considerazioni semiserie di un conducente di bus ...


29 settembre 2010

dividere le orecchie


Oggi, un controllo dei biglietti sul mio bus.
I verificatori salgono, sono in tre e veloci si posizionano:
Uno in testa, uno al centro e l'altro in fondo al mezzo, chiedono di vedere i titoli di viaggio ...
Al solito, osservando le persone dallo specchio, pare di essere a scuola;
quello che in un aula si definirebbe "preparato" sul bus è ovviamente colui che possiede il ticket ...
Sorriso ostentato, non vede l'ora di dimostrare ...
C'è quello che pare in tutt'altro mondo affaccendato e che probabilmente in cuor suo spera si passi oltre ...
Cosa che in una verifica biglietti non accade mai ...
Poi c'è la solita faccia irrequieta, che, si vede lontano un miglio, è "impreparato" ...
Pardon, oggi non ha il titolo di viaggio.

Ne verbalizzano un paio e mentre annotano i dati, la gente continua a salire ...
Alcuni, vedendo i verificatori, si fiondano all'emettitrice per acquistare quel tagliando che, non vi fosse stata la verifica, ogni volta mi chiedo se sarebbe stato comunque venduto ...
Uno si siede:
Giovane, potrebbe essere abbonato o forse meglio dire lo sarà.
Passano le fermate, i verificatori hanno finito di redigere i verbali, che consegnano ai trasgressori.
La mano che afferra, lo sguardo basso, la voglia di non essere lì ...
ovvero, in questi casi, il solito susseguirsi degli eventi.
Prima di scendere però, un occhio anche a chi è salito da poco.
"grazie ... bene ... ok ..."
arrivano al giovane che alla richiesta del biglietto, fruga in tasca:
Alla ricerca del tagliando ?
Macchè ...
tira fuori la storia della moneta che non riesce a trovare.
Il verificatore ironizza sul fatto che sono passate svariate fermate da quando è salito e che la moneta, bene sarebbe averla tra le dita salendo sul bus ...
Ma il giovane continua a cercarla, ovviamente invano.

Pare incredibile da dirsi, salendo non aveva notato la verifica in corso, si era seduto beato e ora subirà le conseguenze.
Scendono tutti assieme mentre mi sto chiedendo dove abbia la testa la gente.

Appurato che sarai uno di quelli che viaggia sempre senza pagare ...
Vedi un tale, piantato in mezzo al bus che sta scrivendo su un blocco ...
Chi sarà e cosa farà mai ?
Sarà mica quello della pizza da asporto che prende le ordinazioni dei viaggiatori per la cena ?

Bah, in questi casi, viene buono un vecchio interrogativo:
Ma la testa ti serve per dividere le orecchie ?
(pensando all'ipotetica risposta ... se non altro ... per stavolta giustizia è fatta)

27 settembre 2010

la notiziona


tratto da "City"

Londra:
In autobus ci si stressa meno che in macchina.
Lo rivela uno studio britannico pubblicato sulla versione online del Daily Mail. Secondo la ricerca del dottor Lewis, dell'università del Sussex, chi guida si "ammala" di problemi di salute mentale lievi e "nascosti" ma presenti molto più di chi siede su un autobus.
Lewis ha registrato i battiti cardiaci di 30 pendolari che facevano lo stesso percorso in autobus o in macchina. Lo stress di chi guida è più alto del 33%. Ad aumentare è anche la sensazione di stare "buttando" la propria vita:
Perchè mentre si guida non si può lavorare nè leggere ma solo stare attenti al traffico.

Studio interessante, quanto, a mio modo di vedere, elementare
(ma sempre da Londra arrivano sti studi ?).
Lo andavate a chiedere ad un autista di bus ve lo diceva lui senza bisogno di "cavie" da analizzare che ci si stressa di più in auto che su un mezzo pubblico, non fosse altro perchè sul bus guida qualcun'altro.
Resto perplesso sul fatto di "buttare" la propria vita in mezzo al traffico:
Sì certo, il tempo di sicuro non viene di certo investito in coda, su un viale e passi che uno non può leggere mentre guida ...
Ma tra tante cose che si potrebbero fare in quel mentre, proprio andare a rimpiangere di non poter lavorare ?
Beh, forse giusto a Londra avranno certi rimpianti ...
(poi, noi autisti di bus, siamo appunto la prova vivente che mentre si guida ... si può anche lavorare).

