considerazioni semiserie di un conducente di bus ...


30 novembre 2011

la spasimante



E' arrivata all'improvviso, silenziosa e si è messa li a fianco del posto guida.
Non una parola, almeno inizialmente guardava e osservava finchè non mi ha chiesto se poteva restare lì ...

Ma scherza ...
Manco è da chiedere ...
(con la gente che sosta spesso e volentieri, una persona normale è sempre la benvenuta)

Poi, non ce l'ha più fatta e prima di scendere ha dovuto esternare la sua ammirazione:
"Eh, se avessi 30 anni di meno ..."
un sorriso ed è sparita oltre la porta

Son quasi commosso, perchè di sicuro era sincera ...
Poi vabbè, facciamo anche 40 anni di meno per stare sul sicuro.
L'età media su un bus nelle ore centrali della giornale è poi quella lì ...
Da pensione ormai inoltrata ...
Ma che c'entra ?
Un complimento è pur sempre un complimento e non ha età.
Mi tengo il pensiero positivo e per una volta ...
Chissenefrega se è scesa dall'uscita
(spero, quando avrò la sua età, di essere pure io, così giovane dentro).

28 novembre 2011

armiamoci e partite



Sabato scorso, mattino presto ...
tutto tranquillo, ancora poche persone in giro, arrivo ad una fermata e salgono alcuni nomadi.
Si accende l'allarme, come ogni volta, ma questi, a parte qualche valigia e alcuni oggetti ingombranti al seguito, non paiono molesti.
Occupano un po' di spazio certo, ma non creano turbativa (stanno pure in silenzio !!!).

Li tengo comunque d'occhio dalla telecamera e ad un certo punto è una donna a perdere le staffe.
Inizia ad urlare, secondo lei non è giusto che questi occupino parte del corridoio, urla di spostarsi e soprattutto, urla a me di fare qualcosa.

... Ma cosa ?

per lei dovrei chiamare qualcuno (la polizia ?) e far presente la situazione.

E cosa dovrei dire ?
Salve, ci sono 3-4 nomadi che occupano parte del corridoio del bus ?

Non stanno facendo nulla, sono (incredibilmente) pure in silenzio, ma danno comunque fastidio ...
E cosa potrebbero rispondermi ?

(... magari che se non riattacco all'istante, vengono a prendere ME ?)

Più o meno è quanto dico a voce alta cercando la complicità di qualcuno vicino al posto guida.
La donna anziana (saggia ?) coglie il senso delle mie parole, invita alla pazienza mentre "la scheggia impazzita" continua ad urlare ...
Quella giovane invece, un po' schifata, dice che lei scenderà dalla porta anteriore e che capisce chi protesta ...
Dovrebbero farli pure loro i biglietti, anche per i bagagli al seguito, perchè
"a me se sono senza biglietto mi fate il multone".

Scenderanno, tutti senza che succeda nulla, con la "scheggia" a lamentarsi anche una volta a terra, e qua, credo debba starci qualche considerazione

Chiarisco, non è che voglia difendere i nomadi, anzi, però ...
Io capisco tutto, ma oggettivamente, cosa si poteva fare ?
Mi vien da pensare che se queste persone dovessero offrire garanzie, contegno e affidabilità tutto il resto che ne consegue (semplicemente) non esisterebbe ...

Ma purtroppo, sappiamo tutti che così non è, per cui ?
Detto che la nostra società è variegata e per uno che protesta,
potresti sempre incontrare colui che difende,
mi chiedo:
Perchè in questi casi deve/può agire solo il conducente del bus ?

Ma come ...
mediamente non lo si considera per nulla, lo si attacca maleducatamente se c'è un qualsiasi inconveniente (e spesso, ci si ostina nel non capire che non ha alcuna colpa), ma in questi casi,
"il padrone assoluto del vapore" è solo lui ?
Per me non funziona così, se non ti sta bene, prendi fuori il cellulare dalla borsetta e chiami TU, chi ti pare, assumendoti la responsabilità.
(che poi appunto, lo voglio sentire cosa ti dicono dall'altra parte quando spieghi le cose ...)
Cerchiamo anche di essere obiettivi in questi casi ...
Se il corridoio lo occupano (per pigrizia, senza ragione e in modo ben più invasivo) i ragazzini di ritorno dalla scuola, magari con i loro zaini sparsi in ogni dove, va bene, invece qui, bisogna fermare la corsa ?
Poi, addirittura, la storia dei biglietti per le valigie ...
Maddai ...
Non ho mai visto un italiano in 6 anni farlo per una valigia ...
Che debbano farlo pure loro ci sta, ma ci vai tu a spiegargli le nobili motivazioni ?
Io, no di sicuro, sarà egoistico, ma se non cambiano le cose (... per forza di cose ...) va poi bene così ...

