considerazioni semiserie di un conducente di bus ...


9 febbraio 2011

siamo a posto così



Il lungo viale, delimitato da palme a perdita d'occhio ...
La percezione di una temperatura gradevolissima ...
Il grappolo di grattacieli che si staglia verso il cielo in lontananza ...

Sto sognando ad occhi aperti un luogo indefinito a metà strada tra la florida e la california, lontano anni luce dal semaforo dove sto attendendo che si accenda il verde, quando all'improvviso, un ombra che si ferma sul cruscotto, mi riporta alla bruscamente realtà.
Una donna si è posizionata a fianco del posto guida, ho il sentore voglia parlarmi anche se inizialmente non dice nulla.
Poi all'improvviso:
"l'ho timbrato eh, guardi"
e mi mostra il multicorse obliterato dinnanzi ad una mia espressione che fa tanto (e quindi ?)
"ma è l'ultima volta ... tanto qua il biglietto non lo fa nessuno, avete aumentato un biglietto che solo noi paghiamo"
Eccola, mi mancava la polemica aggressiva ...
Come se tutto quello che accade su un bus fosse colpa di chi lo guida.
Decido di stare al gioco:
"scusi eh, ma così non si mette allo stesso livello di chi sta criticando ?"
"tanto non lo fa nessuno"
"ma come fa a dirlo ?"
"ah perchè lei non lo sa ?"
"Ma cosa devo sapere ? ribadisco, in base a cosa sta parlando ?"
"ok, siamo a posto così"
e si allontana ...

Siamo a posto così ?
ricapitolando:
Mi sto facendo un piacevolissimo film fermo ad un semaforo, arrivi tu e inizi ad accusare il mondo ...
poi mica proponendo qualcosa ...
macchè, minacciando di comportando allo stesso modo di chi ti da tanto fastidio ...
forse credevi di trovare quello silente disposto ad ascoltare i tuoi strali ...
Non lo hai trovato e te ne vai ?

Al semaforo successivo, penso a quanto sarebbe bello essere liberi:

Sì ma, liberi di sospendere la corsa ...
perchè sarebbe mica male tirare il freno a mano e alzarsi dicendo:
"vieni a rompermi le scatole e poi siamo a posto così ?"
"eh no non siamo a posto per un cavolo, adesso la finiamo sta discussione del piffero, una volta per tutte,
a costo di restare qua per mezzora ..."

Dal luogo esotico alla discussione imposta di forza ...
Lo spunto per sorridere tra se e se distaccandosi dal traffico e dalla realtà bisogna trovarlo sempre ...
(se non si trovasse la valvola di sfogo per metterla in ridere anche nelle situazioni difficili del resto, altro che discussioni ... ti alzeresti e dopo aver aperto le porte, li cacceresti direttamente dal bus e a pedate, taluni personaggi)

6 commenti:

S ha detto...

il solito pirla

Anonimo ha detto...

In effetti l'unica mi sa che è metterla in ridere...
Perchè se no poi si finisce a pensare che se tutto sta andando "a donnine" (e in senso letterale) e in gran parte colpa di chi fa questo ragionamento "Ah, ma se devo essere io l'unico imbecille allora faccio come tutti gli altri furboni!".
E rimane migliore ricavarne un sorriso!
Shunrei

Anonimo ha detto...

che bello stavo già partendo con la fantasia nella descrizione magnifica e poi mi rovini il sogno con la donina polemica ma uffiiiiiiiii ....... ala fine l'hai chairita o hai lasciato cadere la cosa ... ? certo che ti immagini che bello poter dire giù tutti giù mi avete rotto via!!! che bello se potessi farlo io ...... se potessi farlo io.... naturalmente nn dal pulman ma dalla porta d'ingresso prego fuori che adesso hai proprio rotto .... che bello un sogno sarebbe....

Marcella Materazzi ha detto...

Il mio sogno lavorativo più grande è quello di passsare una giornata di lavoro in cui poter dire senza nessuna conseguenza, quello che si pensa alla gente... senza censure e senza ritegno... solo a chi se lo merita certo !

autistaxcaso ha detto...

Se dovessi fare una vincita giuro che lo faccio ...
Sarebbe bellissimo rispondere per le rime solo che poi ovviamente si rischierebbe il licenziamento ...
Non mi resta che vincere insomma ;-)))

stella erratica ha detto...

coi colleghi più volte abbiamo fantasticato sul poter rispondere per le rime agli utonti...
del tipo "come mi permetto?? io posso permettermi assolutamente -improperi vari e sfoghi vari"

marò che goduria!