considerazioni semiserie di un conducente di bus ...


1 ottobre 2010

natura morta

Il passeggero in attesa, segnalando l'intenzione di salire, evita ai conducenti di effettuare inutilmente fermate non richieste, contribuendo ad una migliore qualità del servizio

Credo che lettere come questa rispecchino fedelmente la società attuale, rissosa e vendicativa ai massimi.
Una volta le regole erano chiare, passava il bus e il cenno era la norma;

se non lo facevi restavi a piedi, tutti ne erano consapevoli e situazioni come quella descritta, non accadevano mai.
Poi, chissà perchè, la regola del cenno ha perso pian piano valore.
Certo è ancora contemplata, ma come si legge sopra, non è assoluta;
segnalando è ben diverso da segnala, si da modo di interpretare, non è qualcosa di assoluto ma di eventuale.

Però dico io, che cosa costa fare un cenno chiaro ?
fatica ?

stress ?
è forse un gesto che sminuisce l'individuo ?

Onestamente in 5 anni, devo ancora capire ...
direte, hanno fatto il passo verso il bus, ma un conto è raccontarle, un altro è viverle queste scene.

Vi posso assicurare che ogni giorno, su ogni linea, capita sempre il momento in cui non sai se qualcuno vuole salire oppure no.
Rallenti, rallenti e questi restano immobili ...
fossi un pittore, avrei ormai la mia personalissima raffigurazione della natura morta ...

Altro che frutta o foglie ...
sai quanti di quelli in attesa del bus, renderebbero meglio il concetto ...

Per contro, se vi sono cenni di vita, i soggetti stanno immancabilmente messaggiando al cellulare o leggendo qualcosa.

Il bus è grande e tra freni che stridono e motore ...
ma possibile non lo senti che si approssima ?

Il fatto curioso è che quando decidi di accelerare nuovamente, li vedi saltare come grilli dietro al bus ...
Allungare un dito è faticosissimo, però le energie mica mancano ...

Oggi 2 nature morte, si sono improvvisamente rianimate vivacemente dopo che ero passato ...

Mi sono arrestato 10 metri oltre la fermata, pensando a questa lettera ...
Lavori tutto il giorno in mezzo al caos, ci manca solo lo stress di leggersi sul giornale alla sera, in una lettera velenosa dove, chiaramente, avrebbero scritto di aver manifestato l'intenzione di salire ...


Sarà sempre colpa dell'autista ?
Personalmente, nella scena descritta sulla lettera mi sarei fermato, ciò non toglie che, un cenno, oltre che sgombrare il campo da ogni possibile equivoco, sarebbe anche un gesto di rispetto nei confronti di chi sta lavorando.

Un dito allungato avrebbe evitato malintesi, incazzature, vendette postume, ecc ecc.

... quando si dice bastava poco e sarebbe stato tutto perfetto ...

7 commenti:

S ha detto...

che pessente!!

io sventolo sempre la mano quando non devo salire e il conducente a volte mi ringrazia pure!!

UtenteBus ha detto...

Io non conosco quella linea, ma se è vero che l'87 è l'unica che passa da quella fermata, il tuo collega ha torto. Cosa pensava, che quei 5 si fossero trovati sotto alla pensilina a giocare a carte? Io il ditino lo alzo sempre, ma solo perchè dove al mattino aspetto il bus (a Bologna) si fermano 3 linee. Diciamo che il tuo collega ha voluto fare il "prezioso", ma è veramente una soddisfazione da poco.

Simone ha detto...

Unica attenuante nei loro confronti è che mi sembra di avere capito che erano in attesa in una fermata dove passava soltanto quella linea e quindi a detta loro era chiaro il fatto che fossero in attesa del bus.
Io però non conosco la zona e quindi magari ho male interpretato io e in quella fermata ci sono più linee. che passano.
Ma un gesto...quanto costa un gesto?!!!
salvo poi gesticolare e mandare affan... con una forza che non ti aspetteresti mai da quelle stesse persone che un secondo prima erano in uno stato catatonico...mah!

autistaxcaso ha detto...

