considerazioni semiserie di un conducente di bus ...


2 maggio 2011

ok, fai come credi



Ieri si avvicina un tale ...
Deve andare all'ospedale "taldeitali" e chiede dove cambiare con la linea per arrivarci.

Spiego lui che dovrà prendere la linea @ e dopo 3 fermate, in via "vatteallapesca", c'è proprio il punto dove la linea @ e quella su cui stiamo viaggiando hanno una fermata in comune.

Elementare ! direbbe Watson, ma qua siamo in Italia e alla fermata seguente, vedo il tale a terra che vaga spaesato ...
Lo guardo in un mix tra il severo, lo stupito con quella punta di compatimento che sarà anche cattiva ...
Ma se dici "tra 3 fermate" e già qualche secondo dopo vedi quello che gironzola sul marciapiede, il sospetto che non ti abbia manco ascoltato è umano

(e allora ... cosa mi chiedi a fare ??).
Dopo averlo invitato a risalire, vedendolo visibilmente imbarazzato (ah sì... vero che mi aveva detto di scendere tra 3 fermate ... mi scusi) riformulo minimizzando l'accaduto, perchè nonostante tutto una seconda occasione se la meritano tutti, a maggior ragione quando vivendo sti episodi, ci si rende conto che mica si trattava di uno distratto oppure ostile ...
macchè, era solo e semplicemente uno proprio così.
Spiego lui che si potrebbe scendere anche alle prime 2 fermate, ma bisognerebbe spostarsi a piedi per un centinaio di metri.
Scendendo alla terza invece non serve neppure spostarsi di un metro, indi per cui ...

La mia espressione, mentre glielo dico, allude al classico problemino di logica delle elementari
(ci sono 3 fermate, 1 in comune e 2 no: Ora dimmi, a quale scendo per non camminare invano ?) e quando ormai penso che abbia capito, mentre siamo in prossimità della seconda fermata, dubbioso mi dice:
"ma se io scendo alla prossima, comunque camminando arrivo alla fermata dove prendere la linea @ ?"

Mi sono arreso e l'ho lasciato andare ... 
ok, fai come credi, anzi magari scusami se ho insistito tanto per farti apprezzare la via comoda, non avevo colto che se uno vuol camminare ...
Bisogna lasciarlo andare a piedi, libero e felice ...

Poi magari, un giorno, qualcuno mi spiegherà perchè invece, se la linea transita nella parallela del viale che si affaccia sulla stazione (sempre quei famosi 100 metri da fare a piedi per intenderci) a indicarla come alternativa per arrivarci, sembra sempre di proporre una faticata immane e impensabile ...

(... per una volta che ci si arrivava comodamente, semplicemente e senza problemi invece ...)     

1 commenti:

Anonimo ha detto...
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