considerazioni semiserie di un conducente di bus ...


13 aprile 2011

amicizia


Oggi, per ingannare il tempo, durante lo stacco tra un turno di lavoro e l'altro sono entrato in una libreria.
Avevano aperto da poco e c'erano pochissimi avventori.
Così, mentre mi aggiravo tra gli scaffali, nel silenzio del locale, ho assistito alla conversazione tra 2 commessi che organizzavano e posizionavano i volumi.

Di quelle classiche situazioni in cui uno si sfoga e l'altro ascolta praticamente in silenzio.
Il logorroico, parlava di una donna che aveva definito "una cara amica" ...
Così cara che gli girava pure l'abbonamento del teatro quando era impossibilitata ad andare.
Ma siccome non si fa mai nulla per nulla (era la sua teoria) con il tempo, non potendo pretendere pagamenti in denaro, ha preso a rifilargli dei "compitini" che lui deve svolgere.
Tipo, fare ricerche in rete su determinati (sconosciuti) autori ...
Procurarle i libri che le interessano che solitamente (parole sue) non stanno mai a magazzino ma vanno sempre ordinati.
Lui, per una sorta di debito da rifondere (l'abbonamento) non si è mai tirato indietro, però è un po' stanco della situazione ...
E teme che a lungo andare, questa sua amica arrivi pure a pretendere qualche volume a gratis ...

Il silenzioso interveniva all'improvviso buttandola, non ho poi capito bene perchè, sul sesso:
"non è che sta tipa poi alla fine vorrebbe ..."
Ma il logorroico negava ...
Ha una certa età per cui figurarsi;
Si conoscono da tanto è solo una cara amica (ribadito) ma per quelle 2-3 volte l'anno che lo lascia andare a teatro al posto suo (perchè lei poi ha altro da fare) ...
Beh, insomma, forse pretende un po' troppo ...

Sono uscito dal negozio un po' confuso e sorpreso;

basta davvero poco per ritrovarsi sulla bocca (e nelle orecchie) degli altri ...

Quanto varrà un'amicizia oggi ? 
Chi è un amico/a ?
Quello che sul bus condivide un auricolare del suo lettore mp3 con te ?
Quello che è tuo complice nel marinare la scuola ?
Quella che ti presta il suo abbonamento ?

Quello che si lamenta di te con il collega ?

Boh, forse, da sempre, si abusa un bel po' della parola amico.
Secondo me a saperli catalogare correttamente, ci si riscoprirebbe pieni di conoscenti più o meno simpatici e graditi ...
Ma un amico è un'altra cosa ...


Un amico si apprezza perchè sa apprezzarci ...
Non è immune da critica, ma essendo un amico, se ne deve discutere a quattr'occhi di quei suoi comportamenti che non ci convincono ...

Perchè sennò, ma che razza di amico è ? 

4 commenti:

Shunrei ha detto...

Sono sempre stata anch'io dell'opinione che un vero amico è una persona con cui puoi anche litigare selvaggiamente... ma anche in questi casi il legame che c'è sotto non ne viene scalfito, e si trova il modo per rimettere a posto "i cocci" ed essere più amici di prima (concetto che girerei anche al rapporto di coppia: la coppia "perfetta" non è quella che non litiga mai. E' piuttosto quella che sa affrontare e superare i disaccordi).
Tutte le persone con cui non ci si sente abbastanza "in confidenza" nemmeno da fargli un appunto su un comportamento che non ci convince... e no, non credo si possano considerare proprio amici-amici.

Anonimo ha detto...

C'è un confine sottilissimo tra l'essere amici e l'essere, diciamo, conoscenti. Purtroppo, spesso ci inganniamo, forse per solitudine, aggrappandoci a persone che riteniamo amiche ma che, in modo obiettivo, non meriterebbero la minima fiducia. Poi ci sono quei rapporti che si trascinano per anni, gli amici di infanzia e cose così, quelle classiche persone che, incontrandole ora invece che 15 anni fa, nemmeno cagheresti di striscio.
L'amicizia è una fenice.

S ha detto...

di amici veri ce n'è ben pochi

ormai si dice "amico" per designare un po' troppe persone

stella erratica ha detto...

mi associo ai commenti precedenti.
io inizierei a rifiutare l'abbonamento: mica è colpa di lui se lei ha altri impegni!
di certe zecche bisogna disfarsene.
insomma, ho comprato delle pappe per i mici (mica scatolette da pochi centesimi) e loro non le toccano nemmeno: piuttosto stanno a digiuno. ho portato tutto quella bontà ad una collega la cui tigre mangia tutto. lei voleva darmi qualcosa: ora, onestamente, io avrei buttato via tutto. al limite mi restituirà un favore quando capiterà.
le cose pretese non mi paicciono. ecco.