considerazioni semiserie di un conducente di bus ...


17 marzo 2011

antidoping


Tutto cominciò qualche anno fa, un autista di bus (mi pare a Roma) investì una persona e venne trovato sotto l'effetto di sostanze stupefacenti ...
L'indignazione, la rabbia, il dibattito e poi, come spesso accade in certi eclatanti casi, il provvedimento.

Gli autisti di bus (ma non solo ... credo anche coloro che muovono ad esempio i carrelli elevatori in una azienda qualunque) devono sottoporsi a un test specifico per escludere l'utilizzo di droghe.
Qui da noi, funziona che con un preavviso di una giornata, ti devi recare, l'indomani in un poliambulatorio cittadino, pena, in caso di mancata presentazione senza uno straccio di giustificazione, la sospensione con effetto immediato dal servizio.
Ovviamente ci si va fuori dall'orario di lavoro, l'azienda riconosce un'ora di rimborso che, francamente è pochino; il poliambulatorio è sì in centro, ma in una zona non troppo battuta, così, tocca adattarsi ...
Anche in caso di giustificazione per non presentarsi (che so, magari uno si ammala), del resto toccherà adattarsi ... e ben di più.
Sarà poi necessario sottoporsi a tre controlli, nel giro di un mese e questo, credo renda l'idea di quanto sia importante essere presenti onde evitare "persecuzioni".
Tutto giusto e lecito, per carità, la sicurezza è la sicurezza e difatti al solito, in sto paese, si è passati dal nulla (di un paio di anni fa) alla rigidità assoluta e insindacabile (attuale), mai che ci sia una via di mezzo e per me, in questo caso, quella via potrebbe essere innanzitutto e semplicemente una autocertificazione con conseguenze penali in caso di falsa dichiarazione.
Poi certo, i controlli sarebbe comunque necessari, mi rendo conto che "fidarsi è bene e non fidarsi è meglio", però a quel punto, potrebbero essere fatti in orario di lavoro come secondo me, sarebbe giusto fosse.
Direte:
"per un controllo all'anno tutte ste storie ?"
Il fatto è che un controllo annuo è obbligatorio, poi l'azienda è libera di effettuarne altri a sorpresa sorteggiando tra i dipendenti ...
Io sono già al quarto in 2 anni (!!!) e qui qualcuno, mi dovrebbe spiegare come funziona nella vita la casualità delle cose ...

No perchè, noto da sempre che quando c'è una sfiga io non manco quasi mai ...
(parto dalla classica interrogazione fatta a scuola e pigliando il nome a caso, passando per l'inventario di fine anno, dove nessuno vuole essere presente e allora si sorteggia e arrivando a oggi, a questi controlli fatti a sorpresa ... e ho citato solo le prime cose che mi passavano per la mente)
Quando invece l'evento è lieto (il grande classico della casualità, una vincita ...) ci fosse una volta e dico una, dove sbaraglio la concorrenza ...

Il test consiste nell'esame delle urine:
Uno si prepara, beve, non va al bagno per mezzo turno, rischiando quasi sempre di farsela addosso mentre raggiunge il centro, poi arrivato il momento di rilasciare il campione ...
Il solito nulla ...
E lì chissà ...
Potrebbero c'entrare anche coloro che sono preposti al controllo e alla successiva raccolta ...
La penultima volta c'era un tale allucinante ...
Si mise sulla porta per poi dirmi:
"io sono qui, quando ha fatto mi dica"
li mi concentrai, pensai all'acqua che sgorga ad una fontana e lui:
"ha fatto ?"

Ha fatto ?
dunque mi hai detto che sei lì sulla porta e gli accordi erano che dovevo dirtelo io, quando avevo fatto ...
Ho forse fiatato ?

cercai nuovamente la concentrazione, si fosse pototu aprire un rubinetto (cosa vietatissima ... sai mai che si bari) magari aiutava visto che 10 minuti prima stavo per esplodere non è che si fosse vaporizzato tutto, occorreva solo agevolare ...
E lui
"allora ? fatto ?"
"ascolti, intendiamoci, se andiamo avanti così, la avviso che facciamo sera qui"
Il tale ovviamente cambiò ben poco quell'ansioso modo di porsi (che dico ... tanto devi stare la fino a stasera visto che ti pagano ... ma che fretta hai ?), ma per fortuna dopo un quarto d'ora riuscii a produrre il preziosissimo campione ...

Ieri per fortuna, una dottoressa ...
la prima che si fida senza tanti ma e senza tanti se (un'altra volta un tale mi aveva perquisito anche nei calzini ... che dico, con tanti posti dove nascondere le cose, qualsiasi cosa, ai calzini davvero non penserei mai ... logico che ti sgamano subito), chiude la porta restando nei paraggi e miracolo ...
Dopo 2 minuti tutto è concluso ...

Ora speriamo che l'antidoping fino a fine anno non mi tocchi più.
oppure, come dicevo alla dottoressa, visto che ormai sono di casa e conosco tutta la procedura a menadito, potrei quasi rendermi utile in modo attivo al laboratorio ...

2 commenti:

Shunrei ha detto...

Tocca farlo una volta l'anno anche al Consorte (e lui è "semplicemente" operaio specializzato tornitore in una ditta con ben... 4 dipendenti! 3 operai lui compreso e la segretaria)... e immagino che lui ti darebbe piena solidarietà!
Io... non lo so proprio se riuscirei a riempire la provetta con un estraneo che mi osserva!!!

cb70focus ha detto...

Purtroppo episodi di questa gravità "bollano" tutta una categoria. Potere anche dei media, che danno risalto ad una notizia piuttosto che ad un altra secondo il "trend" del momento. Per quel che riguarda i controlli, giusto che vengano effettuati (ma non solo a noi autisti di autobus); personalmente ciò che mi da più fastidio è l'atteggiamento "sospettoso" con cui opera il personale preposto alla "visita": dimenticano che nella stragrande maggioranza dei casi hanno davanti un onesto lavoratore e non un "drogato" abituale. Il fatto che stiano sulla porta mentre espleti quel tipo di formalità (penso sia la corretta procedura) mi da meno fastidio. Ciao collega, buon lavoro.