considerazioni semiserie di un conducente di bus ...


27 giugno 2008

storie incredibili



3 episodi …
come in quella serie tv degli anni ’80 prodotta da Spielberg che generò appunto un film diviso in 3 parti …

Qualche giorno fa sono in servizio su una linea suburbana diretta in città dalla provincia …
Tale servizio tenendo conto delle considerevoli distanze da percorrere ha la peculiarità di fare meno fermate rispetto all’urbano …
Verosimilmente diciamo, soprattutto in periferia, 1 fermata ogni 2 del servizio urbano …
Succede che mentre mi approssimo ad 1 fermata che non mi compete vedo le persone che avanzano sbracciandosi verso il centro della strada …
La giornata è particolare, “a monte” stanno asfaltando la provinciale, non bastasse questo qualche chilometro dopo è esploso un tubo dell’acqua e i lavori di ripristino obbligano ad una circolazione a senso alterno; non fosse sufficiente “a valle”, imparerò poi, sono in corso lavori sulla linea aerea del filobus …
come dire, ingorghi, inevitabili ritardi su tutta la linea e tempi di attesa alle fermate lunghi …
Rallento fin quasi a fermarmi, guardo i tipi alla fermata …
un ragazzo, due donne e un uomo, il ragazzo e una donna sono i più infervorati …

scambio di battute dal vetro:
ma che cazz … fate
(labbiale) “ferma fermati
ovviamente riaccelero visto che la fermata non è di mia competenza
... e il ragazzo con la mano tesa davanti alla porta
ma vaffanculo

Mah …
capisco l’appuntamento urgente, però rischiare di essere investiti per prendere un bus che tra l’altro alla fermata dove sei manco ferma ….
La logica non esiste, il senso degli insulti neppure (perchè poi avrei dovuto fermarmi ? mica è un taxi) …
Se disservizio c’è stato non era certo colpa dell’autista …
(allora anche se con il senno di poi … ma "affanculo” vacci te va)

Stamattina ore 6:01
traffico assente, incrocio una Saab cabrio guidata da un tizio attempato con gli occhiali scuri …
Lo stereo dell’auto spara a tutto volume (e in distorsione armonica) “stessa spiaggia stesso mare” con l’auto stessa ovviamente scoperta …
Le poche persone sul bus guardano dai finestrini …
Le poche persone sulla strada idem …
La cacofonia è assordante e viene da chiedersi chi sia il conducente:

Un estemporaneo fan di Edoardo Vianello ?
Un inguaribile burlone ?
Uno un po’ bevuto ?

Chissà …

certo che se proprio dovevi “rompere i coglioni” al prossimo, alle 6 del mattino, potevi soffermarti un po’ di più sulla qualità della selezione musicale …

Ancora oggi, verso le 10 …
due donne salgono alla fermata prima del capolinea …
Mi salutano e subito timbrano il titolo di viaggio …
al capolinea scendono …
Per un chilometro scarso hanno pagato la corsa …
Mai visto, in quasi 3 anni da autista !!!

Senso del dovere “stellare” e ammirevole …
anche se per i più le due donne passerebbero più che altro da fesse …

… A lieto fine insomma, ma pur sempre una “storia incredibile

1 commenti:

citaro85 ha detto...

episodio similare accadutomi l'altra sera. Viale Silvani, fermata del 33. Io stavo passando col BLQ. Due ragazzi alla fermata iniziano a sbracciarsi come dei matti e quando vedono che (naturalmente non essendo la mia fermata) non mi fermo, mi mandano a quel paese e riesco anche a leggere il labiale :"Ma quando cazzo passa il 33?" la voce l'ho anche leggermente udita da dentro il bus, nonostante il rumore del motore e dell'aria condizionata a palla. Per dire quanto deve aver urlato quell'idioma. La risposta, fra me e me, è venuta spontanea :"ma che cacchio vuoi tu?"