considerazioni semiserie di un conducente di bus ...


13 ottobre 2010

questa nostra società


I fatti del taxista di Milano e dell'infermiera nella metro a Roma pur nella loro gravità, non mi hanno stupito più di tanto.
Stavolta due persone in coma hanno attirato l'attenzione generale, ma la violenza è da tempo che serpeggia ed esplode nella quotidianità.

L'altro giorno mega ingorgo mattuino ...
un'auto resta bloccata in mezzo al viale quando il verde da il via libera ai mezzi che incrociano.
Un tale su uno scooter punta la portiera in accelerazione suonando all'impazzata ...
Quello dell'auto fa cenni dall'abitacolo, mentre l'altro, arrivato a pochi centimetri dalla portiera, continua ad accelerare a manetta pur tenendo ora lo scooter frenato ...
Mentre il mezzo a due ruote sussulta violentemente, lui mima di voler passargli "dentro", urlando frasi incomprensibili, che immagino, saranno i soliti insulti.
Scena da neuro urgente, che viene risolta in nulla ...

Ma se quello dell'auto fosse sceso, cosa poteva succedere ?

E se quell'ipotetico gruppetto di persone che hai lasciato a piedi ti avesse per le mani ad un capolinea sperduto:
Proprio sicuri si limiterebbero a degli insulti o ad una lettera al giornale ?

Sono solo due esempi, (sai quanti ne potrei fare pensando ai verificatori dei biglietti ...) ma ad essere buoni osservatori, ogni giorno, si notano sempre più persone a cui scende, come si suol dire, la catena.
Nessuno ne parla perchè fortunatamente non accadono spesso fatti drammatici, però colpisce questo dilagare di potenziali schizzoidi.

Quali saranno le cause ?
Stress ?
Megalomania ?
Uso di stupefacenti ?

Non saprei dirle tutte con esattezza, ma nel mucchio ci metterei di sicuro anche l'indolenza verso le regole.
Ovunque ti giri sulla strada è l'apoteosi dell'infrazione, ma tanto, essere beccati sul fatto è più unico che raro ...
Mancano i controlli o forse in senso generale, manca un presidio costante del territorio, sui due casi di questi giorni, sento parlare di indifferenza, di omertà ...
Poi mi ripenso sul bus, in caso di bisogno:

Servono dei testimoni ?
Sfuggono tutti alla chetichella in un nanosecondo, se riesci a bloccarli, ti dicono di non aver visto nulla ...

Coloro che, spontaneamente, lasciano i propri dati e che sono pronti a dare una mano stanno diventando rare eccezioni.
La verità è che la gente non vuole grane, non si fida più del prossimo, ognuno pensa per se e fanculo gli altri.
E qui, sorge spontanea, la domanda:

Ma dove bisognerà arrivare prima che, almeno si provi, ad invertire rotta ?
Il campanello sta suonando forte, proviamo ad ascoltarlo con attenzione prima che sia troppo tardi.

P.S. (dell'ultimo minuto)
che poi, stavo dimenticando i fatti di Genova ...
Si provi ad immaginare di andare in Serbia o in qualsiasi altro paese a fare un casino del genere:
Come si ritornerebbe (se ci sarebbe il ritorno) a casa ?

3 commenti:

S ha detto...

seee dalla Serbia non tornerebbero mai indietro, figuremes come dicono a Milano

Ilaria ha detto...

Se conosci il tuo collega che ha guidato oggi sulla linea 671 che è partita alle 17.30 dall'autostazione, digli che è veramente un santo, che i passeggeri non sono tutti come quella che, a causa di guasti sulla linea ferroviaria, si è trovata con me e tanti altri stretta su una corriera e si è lamentata ININTERROTTAMENTE fino a Casalecchio (poi sono scesa...) del servizio, dei disagi, dei controllori [testuale "sai quante volte ho litigato con i controllori perchè fanno le multe invece di migliorare il servizio?"], facendo un pesantissimo monologo con un altro viaggiatore, ma praticamente accanto all'autista. Sono stata tentata di intervenire più di una volta, ma mi sono limitata a qualche battuta con la mia "sardina" vicina e a ringraziare calorosamente l'autista (stupito, devo dire) quando sono scesa.

Ti ringrazio perchè anche leggendo questo blog mi rendo sempre più conto di quanto dobbiate sopportare ogni giorno, e sebbene vi invidi perchè almeno voi un lavoro l'avete, penso che non avrei mai la pazienza necessaria per non rispondere a gente del genere...

Sappiate che c'è chi vi apprezza, solo che la voce di chi sa solo lamentarsi è più alta.

autistaxcaso ha detto...

Quando leggo commenti come il tuo sono fiero di aver aperto questo blog che è nato appunto per fare emergere il "rovescio della medaglia"...

Grazie

(e sono convinto che il collega, anche senza dirglielo espressamente, lo sa di essere un santo ... Noi autisti, come del resto tutti coloro che lavorano a contatto con il pubblico, sviluppiamo una pazienza infinita. Senza quella, non potremmo svolgere le nostre mansioni)