(soprattutto quando, di fatto, non sta accadendo nulla).

27 novembre 2011

lo svincolo



In foto, uno svincolo della tangenziale;
l'immagine, risale a qualche anno fa quando, in uscita si poteva andare sia a dx come a sx.
Da qualche tempo, mediante muretti e cordoli appositamente costruiti
(da me, approssimativamente disegnati in rosso, giusto per rendere l'idea) è obbligatorio dirigersi verso dx, ma l'italiano, che è dotato nel dna di quella creatività, mista a furbizia, come nessun altro al mondo che fa ?
Ovviamente si adatta ...
Ecco allora che ogni giorno, sono numerosissimi quelli che compiono le manovre (da galera) indicate con le lettera A e B.


Del resto cosa si rischia ?
Nulla visto che nessuno controlla ...
e pazienza se poi si creano situazioni pericolose per chi arriva e si trova davanti un'auto praticamente ferma

(Almeno fosse abile con lo sterzo, chi si inventa certe inversioni a U.Macchè ...
Spesso e volentieri per completarle serve pure la retromarcia ... sic)


Ah, ovviamente dimenticavo l'aspetto più importante.
Sulla tangenziale è stato creato lo svincolo per coloro che dovevano girare a sx ...
Lo si trova 1500 metri più avanti è comodo, pratico e sicuro, ma vuoi mettere.
"Costringe" a percorrerli in più quei 1500 metri, che a fine settimana diventano circa 8 Km in meno, ...

vuoi mettere il risparmio ?


Non so se sia questa la ragione che istiga ad infrangere il codice della strada, ma francamente ...
non mi viene in mente nulla d'altro e nell'era del consumismo ...
è la solita, colossale, tristezza.

25 novembre 2011

dove dormono i bus



"Col Buio" è una serie di reportage notturni, scritti dagli allievi della bottega di narrazione di Carlo Lucarelli, Michele Cogo, Giampiero Rigosi, Beatrice Renzi e pubblicati sul Corriere di Bologna

Qui, un piccolo racconto della serie dal titolo "dove dormono i bus".
Diciamo che più che i bus, il protagonista è la guardia del deposito, ma un passaggio mi ha colpito:

L'impressione che danno quei bus incolonnati nei depositi.

Forse sono strano, a me danno un'impressione di quiete e di sicurezza.
Al mattino presto, ti trovi nel buio ad attraversare questi enormi parcheggi pieni di bus.
La luce fioca in certe zone di fatto inesistente, non un rumore a parte l'eco dei tuoi passi, al massimo qualche motore che gira in lontananza.
In un qualunque altro parcheggio esterno, l'inquietudine sarebbe nell'aria per la paura di un brutto incontro ma lì, anche grazie al lavoro del Luca di turno, non vi sono rischi di alcun genere.
Anzi, tra tutti quei mezzi silenziosi e inermi, pare che il tempo si sia proprio fermato;
In certe giornate si sente il rumore delle folate di vento, prima lieve, poi in crescendo o la pioggia che cade a terra, l'acqua che gocciola su una tettoia, tanti momenti di vita a cui non si presta più attenzione.
Da lì a poco infatti, varcati i cancelli, tutto ricomincerà a muoversi vorticosamente, il caos prenderà il sopravvento e saremo di fatto nella nostra epoca.

