considerazioni semiserie di un conducente di bus ...


17 novembre 2007

e finalmente ... un po' di ferie


Ferie ...
un diritto quantomeno "difficile" per l'autista di bus ...

Per ottenerle bisogna intanto richiederle ...
al telefono mediante i tasti e seguendo le istruzioni o operando da un pc ...
ne sono dislocati 4 in vari punti e sono a disposizione di tutti ...
Oppure si può utilizzare il proprio pc collegandosi da casa alla "intranet aziendale"
Quando bisogna richiederle ?
Beh, dal giorno prima delle (ipotetiche) ferie fino ad un massimo di 2 mesi di anticipo.
L'anticipo con cui le si richiede aumenta ovviamente le possibilità di vedersele assegnate, anche se bisogna distinguere tra "giorni" e "periodo"
Il periodo è formato da almeno 5 giorni consecutivi di ferie per cui fino a 4 giornate sono considerati "giorni"
E' molto importante la distinzione poichè il periodo viene assegnato nella sua interezza, mentre i giorni possono essere anche non consecutivi e totali ...
Esempio, ho chiesto 4 gg dal 10 del mese al 14 ?
Potranno essermi assegnati il giorno 10, il 12 e il 14 ...
o l'11 il 12 e il 13 ...
anche solo il 12 ...
anche nulla ...
anche tutti e 4 ...
dipende dalle esigenze dell'azienda ...
Diciamo che verosimilmente fino alle 22 del giorno precedente non saprò se il gg seguente sarò in ferie oppure dovrò lavorare ...
Potrò consultare la mia posizione in graduatoria, posizione che è determinata dai tempi di richiesta ...
Per stabilire la graduatoria varrà l'orario effettivo della richiesta ...
e varranno anche i secondi ...
Non esiste però una posizione che garantisca l'assegnazione delle ferie ...
Io sono stato anche quarto e alla fine le ferie non le ho avute ...
Mentre in un altra occasione da sesto mi sono state poi assegnate ...
Diciamo che forse da primo ci sono buone possibilità ...
Ma per esserlo ...
alle 00:00.01 ... dovresti inserire la richiesta ...
roba da perderci il sonno
(poi pensa se ti si blocca il pc ... o cade la linea telefonica alle 23:59.58 ...)

Chiedendo un periodo vi sono più possibilità di vederselo concedere ...
Intanto, se accordato, sarà intero e non frazionato in singoli giorni
E comunque al più tardi si saprà delle proprie ferie con l'uscita del turno definitivo a fine mese ...
Se a quel punto nel proprio turno non comparirà la dicitura "congedo" sui giorni richiesti ...
non vi saranno più speranze di avere le ferie per il mese successivo ...

Scommetto che ci state capendo poco ...
A volte penso in effetti che il "perverso" meccanismo di concessione sia stato complicato ad "hoc" perchè nessuno ci capisca più di tanto ...
Restano sempre dei lati oscuri nell'assegnazione di queste ferie ...
Uno per tutti la fantomatica graduatoria di assegnazione ...
Che compare dopo un mese e non il giorno successivo alla richiesta ... (???)
Ma vabbè ...
Per stavolta non voglio fare oltremodo polemica ...
Questo mese mi sono state concesse le famose ferie sotto forma di periodo ...
E così per 10 giorni stacco un po' ...

Meritate e sudate (è proprio il caso di dirlo) ferie ...

14 novembre 2007

come sono educati questi ragazzi di oggi ...




Ieri ...
arrivo in fermata ...
Allungando lo stop a causa del traffico ...
Mi fossi fermato di fronte alla pensilina, complice la solita auto in palese divieto di sosta (e fermata), avrei bloccato l'intera via ...
Fermandomi 5 metri più avanti ...
Ho permesso alle auto di sorpassarmi.

C'è un gruppetto di 5 ragazze (15/16 anni) che attende ...
la "leader" scocciata dai 4 passi supplementari a cui l'ho costretta mi apostrofa ...
"dove c.... si ferma sto autista ?"
e mentre si appresta a salire ...
"Ma guarda che roba ... invece di guidare i bus se si facesse inc"

Peccato non sappia che da un finestrino dei passeggeri sento tutto il dialogo ...
e in effetti dopo "inc" non riuscendo a sostenere la mia occhiataccia finisce la frase con un imbarazzato "beep"

Già ...
beep !!! anche per quanto riguarda le reazioni dell'autista ...
Che fare infatti ?
Che dire ?
Riprenderla e svergognarla ?
Potrebbe essere un idea ...
Il fatto è che non sono sicuro di riuscire a pronunciare la frase in tono professionale ...

