considerazioni semiserie di un conducente di bus ...


16 settembre 2009

tutti a scuola




Dopo mesi di pace, sono ritornati i genitori ansiosi che accompagnano i figli, in auto, fin dentro all'istituto ...
E mica parlo di scolari nella scuola dell'obbligo ma di ragazzi già ai licei ...
Ogni volta mi chiedo perchè non possano andare da soli, o ancora meglio, in compagnia di altri amici con il bus, ma ci sarà qualche arcano motivo che mi sfugge.
Dopo mesi di silenzi, si sentono riecheggiare tanti dialoghi del nulla.
Ci sono due ragazze che si incontrano probabilmente per la prima volta dopo tanti mesi:

Ciao !!!
Ciao !!!! come va ???
Benissimo !!! e tu ???
Pure io !!! Sei ancora là ???
Sìììì !!!! e te ???
Pure io !!!

Seguono 3-4 secondi di imbarazzato e condiviso silenzio, poi ognuna volge lo sguardo dalla parte opposta all'altra.
Nonostante il percorso in comune, nessuna proferirà più parola, alla faccia di quell'entusiasmante dialogo che pareva essere.

Poi belli, in questi primi giorni molti studenti probabilmente devono ancora fare l'abbonamento al bus, allora usano i biglietti ...
Che poi, usano ...
Se vedono un autista in transito, forse credendo possa controllarli, si affrettano a timbrare biglietti consunti che staranno nel portafogli da secoli ...
Talmente consunti che, complice l'umidità di questi giorni non vengono obliterati.
Dialogo di questa mattina, mentre da passeggero mi trasferisco in centro.

"Non mi timbra il biglietto"
"probabilmente sarà bagnato, se vai dal mio collega puoi farti dare un biglietto di prova da mettere sotto al tuo per ricreare lo spessore giusto e facilitare la timbratura"
(faccia perplessa)
"cioè vado e lui mi sostituisce il biglietto ?"
"no vai e ti fai dare un fac simile da mettere sotto al tuo"
(ma secondo te, sostituiamo i biglietti a tutti quelli che ne fanno richiesta ? Maddai, un po' di ingegno !)

Ma la chicca è stato uno che probabilmente era ancora in vacanza ...
aveva staccato così tanto la spina che manco si ricordava il percorso delle linee.
Infatti arriva e pone la sua domanda inquietante:

"Ma questo 14 fa lo stesso percorso del 14 normale ?"
(faccia perplessa ... stavolta dell'autista)
"scusa, ma così per capirci, il 14 normale che percorso farebbe ?"

finalmente mi dice dove deve andare, gli indico la fermata e comincio a spiegargli che le linee sono tutte "normali", al massimo la lettera che segue il numero (e che presumo sia quella che lo ha tratto in inganno) indica la diramazione solo dell'ultimo tratto ...
accorgimento che permette di servire più zone adiacenti ...
Ma non riesco a completare il concetto che alla fermata mi interrompe:

"E se scendo a questa ?"
"sì, puoi scendere anche qua ma ..."

E' già sparito, piove a dirotto e con quel ma, lo volevo avvisare che scendendo, come gli avevo indicato, alla fermata seguente, si sarebbe evitato 300 metri a piedi, indi di pioggia ...

Ma sì ...
Chissenefrega, beccatela tutta ...
per il rispetto che porti alle persone probabilmente te la meriti anche.

2 commenti:

CassieraInBilico ha detto...

le vacanze fanno male, lo dico sempre!

autistaxcaso ha detto...

già ...
soprattutto quando finiscono ;-))