considerazioni semiserie di un conducente di bus ...


30 settembre 2009

sondaggio: in strada chi più scorretto


Parto dalla fine ....
Autisti di bus scorretti ?
Macchè zero preferenze ...

Mi gonfio d'orgoglio o semplicemente non avete avuto il coraggio di additarci ?

Mettiamola così, nei limiti cerco di essere correttissimo ogni giorno, poi quando devo immettermi nel traffico e vedo le macchine che chiudono di proposito gli spazi ...

Ne aspetto una ...
due ...
tre ...
forse quattro (ma solo se sono in orario perfetto)
poi aziono l'indicatore di direzione e mi sposto.
Magari quello che sta arrivando suona e lampeggia però se fosse stato un attimo coerente mi avrebbe lasciato passare e tutto sarebbe finito lì ...
Di fatto è una precenza negata, però vorrei vedere chiunque ad immettersi 200 volte al giorno e a trovare 150 di queste situazioni ...
Come dirvi che neppure noi siano purissimi ....

però quasi sempre ci fanno diventare così ...

Anche pedoni e ciclisti non riscuotono tanti "consensi", eppure vi posso assicurare che non sono troppo corretti ...
Il pedone salta fuori da ogni dove ...
Lo sport preferito è arrivare senza guardare dal portico e piombare in mezzo alla strada ...
Magari facendoti segno con la manina (o con il bastone) di fermarti.
Ok, sei sulle strisce, però dai modo a chi arriva di vederti e frenare ...

Sennò c'è quello che parla con il cellulare in mezzo alla strada, categoria in forte calo visto la diffusione del bene e la relativa discesa nella classifica "oggetti del desiderio da ostentare", che però ancora ha tanti afficionados ...
Parlano, gesticolano e sono un metro entro la carreggiata ...
Dico, ma parlare (e gesticolare) sul marciapiede ?
non è "in" ma è invece troppo borghese ?

Misteri ...
I ciclisti invece hanno un rapporto tutto loro con le piste ciclabili:
Se ci sono (vedi foto) le ignorano, se non ci sono le vorrebbero ...
Vero che a volte sono più insicure della strada stessa, però quando sono protette da paletti di ferro ...
Ma perchè non usarle ?
Per crearle hanno pure ristretto il passaggio riservato ai veicoli ...
Poi vabbè, potrei dilungarmi sulle strade percorse contromano (il senso unico questo sconosciuto), sui semafori bellamente ignorati, sugli avallamenti schivati mentre magari hai di fianco un bus, ma sono sicuro di non raccontarvi nulla di inedito ...


Manco a dirlo comunque, stravincono le moto (forse meglio dire gli scooter) con il 50% delle "preferenze" e da autista del bus, non posso che condividere.
Come detto in tante altre occasioni, sbucano ovunque, vogliono passare dappertutto ma spesso, nell'emergenza, non hanno alcun controllo del mezzo (che non è davvero gran cosa).
Un grande classico è vederli in frenata, soprattutto le donne, con le gambe protese in avanti, fuori dalla carena, quasi pronti a puntellarsi in caso andassero lunghi ...
Che ti chiedi:
Ma tu credi davvero di fermarlo un mezzo per leggero che sia con i piedi ?

Forse una bici, ma pensandoci bene ...
forse neppure ...
Direte, probabilmente lo fanno per mantenere l'equilibrio in caso di emergenza:
Cioè e ti occorrono entrambe le gambe per mantenerlo ?
Boh, sarà che non guido scooter, però da piccolo sfrecciavo con il cinquantino a marce, e se ci ripenso ...
Mica eravamo così spericolati ...
Il livello era alto, mica lo nego, però intanto il traffico era limitato e certi "numeri" li facevamo su strade deserte, spesso sterrate ...
E comunque avevamo 15-16 anni ...
Oggi robe simili le fanno dei 40 enni in mezzo al caos (!!!) ...
Diciamo che sono gli episodi a cambiarti, ricordo come ora una mattina d'estate, era appena piovuto e stavo sfrecciando praticamente a tutto gas in un viottolo d'erba.
Le marce tirate, la piccola curva che si avvicinava troppo velocemente ...
Toccai il freno e ...
In un attimo mi ritrovai in volo ...
Momenti lunghissimi ...

