considerazioni semiserie di un conducente di bus ...


31 agosto 2007

bus award: 5540


Sabato scorso ...
quasi un miracolo ...

Un mezzo a metano bredamenarinibus niente male ...

partendo dal presupposto che solitamente queste macchine in estate sono lente a partire (causa climatizzatore inserito), brusche in accelerazione e decelerazione, poco modulabili in frenata (tutti difetti cronici e storici), con poche aspettative (oltre lo sterzo tenerissimo e il comodo bracciolo dove si appoggia il braccio dx) salivo sul bus matricola aziendale 5540

Invece, trovavo un mezzo ...

Scattante in accelerazione, nonostante il climatizzatore in funzione,
con un inserimento del "retarder" docile e prograssivo,
e con una frenata precisa e modulabile

... piacevole mentre lo si guidava sentire il fischio delle turbine in azione ...

senza ombra di dubbio uno dei migliori "metano" guidati in 1 anno e mezzo in azienda
(e di sicuro ... il migliore di quel modello specifico)

Della serie: rispettiamo l'ambiente e (finalmente) divertiamoci a guidare ...

29 agosto 2007

le solite persone ... italiane


La settimana scorsa, in una giornata di pioggia, capita che aspetto in fermata una signora che corre verso il bus:
Sale, mi ringrazia ...
Io chiudo la porta, giro lo sguardo verso lo specchietto, tolgo il piede dal freno faccio per partire e ...

Un tonfo sordo inequivocabile ...


Mi giro, la signora è scivolata, così mi metto su un lato della strada ed esco dal posto guida ...
In questi brevi istanti la signora si è rialzata e si è seduta.

"Si è fatta male ? Vuole che chiamiamo un'ambulanza ?"
"No niente ... tra un attimo mi riprendo ..."
"Sicuro che è tutto ok ?"
"Sì ... sì ..."

Mi giro e faccio per rientrare al posto guida

"magari se dopo mi da gli estremi ... sa adesso non ho nulla ma HO scivolato ... non vorrei che poi mi venisse male"
"Certo, l'importante è che sia chiaro che io nella dinamica della caduta non c'entro nulla"
"no lei non ha colpe sono io che HO scivolato"
"comunque ... dopo se qualcuno lascia anche a me gli estremi ... in modo da confermare che io non ho causato la caduta"

E guardo i passeggeri ...
che annuiscono, quasi intimoriti ...

Il viaggio riprende ...
E penso a quanto contraddittori siano i comportamenti degli Italiani ...
Non è successo nulla, l'autista non c'entra nulla ma bisogna comunque tutelarsi ...
Sai mai che compaia il dolore ....

Ma anche se fosse, cosa si potrebbe imputare all'azienda di trasporti ?
Non è che più che altro si cerca/non si vuole perdere l'occasione di un risarcimento ?
Sarà che a pensare male si farà peccato ...
Ma quasi sempre ci si azzecca ...

Arriviamo ad 1 fermata dal capolinea ...
La signora scende senza dimenticarsi di richiedermi gli estremi ...
Che fornisco lei ...

Pochi metri prima del capolinea guardo lo specchio ...
I miei "potenziali testimoni" sono tutti in "pole position" pronti a scomparire alla chetichella, non appena aprirò le porte ...
Alla faccia della collaborazione ...

Ok .. e allora io non apro ...

Mi fermo, mi giro e dico:
"allora, chi è che gentilmente mi fornisce gli estremi ?"
si guardano, mi guardano ...
"ma la signora stessa ha detto che lei non c'entra ..."
"lo so bene, ma se la signora poi cambia versione ?
E' la mia parola contro la sua ... cioè scusate ... a me non pare di avere ne accelerato ne frenato, così non è parso anche a voi ?"
"sì ... ha ragione"
dice una signora
"le do io i miei dati"
"è solo a scopo cautelativo ... probabilmente nessuno vi disturberà mai"

Convinta la prima, anche 1 altra signora mi fornisce i dati ...
Ringrazio tutti anche se ...
... mi è toccato di "sequestrarli" e questo, ammetto fa venire un po' di tristezza ...

Tutti pronti a rivendicare i propri diritti, quali che siano, poi una volta che ti si richiede un dovere .....
che fatica ottenerlo ....

27 agosto 2007

persone tranquille ...


Oggi, una ragazza durante la corsa si è appisolata ...
cercava in ogni modo di restare sveglia ma nulla da fare ...
Tragitto lungo ?
Noia ?
Tranquillità ?

Beh, di sicuro il tragitto non era corto essendo una tratta extraurbana e la noia in questi casi ...
Regna sovrana ...
Se mi penso in prima persona in autobus, come in treno, in aereo oppure in auto da passeggero devo dire che il tempo effettivamente pare non passare mai ...

Però ...

