considerazioni semiserie di un conducente di bus ...


14 luglio 2008

lettera al giornale (senza risposta ... sulle stesse pagine)






Ci risiamo ...
come preannunciato qualche post fa ho letto l'ennesimo, piccato commento di un giornalista verso gli autisti.

Ora, non starò a dilungarmi sui contenuti (se aprite la foto leggerete la lettera scannerizzata) vi dico solo che anche questo giornalista è da un po' che imperversa contro di noi ...
Così, anche se un po' in ritardo, ho pensato bene (stavolta) di rispondergli ...


Forse sarà il periodo:
E’ caldo, ci si trascina stancamente verso le agognate ferie, ovunque sulle strade si rattoppano buche.
Mancano insomma gli spunti per innescare quelle polemiche che diciamocela tutta, innalzano le vendite di un quotidiano.
Così con un po’ di mestiere, ci si butta sui “cavalli di battaglia” tipo quello di sparare a zero sugli autisti, un classico “sempreverde” per ogni stagione.
Era da tempo che volevo scriverLe, lo faccio con un po’ di ritardo rispetto al Suo commento del 25 giugno portandoLe la voce di chi i mezzi pubblici li conduce.
Tornando alla lettera che ha generato il Suo commento non posso non notare come il vero maleducato, (l’uomo con il cane) colui che infrangeva le regole di viaggio permettendo al cane di restare a bordo senza museruola, venga praticamente ignorato per concentrarsi unicamente su quei “cialtroni” degli autisti.
Che non portano la targhetta sulla divisa, sono costantemente al telefono, occupano i posti a sedere costringendo i passeggeri di ritorno dalla spesa a restare in piedi e chissà, forse un po’ sporcano pure e, ma solo alle volte, guidano.
Così ad occhio non mi sembra che lei sia un assiduo frequentatore dei bus ma si basi sulle segnalazioni che riceve dagli utenti.
Avrà letto sulla carta della mobilità che atc trasporta circa 108 milioni di persone all’anno, approssimativamente circa 30000 persone al giorno:
Ha mai pensato che la stragrande maggioranza di queste arrivano ogni giorno a destinazione, senza problemi, proprio grazie a noi autisti ?.
Forse no, ma mi rendo conto, questo è scontato, non fa notizia, sulla carta stampata veniamo dipinti sempre e solo come quelli maleducati e pazienza se a lamentarsi sono una minima parte dei passeggeri.
Personalmente ricevo anche tanti elogi, quei “grazie” detti verbalmente, magari con il sorriso sulla bocca dalle tante persone attese quotidianamente con le porte aperte che mi gratificano e mi testimoniano che chi, ancora ci apprezza, per fortuna c’è.
Dovrebbe venire in giro per la città a verificare di persona, sul bus, (a proposito, se vuole ci accordiamo per incontrarci … ) come la soddisfazione dei passeggeri sia superiore all’insoddisfazione, poi certo si sa, migliorarsi è sempre possibile ed è una sfida che alla lunga fa pure operare meglio;
Con la giusta attenzione scoprirà che la targhetta di riconoscimento ce l’abbiamo quasi tutti (poi certo, ci sono le eccezioni che confermano la regola: I giornalisti saranno tutti quanti bravi onesti e corretti ?) e potrebbe anche capire le dinamiche dei famigerati ritardi:
Praticamente immancabili, ma quasi mai generati da chi il bus lo conduce.

Passano i giorni ma la mia lettera non viene pubblicata sul giornale e quando penso ormai di pungolare il giornalista chiedendo spiegazioni ...
Ecco che entrando nella mia mail scopro che la risposta mi era stata lì inviata ...

Poche righe, che da una parte mi deludono (non era forse lecito continuarla sul quotidiano la discussione ?) ma dall'altra mi fanno pensare di aver colpito nel segno ...
copio e incollo la risposta

Va tutto bene, come vuole Lei.
Tranne il fatto che.sono un abbonato di lungo corso (almeno quattro corse al giorno) e che, nelle Sue parole, non leggo nessun riferimento concreto alle obiezioni concrete che ho osato muovere non alla categoria ma a casi precisi e quotidiani.
Ovvio che non c'entrano né il caldo, né un presunto mio bisogno di innescare polemiche fasulle (volendo, l'ipotesi sarebbe anche un po' offensiva nei confronti della mia professionalità).
E non c'entra neanche quell'attributlo 'cialtroni' che, vittimisticamente, appartiene a Lei, non a me.
Va tutto bene, se non fosse per colpa dei soliti giornalisti.

Confessandovi che la risposta è già partita (e chissà se la "rotonovela" con quella si esaurirà) vi chiedo:
Partendo dal presupposto che, secondo me, quando vi sono (come in questo caso) certe accuse dovrebbe intervenire l'azienda in "veste ufficiale" (e difatti ho già scritto questo mio pensiero e spero di coinvolgere prima o poi qualcuno)
Cosa ne pensate del botta & risposta ?


P.S. magari poi vi copio e incollo cosa ho replicato
(e, forse ancora più interessante, cosa ho pensato)

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