(in cui non rivedi la tua vita, però hai la consapevolezza di essere stato un pirla ...)
E quando atterrai, mi ritrovai con un palo bello grosso lì a 10 cm dalla testa ...
Da quel giorno sull'erba bagnata cominciai ad andare molto più piano, forse poi accade anche oggi, l'imprevisto ti fa riflettere, con la differenza che gli ostacoli contro i quali farsi male sono molti di più.

Provate a riflettere prima dell'imprevisto allora, andate piano, perchè indisciplinati e scorretti lo stiamo diventando un po' tutti e non vale davvero la pena di rovinarsi l'esistenza per 5 minuti risparmiati.

28 settembre 2009

il contestatore



Oggi deviazioni ...

complice il ministro Maroni in visita, il traffico è andato in tilt ...
Le linee erano deviate in funzione degli spostamenti del ministro, difficile prevedere quando come e dove ...
i "rumors" dicevano vi fosse addirittura un'unità di crisi istituita da qualche giorno (vigili, carabinieri e polizia a lavorare insieme ndr) per coordinarne i movimenti e i blocchi sulle strade ...
Una vera emergenza insomma, ma il solito passeggero polemico era in agguato.

Le deviazioni erano iniziate circa alle 11 e 30, ma LUI alle 12 era più di un ora che attendeva il bus e al grido di "al solito qui non mai funziona nulla" cercava complici tra i passeggeri.
"Dai, non dica così che non è vero" era il mio commento tra lo stupito e lo scocciato dando il là alla Sua replica:
"almeno si sapessero le deviazioni, dove e da che ora a che ora"
"già ma bisognerebbe sapere gli spostamenti dell'interessato ... perchè non va a farsela con lui?"
"io pago il biglietto e tanto basta ... non mi interessa più nulla"
"se la mette così, pure io sto guidando il bus in mezzo alle difficoltà indi il mio ce lo metto ... ma a Lei pare non bastare questo"
"io non ce l'ho con Lei ..."
(già non ce l'hai con me ...
ma urlavi a squarciagola perchè ti sentissi bene ...)
"dico solo che sono stato 2 anni a NY e chissà perchè là ste cose non succedono mai"
"ohhh, lei sfonda una porta aperta, io adoro gli Stati Uniti per la loro organizzazione e per il senso civico diffuso"
"non è questione di organizzazione ma di paletti che hanno posto dove puoi aggirarti ...
e non sono poi troppo stretti
"
"in effetti Lei ha ragione ...
è solo che va comunque detto, qua, le persone sono un po' diverse dagli americani ...
Di solito loro nelle difficoltà collaborano, magari incassano, raramente fanno polemica ...
Almeno io li ho visti così
"

Cala il silenzio ...
Magari l'avrò punto nel vivo, forse è rimasto stupito dalla mia reazione ...
Buttata l'affermazione da super sborone (io sono stato 2 anni a NY) non si aspettava che "quel pezzente dell'autista" sapesse di cosa si stava parlando ...
Fatto sta che se ne va bofonchiando tra i denti ...

Mah ...
pensare che quelli che apprezzano maggiormente il servizio pubblico della nostra città sono proprio coloro che vengono da fuori e hanno toccato con mano altre realtà ...
Al solito, 1 euro di spesa e pensano di aver diritto anche al red carpet ...
Paghi ?
Certo, ma guarda che con un taxi o un ncc oggi trovavi le stesse difficoltà ...
Lo valuti nell'emergenza il servizio ?
Le deviazioni sono rare e momentanee, mica sono la regola ...
Prova a venire in un giorno normale, magari scoprirai che anche qua ci difendiamo bene ...
(oppure ... torna a NY ... si stava così bene là ... ma sei tornato qui)

24 settembre 2009

educazione stradale


Che Tempi ...
Bei Tempi ...
Quando andavo a scuola io, ricordo c'erano ore dedicate all'educazione stradale.
Alle elementari (e forse pure alle medie ... il ricordo è vago) in giornate prestabilite venivano i vigili e spiegavano le regole.
Cose semplici, il semaforo, la precedenza, lo stop, ci si faceva un'idea di cosa significasse trovarsi in mezzo al traffico.
Non ne ho la certezza, ma credo che oggi l'educazione stradale sia affidata ai genitori ...