Dormire durante il viaggio è x me impresa quasi impossibile ...
Sarà che il viaggio comunque mi provoca ansia ...
Se non guido io ...

Allora chissà ...

Forse ho una guida così "smooth" che con le curve "dondolo e rilasso" le persone infondendo tranquillità ...

?????

beh ...
bello elargirsi dei pregi ...
ogni tanto ...
e del resto ...
se aspetti che un passeggero te ne riconosca uno ...
aspetta e spera

24 agosto 2007

gergo e modi di dire dell'Autista (prima lezione)


Capita che, come in ogni realtà lavorativa che si rispetti, vigono modi di dire strettamente legati alla professione ...
Ovviamente l'Autista non sfugge alla regola e anzi ...
devo ammettere che vi sono espressioni e parole davvero buffe e curiose ...

1° lezione:

Montata
prima che qualcuno alzi il sopracciglio e pensi strane cose specifico che è così soprannominato il luogo dove inizia il turno di lavoro.
Montare è il verbo che identifica l'inizio del lavoro insomma e in effetti ha una sua logica seppure un po' bizzarra ...

monto sul bus per cui inizio a lavorare
(il verbo "salire" non era più immediato ? Forse era banale ?
Beh vabbè dai non sottilizziamo troppo io sono nuovo .... con il tempo magari mi informo circa l'etimologia del termine
)

La montata insomma avviene nel luogo y all'ora x e da lì ha origine un caleidoscopio di curiosi dialoghi tra autisti:

oggi monto in ...
ho la montata in ...
devo andare a montare ...
a che ora monti ?
... dove monti?
... dove ce l'hai la montata?"

e via così ...
Ovviamente la smontata è l'esatto contrario (e non poteva essere altrimenti del resto) e sta a significare il termine del turno.

La giornata dell'Autista insomma contiene almeno 2 montate e 2 smontate
(... manco fossimo tecnici in assemblaggi poi ...)


Corta, lunga, interna, mattina alta, pomeriggio basso, disagiato ...
identificano la tipologia del turno di lavoro ...
Partendo dal presupposto che la prestazione giornaliera si trova dentro un periodo massimo di impiego in ore detto "nastro" che può variare in base ai turni ...
una corta impegnerà meno ore e una lunga logicamente di più ...
l'interna sarà al centro della giornata mentre un disagiato (il peggio) potrà avere un pezzo di prestazione al mattino e un altro al pomeriggio
La mattina alta comporterà l'inizio presto e il pomeriggio basso la fine tardi ...

Sì lo so ... non ci state capendo nulla ...
Beh, siete in buona compagnia ...
pure io fatico a capire a volte ...

Soprattutto perchè corta, interna, lunga siano al femminile ...
E disagiato al maschile ...

Devo assolutamente indagare sul soggetto
(sempre ammesso che qualcuno lo conosca)

23 agosto 2007

la chiarezza alla base di tutto ...


Oggi un collega mi da il cambio ...

Solito dialogo (ciao, è tutto a posto ?) poi mentre gli parlo noto il cappellino che ha in testa ...
Nero, con su scritto (espressione dialettale)

"Brisa Strazer I Maron"

Traduzione ...
"Non Rompere Le Palle"

Il destinatario ?
un amico ? ...
l'utenza ? ...
le persone in genere ? ...

ho un sospetto forte ...
Certo che non si può dire abbia usato mezzi giri di parole
Più chiaro di così infatti ...

(magari la domanda è ... ma dove si trovano certi capi ?
noooo ... mica per emularlo ...
è che certe cose sono davvero e a loro modo originali)

21 agosto 2007

il ritorno dalle ferie ...


E' sempre tragico ...
Del resto, quando ti sentiresti pronto a tornare ?
Probabilmente mai ...
Allora capita che ritrovi la tua "affezionata clientela
"
e ti senti subito a casa ...
oggi un uomo con un forte accento dell'est sale e mi fa:
- Vende i biglietti ?

- No guardi ...
nel servizio extraurbano non si effettua bigliettazione in vettura, lo deve acquistare a terra
(acc ... ora che mi rileggio e ci penso ... un "autoelogio" alla professionalità, gli ho detto davvero così)

- ah ... (sguardo perplesso)
Io però ho male qui (e si indica una costola)
e non mi potevo fermare a comprarlo ...
Sto andando all'ospedale infatti ...

primo pensiero dell'autista:
Ah no ? e cosa ti impediva di fermarti a comprarlo ?
Se vai all'ospedale in bus forse non stai così male ...
bah ... ma che razza di scusa è mai questa ?
... di sicuro originale però alquanto bizzarra ...
tra l'altro a fianco alla fermata dove sei salito c'era un edicola ...
Mica dovevi fare tanta strada insomma ...
secondo pensiero dell'autista:
E ora ... cosa gli dico ?
Cosa mi invento visto che non si sposta di un millimetro ?
Questo pensa che un po' di dolore lo dispensi dal pagare la corsa ...