Definirei il piazzale di un deposito pieno di mezzi, uno dei pochi posti dove tutto resta sempre più o meno inalterato.
Passano gli anni, l'unica cosa che varia sono i mezzi, ma complice il colore sempre eguale, quando è buio non è che si noti troppa differenza.
(e a pensarci ... sono davvero pochi i luoghi con queste caratteristiche che ancora sopravvivono)

23 novembre 2011

scioperi & inciviltà



Le personalissime opinioni sugli scioperi fanno sospettare che, colui che ha scritto, sia un imprenditore  e come tale, deve essere una persona che poco utilizza i mezzi pubblici.
Se così non fosse, gravissimo non abbia mai sentito parlare di fasce di garanzia ...
Altrimenti, saprebbe che, generalmente, fino alle 08:30 e dalle 16:30 alle 19:30 il servizio (qui da noi) è comunque attivo, appunto per consentire a chi utilizza ogni giorno il bus, di recarsi al lavoro e di rincasare a sera senza problemi.
Vero che il nostro sottilmente non fa menzione a chi lavora ma cita, anziani, inabili e pensionati, ma vero anche che, queste categorie di persone possono anche permettersi, il giorno dello sciopero, di restarsene in casa rimandando o posticipando gli impegni.
Lo sciopero del resto (che, bisognerebbe ricordargli, non ha nulla di incivile se si svolge senza disordini) è fatto per creare un minimo di disagio ...
Se così non fosse, che senso avrebbe perderci pure dei soldi se vi si aderisce ?

Della serie, lettere inutili che si potrebbero anche evitare, più che altro sembra di avere a che fare con uno che coglie ogni minimo pretesto per contestare i divieti (le zone a traffico limitato)  ...

Io comunque, e lo devo aver già scritto tempo fa, aprirei il centro al transito di TUTTI i veicoli, indistintamente.
(Tempo due giorni e sarebbe chiaro il perchè invece, altrove, pedonalizzano a più non posso ...
credo sarebbe l'unico modo per far capire chiaramente il perchè lo facciano)

21 novembre 2011

parole soltanto parole



Abbiamo parlato di un sacco di cose ...

della città ...
del traffico ...
del paese ...

Una di quelle persone che vorresti incontrare più spesso ...
Piuttosto che tanti (troppi) personaggi polemici e avvelenati.

Ma com'era capitata lì ?

Beh, il biglietto non si timbrava, era venuta a chiedere lumi e io avevo spiegato che forse era proprio colpa del tagliando.
Ipotesi che quando me lo ha mostrato è divenuta certezza ...
Spiegazzato, rovinato, era praticamente un multicorse impresentabile, tanto che avevo consigliato di sostituirlo in una biglietteria non appena si fosse presentata l'occasione.
"Si ma ora che devo fare ?" aveva chiesto la persona candida candida che ogni volta, davvero mi chiedo se ci facciano o ci siano
"deve acquistarne uno ...
per comodità nella emettitrice di bordo, direi ..."

Ecco, esattamente da quel momento, dopo aver dimostrato un po' di perplessità, era iniziata l'amabile chiaccherata che era durata fino alla fermata di discesa.
E di biglietti acquistati manco l'ombra ...
Persona come detto piacevole e di cultura che però,
si è "scordata" di mettersi in regola.

Di proposito ?
Mah, così a naso, mi è venuto da pensare che effettivamente si sia messa a chiacchierare per perdere tempo ...
parliamo, parliamo, così arrivo a destinazione ...
che figurati se vado a farlo il biglietto ...
io poi ce l'avevo, se non lo timbra mica è colpa mia ...

Potrebbe essere una forzatura ma chissà ...
potrebbe anche averlo pensato davvero, fatto sta che la corsa è stata fruita ma nessuno l'ha pagata ...
(fermo restando che quando salgono per una verifica, se gli dici che ti sei fermato a chiacchierare con l'autista e per quello non hai il biglietto ...
la multa te la becchi poi comunque)

20 novembre 2011

pur di non aspettare



Mattino, un incrocio particolarmente trafficato:
Di fronte le auto accodate ...
Procedendo sulla strada, c'è un passaggio a livello, in quel momento chiuso;
la conseguenza è che vanno a bloccare il transito nell'incrocio fino alla riapertura delle barriere ...
Basterebbe avere un attimo (giusto un attimo) "l'occhio avanti" e fermarsi, con pazienza, al semaforo sulla sinistra (prima dell'incrocio) che tanto, comunque, devi aspettare.

Ma figurarsi ...
(loro hanno fretta e devono essere in "Pole" alla ripartenza).