Mi chiedo se a fare queste ricerche si venga anche pagati per i risultati.
Perchè nel caso, mi è venuto in mente uno spunto interessante per il futuro:
Lo stress da biglietto

Eh sì, perchè se non ce l'hai, mica ti godi il viaggio come se sei in regola ...
e sai quante paranoie temendo di essere beccato in fallo ...

(allora contattatemi cari ricercatori ... Resta inteso che il copyright per un'eventuale, futura, ricerca in questo senso, ormai è mio ...)

24 settembre 2010

aggiornamento querela

.
.
.
Puntate Precedenti


Mercoledì scorso sono stato in questura per la notifica della querela.
La cosa piacevole è che dopo aver sentito il racconto, è stato subito evidente anche ai funzionari di polizia che si tratta solamente di voler "andare a soldi".
C'è una prognosi emessa dall'ospedale di 7 gg ...

Che, voglio dire, se ora esco di casa, sanissimo come sono e vado al pronto soccorso lamentando di avere male al collo per una botta ...
dopo le lastre di controllo 7 giorni per precauzione li danno pure a me.
E di questo sono certo visto che anni fa per una scheggia finita non si sa bene come nell'occhio che manco trovarono (probabilmente uscì da sola) me ne diedero 10 ...

La domanda che si ponevano in questura era come si fa a lamentarsi per la lentezza della magistratura, se poi si devono occupare di certe "cavolate" (la definizione non è mia, ma loro).
Uno era talmente schifato che mi ha dato addirittura il consiglio di non firmare quando la signora ritirerà la querela (io dovrò firmare per accettazione).
Dice che se porterò una memoria al giudice di pace (pur senza avere testimoni a mio favore) degli insulti ricevuti, poi passerà lei dalla parte del torto.
Che è molto affascinante come sviluppo, ma non avendo tempo da perdere in cavolate ...
lascerò correre.

(tanto se ritira la denuncia, significa che ha ricevuto un indennizzo ... a quel punto a cosa servirebbe continuare sta pantomima ?).

Speriamo non capitino più certi episodi, però di sicuro ho imparato la lezione.
Prossima volta sequestro i passeggeri finchè qualcuno non si propone come mio testimone (!!!)

(in questo senso bello lo scambio con il mio responsabile a cui ho detto sta cosa ...
la reazione è stata un "no, non sequestrarli" un po' preoccupato ...
No no, vai tranquillo ... nel caso, finchè non salterà fuori un testimone li sequestrerò eccome)

23 settembre 2010

salti mortali


Ieri, tipica mattinata di scuola ...
sto seguendo dalla mia posizione privilegiata l'andamento bizzarro del traffico ...

- in hd e senza bisogno di occhiali (al massimo e se ti va, usi quelli da sole)
- su mega schermo panoramico widescreen
- in 4d (le 3 classiche più quella olfattiva ... respirare lo smog del traffico è coinvolgente ... e esclusivo)
- con funzione active (puoi interagire e sfogarti in tempo reale semplicemente aprendo il finestrino)
- nell'incredibile sistema theater surround (rumori a 360° ... sei al centro dell'ingorgo !)
(in più, la vera rivoluzione ... tutto questo è gratis !!! ... anzi e per meglio dire, ci pagano pure per beneficiarne !!!)

Vabbè, a parte la facile ironia, sono con il bus in mezzo alla carreggiata del senso unico.
Un paio di scooter si affiancano, uno a destra, l'altro a sinistra e poi sorpassando convergono al centro ...
Nella manovra si sfiorano, rischiando il contatto, ma dopo un attimo di incertezza spariscono all'orizzonte, mentre altri ancora compiono le stesse peripezie ...
Pare un videogame, mancano solo i raggi laser al posto delle luci di posizione per provare a polverizzare i mezzi più molesti, in realtà è solo un mattino qualunque nel centro storico cittadino ...

Una signora osserva, scuote il capo e mi dice:
"certo che è un lavoro difficile il vostro"
(già ... ogni tanto qualcuno si sveglia dal torpore del viaggio e lo nota ...)
"ma come fate ?"
"Beh, i primi tempi è stato difficile ... poi si sono bruciate le cellule della razionalità e della prudenza e tutto è diventato semplice"

La signora mi guarda con la faccia di chi sta ponderando indecisa se siano più pazzi quelli che ha appena osservato o il conducente del bus e poi si allontana, ma del resto, mica ho mentito ...

