non si dovesse pagare)
Che risposta si sarebbe aspettato di ricevere ?

Bah, interrogativi che mai verranno chiariti dal diretto interessato …
L’unica cosa certa è che ha scroccato inopportunamente un viaggio a gratis …