E quelli che provengono di fronte cosa fanno ?
Scartano contromano (!!!)

(perchè anche loro hanno fretta ...
e per di più hanno il verde)

Scene di quotidiana (pericolosa) maleducazione, della serie, machissenefrega delle regole.
Poi dicono, "gli incidenti" ...

18 novembre 2011

la pecorella (smarrita)



per la (lunga) serie, se non le vivi fai fatica a crederci ...
Oggi, arrivo in fermata e trovo il bus che mi precede, della mia stessa linea, fermo con le 4 frecce azionate ...
In effetti, ripensando a quando lo avevo incrociato in prossimità del capolinea, uno strano borbottìo proveniva dal motore.


Sarà rimasto in panne ?
Un piccolo contrattempo a bordo (esempio la solita madre che non ha chiuso la carrozzina e si è incastrata tra le porte) ?
Una carrozzella da caricare ?

Le persone che iniziano a scendere e a salire sul mio bus, danno corpo alla prima ipotesi ...
espressioni scocciate, normali, corrucciate, fino alla donna che si avvicina con il suo quesito:

"Ma cosa è successo ?"
"Lo chiede a me ?
Era lei su quel bus ..."
"Vero, ma chi devo chiederlo ?"

Mentre sto valutando se seguire brutalmente l'istinto (mandarla più o meno esplicitamente a quel paese) o essere professionale (fingere di non aver udito certe surreali domande/risposte) il bus davanti riparte e a quel punto la curiosità diventa irrefrenabile:
"Ma si era spento il motore ?"
"No, si era solo fermato più a lungo"
"Ma scusi, allora perchè è scesa ?"
"Beh, lo hanno fatto in tanti ...
Ho seguito loro"

(magari invece, restare a bordo e chiederlo all'autista di quel bus cosa era successo ...
troppo banale ?)

16 novembre 2011

assistente civico

 


Meditavo di scrivere da tempo un post con le "istruzioni per l'uso" poi, ho letto (oggi) un interessante articolo dove si dice che gli attraversamenti pedonali son destinati a scomparire.
Pare proprio che "le zebre" stiano per essere bandite, a favore degli attraversamenti in prossimità
(e regolamentati) dai semafori.
Osservandoli tutti i giorni, i pedoni che attraversano le strade, vien da dire sia una conseguenza, come pure, una sorta di punizione.

Vi siete divertiti fin qui ad attraversare (spesso) senza alcun rispetto di quel poveretto che doveva fermarsi in tempo, credendo che il semplice fatto di trovarvi sulle strisce (se c'eravate ...) vi autorizzava ad attraversare senza guardare, magari sbucando all'improvviso e di corsa ?
Bene, tra non troppo tempo, sarete costretti a sottostare ai tempi e ai modi di un semaforo ...

Certo, qui siamo in Italia, nell'articolo si parlava invece di Londra dove stanno già eliminando
(mano mano che si cancella la vernice)
tante zebre ...
Ma a quelle latidudini le regole si rispettano con rigore, qui, si correrà il rischio di trovare persone che attraversano disordinatamente in ogni dove
(che a ben pensarci ...
è quello che già avviene anche oggi).

Certo, non è semplice e sarà colpa della "cultura" italica ...
Notavo che anche gli assistenti civici NON sanno fare attraversare

(ed è tutto dire visto che dovrebbero appunto assistere).
Palettina alla mano, piazzati in prossimità delle scuole, vedono arrivare la mamma e il bambino e ALT !!!
si piazzano in mezzo alla strada con le braccia aperte senza manco dare un occhio a chi arriva.
(che tu, a pochi metri dall'attraversamento, hai il tuo bel da fare per fermarti in tempo senza far cadere tutti coloro che sono a bordo).
In tutti questi anni, ho trovato solo un assistente civico veramente in gamba ...
Forse non fa testo, o forse è l'ultimo malinconico, un po' nostalgico, dei tempi andati
(quando l'autista di bus era una persona molto rispettata e stimata).
Credo abbia una vera e propria devozione per gli autisti, ti vede arrivare e si mette scherzosamente sull'attenti, in attesa del tuo saluto che (lo vedi) lo rende davvero felice. 
Inutile specificare che per lui, il bus ha la precedenza su tutto e tutti ...
Visto stamattina fermare la madre e il bambino che si buttavano senza guardare.
Io ero lontano ma alle rimostranze della donna, con la paletta ha fatto inequivocabilmente segno che prima passava il bus.