- senta (azzardo) alla prossima fermata incrociamo una linea urbana che va all'ospedale ...
Ha una buona frequenza di corse, fa lo stesso tragitto di questo bus, ma su quella linea il biglietto lo può fare in vettura ...

(silenzio riflessivo)
- ah bene ....
allora scendo ...
grazie ...

- si figuri, buona giornata

e qui devo dire, che più che la mia proposta balenata all'improvviso ...
(Che già di per se era cmq notevole ... visto il momento e visto il personaggio
)
Mi ha stupito che il tipo ... l'abbia accettata ...
Quasi senza battere ciglio ...
Ma ....
E il ritorno dalle ferie ?

Beh, dopo episodi così ...
quasi ti pare di non avere mai staccato ...
(e la domanda è ... ma sarà positivo o negativo questo ?)

3 agosto 2007

comunque, è forte il mio lavoro ...


C'è la sicurezza matematica che appena "ti sconnetti" un attimo arriva qualcuno ...
Sai com'è ...
Mica si può sempre essere attenti e concentrati ...
(in quale lavoro accade ?)
Ogni tanto ti ritrovi a divagare in pensieri improvvisi ...
gli impegni del pomeriggio, quell'articolo sul giornale, le ferie "imminentissime", il negozio o la vetrina che richiama la tua attenzione ...
cose così, varie ed eventuali, tu sei immerso nel "tuo mondo" e arriva quello a "bruciapelo":
Per andare in via "pincopallo" ??

Così ... senza uno "scusi" di circostanza se non di cortesia ...
senza manco articolare la frase ...
letteralmente un fulmine a ciel sereno.
Allora, passa un secondo per la reazione, un altro secondo per riprenderti dal pensiero in cui stavi vagando ...
E quasi sempre sta arrivando la fermata ...
Ovvero, il panico totale.
Devi rispondere qualcosa e prestare attenzione a ciò che stai facendo. Intanto chi ti ha posto la domanda pare sempre in ansia mistica e questo di sicuro non aiuta, cerchi di prendere tempo anche se, ormai sai già per esperienza che se un (contro) lampo non è venuto a te (rispondendo di getto ...) ...
Non saprai mai dire dove si trova quella maledettissima via ...
fosse anche quella che stai per percorrere o hai già percorso ...

Fortuna che la gente è mediamente strana ...
nel senso che ti chiedono di vie che sanno benissimo dove sono ...
E non appena ti vedono in difficoltà ...
si autorispondono
Con un pizzico di orgoglio ? Con gesto di sfida ?
Macchè ...
volevano solo una banalissima conferma ...
Che tu gli dai in cuor tuo brancolando nel buio, ma all'apparenza mostrando sicurezza e professionalità
(sì certo, deve scendere alla prossima).

All'inizio credevo fosse lo scotto da pagare per il noviziato, poi sentendo in giro dai colleghi ...
Sono quasi tutti "impanicati" ...
Gente che lavora lì da 20 anni come chi ci lavora da 2 scarsi come me ... Inutile, dipende da quanto eri immerso nei tuoi pensieri ...
Per riemergere bisogna "compensare", mica ritorni a razzo ...
sennò son dolori (è una legge fisica del resto)

Fortuna che con il tempo impari a districarti anche da queste situazioni che paiono senza uscita ...
Del resto, un uscita c'è sempre ...
Basta pensare che ...
Sennò, mica ti ci mandavano con un autobus

(Ma che vecchie volpi questi autisti)

1 agosto 2007

son cose tristi


Nel lavoro di autista capita ciclicamente di incontrare le stesse persone.
La vita del resto e a ben pensarci è legata normalmente agli stessi orari ...

Mi capita spesso di incontrare un signore che è cieco;
persona squisita e gentile, un paio di volte abbiamo pure parlato del più e del meno assieme.
Questa persona si sposta con il bus e la cosa veramente triste è quando scende ...
Solita fermata, ogni volta causa un cassonetto capita che perda un po' l'orientamento.
Siccome è una fermata "clou" nel senso che essendo centrale vi scendono molte persone, verrebbe da pensare che qualcuno che lo aiuti lo possa trovare con molta facilità ...
Invece la stragrande maggioranza delle persone non solo lo ignora ma passa radente al muro per evitare di essere toccata dal bastone (!!!)
addirittura si verificano repentini e improvvisi cambi di direzione per evitare il contatto (!!!!)

Certo una "buona anima" alla fine comunque la trova ma io resto davvero imbarazzato e basito nel vedere certi comportamenti così diffusi ...
E un po' mi vergogno per loro ...

Ma in che razza di società viviamo ????
Ma che razza di persone ci sono in giro ????
Indifferenza ...
Mancanza di sensibilità ...
Menefreghismo ...

Son davvero cose troppo tristi queste ...