Oggi, arrivo sul punto A nella foto ...
Come ogni mattino, devo andare sulla strada B, attraversando l'incrocio con i viali C, e come ogni mattino quell'incrocio è intasato ...
Auto da destra ...
Auto da sinistra ...
Auto ferme ...
Diciamo che per attraversarlo occorrono spesso due semafori, anche perchè, soprattutto con un bus, si corre il rischio di "tappare" parte del viale ...
Stamattina appunto situazione critica e caotica, decido di attendere, nonostante il verde sul punto A.
Le auto che intasano l'incrocio non si smuovono, passano i secondi ...
"Dai passa !!!"
la voce inequivocabile è quella di un bambino in età da elementari ...
"Passa è verde !!!"
rincara il fratellino accanto ...
"Passa !!!"
la madre è lì di fianco e non proferisce parola ...
"Passa Passa !!!"
il semaforo diventa giallo ... e l'incrocio è ancora bloccato
"Daii Daiii !!!" (urlato all'unisono)
il semaforo diventa rosso ...
"Ma no cacchio, doveva passare"
La madre, griffata e alla moda, interviene:
"Sssshhhhhhhhh"
Poi ride compiaciuta ...

Ma che cacchio ridi !
Manco capace di spiegare alle creature che verde o rosso non si può restare in mezzo ad un incrocio ...
Perchè poi, l'altra mamma sull'auto costosa in attesa sul viale, vedendo il bus che blocca la strada direbbe "ma guarda sto coglione" rivolto all'autista ...
A giusta ragione anche ...

Macchè, ridiamoci sopra e lasciamo i bimbi a far caciara ...
domani però, quando ci si troverà in mezzo a sti casini infernali perchè tanti credono di avere sempre la precedenza (e pochi sanno quando la devono dare) non lamentiamoci ...

Erano concetti che sarebbe stato utile iniziare a capire da piccoli ...
Anche quando, ad occhio, certi genitori danno quella diffusa parvenza, di essere più portati a parlare di mode e di gossip ...

22 settembre 2009

lo sapevate ?


Oggi era la giornata mondiale senza auto ...
Leggo
dall'ansa che a Mosca è fallita miseramente:
Ma qui da noi come sarà andata ?



Così ad occhio ...
non tanto diversamente da una giornata qualunque, nonostante il sole che poteva invogliare a lasciare in garage l'auto.
Ore 7 e 45 circa e già ci sono le file ...
Nella foto sopra, scena classica di ogni mattina ...
Si attraversano i viali di circonvalazione per entrare in una zona a traffico limitato del centro (!!!) ed ecco la fila ...
che viene da chiedersi davvero a chi sia poi limitato l'accesso:
Pare di notare, a pochi ...


Qui il sottopasso in entrata ...
code di mezzi che vanno e code di quelli che vengono ...



Qui sottopasso in uscita ...
E la situazione resta eguale ...
Un serpentone di auto va verso il centro cittadino ...
E praticamente altrettanti veicoli vanno in senso opposto ...


Sono ormai le 9 ma, stesso sottopasso, la situazione è sempre la stessa ...



E ciliegina sulla torta:
Poteva forse mancare il furbastro sullo sfondo che si è percorso tutta la corsia preferenziale ?
Certo che no, nonostante la giornata "dei sani principi" !!

Mah, che dire ...
Ho l'impressione (poi magari sbaglio) che in queste giornate, al gusto della trasgressione, diventino sensibili anche coloro che solitamente vanno a piedi ...
Viste anche una Lamborghini Diablo e una vecchia
Fiat 125 che, soprattutto quest'ultima ...
Ma quando mai al mattino ...

21 settembre 2009

sbadato ma onesto



Oggi, si avvicina un tale, ad occhio sulla sessantina andante ...
mi dice di aver dimenticato la borsina con dentro le prenotazioni degli esami più un paio di scarpe, la spesa e altre cose varie, non sa quindi come comportarsi ...
Dopo aver immaginato la borsina
(borsina ? forse era una valigia !!!
Che poi le scarpe insieme con la spesa ?
Vabbè forse erano due borsine ...)
spiego lui tutta la procedura degli
oggetti smarriti.
Mi ringrazia, pare sollevato, anche se non sa darsi pace per la dimenticanza.
Pare molto "attapirato" soprattutto per gli esami, anche se personalmente sarei stato poco preoccupato per delle prenotazioni che possono sempre essere recuperate in copia spiegando l'accaduto.
(le scarpe e tutto il resto ?
io sarei preoccupato eventualmente per quello ...).
Il "tarlo" però continua a scavare ...
è forte, troppo forte ...
E ad un certo punto il tale esplode giustificandosi:

"
sa com'è ...
c'era una donna, mi sono distratto a guardarla, è arrivata la fermata e sono sceso dimenticando tutto
"

Lo dice guardandomi e cercando comprensione ...
e saranno alcuni secondi di imbarazzato silenzio ...