Esagerato ?
... secondo me le auto private (considerati spazi di frenata sempre più brevi anche in virtù delle dotazioni tecnologiche, quale per dire è l'abs) dovrebbero sempre fermarsi dinnanzi alle strisce, un bus invece ...
Compatibilmente con la distanza dal punto, visto che trasporta persone in piedi
(e anche se dotato di abs, limitato da una massa ben diversa) ...
Però fateci caso ...
solitamente avviene l'esatto contrario.

14 novembre 2011

razzometro



Particolare di una svolta da una via laterale ...
Impegnativa, perchè come si può facilmente intuire dalla foto, gli spazi vengono impegnati per intero dal mezzo in manovra.





In questa foto, la stessa svolta vista dalla strada da cui si proviene.
Notare gli scooter e le moto parcheggiate (correttamente) sul bordo della strada che, fosse per me, nel raggio di svolta andrebbero totalmente interdette.
Ora, immaginate un autobus in manovra, che si viene a trovare con la parte anteriore, lì dove è disegnata la punta della freccia rossa ...
 




L'altro giorno, mi trovo esattamente lì con davanti sto genio immortalato in foto che mi impedisce di completare la svolta.
Colpo di piede sul freno sfiatando aria per avvisarlo della presenza.

Nulla ...
Colpo di clacson.
Si sposta di 20 cm ...
Mi avvicino ancora impossibilitato nella svolta.
Ulteriore colpo di clacson.
Si gira di colpo scocciato, parte un "che razzo vuoi ?", io lo guardo stupito, che se potessi lo insulterei sontuosamente e senza freni ...
Mi limito ad un "vorrei umilmente passare" e lui mi fa capire che DEVO aspettare che l'altro esca dal parcheggio perchè LUI ci deve infilare la sua moto
"... cioè ci vuole tanto a capirlo ? non rompere e aspetta !"
Così avviene, mentre gli insulti che io avevo solo sognato di pronunciare, piovono fitti dall'interno del bus e dall'esterno
(abbiamo bloccato tutta la via ...
che essendo un ora di punta era molto trafficata).
Alla spicciolata uditi, l'immancabile "scemo" che qua da noi, quando è sentito per davvero somiglia ad un SEMO !  
(l'omissione della C è indice di rabbia e disprezzo assoluti)
qualche "Ignùrent"
(ignorante ... parola che in dialetto, equivale praticamente al semo)
un "ma vaffa" con ricerca della (mia) complicità da quello che, incredibilmente, si era infilato con uno scooter (!!) nel piccolo pertugio alla dx del bus (!!!) restando a sua volta bloccato.
(sì, vaffa sentitissimo a lui ...
ma pure tu, il genio bis della giornata ...)
e la sinfonia dei clacson delle auto.
Lui, imperturbabile, un caratteristico e voluminoso microfono vicino alla bocca
(un sistema di vivavoce molto in ?
sarebbe stato da fotografare ...) 
ha portato a termine in tutta calma il parcheggio senza mai scomporsi.

Che dire ...
per come la vedo io, visto che le città pullulano ormai di sti "razzoni" che scorazzano (o per meglio dire, in questo caso, sostano) impuniti, istituirei appunto il Razzometro ...
Una bella telecamerina (gestita dai comuni) davanti ai bus e il più sarebbe fatto ...
Poi basterebbe solo fissare la tariffa che, imitando la telefonia mobile, quantificherei al secondo.


1 secondo di fermo bus = 10 euro da pagare ...
motivazione: interruzione di servizio pubblico.

Cronometro alla mano, sarebbe semplice stabilire il tempo effettivo, inviando poi la sanzione all'intestatario del veicolo a cui si risalirebbe, tramite la targa.
(svariate le categorie interessate ...
quello in doppia fila, quello che ha lasciato l'auto, manco a dirlo, in mezzo al razzo ed è andato a prendere il pane, piuttosto che a salutare l'amico di infanzia, i furbetti che imboccano le preferenziali e così via ...).
Tutto semplice, economico ma soprattutto non contestabile
(... se non te ne frega un razzo ...
almeno paga quando generi disagi ...)