Se non ti passano le 1000 fobie preventive e sei uno di quelli che deve sempre riflettere prima di agire, meglio che cambi mestiere ...
L'istinto si affina e con il tempo si adatta ai comportamenti estremi, prevenendoli.
Il fatto è che sta gente sposta l'asticella (dell'incoscienza) sempre più in alto (e per adeguarsi ... tocca fare i salti mortali)

20 settembre 2010

l'affezionata viaggiatrice


Ogni giorno centinaia di volti ...
Lavorando in ambito urbano difficile conoscere le persone.
Ne vedi talmente tante che fai fatica a focalizzare, a parte ovviamente pochi personaggi singolari ed eccentrici.
Come una ormai affezionata viaggiatrice:

Le dai una cinquantina d'anni, potresti dargliene qualcuno di meno ma la faccia sembra vissuta.
Le piace indossare capi vistosi, tailleur strettissimi dai colori vivaci a valorizzare la figura slanciata, usa tacchi talmente alti che fa fatica a camminarci, borse firmate e soprattutto cappelli che porta spesso e che è difficile non notare.
In due parole, strana, ma sicuramente elegante.

Saranno 2 - 3 anni che di tanto in tanto la incontro alle fermate al mattino, l'altro giorno mi ha chiesto una informazione a proposito delle ormai famose deviazioni e si è intrattenuta a dialogare per qualche fermata.
La voce è sofisticata come la persona ...
All'inizio fa quasi un po' ridere, come ascoltare una ipotetica sorella di Lapo Elkan per rendere l'idea del tono, però i pensieri sono interessanti.
Da una persona che vedresti bene su un auto blu, non ti aspetteresti di sentire che il servizio bus della città è ottimo e che il centro andrebbe pedonalizzato.
L'abito spesso "fa" il monaco, nel senso che si tende ad essere prevenuti pur non conoscendo di fatto le persone, una sbirciatina visiva e ti fai la tua idea ...
Ricredersi, scoprendo che i riconoscimenti per ciò che ogni giorno si fa, vengono da chi, mai avresti pensato lo potesse notare è oltremodo piacevole.

Il bus si ferma ad un semaforo e mentre mi parla, 3 tipi attraversando ammiccano verso di lei ...
Uno fa pure un apprezzamento verbale ...
Non si capisce cosa dica di preciso o almeno, io non lo capisco e la tipa per tutta risposta lo definisce uno "stupidotto" confessando che a 44 anni e dopo aver procreato una figlia, certe frasi sono fuori luogo ...

Vabbè dai, a parte il solito sminuirsi, tipico di tante donne, (il come si veste, fa davvero a pugni con il basso profilo) uno dei pochi personaggi che, davvero, non passa inosservato tra i tanti viaggiatori quotidiani ...
(e almeno per una volta, non per le solite affermazioni)

17 settembre 2010

convivenza


All'inizio della mia avventura come autista ero convinto e lo scrissi, che uno degli aspetti positivi di questo lavoro fosse la mancanza di rapporti stretti con i colleghi.
Il classico gomito a gomito di un lavoro normale che se mai becchi il collega sbagliato (cosa probabilissima ... forse perchè è normale trovare persone diverse da noi), te lo devi gestire per tutta la vita ...
Devo dire che ne sono ancora convinto, soprattutto per quel che riguarda gli altri autisti con cui si scambiano brevi ed eventuali battute sui turni, sull'utenza, sulle ferie, magari sul tempo e nulla più, restando magari mesi senza incontrarsi ...
Sto scoprendo però che c'è un'altra categoria di colleghi con cui i rapporti possono divenire problematici ovvero:

I Garagisti

Strana in efffetti sta cosa, considerando che la stragrande maggioranza dei garagisti erano autisti, però è come se vi fosse sempre una piccola gara per dimostrarsi migliori ...
Il garagista del resto lo incontri ogni mattino ...
vero che ruotano nei turni pure loro ma è frequente ritrovarli e avere, ovviamente sempre con i soliti noti, diatribe.
Gli esempi si sprecano, al mattino ti rivolgi al garagista per le piccole problematiche quali possono essere una spia accesa, un display che non funziona, una porta che non chiude ecc ecc ...
Ecco, metti caso che quello sale, "smanetta" un po' e risolve la cosa, sul suo volto potrebbe apparire l'espressione fiera di colui che ti reputa un fessacchiotto inadatto ...
Come se non sapesse che il più volte sono problemi che si risolvono senza intervento alcuno, andandosene così come sono venuti, ma che è comunque doveroso segnalare:

Che fai, esci in linea così ?
E se ti si blocca il bus per strada ?
Sarebbe il tuo compito quello di risolvere i problemi ai bus (tra l'altro) ...

