Ma l'Italia riuscirà mai ad essere un paese normale dove le regole vengono rispettate ?
(e se/quando infrante ...
se ne pagano le conseguenze, senza lamentarsi?)
Il ciclista scrittore, pur ammettendo di essere in torto, trova comunque gli appigli per lamentarsi.
Ovvero il fatto che tanti padri e figli, signore e ragazzi stessero percorrendo, anch'essi in bici, lo stesso marciapiede e che automobilisti transitassero sulla strada ad alta velocità parlando al cellulare.
Immancabile poi, la solita litania "lo fanno anche gli altri" che si impara alla scuola materna e con cui tante persone continuano a giustificarsi per tutta la vita ...
Ma che cavolo c'entrano gli altri ?
Le regole inizia a rispettarle tu intanto !
Le auto ti arrotavano in rotonda ?
Nessuno ti impediva di percorrere il marciapiede con la bici a braccio infatti ...
(due passi a piedi fanno solo bene ...
chi meglio di un medico dovrebbe saperlo e anche apprezzarlo)
Ed essendo un marciapiede, come dice la parola stessa, creato per camminarci a piedi e in sicurezza, se sei pigro e ci viaggi in bici, non stupirti se qualcuno te lo contesta.
Bah ...
i ciclisti poi mi dovrebbero spiegare perchè quando le ciclabili sono parte dei marciapiedi mediamente nessuno le usa
(e qui potrei elencare un sacco di concreti esempi);
poi quando invece le ciclabili non ci sono, si deve sì andare assolutamente sui marciapiedi.
In un passaggio l'autore della lettera ha ragione:
Parte dei proventi delle contravvenzioni potrebbero essere destinati a corsi:
... Ma di educazione stradale e per tanti ciclisti
(... e pure per gli automobilisti).
(che io me lo chiedo tutti i giorni e aspetto sempre una risposta:
Ma i semafori per chi viaggia in bicicletta non valgono più ?)