Tornando al genio in foto ...
2 minuti abbondanti di fermo, si sarebbero tradotti in 1500 eurini da pagare
(vuoi scommettere che la volta seguente per parcheggiare non avrebbe bloccato una via ?)

P.S.
e non mi si dica al solito che è irrealizzabile.
perchè poi ?
un popolo indisciplinato si educa solo con la punizione esemplare
(nessuno si inventa nulla, avviene così in tutto il mondo ...
iniziare anche qua, mai ?)
Non so perchè, ma stavolta ho davvero il sentore che presto le cose cambieranno giocoforza e per davvero anche qui ...

13 novembre 2011

spettacolo !


Una lettera di un collega apparsa qualche giorno fa su un quotidiano locale che centra in pieno le problematiche quotidiane alla voce mobilità.
Quando in fermata ci si chiede, anche con insofferenza il perchè dei bus in ritardo, basterebbe giusto riflettere un attimo per darsi delle risposte. 

Mi piace quella sottile vena ironica che trapela dallo scritto con, ciliegina sulla torta, la frase finale:
"porgo cordiali (anche se lenti) saluti".

Spettacolo !
(allo stato puro)


11 novembre 2011

timoroso



L'altro giorno, il solito che deve attraversare ...
vedendo il bus in lontananza, eccolo all'improvviso buttarsi in mezzo alla strada.
Ormai, li conosco sti personaggi a volte si buttano, altre ti fanno segno di passare, della serie ...
Si sa mai cosa gli passi x la testa, così appena li vedo sul bordo del marciapiede, ho già il piede sul freno.
Il nostro, fa le prime 2 falcate veloci poi rallenta ...

rallenta ...
rallenta ...

... si ferma proprio di fronte a me e mi guarda semi terrorizzato.
Di fatto, avevo diminuito la velocità calcolando ampiamente i tempi di attraversamento, pronto a mollare i freni non appena l'attraversamento fosse compiuto.
Ma nonostante questo ho dovuto proprio fermarmi !

Dopo un paio di secondi, con il tipo immobile di fronte al bus, apro il finestrino scocciato:
"scusi eh, ma se attraversa lo deve fare deciso, non può mica fermarsi in mezzo alla strada davanti all'autobus"
e lui ancora più scocciato:
"devo guardare !
se un motorino la sorpassa, mi viene addosso !"
"faccia così, se ha questi timori, la prossima volta non attraversi davanti ad un bus ma anzi, aspetti che transiti, così poi ha tutto l'orizzonte libero"

Ma dimmi te ...
manco più di attraversare certa gente è capace.
Che si butti l'occhio per sicurezza ci sta ...
Ma mica ci si può fermare ad aspettare, soprattutto se non c'è nessuno che arriva.
(... ma cosa attendeva poi ? che arrivasse davvero quello con lo scooter ?)

9 novembre 2011

lontani dal traguardo


Premessa:
la lettera sopra è stata scritta in risposta ad un'altra di qualche giorno prima.
Un tale, aveva criticato i ciclisti chiedendosi se fossero esenti dalla regolamentazione del codice della strada.
Leggendola, oltre a condividerne molti pensieri, avevo avuto un flash di quello in bici senza fanale, incontrato qualche settimana addietro sotto un viadotto ...
Visto per caso (e con tanta fortuna !) il luccichio del pedale, che se gli passavo sopra ...
Poi vai a dimostrarlo che andavo piano, che i miei fanali erano accesi e i suoi spenti.
... avrei comunque dovuto vederlo, si sarebbero aperte mille discussioni, poi immancabile una causa e tutti gli strascichi del caso.

Questa lettera di risposta, vorrebbe essere propositiva, ma poi vai leggerla e scopri che è un po' di parte.
Si parla di ciclisti non esentati dal rispetto del codice della strada, poi si forniscono numeri a conferma della "persecuzione":
In circa 240 giorni (gli 8 mesi) sono state comminate 36 multe ai ciclisti sorpresi a scorazzare sotto i portici:
in pratica, circa una multa a settimana ...
Onestamente, vedo ogni giorno tante bici in movimento sotto ai portici, se questi sono i numeri, significa che l'occhio con cui si guardano certi fenomeni non è troppo attento.
(per cui, verrebbe da dire, di cosa ci si lamenta ? testa bassa e pedalare ...
magari provando a metterci davvero più coscienza).