Che dire infatti ?
Sicuramente un plauso all'onesta ...
Sperando ne sia valsa davvero la pena ...

18 settembre 2009

sondaggio: biglietti


Credevo di essere uno dei pochi ad avere nostalgia del bigliettaio ma vedo che il 41% di chi ha votato la pensa come me ...
Prima di alcune riflessioni il resto dei risultati.
Equilibrati ...
per il 19% l'emettitrice dovrebbe accettare banconote e dare i resti,
per il 16% va bene come è ora,
e per il 22% i biglietti li dovrebbe fare l'autista.
Da autista, non mi nascondo certo dietro ad un dito, lo vedo anch'io che all'estero funziona così, però ci sarebbe anche da dire che quando all'estero uno sale e si rifiuta di fare il biglietto, potenzialmente va incontro a guai seri ...
Della serie, arriva la polizia e lo arrestano.

Qui da noi cosa accadrebbe ?
poco o nulla ...
Sapendolo, sai quante persone che si rifiuterebbero di farlo, il biglietto ...
Lì che si fa, si ferma la corsa ?
Si prosegue senza farlo pagare ?
E anche se in tanti pagassero senza storie:
Chi se la prende la responsabilità di una cassa che, in poco tempo nei momenti di punta, conterrebbe centinaia di euro ?

Forse quindi anche il bigliettaio oggi potrebbe poco ...
l'idea di rimetterlo è affascinante, però poi credo che anche lui, di fronte ad un dinniego, non avrebbe tanta autorità ...
E i problemi della cassa sarebbero i medesimi ...
Certo in due ci si farebbe più coraggio e chissà, magari tante problematiche svanirebbero solo per quello, dicono l'unione faccia la forza e spesso è davvero così.
Però sembra che oggi i costi per un bigliettaio sul bus sarebbero insostenibili e così dovremo limitarci con malinconia a ricordarcelo.

In periodi di crisi occupazionale cronica (come questo) certe mansioni occorrerebbe trovare il modo di reintrodurle ...
Magari trovare qualcuno davvero disposto a parlarne e a confrontarsi ...

16 settembre 2009

tutti a scuola




Dopo mesi di pace, sono ritornati i genitori ansiosi che accompagnano i figli, in auto, fin dentro all'istituto ...
E mica parlo di scolari nella scuola dell'obbligo ma di ragazzi già ai licei ...
Ogni volta mi chiedo perchè non possano andare da soli, o ancora meglio, in compagnia di altri amici con il bus, ma ci sarà qualche arcano motivo che mi sfugge.
Dopo mesi di silenzi, si sentono riecheggiare tanti dialoghi del nulla.
Ci sono due ragazze che si incontrano probabilmente per la prima volta dopo tanti mesi:

Ciao !!!
Ciao !!!! come va ???
Benissimo !!! e tu ???
Pure io !!! Sei ancora là ???
Sìììì !!!! e te ???
Pure io !!!

Seguono 3-4 secondi di imbarazzato e condiviso silenzio, poi ognuna volge lo sguardo dalla parte opposta all'altra.
Nonostante il percorso in comune, nessuna proferirà più parola, alla faccia di quell'entusiasmante dialogo che pareva essere.

Poi belli, in questi primi giorni molti studenti probabilmente devono ancora fare l'abbonamento al bus, allora usano i biglietti ...
Che poi, usano ...
Se vedono un autista in transito, forse credendo possa controllarli, si affrettano a timbrare biglietti consunti che staranno nel portafogli da secoli ...
Talmente consunti che, complice l'umidità di questi giorni non vengono obliterati.
Dialogo di questa mattina, mentre da passeggero mi trasferisco in centro.

"Non mi timbra il biglietto"
"probabilmente sarà bagnato, se vai dal mio collega puoi farti dare un biglietto di prova da mettere sotto al tuo per ricreare lo spessore giusto e facilitare la timbratura"
(faccia perplessa)
"cioè vado e lui mi sostituisce il biglietto ?"
"no vai e ti fai dare un fac simile da mettere sotto al tuo"
(ma secondo te, sostituiamo i biglietti a tutti quelli che ne fanno richiesta ? Maddai, un po' di ingegno !)