L'altro giorno poi, stavo uscendo dal parcheggio ...
mattina presto per non dire l'alba, deposito deserto, decido di affrettare i tempi e anzichè fare il canonico e lungo giro attorno all'officina, svolto a destra, trovandomi in contromano per 10 (dieci) metri.
(fate conto che la fila di bus che avevo sulla destra, esce tranquillamente da quella parte ogni giorno e nessuno ha nulla da ridire)
Se non che, sbuca dal nulla il garagista, ditino alzato a fare no no e il sorriso beffardo di quello che sottintende ti ho beccato a fare il furbo, a farmi sentire in colpa.
Si lo so bene, le regole sono regole ma siamo in un luogo privato e come detto data l'ora non c'era anima viva ...
(va da se che in un altro momento della giornata una manovra del genere, pur se per soli 10 metri non la farei mai)

Vogliamo parlare di quello che fanno loro, i garagisti, nei depositi ?

in 2 parole di tutto (e nessuno dice loro nulla) tanto la scusa è sempre pronta:


ti passano a fianco ad una velocità tale che se non stai attento vieni risucchiato dal vortice in coda al bus ?
(ovvio lo stavano provando)
parcheggiano un bus laddove non vi è lo spazio predisposto magari per chiacchierare tra loro ?

(beh era momentaneo ... ora lo spostiamo)
fermano un bus in un punto che intralcia ?
(cioè un attimo, che fretta hai ... mi ero fermato un momento a chiedere ...)

A parti invertite (della serie, facesse un autista ste robe) sarebbero richiami se non certi, probabili, ma dentro il deposito, il garagista regna sovrano e impunito.
Chiaramente e come premesso, non sono tutti così, ce ne sono tanti correttissimi e disponibilissimi e tempo fa condivisi lo sfogo di uno di loro.

Io stavo cercando il bus che mi era stato assegnato;
là dove doveva essere non c'era ...
Così mi rivolsi ad un garagista che stava analizzando le segnalazioni del giorno precedente
(ogni giorno, gli autisti segnalano su un apposito modulo, le eventuali anomalie riscontrate sul bus affinchè possano essere analizzate/riparate).

Sorrideva amaro e mi fece leggere cosa aveva scritto un collega riguardo ad un problema al sedile:

"bus inguidabile perchè non si trova la posizione del sedile, problema già segnalato C.... lo volete aggiustare !!!!! andatevene AFFANC... !!!"
(scritto proprio così, comprese le maiuscole).

Convenimmo che il linguaggio era inopportuno ed eccessivo, sicuramente non consono alla segnalazione di un problema, ma che farci ...
gli attriti garagisti / autisti a volte sono forti ed estremi, gli uni ad accusare gli altri di incapacità e viceversa ...

Chissà poi perchè in tutte le aziende nascono certe competizioni tra uffici (reparti) e uffici (reparti).

15 settembre 2010

come mai ?



L'altro giorno, ho visto in tv una trasmissione ricordo di Mike Bongiorno dove Fiorello raccontava aneddoti sul "Re del quiz".
Uno di questi mi è parso molto divertente, erano ad una cena anni fa e si conoscevano appena.
L'uno era di fronte all'altro, il look di Fiorello era quello del karaoke (quindi coda e capello lungo).
Ad un certo punto Mike osservandolo e notando che il tale sedutogli a fianco (era un autore) aveva lo stesso capello lungo a coda domandò:
"siete fratelli ?"
"no"
e Mike di rimando:
"come mai ?"
Fiorello raccontava l'imbarazzzo di dover dare la risposta sensata (beh, siamo nati da genitori diversi) ad una domanda che non aveva senso, ma che in realtà, faceva parte del personaggio Mike.

E mica solo di Mike ...
sai quante domande "nonsense" dagli utenti ...

Stamattina per esempio:
Linea deviata ormai da un mese, sono sul percorso alternativo e mi viene a fianco una giovane donna.
Sa della deviazione, sa dei lavori che l'hanno resa necessaria, tuttavia mi chiede se il percorso originale sia stato ripristinato:
"non ancora"
mi guarda per un attimo e mi fa:
"come mai ?"