Vista così, ineccepibile, certo che ha torto, però ti racconto un aneddoto: Giorni fa, 2 tipi sono in fermata, leggono gli orari, passo e cominciano ad urlare. Mi fermo, uno dei 2 si mette tra le porte, l'altro continua a consultare gli orari. Credo sia naturale iniziare a spazientirsi (un bus non è un taxi) ma cerco di non esplodere ... Dopo lunghi secondi mi fanno segno che no, non vogliono salire ...
Ora metti che ti sia capitata una roba del genere poco prima e credimi, di questi episodi ne capitano davvero tanti (tantissimi ometto di scriverli perchè sennò diventerebbe un blog monotematico):
Proprio sicuro che faresti la fermata comunque o diventeresti "prezioso" e attento che la richiesta venga effettuata con il ditino ?
Sai che c'è, che ci vuole tanta pazienza e a volte io credo sia umano che scappi.
Se lavori in un ufficio e trovi il classico rompi, magari al telefono, quante volte ti spazientisci e lo liquidi poco educatamente ? Prova a pensarci ...
l'ho fatto, anche io, quando lavoravo in ufficio, se non ne hai più scoppi e a volte se lo meritano alla grande.
Hai mai visto una lettera sui giornali in questo senso ?
Io credo che fare l'autista alla fine non sia ne più ne meno una normale professione, con la differenza che qua, alla minima controversia, parte un reclamo o una lettera di protesta.
Personalmente ripeto, in questi casi cerco di sopire l'orgoglio, ma una giornata no ad un autista di bus davvero non la si può mai concedere ?
Dirai no, lavora a contatto con il pubblico, fa un servizio che viene pagato ecc ecc ...
Beh , sappi che poi alla fine siamo umani pure noi eh.

Utente Bus ha detto...

Se è per questo siamo umani anche noi utenti (anche se, a veder certi personaggi in bus, non si direbbe ...).
Utilizzo i bus da 33 - trentatrè - anni (in alternativa con la bici) e ne ho viste di tutti i colori. La stessa scena ieri mattina in Via S.Vitale, l'utente in attesa non segnala, l'autista (giustamente) tira dritto, inseguimento a piedi fino al "cambio" di Via Rizzoli e lite violenta. Il tuo collega è poi passato dalla parte del torto dicendo che il cittadino non si poteva permettere di leggere il suo numero di matricola. Sbagliato, si può.
In più sono anch'io dipendente pubblico. A contatto con cittadini, liberi professionisti e imprese. So che chi paga le tasse mi paga lo stipendio e sono a disposizione.
Ma so anche di fare bene, e velocemente, il mio lavoro e non permetto a nessuno di offendere. Mi sento in diritto di alzare la voce o troncare una telefonata a metà. Reclamino pure, finora sono stati tutti "rimbalzati" da parte dell'Amministrazione. Avevo semplicemente ragione io.
La campagna mediatica di brunetta e del mafioso bestemmiatore con me non attacca.
Mi auguro che sia così anche per te e per i tuoi colleghi.

autistaxcaso ha detto...

Io poi dico, alle volte uno è anche soprappensiero, ok vedi le persone alla fermata, ma magari stai pensando ai cavolacci tuoi, mica si può sempre essere concentratissimi su ogni persona che staziona sul ciglio della strada, ce ne sono già parecchie di situazioni che richiedono attenzione, uno magari potendo, si distrae anche un attimo ...
Il dito servirebbe appunto ad attirare l'attenzione.
Io lo vedo in tutti i casi (servizio urbano o extraurbano) come un gesto cortese, è uno di quei casi in cui non possiamo comunicare con la voce; allora facciamolo con i gesti, si eviterebbero tra l'altro un sacco di malintesi.
Accade anche che ti fermi e il tipo in fermata ti guarda con la faccia da "ma cosa vuoi da me ? ti ho forse fatto il segno ?", il fatto è che una fermata a vuoto ti costa 30-40 secondi e siccome i tempi di percorrenza, diciamocelo, non è che siano così abbondanti, se inizi a farle tutte le fermate (molte invano), poi finisci in ritardo.
E se non sei in orario, trovi sempre quello che ti rinfaccia di non sapere fare il tuo mestiere
(e qui la penso esattamente come te ... se invece lo fai con coscienza e passione, ti alteri a difesa della tua professionalità).
Insomma, un sacco di problematiche che potrebbero non esistere semplicemente allungando un dito...

CassieraInBilico ha detto...

la gente è davvero ridicola!!
considera che, quando io sono in fermata e sono sola, se sta passando un mezzo che non devo prendere, fanno cenno di non dover salire..
ed anche io una volta ho perso un bus perché nessuno ha fatto cenno all'autista. ma di certo non me la sono presa con lui!