Ma la chicca è stato uno che probabilmente era ancora in vacanza ...
aveva staccato così tanto la spina che manco si ricordava il percorso delle linee.
Infatti arriva e pone la sua domanda inquietante:

"Ma questo 14 fa lo stesso percorso del 14 normale ?"
(faccia perplessa ... stavolta dell'autista)
"scusa, ma così per capirci, il 14 normale che percorso farebbe ?"

finalmente mi dice dove deve andare, gli indico la fermata e comincio a spiegargli che le linee sono tutte "normali", al massimo la lettera che segue il numero (e che presumo sia quella che lo ha tratto in inganno) indica la diramazione solo dell'ultimo tratto ...
accorgimento che permette di servire più zone adiacenti ...
Ma non riesco a completare il concetto che alla fermata mi interrompe:

"E se scendo a questa ?"
"sì, puoi scendere anche qua ma ..."

E' già sparito, piove a dirotto e con quel ma, lo volevo avvisare che scendendo, come gli avevo indicato, alla fermata seguente, si sarebbe evitato 300 metri a piedi, indi di pioggia ...

Ma sì ...
Chissenefrega, beccatela tutta ...
per il rispetto che porti alle persone probabilmente te la meriti anche.

14 settembre 2009

boccaporti




Giornata di pioggia, dopo tempi immemori ...
E purtroppo sarà un crescendo, ne seguiranno tante altre dal momento che la bella stagione è agli sgoccioli.
Da quando faccio l'autista di bus, ho una sorta di allergia al maltempo, le giornate di pioggia portano caos per le strade, tanti prendono l'auto e anche i bus sono pieni.
L'avrete notato, bus pieno quando piove = vetri appannati, che equivale quasi sempre a dire, visione dello specchietto dx problematica.
La gente sale, si piazza davanti al parabrezza, questo si appanna in un attimo e poi ritornare a vedere diventa un'impresa ...
Se va (se c'è) l'aria condizionata, magari ti congeli gli arti (specie d'inverno) ma la visione è assicurata, oppure ritorna utile detergere manualmente il cristallo con la carta e qui, inutile che lo specifichi, ovviamente in quelle giornate non beccherai mai, dico mai, un semaforo rosso per poter effettuare l'operazione.
Così magari provi a prevenire la condensa facendo circolare l'aria:
Finestrino lato conducente spalancato, qualche finestrino passeggeri che comunque è aperto e magari aperte anche le botole sul tetto del bus, che insieme alle porte azionate in fermata creano un ottimo ricircolo ...

Stamattina, pioggerellina finissima, con tale metodo sopradescritto sto discretamente tenendo sotto controllo la condensa quando arriva un tale ...

"può chiudere i boccaporti che arrivano gli schizzi d'acqua"

Ora, saltando le considerazioni sugli schizzi d'acqua
(aveva appena iniziato a piovere, avevo il finestrino a fianco spalancato e non entrava una goccia, per cui figurati ... )

Boccaporti ?
(su un autobus ?)
... magari faccio preparare anche le scialuppe di salvataggio ...
Sai mai che il mare ehm, il tempo, peggiori repentinamente ...

11 settembre 2009

giornalisti


Avete mai scritto una lettera ad un giornale ?
A me capita spesso di farlo e del resto, il fatto che scrivere mi piaccia ormai dovrebbe esservi noto.
Lo spunto viene da un articolo, da una polemica, diciamo che da quando faccio l'autista di bus il pretesto è quasi sempre qualcosa che abbia a che fare con i bus o con il traffico, ma scrivevo già da ben prima.
Di solito invio le mie lettere alle edizioni locali dei quotidiani anche se per un paio di volte, alcuni anni orsono, Corrado Augias mi ha ospitato nella sua rubrica di Repubblica.
Ovviamente non viene pubblicata ogni lettera che scrivo però, il piccolo vanto personale, è che i quotidiani dove sono state pubblicate le mie lettere (li conservo) sono già un discreto numero.
Per me è gratificante, emozionante, vedere i miei pensieri sul giornale, peccato che spesso finiscano per essere liberamente tratti da quelli originali per i soliti problemi di spazio.