Ma che razza di domanda è ...
cosa vuoi che ne sappia io quando finiranno i lavori e perchè mai, in senso generale, un autista di bus dovrebbe conoscere le tempistiche dei lavori stradali ...
forse hai sbagliato persona, dovevi domandarlo a uno degli stradini che li stanno eseguendo o perchè no, telefonare al comune.

Invece, come Fiorello mi è toccato di assecondarla spiegando con cortesia l'ovvio, ovvero che evidentemente i lavori di manutenzione non saranno ancora completi.
Se n'è andata un po' delusa per ritornare poco dopo a chiedermi se anche quell'altra linea che transita per la stessa via in corso di manutenzione era deviata.

Macchè ...
quella è semi regolare ...
la fanno transitare dalla pista ciclabile ...
Cioè, secondo te ?

Bah ...
i primi tempi avrei pensato che si divertivano a prendermi per i fondelli, invece ora ormai so che queste persone sono proprio così ...
svampite e pure.
Magari quella della domanda nonsense è una sindrome diffusa
(poi vai a sapere ... faccio l'autista di bus, mica il medico).

13 settembre 2010

e le mezze misure ?


L'altro giorno, tornando da passeggero dopo il turno di lavoro, ennesima situazione della serie "senso civico, questo sconosciuto".
Il solito giornaletto gratuito abbandonato sul sedile è caduto sul pavimento del bus ...

Chi lo scavalcava ...
Chi lo evitava ...
Chi lo pestava ...
Chi lo stracciava con il tacco appuntito ...
Chi rischiava di inciamparci sopra ...

Ma ce ne fosse stato uno che scendendo lo raccogliesse e lo buttasse, nel cestino dell'immondizia.
Macchè, venti minuti di percorso ad ammirare il totale e assoluto menefreghismo della gente ...
E sono quasi sicuro che se non l'avessi buttato io, sarebbe arrivato a sera in deposito ancora sul bus ...

Mai che si trovino le (sagge) mezze misure, o la totale indifferenza oppure il puntiglio estremo.

Oggi infatti, sto attendendo l'orario per partire dal capolinea, arriva una tipa giovane e propone la solita domanda:
"a che ora parte ?"
"tra 2 minuti"
stavolta però, una replica mai sentita prima, dopo avermi guardato
un po' stranita mi fa:
"si d'accordo, ma volevo sapere l'ora esatta in cui parte"

cioè, ma guardare l'ora e aggiungere due minuti, costa fatica, non ce la puoi fare o sei proprio puntigliosa a questi livelli ?

Probabilmente l'ultima ...
ascoltata la risposta ha guardato l'orologio, valutando in un attimo il da farsi, ed è salita ...
C'era poco da fare del resto, se non attendere il bus seguente, ma vabbè ...
Inutile porsi interrogativi e/o ragionare sugli eventi per quanto strani.
sono ormai tutti tornati dalle ferie e gli effetti (se mai sono stati benefici) stanno svanendo velocemente, ...

... Tutti tali e quali a come erano prima di partire insomma ...

10 settembre 2010

riflessioni


Ieri sera una giovane ragazza è morta in un incidente, tristemente banale come ne capitano tanti ...
Lei in scooter, la macchina contromano che fa una manovra azzardata, l'impatto, il dramma, il conducente che in seguito, viene trovato con valori di alcool nel sangue al di sopra della norma.
Non fanno ormai notizia certi eventi seppur tragici, non fosse che stavolta c'è un elemento che non può che fare riflettere.
Il conducente era un poliziotto non in servizio.
Ora, senza demonizzare nessuno, viene da chiedersi quando e se sarà mai possibile rispettare le regole in questo paese se, neppure chi ha il compito di farle rispettare, è impeccabile nell'applicarle alla vita di tutti i giorni.

Ce lo diciamo da tempo su questo blog cercando, se possibile, di riderci su (finchè va tutto bene ...), però ogni giorno si aggiungono nuovi capitoli e la ripetizione dei soliti luoghi comuni è ormai ossessiva ...

Quello che ti taglia la strada ...

Quello che passa con il rosso ...
Quello che parla al cellulare ...
Quello che non segnala la svolta ...
Quello che frena senza motivo ...
Quello che attraversa senza guardare ...
Quello che va troppo veloce ...

Ma di solito solo gli autisti di bus vengono notati e additati per le manovre scorrette ...
Tutti gli altri (ormai troppi !) stanno pericolosamente passando in silenzio quasi si fosse costretti a tollerarli e ad accettarli ...