Detta come va detta ...

A un maleducato come rispondi ?
Se capisse, da educato ...
Ma siccome non capirà ...
tanto vale mettersi al suo livello ...
E togliersi la soddisfazione di farsi capire bene ...

Ecco allora che interviene l'autocontrollo ...
E si lascia perdere ...
Magari a malincuore ma lo si fa ...
gli altri ti offendono bellamente quando e come vogliono ...
dovesse capitare che lo fai tu ... Apriti cielo
svolgi un pubblico servizio ...
non si fa ...
non si deve ...
c'è il ruolo che ricopri ...
E il prossimo del tuo ruolo ?
che fa ?
forse se ne frega ?

vabbè ...

tanto questa c'è tutti i giorni ...
e io ho sempre lo stesso turno ...
Vediamo domani come si comporta ...


Oggi ...
solita fermata, solito gruppo di ragazzine ...
E la "leader" manco a dirlo dove sta ?
In mezzo alla strada ...
Occasione ghiotta ...
Allungo la frenata e le faccio un pelo mostruoso (ma calcolato)
Questa urla e poi sale ....
Ovviamente mi trova nella stessa espressione del giorno prima ...
E imbarazzata dice con le sue amiche che le chiedevano
"ma cosa urli ?"
"a momenti mi uccide"
ricevendo per tutta risposta dal gruppo un
"ma vaaaa !!!"

Chissà se domani la ritrovo in mezzo alla strada ...
Ma povera ...
Mica è colpa sua ...
Ma di quei genitori che l'hanno edutata (la stanno educando) a quel modo ...
Probabilmente, venuti a conoscenza del fatto odierno, sarebbero pronti a scriverne di tutti i colori contro l'autista sui giornali (un classico)

E l'autista qui si chiede:
"ma quanto la conoscete davvero quell'angelo di vostra figlia ???"
(impressione personale ... poco ... però è ancora giovane ... si potrebbe ancora rimediare)

12 novembre 2007

le 5 domande più ascoltate ...


Quasi come in certi programmi televisivi una classifica ...
Delle 5 domande che vengono poste con maggiore frequenza all'autista di un bus.

5° posto
"Mi fa un biglietto ?"

Sul bus con appositi cartelli (come già sottolineato in altri post precedenti) e ad ogni fermata mediante appositi pannelli vengono informati i viaggiatori della possibilità di acquistare il biglietto in vettura:
Tramite un'emettitrice automatica ...
Ma la metà di coloro che salgono si rivolgono direttamete all'autista che (più o meno garbatamente) li indirizza verso la macchina (che è di colore rosso e si vede benissimo) ...
Il clou un giorno, quando un tizio entrando sul bus e senza manco guardarmi mi disse, tendendo la mano con 1 banconota da 20 euro:
"2 biglietti"
E io per tutta risposta in una giornata (ahi lui) storta
"e 2 cappuccini con la brioche no ???"

4° posto
"va in centro ?"

Partendo dal presupposto che solitamente una linea dalla periferia arriva ad un altro punto della città, tagliando sempre il centro, non vi dovrebbero essere dubbi ...
Che invece affiorano quasi quotidianamente ...
Basterebbe usare la logica:
Hai visto mai una di quelle circa 20 linee urbane importanti non transitare per il centro ?

3° posto
"parte prima lei ?"

domanda posta solitamente al capolinea da passeggeri trafelati quando sono in sosta 2 o più autobus della stessa linea incolonnati.
Di norma chi è davanti è sempre colui che parte prima ma comunque ....
Quello che parte dopo lo farà massimo 5 (cinque) minuti dopo al bus che lo precede
e complice il traffico delle ore di punta (momento top in cui la suddetta domanda viene formulata) ci sono buone possibilità (per non dire la certezza) che il divario tra i 2 bus sarà ancora minore ...
2-3 minuti faranno tanta differenza ?

2° posto
"va alla stazione ?"

domanda che può essere posta ovunque ...
Anche se stai guidando su linee che passano molto distanti alla stazione.
Sarà un po' di psicosi alla Tognazzi ? (vedi post precedente)
Chissà ... e tant'è
Il top un giorno che facevo 1 linea extraurbana ...
mi trovavo a poca distanza dalla stazione di un paese e un passeggero mi fa la fatidica domanda:
"deve scendere alla prossima" rispondo sicuro
e questo un po' scocciato "io intendevo la stazione di Bologna"
"ah" (e a parte che non sono un veggente) "ha sbagliato lato della strada ... per Bologna era la fermata opposta" (detto ovviamente con una punta di malcelata soddisfazione)

1° posto
"a che ora parte ?"