L'esempio che vi riporto in foto è apparso qualche giorno fa, io scrivo, la Giornalista commenta ...
Ora eccovi quello che invece avevo inviato integralmente:

Gent. Sig.ra Giorgetti,
io credo che nella nostra città, manchi per così dire la cultura dell’andare in centro con il bus spostandosi poi a piedi;
le opportunità per lasciare gratuitamente l’auto in sosta, usufruendo per l’intera giornata della rete dei bus (a soli 3 euro), ci sarebbero eccome è che manca completamente la volontà di coglierle.
Parcheggi scambiatori a parte, un’idea potrebbe essere, lasciare l’auto semplicemente presso il parcheggio di uno dei tanti centri commerciali cittadini e proseguire appunto con il bus ma credo siano davvero in pochi a farlo.
Sono appena tornato dalla Francia, città come Montpellier, Marsiglia, Tolosa, Nizza hanno quei tanti parcheggi che noi spesso sogniamo.
Giusto specificare però che non sempre sono comodi e sotto al centro, come giusto rimarcare che sono cari;
Credo che in Francia i parcheggi gratuiti se mai esistono, siano confinati nelle periferie ed utilizzati quasi esclusivamente dagli abitanti.
Le amministrazioni locali per convincere le persone ad utilizzare i mezzi pubblici hanno ristretto ai minimi le vie di accesso utilizzabili dai veicoli privati.
Nelle strade principali, il centro della strada è occupato dai diffusissimi tram, ai lati della carreggiata vi sono le corsie preferenziali (protette da cordolo) per i bus, ma la popolazione pare essersi adeguata, se è vero che le code nel centro, erano in larga parte composte dai veicoli commerciali adibiti alle consegne.
Qui da noi se ci si pensa, complice il Civis, si sta provando a fare la stessa cosa che non è quindi nulla di anormale e di strampalato, ma la gente evidentemente si lamenta ignorando completamente le realtà altrui.
Il Civis non sarà perfetto, ma con una sola vettura (una sola), potrebbe togliere più di 150 mezzi privati tra auto e scooter dalle strade con tutti i vantaggi collettivi che ne conseguono alle voci traffico, stress e inquinamento, se solo la gente incominciasse a credere, come avviene altrove un po’ ovunque, nei mezzi pubblici moderni.
Invece per assurdo il Civis viene temuto e visto come una limitazione alla libertà privata di spostarsi.
Guida ottica, cosa significherà di preciso nell’immaginario collettivo:
E se tanti permessi di accesso al centro fossero drasticamente tagliati ?
Se iniziasse una tolleranza zero verso i parcheggi in doppia fila ?
Secondo me le vere paure sono queste, ma è chiaro che ammetterle non frenerebbe il Civis, allora si punta ad effetto su altre argomentazioni, come l'impatto che avrà il mezzo su certe vie storiche cittadine, dimenticando che già molti anni fa, le stesse vie supportavano reti di tram ben più invasive del mezzo che si vorrebbe inserire oggi …
Oppure, in modo ruffiano, si volge l’occhio al povero ciclista in pericolo tra i cordoli e le pensiline dei bus, ma è un tantino illogico che chi si preoccupa per lui, sogni larghe strade di accesso al centro, magari senza limiti di velocità per auto e moto:
In quel contesto il ciclista sarebbe più sicuro ?
Fossi nell’assessore al traffico riaprirei, provocatoriamente e totalmente, il centro al traffico privato per la felicità dei tanti nostalgici della “vasca sulla T” (che, se vogliamo dirlo onestamente senza nasconderci … sono tantissimi ancora oggi, nonostante tutto).
Penso che sarebbe il modo per rendersi conto, in maniera definitiva, che pochi mezzi privati a motore significano più vita per il centro storico e non il contrario.
Chissà se a quel punto il Civis verrebbe finalmente visto come una risorsa in più di cui disporre e non come un nemico da combattere.

Balza subito all'occhio come manchi totalmente la seconda parte che a mio modo di vedere era anche quella più interessante poichè c'erano dei passaggi per così dire un po' provocatori.
Ma a leggere il commento si capisce bene che se fosse rimasto quel riferimento "ai tram che già circolavano molti anni fa per il centro", bollare poi il Civis come "bisonte" non avrebbe avuto troppo senso.

Si può quindi dire che i giornalisti "ritaglino" le lettere in funzione della risposta che vogliono dare ?
E tale risposta viene calibrata per influenzare ad hoc l'opinione pubblica ?