Di seguito ho pensato di postarvi l'intervista al padre, una persona che con tanta calma e la giusta lucidità, ha commentato il fatto.
Mi ha colpito molto il suo pensiero, non credo riuscirei ad essere come lui, per questo lo ammiro molto e spero che leggendo le sue parole in tanti trovino spunti per riflettere.

"Le ha tagliato la strada per arrivare prima mia figlia è morta per quei pochi metri"
Lo sfogo del padre di Francesca, vittima dell'incidente sui viali
di ALESSANDRO CORI (da Repubblica del 10/09/10)

"Portare rancore è inutile. Io infatti non odio quell'uomo, ma non devo e non posso perdonarlo. Chi ha ucciso mia figlia ha il suo fardello, come io ora ho il mio.
È lui che dovrà perdonarsi, in qualche modo, per ciò che ha fatto".
Carlo Mazzilli, il papà di Francesca, pesa ogni frase, ogni singola parola.
La rabbia che si può provare dopo la morte, così assurda, di un figlio, a soli 26 anni, sembra non sfiorarlo. Ma c'è.
Mentre parla riesce anche a trovare il modo di provare felicità per qualcuno che non conosce. "Gli organi espiantati a Francesca serviranno a sette o otto persone. Sta andando tutto bene, mi dicono i medici, e oggi pomeriggio ho saputo che un rene di mia figlia è stato trapiantato ad una ragazza che era in fin di vita. Ha la sua stessa età.
È una grandissima soddisfazione, una parte di Francesca vivrà in lei".

L'uomo che guidava la Citroen Xara è un ispettore della Polaria. Un poliziotto.
Lui per primo dovrebbe conoscere le regole, la legge, oltre che farla applicare.
L'altra sera, mentre era al volante, il tasso di alcol nel suo sangue era superiore al limite consentito dalla legge. "Che fosse un agente di polizia non cambia niente. Lui o un altro era la stessa identica cosa, non aumenta certo la mia rabbia. Il vero problema è che in Italia, a Bologna, ovunque qui da noi, le regole non le rispetta nessuno e tantomeno l'ha fatto lui.
Non si può neanche dire che fosse ubriaco, perché con quel valore capisci ciò che fai.
Lui ha cercato di accorciare la sua strada e ha fatto una manovra azzardata.
Tutto qui, sembra poco, ma mia figlia è morta per quel poco".

Il motivo, l'unico, per cui secondo Carlo si è abbattuta una tragedia simile sulla sua famiglia è proprio la mancanza di rispetto. "Purtroppo è un optional, per tutti.
Vicino al luogo dell'incidente c'è addirittura una caserma dei carabinieri e la Questura, ma tutto ciò non ha impedito a quel poliziotto di comportarsi male".
I colleghi dell'agente della polizia aeroportuale descrivono un uomo distrutto, un padre che sa di aver fatto una cosa gravissima e vorrebbe incontrare la famiglia della ragazza di cui ha causato la morte, per chiedere perdono.
Ora, però, non è il momento. È troppo presto.
Carlo vuole solo l'abbraccio di sua moglie, dell'altra sua figlia e del fratello gemello di Francesca. "In alcuni frangenti ancora non riesco a credere che lei non c'è più, eppure domani (oggi, ndr) andrò a riconoscere il corpo di mia figlia per la seconda volta. Non so ancora quando potrò celebrare il funerale. Devo aspettare.
Incontrarlo, parlare con quell'uomo, non è utile, né necessario. A cosa servirebbe?
Lo so che non voleva ucciderla ma l'ha fatto". Prima di attaccare il telefono Carlo sospira, mentre dietro di lui si sente qualcuno che piange.

8 settembre 2010

il capolinea



L'altro giorno, sale a bordo una donna.
Giovane, un po' vistosa nell'abbigliamento e soprattutto trafelata.
Riprende fiato e mi chiede se il bus va al capolinea.
Sto per fare la gaffe che l'avrebbe fatta arrabbiare un bel po' ma per fortuna non mi concede il tempo di parlare.
Tutto d'un fiato riprende, dicendomi che il collega che mi precedeva l'ha trattata male, l'ha presa in giro o almeno, lei si è sentita proprio così, presa in giro,
a domanda precisa "va al capolinea ?" lui, aveva ribattutto "certo, dove vuole che vada" ma lei non conosceva la zona e voleva solo sapere se stava viaggiando sul mezzo giusto.
(pausa)

