considerazioni semiserie di un conducente di bus ...


21 gennaio 2008

la discrezionalità dell'autista



L'altro giorno sale una signora sul bus ...
A fatica ...
Avrà 45-50 anni ma è costretta a camminare con un bastone metallico ...
Il viaggio prosegue e ad un certo punto, mentre transito davanti alla fermata, la signora si accorge di non avere suonato e mi dice:
"accidenti, non ho suonato ma dovevo scendere ..."

che fare ?
essere rigorosi, irremovibili e portarla alla fermata successiva ?

Non me la sento così mi fermo dopo 20 metri appena riesco ad accostare in sicurezza ...
La signora scende:
"la ringrazio tanto ... buona giornata"

Dal bus, appena richiudo la porta, si leva la voce di un'altra donna:
"eh, è stata fortunata la signora ..."
il tono è tipico di chi piccato si è risentito del gesto:
"l'autista non potrebbe aprire, perchè so che se succede qualcosa poi è lui il responsabile ...
E' che bisognerebbe suonare per tempo
..."
mi appare abbastanza chiaro che probabilmente parla per esperienza ...
già mi vedo la scena:
Questa che non prenota la fermata in tempo, lo fa a pochi metri dalla medesima ...
il collega che non si ferma e alle rimostranze risponde:
"non mi posso fermare fuori fermata ...
sa che se si fa male scendendo sono io il responsabile
?"
Da quel giorno insomma oltre ad aver imparato a prenotare per tempo la discesa, non tollera che vi siano delle difformità di trattamento per i passeggeri ...

Forse avrà pure ragione, io però credo che l'autista possa avere una sua discrezionalità in questi casi ...
Hai dimenticato di premere il campanello perchè stavi chiacchierando ?
Perchè inviavi un sms ?
Perchè eri distratto ?
o impegnato in una insignificante telefonata fiume ?

Allora meriti di scendere alla fermata successiva ...

Nel caso della signora, ho pensato che forse la vita non è per lei così facile come per tante altre persone ...
Che forse la distrazione è stata provocata da problemi esistenziali complessi ...
o comunque da problemi ben differenti rispetto alle motivazioni di cui sopra ...

Ecco perchè ho chiuso un occhio ...
In quel momento non ho davvero pensato che la signora potesse cadere e/o farsi male fuori fermata ...
Ho invece pensato quanto sarebbero stati lunghi quei 300 metri a piedi, a ritroso per quella persona.

Non ho spiegato queste mie motivazioni alla signora polemica ...
Probabilmente non avrebbe capito e poi comunque mi sentivo di agire così ...
Discrezionalità e responsabilità erano mie non occorreva giustificarsi ...

me la sono cavata con un
"diciamo che oggi è una giornata speciale ..."
Ho visto che altri passeggeri hanno sorriso, ma io mica cercavo l'approvazione di nessuno ...

Ho solo agito come ritenevo fosse giusto ...

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