Nel commento c'erano spunti per una mia replica che ovviamente è partita e che ovviamente non sarà mai pubblicata (uno per tutti: la rimozione delle auto in sosta nei centri commerciali ... ma quando mai ? Forse giusto se le lasci oltre l'orario di chiusura dei cancelli), non sto a metterla qui sennò sto post diventerebbe noioso oltre che chilometrico, quello che mi premeva era il confronto impietoso tra la lettera integrale e quella pubblicata.
Una cosa che mi fa sorridere è quel riferimento alle bici in chiusura di commento, bici, che nella lettera pubblicata non erano mai state citate.
Chissà se qualcuno lo avrà notato ...

Almeno, se tagliate le lettere, poi fate attenzione nel commentarle.

9 settembre 2009

il gaffeur


Ieri, sale un tale di mezza età e si mette a parlare a ruota libera ...
Era un po' che non trovavo qualcuno così, la discussione spazia in ogni dove, dal calcio, alla politica, al lavoro ...
Questo è uno di quei personaggi che vogliono più che altro parlare ...
Difatti ogni qualvolta provi ad interromperlo e a dire la tua, lui annuisce senza troppa convinzione e riparte là da dove era rimasto.
Così lo lascio dire ...
Ascoltarlo tutto sommato è piacevole, si vede che legge, che è informato ...
La cosa che lo rende particolare è che ogni tanto ci mette in mezzo la personalizzazione ...
Così la Georgia diventa la Giorgia e quando parla di orizzontarsi ("mi dovevo orizzontare") intende dire che deve orientarsi ...
Ne dice talmente tante che molte me le perdo per strada (starei pure lavorando), la più gustosa e indimenticabile comunque viene fuori quando mi confessa un suo problema:

"sa, io sono cardiopatico e ho dovuto cambiare lavoro"
"ah e cosa fa ora ?"
"mah, ancora nulla, non riesco a trovare un lavoro sedativo come mi ha prescritto il dottore"

Si ...
meglio stare tranquilli quando si soffre di cuore ...
vedi di non sedarti troppo però ...
sennò più che una sedia poi ti occorre una poltrona ...

7 settembre 2009

sondaggio: in fermata


Questo sondaggio per circa 1 settimana è stato incerto:
la motivazione rigida "il bus è come un treno, quando passa o ci sei o ti arrangi" pareva in grado di tener testa all'accomodatorio
"giusto aspettare, valutando di caso in caso".
Poi negli ultimi giorni la tolleranza (61%) ha avuto un forte sopravvento sul rigore (35%)trionfando largamente.
Che dire, quotidianamente così mi comporto, valuto 1000 fattori, dal ritardo sulla tabella degli orari, all'età di chi vuole salire a bordo magari correndo in lontananza, passando per la pericolosità del gesto;
certa gente non si rende conto che per pigliare l'autobus attraversa la strada senza guardare e/o buttandosi in mezzo alla carreggiata ...
Allora si riparte veloci e curiosamente, quasi sempre si viene mandati con rabbia a quel paese da colui o da colei, al quale si potrebbe, potenzialmente, aver salvata la vita ...

Devo però ammettere che per certi versi, qualche volta, un discorso di simpatia verso chi si carica esiste ...
Al semaforo, 20 metri dopo la fermata per esempio (un grande classico).
Tu sei là che attendi il verde e vedi il ritardatario di turno che gesticolando ti supplica di aprire ...
Che ti trovi abbondantemente fuori fermata è evidente e palese, io non devo nulla a nessuno quindi ...
Ecco, in quel caso la simpatia ha un suo peso, che poi forse, più che simpatia conta molto il modo di porsi:
Un'occhiata e si ha subito la consapevolezza di chi ha fatto di tutto per non perdere il bus e di chi invece è in ritardo per abitudine e/o per disorganizzazione personale
Ergo dunque, se ti poni con umiltà magari cedo e ti apro comunque, se ti poni arrogante magari indicando la porta e bussando ...
Stai tranquillo che prendi il prossimo bus ...
Il treno, pardon, il bus del resto è passato, se ti attenevi ai tempi da tabella e scendevi di casa per tempo ora saresti a bordo.

4 settembre 2009

il malandrino




Ancora mentre attendo in fermata il cambio turno un episodio curioso ...
C'è una donna attempata che sta guardando le tabelle delle linee ...
Vestita bene, da l'idea di quella con un po' di puzza sotto il naso, arcigna e un po' snob, l'occhio che scorre con un po' di noia gli orari ...
Da lontano arrivano il padre con il bambino per mano ...
Il bambino avrà 10 anni circa, appena il padre si distrae un attimo e lo lascia, tira fuori una specie di elastico ...
In un attimo prende la mira agevolato dal "sederone" della donna e ...