In quella direzione infatti sono 2 i capolinea e la lettera A distingue le destinazioni ...
Mica semplice però dar la risposta, vista la totale mancanza del benchè minimo indizio ...
(dico ... annotarsi una via ? così giusto per avere un riferimento ... no è ?)
Provo con la semplicità a spiegare dove si trovino esattamente i 2 capolinea, ma la donna ricorda solo che l'altra volta c'era una chiesa nelle vicinanze
(Che capirai, di per se ... indizione !!!
Credo ce ne sia una nelle vicinanze di ogni capolinea, ma vabbè ...).
Poi l'illuminazione ...

"l'altra volta ? quindi è già venuta qui ?"
"si l'anno scorso ... e devo ritornare nello stesso negozio"

La matassa si dipana ...
La linea in questione infatti è solo da qualche mese che si dirama nei 2 capolinea diversi (prima ce n'era uno unico) ...
E' quindi chiaro che "l'altra volta" c'era solo quello storico ...

Tutto è bene quel che finisce bene e facendovi notare, ce ne fosse bisogno, come occorra ogni giorno improvvisare, giocoforza, soppesando spesso anche le virgole pur di trovare le risposte utili e corrette che l'utenza si aspetta (esige), ritorno all'inizio.
Vi chiederete:
Ma la gaffe ?
Beh, d'istinto cosa avrei potuto rispondere a una che mi chiedeva "va al capolinea ?" se non:
" .... dove vuole che vada ?"
(era così adirata ... alla seconda risposta tale e quale, chissà cosa sarebbe successo)

6 settembre 2010

una questione del nulla



però ... frena bene la 159 ... precisa ... sicura ...

l'autista stava riflettendo divertito tra se e se, dopo aver punito il primo furbacchione della giornata;
doppia continua a delimitare la carreggiata, aveva osservato il sorpasso contromano di alcune vetture col bus fermo, ma con l'indicatore di direzione inserito poi, appurato che come spesso capita, l'ingordigia degli automobilisti non ha mai fine, era ripartito;
nessuno spostamento laterale seppur minimo del mezzo, aveva semplicemente accelerato, ma così facendo aveva chiuso lo spazio alla 159, che per non invadere l'aiuola interna di una piccola rotonda, aveva repentinamente frenato.

ma tu guarda se bisogna vedere ogni giorno di ste cose ...

Mentre guidava, l'autista si stava chiedendo, come capita ormai ogni giorno, se mai (e quando) ci sarà un po' di rispetto per le regole, poi un tale aveva attirato la sua attenzione.
L'uomo con il bastone era salito e subito aveva chiesto a voce alta, ad una donna, quale fosse il percorso di quel bus.
Mentre la donna spiegava minuziosamente, l'autista rifletteva dubbioso:

Meglio il patito degli orari che sa tutto del servizio pubblico, o certi personaggi estemporanei che salgono alla cieca senza manco sapere dove stanno andando ?

L'interrogativo era destinato a cadere miseramente nel vuoto senza vincitori ne vinti e in quel mentre, l'uomo con il bastone corrugando la fronte, esprimeva dubbi alla donna che, informatasi sulla destinazione, consigliava di scendere alla fermata seguente.
Pian piano la discussione stava salendo di tono;
La donna continuava a ripetere che era imminente la fermata giusta dove scendere, ma l'uomo non pareva essere tanto convinto.
L'autista seguiva il dialogo con interesse, le uniche cose che gli sfuggivano, erano le ragioni di cotanta diffidenza:

Sali e manco sai esattamente dove stai andando ...
Se non ti fidi degli altri cosa domandi a fare ?

Poi d'un tratto, improvvise quanto curiose, le motivazioni;
l'uomo aveva preso qualche settimana prima la stessa linea e il percorso non era quello che la donna gli stava indicando;
Si fosse informata insomma prima di dare indicazioni errate.
La donna a quel punto con tono scocciato aveva specificato correttamente, che il percorso era variato e qui l'autista aveva deciso di intervenire prima che una questione del nulla potesse minare la tranquillità di bordo:

"Vero che il percorso qualche settimana fa era diverso, però oggi è esattamente come le sta spiegando la signora ..."

Lasciando la frase sospesa a sottintendere che era bene seguirne i consigli ...
Anche perchè ciò che era stato francamente in quel momento contava poco o per meglio dire, nulla.