Un must quotidiano ...
a tutti i capolinea ...
Ci sono gli orari, molte persone già li sanno (probabilmente a memoria) ma devono sentirselo dire dalla tua voce ...
La burla sarebbe barare e "sparare" un orario di fantasia ...
Magari di lì a mezzora per vedere l'effetto che fa ...

(davvero un peccato però, che le persone con il senso dell'umorismo siano in via di estinzione ...)

9 novembre 2007

un particolare soggetto ... bevuto ...


Faccio una premessa ...
Il mese scorso finito il lavoro, mentre rientravo a casa, sento i colleghi (sul bus ve ne erano 5-6 che come me stavano rientrando) interrompere di colpo i soliti discorsi sui turni e sui fatti capitati quel giorno.
Li sento ridere dicendo
"eccolo ... c'è Tognazzi, ci mancava solo lui"
"Ma chi è questo Tognazzi ?"
faccio al collega a me vicino che scuoteva il capo sghignazzando ...
"Non lo conosci ?"

Intanto sale un tizio con un cardigan ...
sotto, una camicia elegante ed un foular ...

Non ci sono dubbi ...
Eccolo Tognazzi ...
pare davvero lui, sembra uscito da una commedia nell'epoca de il vizietto;
Baffetti ...
Stessa espressione "dell'Ugo" ...
Non fosse per il passo instabile e quell'aria un po' spaesata che lo fa aprire in uno di quei sorrisi inequivocabili ...

Tipici di chi è molto "bevuto".

"Eccolo lì" continua il collega,
"se lo incontri al mattino non ti rivolge la parola ... impeccabile, non da' confidenza a nessuno ... soprattutto a noi autisti ...
Poi già al pomeriggio è messo così
" e lo indica con un gesto del capo ...

Tognazzi sta quasi abbracciando un mio collega ...
Sfarfuglia parole per lo più incomprensibili, ricorre spesso nelle sue parole la parola stazione ...

una delle poche che si colgono nei discorsi ...

Il collega mi dirà poi ha una specie di fissa ...
vuole gli si dica che i bus passano dalla stazione o dall'aeroporto ...
allora si sente tranquillo, felice e sereno ...

"Mah" dico al collega,
"uno così bevuto è davvero difficile immaginarlo serio e compassato ..."
"un giorno lo vedrai come è da sobrio" ... ribatte lui ...


Oggi in pieno centro chi ti vedo ?
Tognazzi
impeccabilmente vestito come l'altra volta, ma oggi con un'espressione ferma e seriosa all'opposto di quando era salito sul bus ...

Stavolta si vede che non ha bevuto ...
Il passo è svelto e veloce ...
Si muove disinvolto ...

Ci incrociamo e in attimo ci allontaniamo ...

"Una specie di Dr Jekyll & Mr. Hide" ...

Difficile capire la logica di un simile comportamento ...
Se una logica esiste ...
Chissà poi perchè ce l'avrà con i tranvieri da sobrio ...

6 novembre 2007

dialoghi in movimento ...


L'autista è spesso costretto ad ascoltare i dialoghi altrui ...
Mica perchè non sappia farsi gli affari propri ...
Ma perchè la posizione porta a captare, pur non volendolo, i discorsi della gente.

I dialoghi sul bus sembrano vari e disparati ...
Ma posso tranquillamente dire che al 90% dei casi sono sempre i soliti ...
Basta dividere gli utenti in 5 grandi categorie:

Studenti giovani
Universitari
Donne dai 35 fino ai 50 anni
Al telefonino
Pensionati

Gli studenti giovani (quindi quelli fino all'istituto professionale per intenderci) parlano quasi sempre del tempo libero ...
Ti capita di sentire della serata in discoteca ...
(una mezza delusione ... erano tutti "sbarbi") poi alzi lo sguardo sullo specchio e scopri che a formulare il pensiero è stata una ragazzina di 16 anni ...
Oppure ascolti delle solite (memorabili) partite di calcio amatoriali ...
(ho fatto 3 goal ... ho giocato bene ... ho marcato ... ho driblato ...) e mai nessuno che dica "sono veramente scarso" o anche solo ... "comunque ci siamo divertiti" ... Macchè, tutti fenomeni (!!!) salvo poi risvegliarsi banalmente normali tra qualche anno ...
Ma vabbè, diciamo che (anche se loro non lo credono più) sono bambini

