considerazioni semiserie di un conducente di bus ...


11 gennaio 2008

il tipo bizzarro


Sulla strada dell'autista, oltre ad auto e scooter più o meno "scorretti" (in campo stradale ormai la correttezza è comportamento in via di estinzione) vi sono ogni giorno, potenzialmente, individui bizzarri e difficili da inquadrare.
La gestualità è inequivocabile, con il tempo impari a riconoscerla cosicchè appena salgono ...
Hai già capito e stai con le "antenne dritte" ...
Di solito ti si posizionano di fianco, ti fissano per lunghi istanti cercando di attirare la tua attenzione ...
Io in quei momenti di solito guardo gli specchi, controllo se sono in orario, indugio sulle telecamere ...
In pratica faccio di tutto per non incrociare mai lo sguardo ...
Comportamento che ne scoraggia, diciamo un 70% ...
L'altro 30 invece non si da' per vinto, magari (e intanto) cominciano ad insinuare la testa oltre le protezioni metalliche del posto guida, poi se continui ad ignorarli ...

"ma che giorno è oggi?"
"venerdì"
"ah, venerdì ..." (detto in un misto di stupore ... e gioiosità ...)

Ecco, contatto stabilito con 1 fesseria ...

Ora che fare ignorarli bellamente ?


Se è quello che ti vuole raccontare la sua vita, dai tempi in cui i genitori decisero di concepirlo, si potrebbe fare, non fosse che ti fa tenerezza ...
E dal momento che vuole solo essere ascoltato ...
Lo lasci parlare ...
Pur nella tua disattenzione è appurato che la mente comunque registra gli ultimi 4 secondi del discorso di un'altra persona, che ti sono più che sufficienti per preparare una battuta ...
Di tanto in tanto, giusto per manifestare la tua (finta) attenzione ...
Ma colui che vuole farsi ascoltare solitamente parte in quarta parlandoti della sua vita ...
Non chiede mai "che giorno è oggi?"
meno che meno se è pure anziano (probabile) ...
il pensiero che tu possa credere che sta perdendo dei colpi lo svilirebbe, proprio lui, che cerca di farsi ascoltare ricordando la sua vita ...

Ecco allora che di fianco a te c'è il tipo bizzarro ...
impossibile da ignorare (anche se vorresti fosse possibile)

perchè vuole parlare ?
cosa si aspetta ?

di solito cerco di non contraddirli mai questi individui ...
potrebbero rivelarsi strani e/o pericolosi ...
così provo di assecondarli per cercare di inquadrarli ...

"sa, io sono onesto ma penso che questa società non mi capisca"
"come dice ?" (si prende tempo ... o forse si spera davvero di non aver compreso bene ... ma dove vorrà andare a parare questo ?)
"sì, io sono onesto ma questa società non mi apprezza ... lei cosa dice ? per lei le persone oneste sono apprezzate oggi ?"
"mah ... non sempre"
"infatti, lo penso anch'io ...
poi magari mi posso sbagliare ...
secondo lei mi sbaglio
?"
"no probabilmente ha ragione"

E via con un discorso di debiti da lui contratti e poi saldati ...
Con tre banche diverse, le difficoltà iniziali e poi il saldo di tutte le insolvenze ...
Non è che ci si capisca tanto, il racconto è concitato e zeppo di
"poi magari mi posso sbagliare ...
mi dica anche lei
".
Da quanto ne capisco vorrebbe credito da altre banche ...
che ora glielo negano ...
E allora via di nuovo con il "refrain" iniziale
"io sono sempre stato onesto ...
ma questa società non mi capisce
"

In quei momenti annuisci e assecondi ...
Se non altro ora sai che l'individuo rientra nella categoria "ascoltami"
Comunque speri che la prossima fermata sia quella a cui l'individuo scenderà ...
Cosa che alla fine inesorabilmente avviene ...

Tornando all'inizio, ecco perchè bisogna resistere il più possibile ...
La proporzione del resto è matematica e semplice:

Maggiore sarà il tempo in cui riuscirai ad ignorare l'individuo,
Minore sarà il tempo nel quale, lo stesso individuo ti esporrà le sue problematiche esistenziali ...

Bisogna essere sempre un po' psicologi ...
Ma in certi casi l'autista non basta ...
Forse bisognerebbe affidarsi ad un professionista che esercita regolarmente la professione ?

"... magari mi posso sbagliare, voi cosa dite ?"

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