Mi piace il concetto di rispetto reciproco sulla strada, non capisco invece perchè ci debbano essere gerarchie prestabilite:
Se ci si rispetta davvero, perchè prevederle ?
A quel punto sulla strada non esisterebbe uno più forte, semplicemente si diverrebbe tutti eguali dinnanzi alle regole.


La strada da percorrere per arrivarci però è ancora lunga, di automobilisti scorretti (o per meglio dire, di conducenti irrispettosi su quattro ruote ...

così si prendono dentro tutti) son piene le vie;
ma pure quel ciclista maturo e capace di dispensare lo stesso rispetto che chiede per sè, appare ancora lontano dal materializzarsi.
Basta guardarsi attorno per appurarlo ...
(e non mi pare affatto, una argomentazione di parte).

7 novembre 2011

io c'ero prima delle 08:30



E' un dato di fatto ...
le giornate di sciopero regalano sempre personaggi improbabili, domande curiose e reazioni bizzarre.
Oggi, si avvicina, immancabile, la gentil donzella per aver conferma dello sciopero
(notare che era salita ad una fermata del centro dove gli avvisi erano attaccati e in bella vista già da venerdì), poi ottenuta la risposta affermativa eccola rilanciare la contro domanda a bruciapelo:
"ma fate sciopero tutti ?
noooooo vero ?"
"uno sciopero è uno sciopero signora, tutti, pochi, alcuni ...
resti in attesa alla fermata e lo scoprirà"
(son mica un veggente io).

E sempre a proposito di veggenza, poco dopo arriva un altro e mi dice:
"-$....@@@###§§§§ ---???"
(dove i simboli, non sono indice di problemi improvvisi alla tastiera del mio pc ...
Ma evidenziano suoni totalmente incomprensibili emessi dal tale)
"come dice ? non ho capito"
"£$%&&&&$$$$.....[[[[]]]]..."
 "vuole sapere se oggi è sciopero ?"
(azzardo per provare ad uscire dall'impasse)
"no ... ççç秧§é£££$%&&& ...
grazie"
e se ne va ...
(boh, della serie sforzarsi ma non capirci una mazza ...
pur restando il fatto che no e grazie li ha pronunciati nella nostra lingua ...
 ... misteri)

I più belli però, una coppia di anziani che all'ultima fermata insorgono furiosi.
sono le 8 e 40 e come da disposizioni di servizio, avviso che rientrerò in deposito
"come va in deposito ?
non è giusto !"
(de che ? era pure scritto nel display che arrivavo in centro, alla tal via ...
leggere please)
"noi eravamo ad aspettare il bus prima dello sciopero ...
alle 8 e 20 eravamo lì, abbiamo diritto di completare la corsa"

Interessante chiave di lettura ...
non fosse che se poi arrivassi al capolinea e trovassi quello che dice di essere, pure lui, lì alle 08:20 che farei ?
Lo porterei in centro ?
... Siamo in Italia, non stento a credere che alle 15 del pomeriggio, potrei incontrare pure colui che, guarda caso, sempre dalle 8 e 20 era in fermata ...
per cui, sua parola contro la mia, posso diffidare ma mai certificare la pur clamorosa balla, come negargliela la corsa ?

Troppo complicato ...
facciamo che per ora valgono ancora le vecchie, care e certe disposizioni di servizio a cui mi attengo sempre scrupolosamente ...
(poi magari la prossima volta che è previsto uno sciopero dalle 8 e 30, se partite quella mezzora prima, riuscite a terminarla senza patemi e arrabbiature, la corsa ...
... miracoli della lungimiranza ... questa sconosciuta)

6 novembre 2011

Eroi

http://video.repubblica.it/dossier/genova-alluvione-4novembre/l-autobus-naviga-sul-fiume-di-fango/80013/78403

A dispetto del commento audio di chi questo video lo ha realizzato, riesco a definire l'autista del mezzo pubblico come quello della nettezza urbana in un solo modo.