Gli universitari parlano solo di esami ... di facoltà ... di co-inquilini (affittuari) ...
E quest'ultimo aspetto è veramente singolare.
Se parlano al conoscente, lodano la persona che divide con loro l'appartamento
"è un ragazzo/a gentile, educato, fa poco casino ..."
Se invece parlano all'amico del cuore o con qualcuno che è in un qualche modo più intimo di un semplice conoscente ecco che scattano le critiche
"peggio di così non potevo prendere ... un casinaro all'eccesso ... e poi non ti dico quando deve uscire con qualcuno .... occupa il bagno per ore intere ... non ce la faccio più ..."
La cosa singolare è che mai con il conoscente ci si lascia andare a critiche ...
E mai con l'amico si parla bene del co-inquilino ...

Le donne dai 35 ai 50 anni parlano quasi sempre di abiti ... o di scarpe ...
Sembra un luogo comune, ma dopo i convenevoli di rito
"come stai ? come va?"
ecco che il discorso scivola sugli acquisti
"che bel maglione ! dove l'hai comprato ?"
Se invece sono salite assieme ... ovvio ...
Quasi sicuramente sono dirette (insieme) a fare shopping
(adesso ti porto in un posto dove hanno della bella roba ...)
E se proprio c'è la variazione di tema ...
Si parla dei figli ...
(che uno pensa ... ma perchè mai e poi mai dei mariti ?
vabbè ... non indaghiamo troppo)

Quelli al telefonino parlano di tutto ...
Ma un punto è basilare ...
sono fiumi di parole inutili ...
Dal classico "sto arrivando tra 10 minuti sono lì da te"
(che uno dice ... visto che "l'altro" di sicuro lo sapeva che stavi arrivando ... che bisogno c'era di comunicare l'esatta posizione)
alla telefonata che (non è una barzelletta) dopo mezzora di dialogo fitto si interrompe con un
"dai ... stasera ci vediamo e ne parliamo"
(ma scusate ... perchè fino ad ora cosa avete fatto ?)

Viene da chiedersi come facevano queste persone a sopravvivere non più tardi di 10 anni fa ...
Quando ci si poteva sentire solo dai "fissi" ...

Restano i pensionati ... che parlano di scippi ...
Chi uno ... chi due ...
Sono stati tutti scippati in autobus o fuori ...
A volte sembra ne vadano anche fieri ...
forse perchè pensano che le esperienze possano esorcizzare nuovi furti ...
o forse perchè condividere esperienze con altri da forza ...
chissà ... sta di fatto che il soggetto del discorso è sempre "portafogli" o "borsa" ...

Direte ...
e chi resta fuori dalle 5 suddette categorie ?

Beh, molti sono taciturni e non socializzano con nessuno
(e per fortuna qualcuno ogni tanto che se ne sta zitto a pensare ai fatti propri ...)

Poi ci sono quelli che vanno a parlare con l'autista ...
(e quelli come avete avuto modo di leggere ... hanno argomenti bizzarri e sempre svariati)

4 novembre 2007

una mezza delusione ...



Già da prima dell'estate sono entrati in servizio i nuovissimi Mercedes Benz "Citaro" alimentati a metano ...
Ero curioso di provarne uno e l'occasione si è (finalmente) concretizzata la settimana scorsa.

Che dire ...
La frenata è tale a quella dei "fratelli" a gasolio, quindi anche su questo modello a voler essere pignoli, nell'ultimo periodo della corsa del pedale si potrebbe migliorare ...
visto che tende a diventare "brusca e secca" ...
(poi per carità, resta comunque modulabile anche se ...
da un mezzo marchiato Mercedes ci si aspetta il massimo ... e forse oltre)
L'accelerazione invece mi ha molto deluso ...
l'ho trovata poco modulabile ...
Strappa specie nello spunto da fermo e il confort di marcia ne risente ...
Molto meglio tanti modelli Iveco e qualche Menarini sempre alimentati a metano che di sicuro sono molto meno blasonati ...
Però sono molto più progressivi ...

Poi certo e ovviamente averne ...
Specie quando ti capita un turno con certi mezzi di 20-30 anni fa (!!!!)

guidare un "Citaro", qualsiasi sia l'alimentazione è (quasi) come utilizzare una vettura per leggerezza e comodità di guida ...
Ho aggiunto il quasi a titolo personale visto che tanti colleghi lo omettono ...
Io però, Citaro o no, trovo ci sia ancora una bella differenza tra guidare un auto ed un bus ...

(e mi viene da domandarmi che razza di auto possiedano ... certi mie colleghi)