considerazioni semiserie di un conducente di bus ...


8 aprile 2011

alle prese con i biglietti



Ci sono giornate in cui, quei gesti immediati, quale dovrebbero essere l'obliterazione, l'acquisto di un biglietto divengono estremamente complicati.

Ieri, mi si avvicina un tale, avete presente di quelli che già voglio preannunciarti la questione prima ancora di spiegartela ?
Eccolo, proprio lui, di mezza età, arriva dicendo:

"... glielo volevo dire, perchè chi non è pratico ..."
(sì, ok, passi che non sei pratico, va bene, ma cosa mi volevi dire ? spiega ! parla !!).

Dopo un attimo di silenzio in cui ci fissiamo riprende:
"sono andato per marcare il biglietto, ma la prima volta non me l'ha mica marcato"
(e quindi ? vieni al sodo !)
"la seconda invece sì, però io dico e se uno non ci fa caso ? poi prende la multa ?"
"ci sono due luci che si accendono, verde è ok, rosso no; la prima volta di sicuro si sarà accesa quella rossa, mentre quando ha timbrato la luce era verde, l'ha notato ?"
"eh se ... io non sono mica pratico"

(ma pratico de che ? devi guardare ... sarai mica daltonico ? ... ti sto spiegando, almeno prova ad applicarti !)
"è che dovrebbe funzionare subito, che poi sennò si prende la multa"
(ancora con sta storia della multa ... che è un'ossessione ?)

"beh, basta guardare e per l'appunto la luce di conferma"
(e magari ascoltare il suono dell'apparecchio ... la conferma è ben diversa da quella specie di rumore critico che segue una mancata timbratura)
"vabbè io gliel'ho detto ..."
"la ringrazio per la segnalazione ma poi alla fine l'importante è che abbia timbrato"
"sì ma non la prima, la seconda volta ..."

ho capito !
e infatti ti stavo spiegando come verificare se ha timbrato o no ...
ma visto che non ti rassegni mi rassegno io ...
Cosa dovremmo fare ?
smontarla ?
modificarla
distruggerla ?
normalmente funziona al primo colpo, ma visto che il biglietto ha una banda magnetica, dipende anche dalle condizioni ...
A volte li avete talmente lisi che pare siano dei cimeli passati di mano, di padre in figlio, per generazioni !
viene spontaneo chiedersi come si possano ridurre così ... 
Prova a riporlo con cura in una tasca del portafoglio e quando lo inserisci vedi di non tenerlo stretto;
che è un altro classico ... lo avvicinano, senza mollarlo e il carrello che dovrebbe portarlo all'interno dell'emettitrice gira a vuoto ...

Cioè non avere paura che poi te lo ridà sai !).
Seguendo questi piccoli accorgimenti, sono sicuro che la prossima volta non ci saranno problemi.

Per fortuna poi se ne è andato ...
Giro successivo arriva l'altro, quello che ti mette il biglietto davanti alla faccia mentre stai guidando e ti fa:

"mi guarda se è ancora valido ?"
Lo regge con il pollice che preme sull'indice a mo di "faccio fuoco dall'accendino" e aspetta con il braccio teso nell'aria ...
Gli prendo il biglietto dalle dita anche un po' scocciato
(a quando quello che ti mette un giornale sotto il naso mentre stai viaggiando magari per farti leggere l'articolo sull'azienda trasporti?

Che tanto qua ormai il fatto che si stia guidando è un optional ...)
"scade tra 10 minuti"
"quindi ci arrivo in centro ?"
(Ma in centro dove ?

Ti devo pure calcolare i tempi in base al percorso ?
Arrangiarsi un attimo no eh ...
o è il solito modo "di prenderla da lontano" per avere la tacita autorizzazione?
Sì perchè, sai mai che il biglietto scada e salgano i verificatori, sarà comodo dire: "me lo ha detto lui che ce la facevo" però se non scendi, la valutazione "dei rischi" è solo tua ... )
Una di queste volte voglio rispondere che NO, per arrivare a destinazione, occorre validare un nuovo ticket, per ascoltare quella reazione che, chissà perchè, immagino bene ...
(ma come ? vado fuori di 5 minuti ... un po' di tolleranza ... come si fa ad essere così fiscali).


Per fortuna, di tanto in tanto però, qualcuno che sa ancora fare autocritica.
Poco dopo arriva quello che doveva/voleva acquistare il ticket a bordo.
"mi ha fregato i soldi, la macchina non funziona"
"guardi, finora non ci sono stati problemi comunque grazie, ora lo segnalo"
"e il mio euro come faccio a riaverlo ?"
"ok, ecco spiegato tutto ... è che il biglietto costa un euro e 50 ..."

Lo vedo dallo specchio che percorre velocemente a ritroso il corridoio, fruga nel portafoglio, infila i 50 centersimi mancanti e ...
Ecco la regolare emissione del biglietto.
Poi ritorna da me e mezzo avvilito mi fa:
"... occorrerebbe essere ben svegli al mattino prima di uscire"
Sorrido, in un attimo sparisce mentre sto pensando:
(Già ... e tal considerazione andrebbe estesa anche a quegli altri due ...)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

ihihihihih............ simpatico l'ultimo signore molto direi ...scusami ma x verificare se l'autista vede bene devono piantarti le cose da leggere sotto il naso .... poi ti schianti però sei riuscito a rispondere al cliente ^_^

valentina ha detto...

Dai, almeno lo ha ammesso, a me ha fatto sorridere. Nel panorama generale ci sta che qualcuno davvero non sappia del rincaro e si dia dell'addormentato. Che ci sta anche che ogni tanto qualcuno sia davvero addormentato, sono gli altri il vero problema.

Shunrei ha detto...

Beh, almeno uno su tre disposto a fare un po' d'autocritica, visti i tempi che corrono, non è poi una cattiva media!! ;)
Buona settimana!

autistaxcaso ha detto...

Infatti l'ammissione di essere poco sveglio ha stupito me per primo ...
Magari il caldo estivo di questi primi giorni di primavera è una conseguenza (che di solito si usa dire "vuoi far venire la neve" ma magari era scontato e così ecco "il sahara in città ad aprile")
;-)))