EROICI

Sarebbero da conferire medaglie al valore per il coraggio e per il sangue freddo dimostrati.

Cosa avrebbero dovuto fare ?
Fermarsi attendendo che i mezzi venissero sommersi dall'acqua ?
(poi dopo, li avremmo accusati e indagati per gli eventuali annegamenti ?)

... I soliti giudizi di chi sa giusto giudicare restando al sicuro e senza muovere un dito se non per realizzare un filmato con l'immancabile telefonino.
(... da vendere ai giornali ?)

quello del porsche



Ho deciso che d'ora in poi, mi divertiò a fotografare quelle situazioni insolite che ogni giorno vedo in quantità
(poi certo, visto che devo guidare, va da se che saranno pur sempre una minima parte di quelle osservate ...
e di per se, questo è già tutto dire ...)

Esempio "spettacolare" di qualche giorno fa ...
Fila al semaforo rosso, arriva quello del Porsche e per sorpassare qualche veicolo, soprattutto il bus lento che fa una fermata ogni 200 metri, si affianca sulla corsia preferenziale.
Peccato sia quella in essere, nel senso di marcia opposto (!!!)
Contromano insomma ...

Machissenefrega, lui c'ha il Porsche e anche qualche soldino per pagare l'eventuale multa ...
Che tanto mai si vedrà recapitare, perchè siamo in Italia e certe cose si sa come vanno sempre a finire.

Notevole anche lo scooter, addirittura affiancatosi alla sx della Porsche (!!!!), a conferma del fatto che le regole qua da noi sono state fatte principalmente perchè bisognava farle ...
(e i controlli sono ormai moooooooooooooolto eventuali)

4 novembre 2011

un grande



La lettera a cui si fa riferimento mi era sfuggita ...
(sennò, oltre a questa di cui sopra, avrebbero ricevuto pure la mia a rafforzare il concetto)
Dovete sapere che di certi "geni" son pieni i bus.
Questi salgono alle 10, inseriscono il biglietto e poi lo controllano;
vedono che la marcatura segna le 10:20 e subito urlano al complotto.
Che se la matematica non è un'opinione ...
quei 20 minuti te li stanno regalando ...
mica togliendo eh.

Di solito vengono acidi a contestare, poi glielo fai notare e via ...
divenendo piccoli piccoli, spariscono in un attimo.
Ora, passi che a caldo va il sangue alla testa e nell'enfasi di contestare non si ragiona troppo
(anzi per meglio dire ...
non si ragiona e basta ...
ma solitamente si urla)
Però a freddo, mentre si scrive una lettera ...
Beh, un ragionevole dubbio dovrebbe venire, se solo si pensasse a ciò che si sta mettendo nero su bianco.

... Un plauso a questo lettore che si è preso la briga di precisare, esponendo così al pubblico ludibrio colui che si era lamentato qualche giorno prima.

2 novembre 2011

il parcheggio del supermercato



Una giovane donna si avvicina al posto guida.
Mi chiede se la linea è giusta per raggiungere il tal supermercato.

"certo signora, ci arriviamo di lato; dovrà attraversare la strada percorrrere 10 metri di vialetto e si troverà di fronte all'entrata"

la donna ringrazia e se ne va, ma poco dopo ritorna con l'interrogativo inquietante.

"senta, però io non è che devo proprio andare al supermercato ...
io mi devo trovare nel parcheggio, va bene comunque la fermata ?
voglio dire, non riesco ad avvicinarmi di più ?"
"ma è già stata a quel supermercato altre volte ?"
"si certo"
"beh, allora saprà che il parcheggio è proprio a fianco dell'entrata"

Ora, io capisco l'assoluta pigrizia ...
Ma secondo te poteva una linea girarci intorno a quel supermercato ?
(o chissà, magari pensava facesse capolinea dentro al parcheggio ...)
Che poi, saranno quanti ?
20 metri dal parcheggio all'entrata ...
più i 10 di vialetto fanno BEN una trentina di metri a piedi ...
Credo che l'unico modo per avvicinarsi ancora di più, sia quello di prendere la propria auto e arrivarci direttamente ...
(sempre ammesso di trovare un posto libero vicino all'entrata dove parcheggiare ...
Che se è tutto pieno, poi altro che 30 metri)