I giorni in cui vi sono delle deviazioni alle linee sono sempre i peggiori.
Non so per quale ragione, ma quasi sempre le persone associano il disagio che stanno subendo a te che stai guidando il bus.
Chissà, magari pensano che complice la tal manifestazione l’autista in base alle sensazioni momentanee (leggi tiramenti personali) inventi un percorso estemporaneo e lo imponga con totale nonchallances …
L’altro giorno, mentre era in atto una deviazione, ho incontrato uno dei personaggi più curiosi di sempre a cominciare dall’approccio …
Calmo, sereno …
Mi chiede come può fare per arrivare nel determinato ospedale …
Domanda da 1.000.000 di dollari visto che il centro è chiuso e tutte le linee che vi passano sono appunto deviate …
Così, riflettendo un attimo, dico lui che il luogo più consono per prendere la linea che porta al tal ospedale è la stazione …
Dove in quel momento transitano quasi tutte le linee (deviate e non)
Mi aspetto qualche borbottìo …
almeno un sospiro di insofferenza …
Invece nulla, il tipo è tranquillo, dice anzi che in certe giornate deve essere pesante guidare e stare in mezzo al traffico che ci vuole pazienza da parte di tutti, dell’utenza soprattutto …
Mostra comprensione anche quando dico lui che non so bene quale sarà la fermata (provvisoria) giusta dove prendere quel bus …
”E’ certo, lei sa della sua linea ed è già tanto …
mica si può pretendere che conosca anche i percorsi deviati delle altre”
E lì, verrebbe la tentazione di organizzare una manifestazione per dare a lui in dono le chiavi del bus, dichiarandolo autista onorario in segno di riconoscenza per le parole spese …
Però …
qualcosa non mi torna …
per esperienza, tanta cortesia fa davvero a pugni con l’arroganza e con la frenesia schizzofrenia di certi giorni …
Così arriviamo alla stazione e mentre sto pensando di essere stato inopportunamente prevenuto, il tipo mi saluta e mentre sta scendendo si gira e mi fa:
”Ah, io il biglietto non l’ho convalidato …
in una giornata come quella odierna del resto, mica dovevo farlo …”
Detto con una faccia …
Che assomiglia più ad un culo che ad un viso (e passatemi la metafora esplicita)
E prima che io possa minimamente reagire è già scomparso …
Mentre riparto penso alla psicologia delle persone a quelle nozioni che ti insegnano nei corsi per indicarti come porti senza creare contrasto …
Ecco, questo sarebbe davvero un caso interessante su cui riflettere, un comportamento che esce dai soliti canoni …
Per quale ragione avrà sentito il dovere di confessarmi che il biglietto non l’aveva fatto ?
Non poteva prendere e scendere senza aggiungere nulla oltre all’augurio di buona giornata di rito, ricambiato ?
Forse si sentiva in colpa e avrebbe voluto quell’approvazione che un autista non avrebbe mai potuto dar lui ?
(del resto deviazione o no era un giorno come tutti gli altri … non vedo perché il bus non si dovesse pagare)
Che risposta si sarebbe aspettato di ricevere ?
Bah, interrogativi che mai verranno chiariti dal diretto interessato …
L’unica cosa certa è che ha scroccato inopportunamente un viaggio a gratis …
Non so per quale ragione, ma quasi sempre le persone associano il disagio che stanno subendo a te che stai guidando il bus.
Chissà, magari pensano che complice la tal manifestazione l’autista in base alle sensazioni momentanee (leggi tiramenti personali) inventi un percorso estemporaneo e lo imponga con totale nonchallances …
L’altro giorno, mentre era in atto una deviazione, ho incontrato uno dei personaggi più curiosi di sempre a cominciare dall’approccio …
Calmo, sereno …
Mi chiede come può fare per arrivare nel determinato ospedale …
Domanda da 1.000.000 di dollari visto che il centro è chiuso e tutte le linee che vi passano sono appunto deviate …
Così, riflettendo un attimo, dico lui che il luogo più consono per prendere la linea che porta al tal ospedale è la stazione …
Dove in quel momento transitano quasi tutte le linee (deviate e non)
Mi aspetto qualche borbottìo …
almeno un sospiro di insofferenza …
Invece nulla, il tipo è tranquillo, dice anzi che in certe giornate deve essere pesante guidare e stare in mezzo al traffico che ci vuole pazienza da parte di tutti, dell’utenza soprattutto …
Mostra comprensione anche quando dico lui che non so bene quale sarà la fermata (provvisoria) giusta dove prendere quel bus …
”E’ certo, lei sa della sua linea ed è già tanto …
mica si può pretendere che conosca anche i percorsi deviati delle altre”
E lì, verrebbe la tentazione di organizzare una manifestazione per dare a lui in dono le chiavi del bus, dichiarandolo autista onorario in segno di riconoscenza per le parole spese …
Però …
qualcosa non mi torna …
per esperienza, tanta cortesia fa davvero a pugni con l’arroganza e con la frenesia schizzofrenia di certi giorni …
Così arriviamo alla stazione e mentre sto pensando di essere stato inopportunamente prevenuto, il tipo mi saluta e mentre sta scendendo si gira e mi fa:
”Ah, io il biglietto non l’ho convalidato …
in una giornata come quella odierna del resto, mica dovevo farlo …”
Detto con una faccia …
Che assomiglia più ad un culo che ad un viso (e passatemi la metafora esplicita)
E prima che io possa minimamente reagire è già scomparso …
Mentre riparto penso alla psicologia delle persone a quelle nozioni che ti insegnano nei corsi per indicarti come porti senza creare contrasto …
Ecco, questo sarebbe davvero un caso interessante su cui riflettere, un comportamento che esce dai soliti canoni …
Per quale ragione avrà sentito il dovere di confessarmi che il biglietto non l’aveva fatto ?
Non poteva prendere e scendere senza aggiungere nulla oltre all’augurio di buona giornata di rito, ricambiato ?
Forse si sentiva in colpa e avrebbe voluto quell’approvazione che un autista non avrebbe mai potuto dar lui ?
(del resto deviazione o no era un giorno come tutti gli altri … non vedo perché il bus non si dovesse pagare)
Che risposta si sarebbe aspettato di ricevere ?
Bah, interrogativi che mai verranno chiariti dal diretto interessato …
L’unica cosa certa è che ha scroccato inopportunamente un viaggio a gratis …
4 commenti:
...e pure dei consigli, a gratis!
non so se è il caso.. ma molti adulti hanno imparato tecniche particolari per offendere, insultare o semplicemente contestare e rompere le scatole con pareri non richiesti:
partono da delle affermazioni che sembrano quasi esserti solidali con te.. per poi piano piano inserirci la critica e innescare la polemica.
non ero lì quindi non so, ma leggendo mi viene in mente che forse ha detto tutto in maniera ironica, e ci ha tenuto a dirti che non aveva timbrato il biglietto, come segno di protesta e disapprovazione
Secondo me, te l'ha detto come per dire: voi fate gli stroxxi?
E allora io pure, vieni a dirmi qualcosa se hai il coraggio.
Vedrai che se ne sta pure vantando con gli amici ...
(bah)
Boh, l'atteggiamento non era ne borioso ne caustico, anzi pareva sincero ...
e anche quando mi ha detto di non aver fatto il biglietto pareva candido ...
non so cosa pensare ...
se non che la gente è strana ...
ciao a presto
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