considerazioni semiserie di un conducente di bus ...


11 aprile 2011

linea errata



I presentimenti esistono ?

Sabato scorso inizio il mio turno di lavoro in centro dopo aver dato il cambio al collega ... 
Parto e dopo qualche minuto, chissà perchè, prima volta in oltre 5 anni, mi viene il dubbio che linea e destinazione siano errati.
Dubbio fondato con discreto casino annesso ...
Vero che la linea è la stessa, ma la diversa lettera in coda al numero, fa la sua bella differenza.

I capolinea insomma sono diversi, così come gli ultimi 10 minuti di percorso.
Maledicendo il collega distratto (passi che ci si possa confondere ... ma dopo oltre mezzora di percorso, con la fonia funzionante, possibile che scorrendo con lo sguardo quel cartello orario, in palese contrasto con l'annuncio vocale, non ti accorgi di aver toppato ?) arrivo all'ultima fermata in comune prima che i percorsi si dividano e avviso i passeggeri del qui pro quo.

Sono pochi fortunatamente, ma mi guardano con quella faccia da
"ma a me che mi frega, son salito 3 fermate fa e avevi già messo a posto tutto"
(beh certo, ma io mica guardo tutte le persone, annotandomi minuziosamente il luogo dove salgono ...

per quel che ne so io a bordo ci potrebbe essere anche quello che si fa da capolinea a capolinea).
Riparto e ovviamente, appena seguo il percorso corretto, deviando da quello erroneamente indicato dal collega sul display:
"EHIIII !!!! HA SBAGLIATO !!!"
Eccola, la nonna con "rimorchio della spesa" al seguito che si era persa nei meandri dello snodato, colei che, come volevasi dimostrare, andava da capolinea a capolinea
(e del resto, poteva forse mancare ?).

Stavolta però, a parte un lieve appannamento all'udito, giustificato peraltro dall'età, di cosa accusarla ?
Non è certo colpa sua se il bus, aveva delle indicazioni "farlocche"...
Così l'ho fatta scendere scusandomi per l'inconveniente.
(che chissà quante me ne avrà mandate poi ... per l'attesa del bus giusto o in alternativa, per la scarpinata non programmata)


I presentimenti esistono sì ...
Come è vero che l'abito non fa il monaco ...
(e per apprezzare questa ultima considerazione, dovreste chiaramente conoscerlo di vista, quel collega).  

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