L'uomo scendeva borbottando mentre l'autista guardava la donna;
Un occhiata e si erano capiti alla perfezione senza bisogno di alcuna parola ...
Ristabilita la quiete, l'autista poteva richiudere le porte, ripartire, immergendosi nuovamente nelle sue bizzarre considerazioni, mentre con l'occhio controllava l'innarrestabile serpentone di auto sfilargli accanto.
... Ovviamente contromano.

3 settembre 2010

gli effetti delle ferie



Ma, siamo proprio sicuri che le ferie facciano bene alle persone ?

Me lo chiedevo stamattina notando i comportamenti delle persone ...
in una andata da un capolinea all'altro, ho rischiato di travolgere due ciclisti e non certo per colpa mia ...
Entrambi erano al centro della strada e non appena sono arrivato nelle vicinanze si sono buttati a destra (!!!) tagliandomi la strada ...
Con il primo ho perso qualche anno di vita in frenata, del secondo (ancora memore del primo) ho anticipato gli scellerati comportamenti evitandomi i vari arresti cardiaci del caso ...
Tra un episodio e l'altro avevo anche evitato all'ultimo, quello con la smart che usciva dal vicolo ...

Ovviamente guardando solo verso la direzione opposta ...
Mi è rimasta impressa la faccia terrorizzata quando ha realizzato che il bus era lì a pochi metri, poi scampato il pericolo, eccoli (lui, come gli altri 2 in bici)
che si scusano con il braccio alzato e il solito sorrisetto ebete ...
(... Se invece di scusarti prestassi attenzione a quello che fai ci guadagneremmo tutti ... non credi ?)

Ad una fermata centrale invece, si era formata la solita fila di quelli che vogliono l'informazione:

Quello che deve andare in piazza tal dei tali ...
Quello che deve andare in viale chissà dove starà ...
E l'immancabile del "va in stazione ?"
rispondo affermativamente e quello dietro a lui, che vi giuro, seguiva la conversazione:
"ehm scusi, va in stazione ?"

Dico, ho appena detto che ci vado a quello che era davanti a te ...
ma sei solo duro di comprendonio o sei proprio così ?
oltre a seguire con lo sguardo, la prossima volta, prova a connettere anche il cervello ... già che ci sei eh ...


Bisognerebbe fare come quell'edicolante ...
l'altro giorno mentre compro il giornale noto un cartello:
se siete venuti per chiedere informazioni, vi informiamo che qui si vendono giornali ... e anche ottime guide, oltre a cartine turistiche della città ...
Evidentemente era tartassato anche lui dai forzati dell'informazione e non ne poteva davvero più

Ricapitolando insomma, in tanti sono tornati dalle ferie molto distratti e pure un po' rintronati ...
Per fortuna anche se sempre più unici che rari anche qualcuno gradevole ed educato ...
Aspetto una signora che arriva correndo, mi ringrazia a voce alta e poi prima di scendere viene da me
"volevo ringraziarla ancora per avermi aspettata"
"ma si figuri signora ..."
"no, no ... grazie mille davvero, perchè non sono mica tanti quelli che aspettano"
"beh signora ... allora sappia che anche quelli che ringraziano sono davvero pochi"

Che sia l'una la conseguenza dell'altro comportamento ?

Chissà ...
Almeno però qualcuno attento è ritornato da queste ferie ...

1 settembre 2010

l'autista apicoltore



Ieri arriva una signora ...
faccia terrorizzata mi guarda e dice
"guardi, là dietro c'è un ape !"

e quindi ?
parliamo dell'insetto o un tale è salito sul bus con il mezzo a tre ruote ?
sai mai, con i tempi che corrono ...
dall'occhiata terrorizzata sicuramente è buona la prima e la domanda è:
Ma l'autista cosa dovrebbe fare ?
Chiamare i soccorsi ?
Vedere se è possibile, in prospettiva, impiantare una produzione di miele biologico ?
... forse andare a domarla ?

"al capolinea andrò a vedere Signora ... ora sarei un attimo impegnato ..."
la donna se ne va un po' scocciata per il mio tono sottilmente ironico e al capolinea ovviamente della "bestia feroce" non vi sarà traccia ...
Ma chissà, forse per la signora, date le circostanze e l'emergenza, avrei dovuto interrompere la corsa ...

P.S.
nel video, un ottimo modo per proteggere le corsie preferenziali ...
(per ogni problema c'è sempre una soluzione ... basta cercarla)