considerazioni semiserie di un conducente di bus ...


21 aprile 2008

la città che cambia ...





Da quando sono autista, ho iniziato ad apprezzare e a conoscere meglio la mia città.
E del resto quel centro storico dove prima "bazzicavo" poco, ora per forza di cose lo frequento quotidianamente …
I miei colleghi negli stacchi tra un turno e l’altro si fermano a chiacchierare (di lavoro) tra loro, per poi raggiungere, spesso trafelati, all’ultimo istante il luogo di cambio …
Si muovono sempre e comunque in bus, sia che lo guidino, sia per raggiungere appunto il punto dove inizieranno il turno e non importa se sia di 50 metri o di alcuni chilometri la distanza da coprire;
prendono il primo mezzo che passa e vanno …(cogliendo l’occasione per chiacchierare con l’autista ancora di lavoro)

Io invece fin dall’inizio ho pensato che nella giornata seduto ci sto già abbastanza, …
su di un bus pure,così, appena si crea l’occasione mi sposto a piedi tagliando in lungo e in largo il centro.
Penso sia prima di tutto il modo per staccare e rilassarsi (se mi mettessi a chiacchierare di lavoro con i colleghi … sarebbe un po’ come continuare a lavorare ... poi certo, a volte capita) poi per capire la città dove vivo.
Che cambia, muta e si trasforma profondamente …
Anche se, all'apparenza, le strade sono sempre eguali a loro stesse, i palazzi e i monumenti pure …

Qualche giorno fa percorrevo una zona dove fino a qualche anno fa la distribuzione cinematografica aveva il suo “quartier generale”.
Ricordo le vetrine dove erano attaccate le locandine dei maggiori successi cinematografici del momento, erano gli anni dove i vari blade runner, i predatori dell’arca perduta, et, ma anche i film di nuti, di dario argento, restavano in prima visione per mesi e mesi, attirando un sacco di gente nelle sale (del centro … il concetto di multisala era ancora astratto e incerto e si basava unicamente su quanto ci arrivava da oltreoceano);
l’Home cinema del resto era agli inizi e i film originali disponibili alla visione casalinga erano datati (quasi storici) ..
Però i videonoleggi iniziavano ad aprire ovunque …
gradualmente si stava diffondendo la “pirateria nel retrobottega” …
Ovvero …
… quando il gestore del negozio capiva che non eri della finanza o delle forze dell’ordine, ti proponeva i maggiori successi in vhs …
Copie scadenti, colori sbiaditi, audio quasi inesistente, ma con gli amici era sempre un “figurone” avere il film “di prima” in casa …
Gli anni di internet, erano lontani (forse impensabili) …
Ma poi tutto è mutato …
L’Home cinema è diventato lo sfruttamento primario dei film, vuoi che sia il dvd, il blue ray, il canale satellitare o la pay per view …
Al cinema oggi un film resta 2 settimane, 3 se è un successone epico …
E il “download” ha sostituito con un click quelle copie sbiadite piratate …
Pro e contro potrebbero animare il dibattito …

Ma … il “quartier generale” del cinema ?

Ovviamente è sparito …
Solo qualche distribuzione sopravvive qua e là in mezzo al nuovo che cresce e si integra …
il Pakistano lucida i sui frutti …
i Cinesi dispongono con cura le loro scarpe plastificate nella vetrina …
le vetrine dell’internet point sono tappezzate di offerte per telefonare;
Marocco, 0,18 C, China 0,15 C, Senegal 0,25 C, Bangladesh 0,23 C ….
(E qui curiosamente ripenso all’euro a pagina richiestomi per quei fax urgenti spediti all’assicurazione auto dall’altra parte della città …. Davvero bizzarra sta globalizzazione che pare tagliare le grandi distanze e al tempo stessospeculare su quelle brevi)

I tempi cambiano, pezzi della tua città (dei tuoi ricordi) sono stati cancellati …
Inevitabile, forse giusto …
Impensabile come era internet ... solo pochi anni fa ...
Si guarda avanti e non si può fare altrimenti …

Anche se poi camminando provi un po’ di nostalgia …

1 commenti:

jigendaisuke ha detto...

ti capisco!
io comincio quasi a non riconoscere più il mio quartiere!!!
grazie anche allo stramaledetto centro commerciale che sta cannibalizzando tutti i piccoli esercizi della zona!!!!
che tristezza