Zam !!!

sfiocina il colpo ...

"ahiiii !!!!"
urla con un po' di flemma in modo teatrale la donna e subito cerca con lo sguardo l'adulto accompagnatore ...
Trova il padre che imbarazzato giustifica il figlio ...

"lo scusi signora ..."
l'accento è leggero ed è napoletano
"sì ma fa male"
dice la donna massaggiandosi la parte colpita
"eh ...
ho capito ma lo deve perdonare, non è che sia cattivo e maleducato è solo un po' malandrino ...
lo scusi ancora
"

Malandrino mi ha fatto sorridere ...
era davvero il modo giusto per definirlo quel bambino ...
Pareva quasi una di quelle fulminee gag tratte dalle comiche di
Buster Keaton o di Charlie Chaplin ...
Mi ha colpito il padre, subito pronto a scusarsi avvilito.
Merce rara un genitore che riprende pubblicamente il figlio, per fortuna qualcuno che ancora cerca di impartire un po' di educazione esiste ...

Devo dire però che tra le tante, il bambino ha scelto probabilmente la vittima giusta ...
Non che sia giusto trovare delle vittime, ma quella donna ...
Beh, così a pelle un po' se la meritava la fustigazione.

2 settembre 2009

quel negozio ...



Stamattina sono in centro e aspetto di iniziare il servizio, mancano 5 minuti alla montanta (in servizio eh ... perchè sai mai che poi scorrendo il post non ne venga fuori un doppio senso) e me ne sto nei pressi della fermata.
Arriva una tipa, 45 anni, vestita casual, apparentemente normale ...
Già perchè a fare sto lavoro impari che le persone normali sono quelle che potenzialmente ti possono mettere in difficoltà, semplicemente perchè non ti aspetti da loro cose strane ...
Comunque, tornando a noi, si avvicina e mi fa la solita domanda di routine ovvero, che autobus prendere per andare nel tal luogo, io le rispondo, questa mi ringrazia e tutto pare finito lì.
Invece, mentre pare in tutt'altre faccende affaccendata pur senza guardarmi, riprende il dialogo e a bruciapelo spara:

"Scusi, ma lei è arrivato qui da quella strada"
E indica la viuzza che in effetti avevo percorso ...
"..."
"ah allora l'avrà visto ... quel negozio"
diciamo che non faccio neppure in tempo a farmi la domanda (ma negozio de che ?) che subito incalza ...
"ha presente quel negozio ... il negozio delle porche"

e qui, prima di proseguire, giusto spiegare a cosa si riferiva.
Dicesi negozio delle porche, quello raffigurato nella foto (che difatti, divertito, alla fine del turno sono passato ad immortalare) e trattasi di punto vendita di intimo e di lingerie ...

Ora che tutto è chiaro con un passo indietro, ritorno al momento dell'affermazione della tipa ...
Lì per lì infatti mica c'ero arrivato, poi aveva continuato a parlare, la lampadina si era accesa ed avevo associato il tutto.
"che roba quelle donne grasse che ci acquistano perizomi ...
tutta quella ciccia che li ingloba e li nasconde, davvero mi chiedo cosa ci troverete voi uomini
"

Sarebbe stato un momento tragico ...
perchè ,cosa rispondevi ad una così che 1 minuto prima manco sapevi chi fosse ?
o per dirla tutta, manco pochi minuti dopo ...
Sarebbero cose da chiedere ad uno psicologo ...
Come ti comporti in questi casi ?
Stai al gioco e argomenti ?
Mostri comprensione ?
Mandi a quel paese ?
Ignori ?
Scappi ?
Perchè io davvero non riuscivo a stare serio ...
E se ridi, sai mai la reazione che potrebbe avere una che intavola certe discussioni ...


Ma per fortuna è squillato il suo cellulare e in contemporanea è arrivato il mio bus ...
Credo sia stato il cambio autista più veloce della storia
praticamente al volo e via che sono andato ...
Anche se mi aveva chiesto di raggiungere tutt'altra zona cittadina ...
Sai mai che salisse ...
Tutto è bene ciò che finisce bene ...
Ripensando me la sono ghignata tra me e me per tutto il turno ...
Come del resto ora a scrivere ...

Va che il mondo è pieno di gente strana eh
(e la possibilità di incontrarla se fai l'autista di bus è ogni giorno dietro l'angolo)